Frequenza di pedalata media in mtb

avalonice

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con le ruote
Quindi la tendenza di montare pedivelle piu corte negli ultimi anni e' tutto una bufala
Non è una bufala, le pedivelle corte permettono di avere frequenze più alte riducendo però la coppia impressa sui pedali (leva più corta).
Dobbiamo distinguere le necessità di un pro o comunque di un biker di alto livello e quelle di un amatore, per la maggior parte dei ciclisti andare oltre certi limiti è fisiologicamente impossibile, quindi quello che fanno i pro non sempre, anzi quasi mai, è adattabile a noi "ciclisti della domenica".
 

sportbackman

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Non è una bufala, le pedivelle corte permettono di avere frequenze più alte riducendo però la coppia impressa sui pedali (leva più corta).
Dobbiamo distinguere le necessità di un pro o comunque di un biker di alto livello e quelle di un amatore, per la maggior parte dei ciclisti andare oltre certi limiti è fisiologicamente impossibile, quindi quello che fanno i pro non sempre, anzi quasi mai, è adattabile a noi "ciclisti della domenica".
Ma se tutti parlano dei vantaggi delle pedivelle cortesi minor traumi articolari età,per tutti a prescindere dall'essere un pro
 
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avalonice

Biker grossissimus
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Ma se tutti parlano dei vantaggi delle pedivelle cortesi minor traumi articolari età,per tutti a prescindere dall'essere un pro
Se non sei adeguatamente allenato certe frequenze non riesci a raggiungerle, ma anche più semplicemente in ambito strettamente MTB, se non hai le giuste abilità tecniche mulinando come un criceto hai maggiori difficoltà a rimanere il equilibrio e tendi ad avere una pedalata meno rotonda e quindi a perdere trazione.
Da studi sperimentali si nota che se non si è adeguatamente allenati con l'aumento della frequenza si hanno cali di prestazioni notevoli, in poche parole i muscoli non riescono a contrarsi a velocità sufficiente ed anche il sistema nervoso fa fatica a mantenere il ritmo.
Quindi per un biker normale certe sofisticazioni è abbastanza inutile.
 

valerio_vanni

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Se non sei adeguatamente allenato certe frequenze non riesci a raggiungerle, ma anche più semplicemente in ambito strettamente MTB, se non hai le giuste abilità tecniche mulinando come un criceto hai maggiori difficoltà a rimanere il equilibrio e tendi ad avere una pedalata meno rotonda e quindi a perdere trazione.
Secondo me la questione è ancora più radicale.
Se si parla di terreno scassato, la frequenza alta peggiora la trazione a prescindere dalle abilità

La pedalata veloce è facile che sia uniforme, è la massa complessiva che è fuori controllo.
Se si parla di un motore (non intendo le bici elettriche, considera anche un trial), va benissimo giocare coi giri e i rapporti. Il motore è un aggeggino concentrato in 20-30 cm. Lui fa la sua rotazione, che poi arriva alla ruota col giusto rapporto, e il guidatore fa i suoi trasferimenti di carico col corpo.

Nel caso del ciclista che frulla, è l'intero corpo, (cioè la maggior parte della massa) che sta oscillando, e quindi non è libero di lavorare sui trasferimenti di carico.
A frequenze più basse, invece, istintivamente si riescono a sincronizzare le spinte coi trasferimenti di carico necessari alla trazione.

Da studi sperimentali si nota che se non si è adeguatamente allenati con l'aumento della frequenza si hanno cali di prestazioni notevoli, in poche parole i muscoli non riescono a contrarsi a velocità sufficiente ed anche il sistema nervoso fa fatica a mantenere il ritmo.
Quindi per un biker normale certe sofisticazioni è abbastanza inutile.
Quelli che di cui si parla sono studi approfonditi su atleti specifici. Fanno un mucchio di prove e scoprono che Tizio va bene con quelle pedivelle. Applicarli a tutti i professionisti ha già poco senso, figuriamoci applicarli a tutti i ciclisti.
 

ant

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io ora sono abituato alle cadenze alte. Intendo che un giro lungo in mtb (3-4 h, quasi tutto single track) facilmente ho cadenze medie intorno agli 85.
Su giri di allenamento più corti sto anche a 90 di media. Uso corone davanti non enormi, sulla bici da XC ho la 32 invece della 34 canonica che hanno più o meno tutti quelli che vanno come me.

