Comparativa Forcella ad aria o a molla? Un paragone sulla Öhlins RFX 36

raex

Biker novus
19/7/14
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Scusate , ma ho letto tutto e il contrario di tutto a proposito della fisica che influenza le forcelle, e le idee sono quindi parecchio confuse.
Comunque certo è che :
- qualsiasi variazione di pressione esterna sia positiva che negativa , a livello matematico, influenza l'assetto della forcella: l'elemento mobile che permette di mettere in "comunicazione" l'atmosfera esterna con è lo stelo della forcella , la forza che riceve lungo il suo asse è pari a p*A , e l'equazione di equilibrio ( e lo è visto che non si muove) è p1*A+peso+inerzie=p2*A , siccome l'area è uguale rimane p1+((peso+inerzie)/A )=p2 .
Se supponiamo costanti peso e inerzie , al variare di P1 (ext) anche p2 deve farlo , per cui se la prex esterna cala , lo farà anche quella interna ,come? spingendo lo stelo fuori e quindi aumentando il volume della camera d'aria .
- a livello pratico si parla di variazioni però di un ordine di grandezza almeno , minore di tutte le altre forze in gioco che prendono parte all'equazione, per cui , come si fa di solito in questi casi , si considerano trascurabili . Praticamente la forcella si trova ad avere l'aria che spinge a qualche decimo di bar in più o in meno , per cui la forcella aumenterà il proprio SAG di una quantità impercettibile . Sfido chiunque ad accorgersene , è più evidente la variazione se andate in giro con borraccia anzichè senza.
- X la temperatura si può fare lo stesso discorso , ma l'intensità e la velocità a cui si verifica il fenomeno dipende dal delta T , e coefficiente di scambio termico .

-chi ha detto che la forcella ha la camera dell'aria isolata s'è certamente dimenticato che una lato è chiuso dallo stelo che non è fisso , per cui tramite questo l'interno è messo in comunicazione con l'esterno. Per cui non è isolata .

- la legge dei gas ideali approssima anche il comportamento dell'aria atmosferica , con un errore del 5-20% a seconda delle condizioni e dal tipo di miscela in esame. Il lavoro di compressione ed espansione che subisce l'aria della forcella , non è una trasformazione isoentropica , ma istantaneamente può essere considerata adiabatica, per cui, se non ricordo male, può essere approssimata con t1/p1 =t2/p2 , cioè pressione e temperatura sono legate.
 

andrea_89

Biker popularis
24/8/12
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TN
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Propain Spindrift
Scusate , ma ho letto tutto e il contrario di tutto a proposito della fisica che influenza le forcelle, e le idee sono quindi parecchio confuse.
Comunque certo è che :
- qualsiasi variazione di pressione esterna sia positiva che negativa , a livello matematico, influenza l'assetto della forcella: l'elemento mobile che permette di mettere in "comunicazione" l'atmosfera esterna con è lo stelo della forcella , la forza che riceve lungo il suo asse è pari a p*A , e l'equazione di equilibrio ( e lo è visto che non si muove) è p1*A+peso+inerzie=p2*A , siccome l'area è uguale rimane p1+((peso+inerzie)/A )=p2 .
Se supponiamo costanti peso e inerzie , al variare di P1 (ext) anche p2 deve farlo , per cui se la prex esterna cala , lo farà anche quella interna ,come? spingendo lo stelo fuori e quindi aumentando il volume della camera d'aria .
- a livello pratico si parla di variazioni però di un ordine di grandezza almeno , minore di tutte le altre forze in gioco che prendono parte all'equazione, per cui , come si fa di solito in questi casi , si considerano trascurabili . Praticamente la forcella si trova ad avere l'aria che spinge a qualche decimo di bar in più o in meno , per cui la forcella aumenterà il proprio SAG di una quantità impercettibile . Sfido chiunque ad accorgersene , è più evidente la variazione se andate in giro con borraccia anzichè senza.
- X la temperatura si può fare lo stesso discorso , ma l'intensità e la velocità a cui si verifica il fenomeno dipende dal delta T , e coefficiente di scambio termico .

-chi ha detto che la forcella ha la camera dell'aria isolata s'è certamente dimenticato che una lato è chiuso dallo stelo che non è fisso , per cui tramite questo l'interno è messo in comunicazione con l'esterno. Per cui non è isolata .

