Giro classico Bocchetta di Pedenolo - Pedenoletto e Forcola con discesa per la Val Forcola, zona Bormio.
Da Bormio si sale per la strada dello Stelvio parcheggiando ad una piazzola sulla sx, 100 metri più in alto rispetto ad una stradina che scende a sx (prima del primo tornante a dx).
Da qui si scende un centinaio di metri di dislivello e si inizia a risalire nel bosco. Dopo qualche saliscendi la strada si inoltra in val Forcola fino ad una malga.
Lasciata la traccia principale, si imbocca il sentiero che sale sull'altro lato della valle. Dopo un tratto rettilineo si inerpica su per una serie di tornanti stretti guadagnando quota. Contro le aspettative, è praticamente tutto pedalabile.
Ci si porta, così, negli alpeggi superiori.
In un terreno letteralmente invaso dalle marmotte. Si continua a salire per la bella strada militare con pendenze solo a tratti faticose ma sempre su itinerario ben pedalabile.
Raggiungendo la Bocchetta di Pedenolo.
Da qui, proseguiamo verso destra per il Pedenoletto (solo un breve tratto franato (5-6 m) ci costringe a scendere.
Dal Pedenoletto, scendiamo verso sinistra su sentiero che taglia in diagonale un ghiaione pietroso, scendendo di bici più volte, ma solo per brevi tratti.
Si imbocca la strada che sale dalla valle di Forcola che, con pochi metri ripidi, bagnati e pietrosi, ci conduce ad un edificio abbandonato.
Da qui, la salita alla Bocchetta di Forcola è breve.
Adesso ci sono diverse possibilità: scendere verso la strada dello Stelvio e, da qui, risalire allo Stelvio (circa + 300 m disl), oppure scendere a valle su strada. Scendere alla strada dello Stelvio e, raggiunto il passo Umbrail, risalire al Piz Umbrail e scendere in val Mora (circa +800 m disl). Salire direttamente al Piz Umbrail per sentiero di cresta e scendere in Val Mora. Tornare sui nostri passi per un centinaio di metri e poi, giunti all'edificio abbandonato, scendere in Val Forcola. Data l'ora tarda e il meteo incerto optiamo per quest'ultima soluzione.
Quindi imbocchiamo la bella sterrata che scende in questo vallone selvaggio e solitario, ambiente impreziosito dalle condizioni meteo.
Guadagniamo così la strada di fondovalle con la quale scendiamo rapidamente ritornando poi sui nostri passi.
Complessivamente, quindi, un giro tranquillo (circa 1400 metri di dislivello), pedalabile al 90%, in ambienti lontani dalle strade trafficate del circondario.
"E' lo spirito che fa la bici e non la bici che fa lo spirito"