Solo a Torino.......
Raptus nelle corsie dell'Asl1
con la tuta nera dei supereroi
E' arrivato in bici nei corridoi, con una pistola giocattolo in mano, ha minacciato i medici pensando di essere il serial killer di "Venerdì 13", poi si è calmato e se n'è andato
Una tuta nera aderente come quelle dei supereroi, con i parastinchi e i paragomiti, lo zainetto sulle spalle. Ma lui non voleva essere un buono, voleva essere un cattivo, uno di quelli che se li incontri fanno davvero paura. Per questo aveva anche una maschera bianca sul viso e una pistola in pugno (finta) con cui incutere tutto il suo terrore. Ha fatto irruzione con la bici all’interno dell’Asl 1 e ha urlato ai medici: "Vi ammazzo tutti, ora morirete" perché nella sua testa, in quel momento credeva di essere Jason Voorhees, il celebre serial killer della saga horror "Venerdì 13". Era visibilmente in preda a un raptus, in una fase acuta della patologia ossessivomaniacale che gli disturba la mente e che gli psichiatri di quell’ambulatorio conoscevano da tempo. Ma mascherato così nessuno è riuscito a riconoscerlo, né i medici, né gli infermieri. E allora hanno avuto davvero paura: dieci minuti di film dell’orrore, in via San Secondo. L’uomo, 42 anni, alto quasi due metri, è arrivato ieri mattina all’Asl così mascherato. Ha lasciato le due
ruote al primo piano, è salito al secondo, nell’ambulatorio del primario Antonio Macrì, e lì ha fatto la sua sceneggiata: è stato il panico. Poi gli hanno detto che c’era da spostare la bici. Lui si è calmato, e se ne è andato.
(02 febbraio 2011)