freeride e marketing

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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bikocò

Biker assatanatus
5/5/06
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stavo riflettendo sul fatto che,da un certo punto di vista, il freeride è un capolavoro del marketing;infatti grazie a questa nuova moda,hano acquistato bici persone che con il ciclismo non hanno e non avrebbero avuto alcun tipo di rapporto.mi spiego:nell'ambiente freeride ill fatto di non pedalare viene proposto spesso quasi come motivo di orgoglio,questo fa si che tale disciplina,possa erroneamente sembrare accessibile a persone completamente fuori forma,sia dal punto di vista atletico,che ponderale.Dico erroneamente,perchè fare discesa senza essere allenati e sovrappeso è possibile ma assai rischioso e espone a incidenti poco piacevoli.voi che ne pensate?
 

madmanu

Biker cesareus
29/4/06
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non mi piace considerarla un operazione di maketing anche se di soldi ce ne si sta spendendo a valanghe...

..intervengo solo per dire che non credo sia vero che i freerider si vantano di non pedalare..anzi..il freeride è free ride!!..cioè corsa libera..ovunque,che sia in salita o in discesa..se vuoi scendere prima devi salire.

...uno che inizia a fare discesa ed è completamente fuori forma capirà ben presto che è il caso o di vendere la biga o di cominciare a pedalare!!!!!!...e anche con bici da FR si puo' pedalare ..

..molta gente è attirata da questo sport perchè è maledettamente divertente e ti fa sentire troppo bene!

..adesso che ho spiattellato qui 2 o 3 frasi fatte con luoghi comuni annessi posso chiudere..

ciao.:celopiùg:
RideFree!!!!
 

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
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Trieste
www.triestefreeride.it
Dipende a che livello lo si fa. Il bello di questo sport è che non esiste una soglia del divertimento, questa si alza man mano che aumentano i progressi del biker. Un superpanzone (e non me ne vogliano, non sono un fuscello...) che va a 15 Kmh e droppa uno scalino di 30 cm prova le stesse sensazioni di Sam Hill durante una gara dei mondiali.
Da questo punto di vista SI, il FR è uno sport adatto a tutti, ma tutti non devono supporre di poter fare... TUTTO!

Imho
 

Tano

Biker tremendus
Che si faccia del marketing con il freeride, che meglio chiamerei MTB downhill, è giusto come lo si faccia con tutto il resto.
Piuttosto è il Downhill/freeride che ben si pone per essere oggetto di marketing, dispone di parecchi e indispensabili ingredienti necessari.
Forse non ha nulla a che fare con il ciclismo, se non per il fatto che ci sono parti meccaniche che hanno movimenti ciclici. Poi il movimento ciclico delle gambe è vero che lo si vuole ridurre al minimo.
E' un po' come lo sci alpino o meglio dello snowboard, quello fatto con gli impianti di risalita non hanno nulla a che fare con il movimento ciclico dello sci di fondo... nessuno vuole spingere in salita più di tanto.
Eppure, ed è l'importante, c'è gente che si diverte a sciare e surfare anche solo praticando una volta al mese e soprattutto risulta l'occasione di passare comunque una giornata all'aria aperta, magari con amici a divertirsi.
Il bello, secondo me, è proprio che non necessariamente si debba essere allenati e quantomeno esperti per praticare "Downhill" nelle opportune sedi e nelle modalità opportune.
Ad esempio anche solo fare 4 discese di piste "verdi" in una bella località montana, una bella pausa al bar ristorante, un po' di sole sugli sdrai e baccagliamento di turiste/sportive, ma anche dall'altro lato turisti/sportivi, non mi pare negativo, ovviamente se te lo puoi permettere economicamente. E' insomma quello che tanti fanno sulle piste da sci invernali.
Poi è chiaro, se vogliamo essere puristi e intolleranti possiamo fare di tutto per tenere lontani questo tipo di turismo sportivo e magari con i presupposti del "Freeride" magari ci riesce pure, con il solo risultato poi di piangere perchè gli impianti invernali d'estate non apriranno più.

Più che altro, adesso che ci penso, il problema/compito del marketing dovrebbe essere quello di trovare il modo di fare avvicinare il sesso femminile a questa "specialità Alpina". E' questa la vera sfida.
 
T

teoDH

Ospite
Secondo me siamo ancora troppo piccoli per pensare a moda e marketing...
Alla fine, chi arriva al freeride o alla dh ci arriva perchè gli piace fare sport e andare in bici...

le mode sono altre... vedi gli snowblade per lo sci... da un anno all'altro vedevi un mare di gente con quei cosi che non avevano mai nemmeno messo i piedi sulla neve, poi dopo due anni buona parte di essi ha smesso, e quei pochi che ci hanno preso gusto si sono comprati degli sci veri.

