Garda, valle del Singol: uno scempio

petrofilo

Biker superis
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Condivido decisamente la definizione di scempio. Le ipotesi sono due: la prima è che il progetto di ripristino, sulla carta, fosse diverso da come poi è stato messo in pratica dalla ditta esecutrice dei lavori. In questi casi una buona direzione lavori è in grado di guidare chi lavora in modo da rispettare il progetto. L'altra ipotesi è che il progetto sia stato fatto da qualcuno che non solo non ha la minima idea delle conseguenze idrogeologiche (più che ambientali) di un intervento simile, ma nemmeno di cosa sia il mountain biking (quello escursionistico, non quello degli stradisti che finiscono la carriera facendo gare in MTB). Se fosse vera la seconda ipotesi, sarebbe una ulteriore conferma di quanto gli enti territoriali che vogliono investire soldi in questa disciplina necessitino di consulenti validi ed esperti. Il risultato è che si ritroveranno tanti soldi spesi e tanta gente scontenta. E qualche frana in più, probabilmente. Tutto per una gara... Ne valeva la pena? !
 

muoversi

Biker superis
17/7/09
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:nunsacci: questa è l'italia bellezza !!! forse qualche amministratore di enti locali di tutela ambientale dovrebbe fare una gita a DAVOS x vedere come nella arretratisssima e incivile Svizzera incentivano il turismo in mtb, tabelle trai-tolerance e udite udite un campanello da bike in albergo! in italia un delirio di norme di divieto molto spesso incomprensibili totale assenza di coordinamento tra zone amministrative vicine e poi giù alla grande a sbancare xchè la mtb rovina il suolo o è pericolosa x i camminatori. grandissima amarezza !
 

petrofilo

Biker superis
23/3/04
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Le leggi a volte le girano come vogliono! Qui sotto è quanto ha risposto la Comunità Montana dopo che avevo fatto casino!
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=174149

Cerchiamo di non fare confusione, però. Non è che se si allarga un sentiero o una forestale già esistente si possa parlare di scempio ambientale... Altrimenti ognuno tira la questione ambiente a suo vantaggio. Se poi è meno divertente da pedalare questo è un altro paio di maniche.
Anche la MTB può fare danni da erosione, guardate un po' i tracciati da freeride dei bike park, dopo un po' si scavano. E per ripristinarli si usano anche le ruspine.. Scempio ambientale anche in questo caso..?
E poi cosa vuol dire zona di Tutela ambientale? Se c'è un regolamento ci sarà scritto quali sono gli interventi permessi. Basta controllare e vedere se l'allargamento delle strade è previsto e a quali condizioni. Magari fossero questi gli scempi ambientali!
 

all3rz

Biker ciceronis
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Bike
x
visto che per domenica hanno messo acqua sono proprio curioso di vedere che bel fiumiciattolo che viene giù da lì..

non me ne voglia chi partecipa alla gara.. ma spero che piova un bel po'.. almeno si renderanno conto di quello che hanno combinato..

bah..
 

marzia

Modera_i_tour?
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Cerchiamo di non fare confusione, però. Non è che se si allarga un sentiero o una forestale già esistente si possa parlare di scempio ambientale... Altrimenti ognuno tira la questione ambiente a suo vantaggio. Se poi è meno divertente da pedalare questo è un altro paio di maniche.
Anche la MTB può fare danni da erosione, guardate un po' i tracciati da freeride dei bike park, dopo un po' si scavano. E per ripristinarli si usano anche le ruspine.. Scempio ambientale anche in questo caso..?
E poi cosa vuol dire zona di Tutela ambientale? Se c'è un regolamento ci sarà scritto quali sono gli interventi permessi. Basta controllare e vedere se l'allargamento delle strade è previsto e a quali condizioni. Magari fossero questi gli scempi ambientali!

certo, ma considera che:
1) un sentiero come quello che hanno completamente distrutto è un pezzo di storia che se ne va, difficile pensare che possa esser ripristinato;
2) la mancanza di canaline di scolo lascia presagire che l'acqua qualche danno lo potrà fare, con conseguenze difficilmente stimabili da dietro un pc, ma possibili (erosione, stabilità del versante ecc.);
3) un tracciato di quel tipo mi pare tanto il primo passo verso la realizzazione di una strada sterrata, o comunque di una via di accesso ai mezzi a motore..non farmi dire quali sarebbero le conseguenze ambientali..
 

timmy

Biker extra
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@ Petrofilo: Lo scempio lo hanno fatto adesso! I mezzi autorizzati ci sono sempre passati anche prima, non si tratta solo di: "Se poi è meno divertente da pedalare questo è un altro paio di maniche." Si tratta che hanno fatto cose spropositate al contesto, non lo penso solo io, anche trekkers, altri biker, fungaioli, "castagnai", cacciatori ecc. Siamo forse tutti idioti? Non credo, è che a tavolino si progetta sulla carta, ma è sul posto che bisogna vedere cosa ci fai! Riguardo a questo: "Magari fossero questi gli scempi ambientali!" non conoscendo la zona, penso, potevi risparmiartela!
 

