da uno dei mille articoli che si trovano in rete:
C'è molta ricerca intorno alla cadenza ottimale (la frequenza di pedalata). Nei primi anni 2000 le cadenze elevate divennero di moda, in parte grazie a Lance Armstrong che prediligeva l'alta frequenza. Wainwright spiega: «I principianti non dovrebbero cercare di spingere la cadenza troppo in alto, mantenendo una frequenza gestibile e cercando di aumentarla nel tempo. Essere a proprio agio - un buon obiettivo è 90-100 rpm su strada, intorno a 80 rpm in MTB - migliorerà la capacità di sostenere lo sforzo su lunghi periodi di tempo e distanze elevate». Reynolds aggiunge: «Forzarvi a pedalare più velocemente di quanto vi sentite a vostro agio non migliorerà i vostri risultati. Tuttavia, se state pedalando lentamente, a 50-60 giri al minuto, trarrete beneficio dalla pratica con una cadenza più elevata, facendo anche un grosso favore alle vostre ginocchia. Giocate con la frequenza, alternando frullate a pedalate più lente in salita. I pro hanno una tecnica magnificamente morbida, fluida e apparentemente senza sforzo, nota come souplesse. Potete aumentarla con alcuni esercizi, come accelerazioni con una marcia leggera, iniziando a un ritmo basso incrementandolo gradualmente fino al vostro massimo, tenendolo per 30 secondi. Questo aumenterà la cadenza massima e svilupperà la capacità di farlo senza rimbalzare sulla sella. Inserite questa tecnica nel vostro riscaldamento in ogni uscita».
Aggiungo che anche in mtb sul tecnico abituarsi a uscire dagli ostacoli in salita "di equilibrio" e non "di forza" è un ottimo esercizio per la tecnica. Se avete una salita tecnica relativamente lunga superare 5-6-8 radici pietroni di fila sempre di forza potrebbe rivelarsi molto difficile. Se si è in grado di farlo in agilità risulta più semplice.