Sarà moda e marketing quando vedrai le recensioni delle bighe da FR su Max o GQ...
Li ci sarà da preoccuparsi...:nunsacci:
 

bikocò

Biker assatanatus
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...

..intervengo solo per dire che non credo sia vero che i freerider si vantano di non pedalare..anzi..il freeride è free ride!!..cioè corsa libera..ovunque,che sia in salita o in discesa..se vuoi scendere prima devi salire.

sono d'accordo con te,solo che molto spesso capita di sentire gente che deride chi pedala,che si vanta di fare solo funivie e poi la storia di steve peat che beve più birre di Ozzi osbourne(mussa).
 
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bikocò

Biker assatanatus
5/5/06
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Dipende a che livello lo si fa. Il bello di questo sport è che non esiste una soglia del divertimento, questa si alza man mano che aumentano i progressi del biker. Un superpanzone (e non me ne vogliano, non sono un fuscello...) che va a 15 Kmh e droppa uno scalino di 30 cm prova le stesse sensazioni di Sam Hill durante una gara dei mondiali.
Da questo punto di vista SI, il FR è uno sport adatto a tutti, ma tutti non devono supporre di poter fare... TUTTO!

Imho
questa riflessione ha incominciato a frullarmi in testa quando sono capitato in una furgonata di biker sovrappeso e fuori forma;per me e altri amicila giornata è stata divertente comunque,mi ha però colpito il fatto che alla fine ci siano stati ben tre incidenti fisici,dovuti a cadute fatte a bassissima velocità.in tali incidenti ha giocato un ruolo importante la scarsa elesticità dei soggetti e penso anche il sovrappeso.Con questo intendo dire che spesso rischia meno un biker allenato che scende più forte,di chi completamente fuori forma scende a modeste velocità
 

Tano

Biker tremendus
Vedi, qui il punto è che si ritorna su una questione essenziale.
Il freeride è quello che te lo fai tu da puro, intransigente e intollerante e che non ha bisogno di marketing perchè poco interessa al mercato.
Invece il Downhill è la discesa, non necessariamente agonistica, quella fatta utilizzando gli impianti di rislita meccanici, furgoni, seggiovie, funivie, ecc.
Questa è la specialità che interessa e interesserà il mercato, altro che piccoli e distanti dalla moda... Quando il marketing delle SpA che gestiscono gli impianti e poi quello delle Regioni, Province, ecc. si muovono ...
 

bikocò

Biker assatanatus
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Vedi, qui il punto è che si ritorna su una questione essenziale.
Il freeride è quello che te lo fai tu da puro, intransigente e intollerante e che non ha bisogno di marketing perchè poco interessa al mercato.
Invece il Downhill è la discesa, non necessariamente agonistica, quella fatta utilizzando gli impianti di rislita meccanici, furgoni, seggiovie, funivie, ecc.
Questa è la specialità che interessa e interesserà il mercato, altro che piccoli e distanti dalla moda... Quando il marketing delle SpA che gestiscono gli impianti e poi quello delle Regioni, Province, ecc. si muovono ...
però se guardi le riviste,l'interpretazione del fr che prevale è quella discesa + funivie...
 

madmanu

Biker cesareus
29/4/06
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bikocò;1950197 ha scritto:
sono d'accordo con te,solo che molto spesso capita di sentire gente che deride chi pedala,che si vanta di fare solo funivie e poi la storia di steve peat che beve più birre di Ozzi osbourne(mussa).

anche io bevo birra....ma pedalo anche..
la birra è un ottimo integratore,
w le maltodestrine !!!!!!!!
:smile::smile::smile:
 

Jean Luc

Biker ultra
26/7/06
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Sassari
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Con il termine "marketing" si indicano quattro aspetti fondamentali di beni/servizi da proporre al mercato;

sono detti le 4 P:

Product (prodotto)
Price (prezzo)
Place (piazza)
Promotion (promozione)

con l'evoluzione del marketing relazionale si sono aggiunti 2 altri aspetti:

Peoples (persone)
Public Relations (relazioni col pubblico)

perciò è erroneo pensare al marketing solo in termini di pubblicità e promozione, perchè si trascurerebbero gli altri fattori necessari all'implementazione del concetto stesso di marketing...
 
