Mi chiedo come mai in ambito mtb si vedano sempre meno dischi flottanti o semiflottanti (molto utilizzati nel campo motociclistico specie quello stradale) , è solo una questione di peso e costi o vi sono altre ragioni ?
Ciao grandeChi si risente! E' un piacere rivedere la bandiera del pirata, che mi ricorda i bei tempi del forum, qualche anno fa!Scusami ma francamente al di là di una aggettivazione ridondante, queste affermazioni sono più simili a uno spot pubblicitario che una analisi seria e rigorosa. I freni più potenti sul mercato secondo un test di una rivista inglese di qualche anno fa, erano Zee e Saint a 4 pistoni. Non lo avevano stabilito a sensazione, ma misurando quanti newton applicati alla leva venivano trasferiti alla pinza. Non è polemica ma gli articoli fatti di soli aggettivi non dicono nulla.
Il tuo commento è teoricamente giusto, ma poi dalle prove scientifiche bisogna arrivare alla pratica, e li predominano le sensazioni personali e, perché no, i gusti e le "scuole di pensiero".
Voglio dire che alla fine quello che conta è come noi sentiamo qualcosa, a prescindere dai valori misurati in laboratorio.
"la potenza è niente senza controllo", così recitava uno spot pubblicitario qualche anno fa. Se la potenza in laboratorio poi non si traduce in sensazioni positive all'atto pratico, a che serve misurarla con gli strumenti?
Parlo in generale, non conosco gli strumenti Zee e Saint.
Sì, ma neanche i numeri e basta descrivono un prodotto. Puoi avere una moto da 250cv ma se non si riescono a sfuttare andra meglio quella che ne ha "solo" 180 ma tutti gestibili... Parlando di spot -La potenza è nulla senza controllo-Scusami ma francamente al di là di una aggettivazione ridondante, queste affermazioni sono più simili a uno spot pubblicitario che una analisi seria e rigorosa. I freni più potenti sul mercato secondo un test di una rivista inglese di qualche anno fa, erano Zee e Saint a 4 pistoni. Non lo avevano stabilito a sensazione, ma misurando quanti newton applicati alla leva venivano trasferiti alla pinza. Non è polemica ma gli articoli fatti di soli aggettivi non dicono nulla.
Imho nessuno li compra perché non se ne sente il bisogno, la differenza rispetto a un buon disco tradizionale non è percepibile o quasi non percepibile, quindi semplicemente nessuno li prende in considerazioneMi chiedo come mai in ambito mtb si vedano sempre meno dischi flottanti o semiflottanti (molto utilizzati nel campo motociclistico specie quello stradale) , è solo una questione di peso e costi o vi sono altre ragioni ?
Non tutti vogliono/devono andare forte.Io mi sto convincendo che non serve frenare per andare forte. così non ho bisogno di cambiare freni
Quoto...difatti volevo anche chiedere i + potenti...ma rispetto a chi?
Quali freni hai testato e/o avuto?
Oltretutto...mi par di capire che non sei molto pesante...quindi sarebbe interessante vedere con un biker da 1 quintale come si comportano...
Non è vero purtroppo, senza dei buoni freni non riesci a ritardare abbastanza la frenata soprattutto sul ripido, quindi perdi moltissimo tempo rispetto a un impianto frenante buono, però c'è anche da dire che per il 90% dei sentieri già uno shimano deore è sufficientemente potente, invece già un avid db3-5 o uno shimano BR m305 vanno in crisi troppo facilmente, almeno per quanto riguarda le bici da enduro, invece su quelle da downhill i 4 pistoncini sono necessari per poter gestire una bici così veloceIo mi sto convincendo che non serve frenare per andare forte. così non ho bisogno di cambiare freni
ma quale grande.... solo vecchio e grosso!Ciao grandeChi si risente! E' un piacere rivedere la bandiera del pirata, che mi ricorda i bei tempi del forum, qualche anno fa!Scusami ma francamente al di là di una aggettivazione ridondante, queste affermazioni sono più simili a uno spot pubblicitario che una analisi seria e rigorosa. I freni più potenti sul mercato secondo un test di una rivista inglese di qualche anno fa, erano Zee e Saint a 4 pistoni. Non lo avevano stabilito a sensazione, ma misurando quanti newton applicati alla leva venivano trasferiti alla pinza. Non è polemica ma gli articoli fatti di soli aggettivi non dicono nulla.
Il tuo commento è teoricamente giusto, ma poi dalle prove scientifiche bisogna arrivare alla pratica, e li predominano le sensazioni personali e, perché no, i gusti e le "scuole di pensiero".
Voglio dire che alla fine quello che conta è come noi sentiamo qualcosa, a prescindere dai valori misurati in laboratorio.