Ma ci ho messo un annetto ad arrivarci, con schede di allenamento specifiche ed anche un lavoro del preparatore, che mi ha fatto fare un botto di ginnastica a corpo libero, per "slegarmi" schiena e bacino che erano rigidini un po' perchè è un mio difetto un po' perchè a 53è abbastanza normale.
Senza arrivare ai consigli del preparatore, zwift ha molte schede di allenamento per esercitare cadenze alte e "indipendenza del gesto" rispetto alle altre catene muscolari (cioè si impara a pedalare belli fermi, anche a cadenze alte)
 

rolly

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Non è correlata la lunghezza delle pedivelle con il numero di giri che le stesse fanno (in relazione alla distanza che si percorre con un giro di pedale).
A parità di corona/pignone.
80 rpm sono e rimangono 80....
Cambia il "momento" ovviamente..cioè la spinta sul pedale per capirci.
 
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valerio_vanni

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Non è correlata la lunghezza delle pedivelle con il numero di giri che le stesse fanno (in relazione alla distanza che si percorre con un giro di pedale).
A parità di corona/pignone.
80 rpm sono e rimangono 80....
Cambia il "momento" ovviamente..cioè la spinta sul pedale per capirci.
La leva peggiora e il ciclista scala una marcia, è questa la relazione tra lunghezza delle pedivelle e la cadenza.
 
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Joloh

biker maritimus
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Sarò poco allenato o non abituato o non adatto a frullare ma il cuore vola ad alta frequenza e trovo difficile mantenerlo al punto che indurendoninrapporti calavano le RPM e non c’era verso di farle salire
Però attento… una cosa è “frullare” che intendo alta frtequenza con rapporto agile rispetto alla pendenza. Una cosa è avere una cadenza alta. Esempio nella stessa salita io col 50 facile che frullo più di te che sali col 42 o altro..
 

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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da uno dei mille articoli che si trovano in rete:

C'è molta ricerca intorno alla cadenza ottimale (la frequenza di pedalata). Nei primi anni 2000 le cadenze elevate divennero di moda, in parte grazie a Lance Armstrong che prediligeva l'alta frequenza. Wainwright spiega: «I principianti non dovrebbero cercare di spingere la cadenza troppo in alto, mantenendo una frequenza gestibile e cercando di aumentarla nel tempo. Essere a proprio agio - un buon obiettivo è 90-100 rpm su strada, intorno a 80 rpm in MTB - migliorerà la capacità di sostenere lo sforzo su lunghi periodi di tempo e distanze elevate». Reynolds aggiunge: «Forzarvi a pedalare più velocemente di quanto vi sentite a vostro agio non migliorerà i vostri risultati. Tuttavia, se state pedalando lentamente, a 50-60 giri al minuto, trarrete beneficio dalla pratica con una cadenza più elevata, facendo anche un grosso favore alle vostre ginocchia. Giocate con la frequenza, alternando frullate a pedalate più lente in salita. I pro hanno una tecnica magnificamente morbida, fluida e apparentemente senza sforzo, nota come souplesse. Potete aumentarla con alcuni esercizi, come accelerazioni con una marcia leggera, iniziando a un ritmo basso incrementandolo gradualmente fino al vostro massimo, tenendolo per 30 secondi. Questo aumenterà la cadenza massima e svilupperà la capacità di farlo senza rimbalzare sulla sella. Inserite questa tecnica nel vostro riscaldamento in ogni uscita».

Aggiungo che anche in mtb sul tecnico abituarsi a uscire dagli ostacoli in salita "di equilibrio" e non "di forza" è un ottimo esercizio per la tecnica. Se avete una salita tecnica relativamente lunga superare 5-6-8 radici pietroni di fila sempre di forza potrebbe rivelarsi molto difficile. Se si è in grado di farlo in agilità risulta più semplice.
 
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Quindi la tendenza di montare pedivelle piu corte negli ultimi anni e' tutto una bufala
Le pedivelle più corte le montano tutti intelligentemente in MTB per non battere sulle rocce soprattutto con le full. E io faccio parte di queste persone.
Ti assicuro che 5 mm di luce in più dimezzano i colpi, forse anche di più
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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Le pedivelle più corte le montano tutti intelligentemente in MTB per non battere sulle rocce soprattutto con le full. E io faccio parte di queste persone.
Ti assicuro che 5 mm di luce in più dimezzano i colpi, forse anche di più
E' improbabile una cosa del genere, vorrebbe dire che le rocce in natura sono tutte più o meno alla stessa altezza.
Non mi risulta.

