La materia della garanzia tra venditore professionale e consumatore è regolata da una legge ( o meglio da un decreto legislativo) e segnatamente il decr. lesg. 206 del 2005, meglio conosciuto come "codice del consumumo" ( la cui lettura consiglio a tutti perchè ne scoprirete delle belle nei più diversi aspetti della nostra vita da consumatori).
Fatta la debita premessa, lo stesso prevede che l'intervento in garanzia deve essere effettuato, in tempi congrui, a
cura e spese del rivenditore il quale non può chiedere nulla in ordine a presunte spese di invio e/o ricezione merce da chicchessia.
Mi spiego meglio.
Nel caso del telaio
Specialized il rivenditore non può chiedere assolutamente nulla per quanto attiene sia la spedizione che il ricevimento del telaio dal suo punto vendita alla casa madre (ovviamente se il consumatore chiede che il nuovo telaio gli venga spedito a casa dette spese sono a suo carico), così come nessuna spesa può essere richiesta al consumatore per eventuale smontaggio e/o montaggio dei componenti o parte di essi.
Nel caso in cui il rivenditore abbia richiesto tali spese è diritto del consumatore non corrisponderle e, per il caso in cui dette spese siano state pagate, ne può essere richiesta l'immediata restituzione (ovviamente necessitano ricevute, fatture, scontrini insomma dei titoli validi comprovanti l'illegittimo pagamento).
In tutta questa trafila la casa madre non c'entra assolutamente dal momento che tutti i rapporti devono intercorrere tra rivenditore e consumatore.
Le eventuali esperienze di altri consumatori con altri rivenditori non apportano e/o non aggiungono assolutamente nulla al fatto in questione dal momento che vi è una normativa vigente in materia che, per altro, non può essere derogata dalle parti.
Se fossi al posto di Permaz chiederei bonariamente la restituzione dei quattrini pagati e non dovuti e, in caso di rifiuto, formalizzarei la richiesta tramite raccomandata a.r..
Mi capita spesso di occuparmi professionalmente di contestazioni in materia di garanzia e devo dire che, e mi ripeto, il settore in cui vedo la maggior distorsione e inapplicazione delle norme in materia è quello della vendita di bici, probabilmente per i rapporti amicali che spesso si crede di instaurare con il rivenditore, cosicché sembra male pretendere ed esigere quanto di spettanza.
Forse è il caso che ci sia una mossa in tal senso...