"la potenza è niente senza controllo", così recitava uno spot pubblicitario qualche anno fa. Se la potenza in laboratorio poi non si traduce in sensazioni positive all'atto pratico, a che serve misurarla con gli strumenti?
Parlo in generale, non conosco gli strumenti Zee e Saint.
Di flottanti ho provato gli hope, e rispetto ai fissi non c'é differenza se non il prezzoMi chiedo come mai in ambito mtb si vedano sempre meno dischi flottanti o semiflottanti (molto utilizzati nel campo motociclistico specie quello stradale) , è solo una questione di peso e costi o vi sono altre ragioni ?
Non è vero purtroppo, senza dei buoni freni non riesci a ritardare abbastanza la frenata soprattutto sul ripido, quindi perdi moltissimo tempo rispetto a un impianto frenante buono, però c'è anche da dire che per il 90% dei sentieri già uno shimano deore è sufficientemente potente, invece già un avid db3-5 o uno shimano BR m305 vanno in crisi troppo facilmente, almeno per quanto riguarda le bici da enduro, invece su quelle da downhill i 4 pistoncini sono necessari per poter gestire una bici così veloce
Non tutti vogliono/devono andare forte.
Beh code e zee non sono freni "medi", comunque sono d'accordo anche a me i guide e xt bastano per tutto.era una battuta dai... molti impianti medi dai guide, xt, code, zee sono più che sufficienti per il 90% dei rider e forse più. certo che i cura 2 funzionano meglio e il prezzo è molto competitivo e sono contento che ci sia la possibilità di poterli scegliere e questi rimangono a disposizione per chi usa tanto la bici in discesa e vuole di più
brava formula
Imho nessuno li compra perché non se ne sente il bisogno, la differenza rispetto a un buon disco tradizionale non è percepibile o quasi non percepibile, quindi semplicemente nessuno li prende in considerazione
Con i Cura 2 mi sono accorto che erano finiti grazie al rumore delle molle sul disco.Una cosa che spesso mi da fastidio é che con pastiglie usurate ma non alla fine la corsa si allunga e il feeling della frenata peggiora, chissa questi cura 4 come si comportano?
Ma se uno fa domande...chiedendo spiegazioni e info...Non ci devi andare in puzza.Avrei potuto dire che si tratta dei freni più potenti attualmente sul mercato, ma mi è sembrato comunque più corretto definirli "i freni più potenti che abbia mai avuto modo di provare", sebbene li abbia provati praticamente tutti: tutti i modelli di Formula, di SRAM, di Hope e di Shimano, comprese entrambe le versioni dei nuovi XTR che devono ancora arrivare sul mercato, più altri prodotti meno diffusi come FSA e TRP tra quelli che mi vengono in mente. Può bastare?
I test al banco poi sinceramente lasciano spesso il tempo che trovano dato che prendono in esame solo uno dei numerosi aspetti che coinvolgono un componente rispetto a quello che effettivamente succede sul campo. Per il resto, se non ci si fida delle sensazioni del tester che fa questo di professione (e che se pesa 70kg non si mette di certo le zavorre per farti contento), invece che lanciare illazioni screditanti come quelle che ho letto nel commento che come prevedibile non ti sei lasciato sfuggire di quotare, tantovale leggere gli articoli e passare oltre... non solo per quanto concerne i miei test ma tutti i test eseguiti sul campo in generale, di chiunque e di qualunque settore.
non mi sembrano freni da Xc, per un uso enduro o DH qualche grammo in più non dice nienteMa quindi Formula come dischi fa solo questi adesso? Mi sembrano belli pesantucci...
Il paragone andrebbe fatto con dischi della stessa serie, quindi ad es. Formula monolitici VS Formula "flottanti". "Flottanti" tra virgolette perché non mi pare che siano realmente flottanti visto che il disco non ha possibilità di scorrimento rispetto al ragno. Se il disco non ha un buon contatto col ragno si rischia anche che ci trasferisca poco calore e questo è deleterio: sarebbe peggio del disco monolitico. Se è fatto bene, invece, si sfrutta la capacità termica del ragno per "polmonare" e la sua maggiore area di scambio con l'aria per dissipare.Imho nessuno li compra perché non se ne sente il bisogno, la differenza rispetto a un buon disco tradizionale non è percepibile o quasi non percepibile, quindi semplicemente nessuno li prende in considerazione
Io sulla ebike ho cambiato i dischi monoblocco Sram (200 mm) con semi flottanti Ashima (203 mm).....
La differenza si sente eccome.....ma tanto anche.....
P.S.
I nuovi Cura sono spettacolari....appena escono mi sa che li piglio.....