petrofilo

Biker superis
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@ Petrofilo: Lo scempio lo hanno fatto adesso! I mezzi autorizzati ci sono sempre passati anche prima, non si tratta solo di: "Se poi è meno divertente da pedalare questo è un altro paio di maniche." Si tratta che hanno fatto cose spropositate al contesto, non lo penso solo io, anche trekkers, altri biker, fungaioli, "castagnai", cacciatori ecc. Siamo forse tutti idioti? Non credo, è che a tavolino si progetta sulla carta, ma è sul posto che bisogna vedere cosa ci fai! Riguardo a questo: "Magari fossero questi gli scempi ambientali!" non conoscendo la zona, penso, potevi risparmiartela!

Per carità, non volevo dare degli idioti a nessuno... e non mi pare di averlo fatto. Penso però che quasi sempre su questi argomenti ci sia un approccio un po' troppo emotivo, spesso solo perchè un 'ente' non meglio definito fa degli interventi che cambiano la fisionomia di luoghi familiari. Dal punto di vista ambientale però (lavoro nel settore) credo di poter dire che interventi di ampliamento della viabilità forestale come quelli a cui vi riferite (di cui avete postato le foto) sono all'ordine del giorno, non solo in Emilia ma anche in Toscana e in tutti quei posti dove ancora ci siano attività economiche legate al bosco e alla montagna. Senza che per questo si possa parlare di scempio ambientale. E' chiaro che la montagna e il bosco, in senso lato le risorse ambientali, non possono essere pensate in chiave egoistica. E' inutile lamentarsi dello spopolamento della montagna o dell'abbandono dei sentieri, se poi a qualunque attività di tipo economico (le strade servono soprattutto a questo, in seconda battuta anche ad andare in MTB) si reagisce in questo modo (spesso con scarsa cognizione di causa).
Una zona di pregio ambientale non sarà particolarmente danneggiata dalla rimozione di alcune ceppaie di castagno in un contesto come quello (che un po' conosco) in cui la copertura boschiva è abbondantissima.
Detto questo sul corretto uso della viabilità e del cercare di limitarne l'accesso ai veicoli sono pienamente d'accordo.
 
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azuma

Biker tremendus
27/11/05
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desenzano d/G
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nel basso lago dove vivo purtroppo molti sentieri utilizzati da me, da altri bikers e nn solo hanno ricevuto un trattamento simile; l'ultimo due settimane fà uno "storico" passaggio in contropendenza spianato con trattorino...
Qui devo dire che i lavori di questo genere sono aumentati con lo sviluppo del turismo equestre, ma nn so dire se vi sia reale collegamento o è solo una mia impressione, di sicuro questo turismo porta più indotto per gli agriturismi di noi bikers
 

marzia

Modera_i_tour?
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sondrio
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Una zona di pregio ambientale non sarà particolarmente danneggiata dalla rimozione di alcune ceppaie di castagno in un contesto come quello (che un po' conosco) in cui la copertura boschiva è abbondantissima.
Detto questo sul corretto uso della viabilità e del cercare di limitarne l'accesso ai veicoli sono pienamente d'accordo.

non sto a riscriverti quanto ti ho già detto qualche post addietro, ma lavoro anche io nel tuo settore e so bene a cosa ti riferisci, però posso anche dirti che la maggior parte delle strade realizzate per fini agro-silvo-past. sono spesso delle bufale, almeno da queste parti, dove vengono spesi ingenti fondi per costruire (male) opere che resistono si e no una stagione senza manutenzione (richiedendo quindi altre spese..). spesso sono anche poco utili al fine: penso a tutte le malghe ora abbandonate o ampiamente sottocaricate dove è stata realizzata una strada con la scusa di farle sopravvivere..con gli stessi soldi avrebbero caricato bestiame e alpeggiatore in elicottero per una vita.. :hahaha:
scherzi a parte, i danni vengono spesso fatti non solo nella fase di utilizzo, ma anche in quella di costruzione (non per poche ceppaie rimosse, ma magari per il materiale spesso riversato nelle scarpate, per la rimozione di tipologie vegetazionali di pregio) e di progetto: in zona sembra che abbiano usato le arene di canto del gallo cedrone come puntini da collegare per tracciare le piste..e poi si stupiscono della sua scomparsa..:omertà:
lasciamo stare i danni provocati dal loro utilizzo (accrescimento del bracconaggio, disturbo della fauna..), basterebbe una sbarra, ma peccato che sia più vantaggioso per i comuni un ticket di ingresso piuttosto che un divieto di transito ai più..
insomma, le strade servono, si, ma bisognerebbe farle con criterio e dove realmente necessario...
senza considerare che continuano a sparire mulattiere e sentieri storici di un certo pregio..e a me la cosa continua a sembrare grave..
 
