Ma che ne so, una cosa strana..
Faccio 5/6 volte il percorsello super easy a sinistra, con le sponde. Mi fermo e penso "mmmm, secondo me la prima sponda non la faccio bene, fammi fare un video" e mi riguardo.
Noto con rammarico che sì, un pochino pochetto piego (leggi: faccio la sponda), ma non bene e nemmeno tanto, come si vede in tv con i pro, che hanno il manubrio rasente al terreno.
Allora ci riprovo.
"Mmmm, secondo me è perché non arrivo abbastanza veloce, proverò a frenare meno"
Ancora non viene bene.
"Mmmm, non freno e basta o do giusto una leggera pinzatina prima di prendere la curva"
Pinzatina leggera, ma sono troppo veloce per le mie capacità, quindi vado totalmente dritto in uscita dalla sponda, mentre in verità bisognerebbe virare leggermente sulla sinistra per prendere bene un piccolo doppiettino.
Esco e in ordine cronologico accelerato a millemilakm/h penso:
"Azz, ho sbagliato"
"Mmmm, ma quel buco?"
"Orpo, devo ollarlo"
"Ma.. io non so ancora ollare bene!"
"Ecco, adesso.."
Il manubrio scatta all'improvviso verso sinistra, credo probabilmente perché mi s'è "infilato" nel "buco" e così facendo mi tira di scatto il braccio destro.
Sento un improvviso dolore alla spalla destra e inoltre la ruota si mette di traverso: due più due uguale che volo verso destra mentre giro su me stesso e finisco di schiena, battendola pesantemente a terra (fortunatamente sul bike park e non sul percorso DH con le pietre). Ovviamente sono senza
protezioni (solo il casco, per fortuna integrale, perché nell'atterraggio sbatto anche la testa all'indietro), ma quello è il meno, perché la botta sarà stata anche forte (mi è uscito un "Sgrunf!" involontario nel momento in cui ho sbattuto la schiena), però il dolore principale è alla spalla.
Mi rialzo, raccolgo la bici, spengo la telecamera e mi fermo a riflettere.
Sulle cause dell'accaduto.
Sono giunto alla conclusione che il mio errore non è stato prendere la curva troppo velocemente, bensì avere questa ossessione malata di voler imparare e imparare e imparare e imparare.
In quell'esatto momento mi sono reso conto di quanto poco divertente per me fosse diventato fare FR/DH: ormai, come dicevo anche a Bebo, era diventata una roba tutta tecnica e cerebrale, con l'ovvia frustrazione di non vedere risultati che, col tempo, avrei voluto vedere.
Perciò ho deciso di fare un passo indietro e di cercare di vivere la cosa più serenamente, in modo più sano. Così da tornare a divertirmi mentre faccio discesa.
Non fraintendetemi: non voglio scendere per scendere.. mi sono reso conto che mi sto allontanando moltissimo dalla filosofia del FR che, ad esempio, incarna Andrea Bone - Andrea è, secondo me, il freerider per eccellenza, anche se a volte sclera troppo.. e con questo non voglio togliere niente agli altri, semplicemente ho passato un bel po' di tempo in sella con lui e mi son reso conto che se penso al freeride penso a Bone ed alla sua discesa senza pensieri ed alla sua maglietta rossa ed alle cuffiette nelle orecchie.. dicevo, io sono lontanissimo da questa filosofia, perché la discesa per me è finalizzata al conseguimento di qualcosa: riuscire a battermi in termini di tempo per poi battermi ancora e poi ancora e poi ancora e poi cominciare a non chiudere sempre io la fila del nostro gruppo nelle nostre uscite, poi stare unito al gruppo, in mezzo, poi superarlo, il gruppo, poi scendere più veloce di altra gente che nemmeno conosco. Ma non per dire "Minchia, ti rivernicio" che non me ne frega nulla, ma per dire a me stesso "Minchia, sei bravo!"
p.s. stavo per premere "Invia una risposta rapida", ma avrei rischiato di contraddirmi