Allora se hai la scatola 1 cm più alta non tocchi più una roccia in vita tua?
 
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geb95

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Buongiorno,mi chiedevo quele era la vostra frequenza di pedalata media.
Oggi mi sono montato un sensor dei cadenza per cercare di pedalare piu agile, e forzandomi in tutto il giro ho ottenuto una frequenza media di 79 rpm, con non poca fatica da parte mia ed una frequenza cardiaca piu alta del solito.
Provando ad andare come mandavo di solitolo visto che avrei dovuto pedalare a 65-70 rpm, tanto bassi rispetto a quello che sarebbe l'ottimale.Voo a quanto riuscite a pedalare di media in un intero GIRO?la prova la o fatta in un percorso di pianura

Premetto che difficilmente faccio pianura, anche perché con la MTB ci vado in montagna e comunque nella mia zona la pianura non esiste almeno di non girare attorno al palazzo 20 volte, presso questo in giri di circa 40km con 1000m di dislivello ho notato che ho una media di 62/65 pedalate circa per quanto riguarda la MTB, in BDC tra i 65 e i 69, effettivamente sto notando che non ho una pedalata agilissima nonostante cerco sempre di stare attorno alle 70 pedalata al minuto, specialmente in BDC (che comunque uso pochissimo).
 

geb95

Biker ultra
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Lee Cougan Crossfire 428
La frequenza media su un intero giro è poco significativa, mantenere le 90rpm in pianura è abbastanza facile, mantenere la stessa frequenza in salita è praticamente impossibile per un amatore, se si arriva a 70rpm è già tanta roba, facendo la media otteniamo 80 rpm ma è una specie di pollo di Trilussa.
L'obbiettivo non è aumentare la media ma aumentare le frequenza in salita cioè dove serve maggiore frequenza per mantenere velocità alte.
PS
è normale, a parità di velocità, all'aumentare della frequenza di pedalata aumentino anche le pulsazioni e sia richiesta meno forza.
non ci sono pasti gratis.
Ma inoltre in discesa si pedala poco e di conseguenza si abbassa la media a fine giro, no?
 

sportbackman

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San Dona' di Piave(VE)
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Il discorso era semplicemente che la tendenza in mtb e' di accorciare la pedivella, accorciando la pedivella si fa piu fatica, per fare meno fatica con pedivella corta si deve aumentare la frequenza di pedalata.
 
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DrPeperino

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Ma inoltre in discesa si pedala poco e di conseguenza si abbassa la media a fine giro, no?

tenderei a risponderti di no: sul Garmin puoi scegliere se includere o meno nella media i valori 0 della cadenza (e anche i valori 0 della potenza), e credo che ormai tutti i Garmin escano con la preselezione su "no" per la cadenza, e su "sì" per la potenza.

La cosa ha anche senso: misurare la cadenza serve per sapere con che cadenza pedali quando stai pedalando. Se non stai pedalando, quel momento non è rilevante per lo scopo che ha la rilevazione del dato.
Misurare la potenza serve a sapere quanto hai speso per fare un certo giro: sono rilevanti, ai fini del significato che ha il dato di potenza, anche i momenti in cui puoi permetterti di percorrere strada senza dover esprimere watt.

E' chiaro che se in discesa fai girare le pedivelle a vuoto 20-30 rpm come passatempo, il dato viene rilevato e questo "falsa" la media.
 

orli

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Il discorso era semplicemente che la tendenza in mtb e' di accorciare la pedivella, accorciando la pedivella si fa piu fatica, per fare meno fatica con pedivella corta si deve aumentare la frequenza di pedalata.
Se vuoi fare meno fatica, mantieni la cadenza ed usi un rapporto più "leggero "....stai facendo un pò di confusione
 

fafnir

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E' improbabile una cosa del genere, vorrebbe dire che le rocce in natura sono tutte più o meno alla stessa altezza.
Non mi risulta.

Allora se hai la scatola 1 cm più alta non tocchi più una roccia in vita tua?
Si parla di statistica, probabilità di un evento. Mai o sempre esistono solo nei sogni
 

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