Approfitto del topic per socializzare un breve bilancio del mio primo anno nell'intrigante modo delle front per usi pesanti. Spero mi perdonerete se il tono del post sarà più "esistenziale" che non tecnico, d'altra parte io l'ho vissuta soprattutto così
Inizio il 2013 in scimmia da up-grades; il progetto è quello di incattivire la mia Reign, che dopo un cambio di
ruote,
freni e altri componenti minori si merita anche un bel forcellone da 160 mm. La ricerca è febbrile e assorbe tutte le mie energie mentali; ma la scimmia è un animale sapiente e anche nei momenti più difficili riesce a mantenere una razionalità ispirata che la porta ad una visione di prospettiva: la mia scimmia, nel suo orizzonte, vede un frontino per usi pesanti!
Gli ingredienti di questa alchimia sono infondo quelli noti: un discreto numero di componenti inutilizzati, una bici da xc da cannibalizzare (la mia prima mtb!!!) e la curiosità di montarsi quello che ha tutta l'aria di essere un giocattolo super divertente, per di più con una spesa minima.
Quella che vorrei allestirmi è una bici di tanta sostanza e poche pretese da utilizzare in brevi e piccanti giri infrasettimanali nelle basse valli (che posso raggiungere con una mezz'ora di auto), ma che si lasci pedalare bene anche per qualche sgambatina nell'immonda pianura padana (dove abito mio malgrado).
Dopo giorni di intensa lettura di questo topic faccio ricadere la scelta sulla Hornet; il telaio è quello proposto a prezzo più vantaggioso, gli standard sono compatibili con la componentistica che ho in casa e quel rosso così intenso che vedo in alcune fotografie mi strega letteralmente.
Ad inizio febbraio la mia full ha già montato il suo nuovo forcellone e il progetto del frontino può partire. Pur con un montaggio ancora provvisorio, inauguro la Hornet sabato 2 marzo sul bellissimo sentiero che dalla cima del Monte Censo scende ad Anfo, sul Lago d'Idro; è un trail che conosco molto bene, un mix di gradini, gradoni, radici e tornantini e la confidenza con il nuovo mezzo è subito altissima, anzi è praticamente amore a prima vista!
La folgorazione è tale che per tutto il mese di marzo la full cade nel dimenticatoio e la Hornet mi accompagna in tutte le uscite. In salita si rivela subito molto gratificante: è più leggera nonostante l'allestimento di bassa gamma, la reattività di risposta della pedalata è molto proficua e il telaio porta bene la forcella da 150 mm montata, non scomponendosi neanche sulle rampe più ripide. In discesa poi è goduria assoluta: mezzo compatto, sloppatissimo e agile, riesco a farlo girare bene sullo stretto e a portarlo sul tecnico lento senza rimpiangere il carro ammortizzato. Nelle discese sconnesse - veloci si rivela invece parecchio impegnativa; in questo ambito le sollecitazioni sono importanti e servono gambe pronte per rispondere pena, nel mio caso, antipatiche conseguenze per la schiena.
Inizio la stagione dei giri più lunghi sempre convinto di utilizzare la full per le uscite più impegnative, ma la curiosità di mettere alla prova il frontino prende spesso il sopravvento e finisco per portarmi la Hornet anche in uscite con un buon dislivello e in ambito di media montagna.
L'ormai fidato mezzo è nel baule della mia auto anche mentre imbarco sul traghetto diretto in Sardegna, dove passo qualche giorno di vacanza nella provincia di Oristano. Qui faccio uscite fondamentalmente xc, per sterratone e mulattiere dove, nel gruppo di simpatici e accoglienti forumendoli del posto al quale mi aggrego per qualche giro, a penalizzarmi è soprattutto la mia gamba e la mia scarsa attitudine a pedalare alle alte temperature. Avvicinandosi alla costa però la fanno spesso da padrone le scogliere e qualche breve e spettacolare trail dove portare la bici certo non manca.
Chiudo il mese di agosto con una due giorni alpina con pernotto in rifugio; meta i 3000 m del classico Passo Zebrù. L'approccio nei preparitivi è ancora lo stesso, bici comoda e pedalare, ma per l'ennesima volta la voglia di mettere alla prova la Hornet prevale. La pedalo per 2900 m D+ in due giorni, in un fantastico ambiente di alta montagna e quando torno a casa mi rendo conto che ormai qualcosa "dentro" si è mosso in modo definitivo.
Con l'arrivo dell'autunno vado come ogni anno in crisi d'identità, nemmeno fossi uno stereotipato adolescente da manuale di psicologia: inizio a uscire da solo, rigetto la bici e spesso me ne vado per sentieri a piedi. Faccio bilanci di un anno in cui ho pedalto più che in passato e mi rendo conto di averlo fatto spesso con la front, almeno molto più spesso di quanto avessi pensato all'inizio del mio progetto. Doveva essere l'intermezzo giocoso ai miei giri più lunghi, ma l'ho usata forse in più del 50% delle mie uscite e soprattutto sono ormai consapevole del fatto che è diventata fra le due bici quella che più mi stimola e appaga.
I mesi che mi si profilano davanti saranno economicamente impegnativi e mi faccio una ragione del fatto che mantenere due mezzi è un lusso che in questo momento non posso permettermi, mentre un rientro economico diventerebbe un aiutino da non disdegnare. D'istinto so già quale bici sacrificare, ma per togliermi ogni dubbio sottopongo la Hornet all'ennesimo esamino, questa volta sui sentieri dell'alto Garda: la promozione viene guadagnata sulla fantastica discesa che parte dalla Cornavecchia e arriva a Limone percorrendo la Val Pura e a fine novembre metto la Reign sul mercatino col cuore più leggero.
Non si dovrebbero mai spendere parole definitive, sono abbastanza grande da averlo capito, ma faccio davvero fatica a pensare che un giorno potrei stancarmi senza rimedio della mountain bike: l'evoluzione continua del rapporto con il mezzo e con il suo utilizzo è troppo stimolante e non è mai scontata. Al termine di questo 2013 ricco di ore passate sui sentieri mi ritrovo con l'aver rimesso tutto in discussione; adesso sono uno splendido quasi-quarantenne biker che si diverte come un bimbo sul suo giocattolo rosso.
La bici totale non esiste, ho capito anche questo, e se non si ha la possibilità di farsi un parco mezzi vario è necessario trovare il compromesso adeguato. La mia stagione 2014 è iniziata ieri, lunedì 6 gennaio, sui fantastici sentieri dell'alto Garda.
Spero saprà gratificarmi quanto quella appena conclusa e di certo la passerò in sella alla mia bellissima frontina rossa da all mountain, ma si tratterà davvero solo di un compromesso? Io non ne sono tanto sicuro.