E allora vorrà dire che il mercato, ben lontano dalla razionale mano invisibile, è governato da disperazione, ignoranza e incoscienza con buona pace delle politiche dei prezzi di importatori e distributori...
Non è esattamente così. Le politiche dei prezzi sono in realtà equazioni con molte più variabili di quanto spesso non si creda.
Una buona parte di queste variabili sono addirittura 'emotive', legate a fattori esterni neppure controllabili.
Questo fa sì che un prezzo reale molto raramente segua (se non in casi di assoluta rigidità della domanda e dell'offerta) regole puramente matematiche.
Il successo di un listino sta nella sua capacità di 'surfare' su queste variabili in modo da andare a picchiare, più o meno, dove si dovrebbe.
Tutte le variabili contribuiscono alla soluzione dell'equazione. Non c'e' il predominio di nessuna di queste (ne' di razionali, quali l'esborso per l'acquisto del prodotto, nè di emotive come il sentore dell'avvicinarsi di un calo delle vendite) ma una variazione della propria valenza spesso imprevedibile.
La cosa più divertente è che la stessa identica situazione viene spesso interpretata da due imprenditori in modo diversissimo e tutto dipende da quanto la mamma è stata a giocare con loro quando erano bambini.
Affascinante non trovate?