- la legge dei gas ideali approssima anche il comportamento dell'aria atmosferica , con un errore del 5-20% a seconda delle condizioni e dal tipo di miscela in esame. Il lavoro di compressione ed espansione che subisce l'aria della forcella , non è una trasformazione isoentropica , ma istantaneamente può essere considerata adiabatica, per cui, se non ricordo male, può essere approssimata con t1/p1 =t2/p2 , cioè pressione e temperatura sono legate.
Riguardo l'ultimo punto:
t/p=cost è l'equazione di una trasformazione a volume cost, una eq dell'adiabatica è pv^k=cost
se consideri l'aria un gas ideale l'adiabatica coincide con l'isoentropica ma gli ammortizzatori ad aria si scaldano palesemente durante l'uso, meno le forcelle (sono anche raffreddate dal flusso d'aria che le investe mentre la bici si muove) ma comunque avviene quindi significa che l'aria all'interno si scalda e c'è scambio di calore quindi la trasformazione non può essere adiabatica ma è isoentropica
 

rickyvic

Biker ultra
13/11/13
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santa cruz megatower
Ops, ho riletto adesso e l'errore lo commesso nel post prima... Sul cervino la trovi più dura, non più morbida...
Tanto per divertirsi un po' con le pippe mentali: secondo me è anche errato partire dal presupposto che il pistone sia soggetto esattamente alla pressione ambiente, dato che per come è fatta una forcella non si tratta di un sistema aperto vero e proprio. La pressione da considerare sarebbe quella dell'aria intrappolata all'interno del fodero, spesso più elevata di quella ambientale (tanto è vero che la versione a molla sfrutta in un certo senso proprio questo principio per alzare la curva di compressione).
L'esperienza stessa dice che in montagna capita di trovarsi con le sospensioni "loffie", e guardacaso accade quando fa molto più freddo rispetto al fondovalle, mentre non ricordo una volta in cui abbia rilevato l'effetto contrario (sospensioni più dure). A complicare le valutazioni ci sono poi gli effetti sull'idraulica, che con il freddo impigrisce le sospensioni sia in compressione che sul ritorno.
Riguardo alla pressione andrebbe misurata all interno della camera sigillata. La pressione esterna influisce sicuramente sulla pressione dell aria nel pistone ma diciamoci la verita le differenze di pressione tra 3000 e 0 metri sono un inezia, in acqua si sentono veramente. Certo magari le inezie si sentono e sono percepibili. Tutto questo va misurato cmq, immagino anche la temperatura e l umidita possono influire specie sulla scorrevolezza che è l altra variabile (attrito) che puo essere alterata.
 

DoubleT

bikerozzo
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mtb & rdb
ricordo che il tutto è regolato dalla seguente equazione
PV=nRT
Ma anche no essendo quella la legge dei gai ideali, e l'aria alle nostre condizioni ha un comportamento ben diverso da quello ideale.
Un consiglio a te e @Main , è ottimo che ci sia ancora qualcuno che prova a ragionare di testa propria ricordando quello che si ha studiato, ma a volte (come in questo caso) tra la teoria e la pratica c'è tanta differenza per cui delle formule o concetti presi singolarmente possono pure fuorviare.
ma anche tanto sì!!!
guarda che quello che conta è il concetto di proporzionalità che l'equazione esprime tra le grandezze in gioco.
le sensazioni sono altra cosa!
ciao
Adesso anche la fisica è un opinione...sai cos'è l'equazione viriale? Immagino di no, essendo l'aria dell'ammortizzatore soggetta ad alta temperatura, alta pressione e basso volume ha comportamento tutto tranne che ideale.
Riguardo ciò che hai scritto, di che attriti parli? Se quelli dei componenti non c'entrano nulla col comportamento dell'aria.
Quello che conta, come ho già detto, è che una formula generica può fuorviare. Le approssimazioni vanno bene per farsi un'idea della situazione.
Poi chi ha parlato di sensazioni?
è impressionante il tuo rigore a voler considerare tutti i termini oltre l’unità e che decrescono molto dell'equazione da te citata
riguardo gli attriti sono proprio quelli meccanici dovuti allo strisciamento degli steli nei foderi (per semplificare al massimo)
ripeto, sensazioni!
ciao
 

Main

Biker superioris
21/7/04
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GT Force
Non voglio entrare in questioni di temperatura, pressioni , forza di gravità e quant'altro, ma da possessore ed utilizzatore della citata Manitou Dorado , dal lato pratico quando la uso nelle mie zone (300 mt circa slm.) e poi vodo in montagna (Carosello 3000 a Livigno) , in quest'ultima località mi tocca "sgonfiarla" togliere aria dalla cartuccia perchè risulta più dura (non più morbida ? ) .


Si, hai ragione, idem per me... l'ora era tarda e ho fatto confusione con le pressioni.. qualche post più sotto mi sono corretto.. in montagna la senti come se fosse troppo pompa, perchè a parità di temperature umidità ecc ecc c'è meno pressione esterna che la schiaccia.. e sulla dorado si sente eccome...
 

kiko5

Biker paradisiacus
10/3/04
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Non so che colore sia, avevo come opzione più dura la nera, che però non ho usato.
Confronto più in là :fifa:
la black la danno per 91 kg, tu avevi quindi la White, che è per 82 kg, ci credo che non l'hai cambiata. Più morbida c'è la blu e la danno per 73 kg. Attendiamo confronto forcellone quindi ;-)
 

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