scherzi a parte, i danni vengono spesso fatti non solo nella fase di utilizzo, ma anche in quella di costruzione (non per poche ceppaie rimosse, ma magari per il materiale spesso riversato nelle scarpate, per la rimozione di tipologie vegetazionali di pregio) e di progetto: in zona sembra che abbiano usato le arene di canto del gallo cedrone come puntini da collegare per tracciare le piste..e poi si stupiscono della sua scomparsa..
lasciamo stare i danni provocati dal loro utilizzo (accrescimento del bracconaggio, disturbo della fauna..), basterebbe una sbarra, ma peccato che sia più vantaggioso per i comuni un ticket di ingresso piuttosto che un divieto di transito ai più..
insomma, le strade servono, si, ma bisognerebbe farle con criterio e dove realmente necessario...
senza considerare che continuano a sparire mulattiere e sentieri storici di un certo pregio..e a me la cosa continua a sembrare grave..