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Tano

Biker tremendus
Esatto, ecco perchè, tra le varie cose è determinante la corretta definizione di che cosa si stà trattando, del suo "nome".
Partire con il piede sbagliato sarebbe controproducente da subito, ma non è questo forse l'oggetto del topic anche se questa questione mi pare più interessante, mentre invece mi sembra più rivolto al bene dei "downhiller della "domenica" perchè si possono fare male più facilmente rispetto ai "downhiller/freerider con esperienza acquisita".
 

bikocò

Biker assatanatus
5/5/06
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Esatto, ecco perchè, tra le varie cose è determinante la corretta definizione di che cosa si stà trattando, del suo "nome".
Partire con il piede sbagliato sarebbe controproducente da subito, ma non è questo forse l'oggetto del topic anche se più interessante, che mi pare più rivolto al fatto che i "downhiller della "domenica" si possano fare male più facilmente rispetto ai "downhiller/freerider con esperienza acquisita".

non è tanto questione di esperienza,quanto di condizioni atletiche:se sono anni che non fai attività e sei rigido come un palo,basta una scivolata ridicola per rompersi;in questo senso il modello freeride mi pare rischioso,ricordo un articolo di anni fa su mtb world dei ciccio bros(mi pare) che descriveva una giornata di fr come qualcosa di più simile alla sagra della porchetta che a una attività sportiva. Ecco secondo me questo genere di cose porta ad avere una erronea considerazione di tale tipo di attività.
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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bikocò;1949921 ha scritto:
stavo riflettendo sul fatto che,da un certo punto di vista, il freeride è un capolavoro del marketing;infatti grazie a questa nuova moda,hano acquistato bici persone che con il ciclismo non hanno e non avrebbero avuto alcun tipo di rapporto.mi spiego:nell'ambiente freeride ill fatto di non pedalare viene proposto spesso quasi come motivo di orgoglio,questo fa si che tale disciplina,possa erroneamente sembrare accessibile a persone completamente fuori forma,sia dal punto di vista atletico,che ponderale.Dico erroneamente,perchè fare discesa senza essere allenati e sovrappeso è possibile ma assai rischioso e espone a incidenti poco piacevoli.voi che ne pensate?

Dividerei il tuo discorso in due "principi"

1) Il mercato della biga ha risposto alla domanda di "voglia di estremo o pseudo tale".
Non è l'offerta (o il marketing) ad aver generato la domanda, bensì, come quasi sempre accade, il contrario.

Resta il fatto che, una volta arrivati ad una "massa critica" (ma non acora sufficiente per avere un mercato "vero" in italia), il "prodotto free ride" ha iniziato ad avere visibilità anche tra coloro i quali con la biga non centravano nulla.

2) E qua viene fuori il tuo pensiero che sposo totalmente: per praticare FR o DH occorre essere allenati, e molto!...mentre gran parte di coloro i quali vi accedono non lo sono...
Cmq, se vai a vedere, a praticare questo sport siamo quattro gatti...e coloro i quali non avevano "doti tecniche/atletiche sufficienti", mollano il colpo ben presto.

OT: sembriamo "tanti" solo perchè i posti dove praticare la nostra disciplina sono pochi...quindi siamo ben concentrati...
Quando giro, alla fine vedo sempre le solite facce (nonostante sia al nord, e gli spot non manchino).
 

SAD

Biker grossissimus
1/2/07
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è vero questa cosa l'ho notata anch'io...mi spiego, mi è capitato che scendendo da un sentiero incontro della gente incuriosita da questo sport e magatri ci si ferma per due chiacchiere, più di una volta ho sentito dire: ah che figo quasi quasi provo anch'io tanto non c'è da pedalare, non si fa fatica.. e detto da persone fisicamente non appropiate per questo tipo di sport, sembrerebbe che fosse come farsi una passeggiata con la citybike lugo il lago...
 

Tano

Biker tremendus
Ho capito, è chiaro che sia necessario un minimo di efficienza fisica, ma come nella pratica di qualsiasi altro sport e questo è valido in generale e non per provocare, ma credo che per fare "downhill soft" sia necessario proprio il minimo di allenamento fisico generico.
E' chiaro che ci si debba intendere sul termine downhill soft, si può capire di cosa intendo, e poi è anche vero che se cadi, sicuramente ti fai più male in bici per andare a comprare il pane e meno facendo downhill con le protezioni e che comunque in tutti i casi è meno traumatico cadere sulla neve o sull'acqua...
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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Ho capito, è chiaro che sia necessario un minimo di efficienza fisica, ma come nella pratica di qualsiasi altro sport e questo è valido in generale e non per provocare, ma credo che per fare "downhill soft" sia necessario proprio il minimo di allenamento fisico generico.
E' chiaro che ci si debba intendere sul termine downhill soft, si può capire di cosa intendo, e poi è anche vero che se cadi, sicuramente ti fai più male in bici per andare a comprare il pane e meno facendo downhill con le protezioni e che comunque in tutti i casi è meno traumatico cadere sulla neve o sull'acqua...