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besky

Biker superioris
13/5/07
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imperia
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certo, ma considera che:
1) un sentiero come quello che hanno completamente distrutto è un pezzo di storia che se ne va, difficile pensare che possa esser ripristinato;
2) la mancanza di canaline di scolo lascia presagire che l'acqua qualche danno lo potrà fare, con conseguenze difficilmente stimabili da dietro un pc, ma possibili (erosione, stabilità del versante ecc.);
3) un tracciato di quel tipo mi pare tanto il primo passo verso la realizzazione di una strada sterrata, o comunque di una via di accesso ai mezzi a motore..non farmi dire quali sarebbero le conseguenze ambientali..
...e poi ci sarà da ridere quando arriverà all'orecchio del primo endurista!:spetteguless:

2 week end con le moto e il fango, poi vorrei vedere un altro video di come sarà conciata questa nuova "strada"!
da noi le moto da enduro scassano ogni sentiero perchè in salita rancano tutti i sassi delle mulattiere sapientemente incastrati dai popoli antichi.

in più questa mi sembra diventata una specie di autosdrada nella quale non vedo un'accosrdo logico fra moto che salgono a manetta:maremmac: e biker che a questo punto scenderanno a manetta anche loro!:ueh:
 

petrofilo

Biker superis
23/3/04
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Pistoia
www.toscanabike.it
scherzi a parte, i danni vengono spesso fatti non solo nella fase di utilizzo, ma anche in quella di costruzione (non per poche ceppaie rimosse, ma magari per il materiale spesso riversato nelle scarpate, per la rimozione di tipologie vegetazionali di pregio) e di progetto: in zona sembra che abbiano usato le arene di canto del gallo cedrone come puntini da collegare per tracciare le piste..e poi si stupiscono della sua scomparsa..:omertà:
lasciamo stare i danni provocati dal loro utilizzo (accrescimento del bracconaggio, disturbo della fauna..), basterebbe una sbarra, ma peccato che sia più vantaggioso per i comuni un ticket di ingresso piuttosto che un divieto di transito ai più..
insomma, le strade servono, si, ma bisognerebbe farle con criterio e dove realmente necessario...
senza considerare che continuano a sparire mulattiere e sentieri storici di un certo pregio..e a me la cosa continua a sembrare grave..

Si, hai ragione marzia, spesso le opere vengono mal realizzate e questo è molto grave, soprattutto se a farlo sono enti che dovrebbero avere i mezzi tecnici (risorse umane) adeguati per fare un buon lavoro.
Detto questo in questi casi faccio sempre un paragone, fra la situazione italiana e quella dell'Alto Adige (non se la prendano a male gli altoatesini, anzi..): se c'è un territorio che fa da sempre delle sue risorse ambientali motivo di vanto e di ricchezza è proprio l'Alto Adige. Ebbene là, prima ancora di qualunque discorso, si è sempre investito sulla viabilità (fate caso che ogni piccolo maso sperduto sulle pendici delle valli ha la sua strada; senza strade sarebbero fuori dal mercato e non venderebbero i loro prodotti nei supermercati di tutta Europa..). E questo perchè si è capito che prima deve funzionare l'economia rurale che ha prodotto quell'ambiente nei secoli (il paesaggio è sempre frutto dell'ambiente e dell'attività umana), solo dopo si potrà sperare che le popolazioni locali facciano fruttare le altre esternalità positive del proprio territorio. Se in Alto Adige avessero ragionato come ragioniamo in Italia (...) avrebbero seri problemi a mantenere i loro bellissimi sentieri, che con gusto pedaliamo.
Ciò che voglio dire che spesso è facile, per chi viene da fuori, pensare gli ambienti rurali come qualcosa che si perpetua da secoli per una sorta di meccanismo di autoregolazione. E magari criticare interventi che hanno l'intento di favorire una economia montana, che sta alla base del mantenimento dello stato di fatto. Che questo venga fatto con criteri meramente estetici è anche indicativo della incapacità delle istituzioni di educare l'opinione pubblica. Perchè, ad esempio, si percepisce il Chianti come zona ad alto pregio ambientale, quando in realtà è invece un ambiente/paesaggio quanto mai antropizzato e lontano dalla naturalità? Perchè è bello da vedersi. Sono d'accordo, però il Chianti così come lo vediamo senza strade non esisterebbe. Quindi, cerchiamo di spostare l'attenzione sul 'come' vengono fatte le cose e cerchiamo di evitare generalizzazioni che non aiutano a capire e a proteggere veramente questi fragili ambienti montani che tanto ci piacciono.
 

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