Stai facendo una forzatura del discorso di base: ovvio che se compro una demo8 e scendo dove la gente scende con la biga da XC, lo posso fare anche con un minimo di "mobilità"....ma sto escludendo tutti i "valori" della discesa, ossia: velocità + salti + drop + tricks = adrenalina.

Ma se vai a Pila e ti sogni di fare la pista da FR con un fisico da mozzarella...beh...la vedo dura divertirsi...
 

M-Phoenix

Biker immensus
19/5/05
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Etna South-west side
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Bike
Morewood Kalula, Commencal Meta Ht Sx
fatemi buttare due pensieri sconnessi che non rientrano in topic ma che mi danno l'impressione di "un certo clima che tira". Intanto molta gente all'improvviso "si mettono a fare freeride" perchè "sono stanchi di pedalare, vogliono solo scendere, non vogliono la tutina in lycra e non vogliono stressarsi con le salite e supposti ritmi indiavolati". in genere è un discorso che fanno gli scarsi, perchè nessuno vieta di girare in bici col proprio passo, per i km che si vuole e con le soste che si vuole. Perchè molto spesso uno dei PILASTRI dello "spirito free" è il godersi la bici senza stress. Ma per fare questo non è necessario un Demo 7, quindi la contrapposizione ideologica del "io non pedalo perchè scendo perchè sono free e non mi stresso" non ha alcun senso secondo me ed è spesso un'idea abbracciata dagli scarsi e dai poser.
In quello che è il mio concetto di freeride (che non è poserismo e salcicce) il biker arriva alla pratica tramite una sorta di evoluzione tecnica e, lasciatemelo dire, spirituale: nel senso che dopo aver pedalato tanto, scoperto i posti, esplorato la montagna ed essersela girata tana per tana trovi la voglia e il coraggio di raidare ciò su cui fino ad allora non aveva posato le ruote, nel rispetto della natura. Quindi si iniziano ad esplorare nuovi sentieri, tracciarne di nuovi con nuove difficoltà e li via agli zompi e tricks vari. Proprio per questo difficilmente uno serio che fa freeride serio è una persona che non pedala, o non ha pedalato, o non ha mai avuto una bici in mano.
Per come la vedo io il freeride è una possibilità in più di godersi la montagna e di accedere ai più nascosti dei suoi boschi, ma per fare questo devi conoscerla, girarla tanto in bici e a piedi la montagna. Ma questo è un mio pensiero... .
Poi c'è l'aspetto dell'italiano medio: lui, freerider dell'ultim'ora, "fa discesa", ma perchè gli altri che fanno salita? E' una cosa che non ha senso così come non ha senso pensare che fare discesa sia fare cose tecniche che gli altri non fanno. O meglio, nel freeride c'è più tecnica discesistica ma ho il sentore, quasi la paura, che in Italia si consideri "da freeride" quello che in Usa è una discesa tecnica da mtb "normale". Certo sto generalizzando/banalizzando un pò, ma frequentando Mtbr.com vedo innanzitutto molte foto "in action" (cosa rara da noi che, me per primo, postiamo foto "in poser" delle sole bici) che ritraggono bikers, molte ragazze tra l'altro, che in bici fanno cose ALLUCINANTI con bici normalissime. Foto di uscite in bike pedalate, "normali", ma con passaggi tecnici che da noi l'80% prende una biciona e nemmeno li fa. Possono essere dei manici, però a quanto pare il livello medio è mooolto alto dato che queste foto non sono rare, tutt'altro! Forse tutto questo è l'esito della inesistente cultura sportiva nel nostro paese, si è stati troppo monotematici: lo sport? IL CALCIO; la bici? E' BICIDACORSA! l'Italia vince un pacco di medaglie alle Olimpiadi di nuoto? Boom delle iscrizioni in piscina due settimane dopo... . Siamo un pò così, non abbiamo la cultura del FARE sport e non abbiamo una cultura profonda della Mtb. E ci muoviamo per mode.
Ora massacratemi!
 

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