Scusate , ma ho letto tutto e il contrario di tutto a proposito della fisica che influenza le forcelle, e le idee sono quindi parecchio confuse.
Comunque certo è che :
- qualsiasi variazione di pressione esterna sia positiva che negativa , a livello matematico, influenza l'assetto della forcella: l'elemento mobile che permette di mettere in "comunicazione" l'atmosfera esterna con è lo stelo della forcella , la forza che riceve lungo il suo asse è pari a p*A , e l'equazione di equilibrio ( e lo è visto che non si muove) è p1*A+peso+inerzie=p2*A , siccome l'area è uguale rimane p1+((peso+inerzie)/A )=p2 .
Se supponiamo costanti peso e inerzie , al variare di P1 (ext) anche p2 deve farlo , per cui se la prex esterna cala , lo farà anche quella interna ,come? spingendo lo stelo fuori e quindi aumentando il volume della camera d'aria .
- a livello pratico si parla di variazioni però di un ordine di grandezza almeno , minore di tutte le altre forze in gioco che prendono parte all'equazione, per cui , come si fa di solito in questi casi , si considerano trascurabili . Praticamente la forcella si trova ad avere l'aria che spinge a qualche decimo di bar in più o in meno , per cui la forcella aumenterà il proprio SAG di una quantità impercettibile . Sfido chiunque ad accorgersene , è più evidente la variazione se andate in giro con borraccia anzichè senza.
- X la temperatura si può fare lo stesso discorso , ma l'intensità e la velocità a cui si verifica il fenomeno dipende dal delta T , e coefficiente di scambio termico .
-chi ha detto che la forcella ha la camera dell'aria isolata s'è certamente dimenticato che una lato è chiuso dallo stelo che non è fisso , per cui tramite questo l'interno è messo in comunicazione con l'esterno. Per cui non è isolata .
- la legge dei gas ideali approssima anche il comportamento dell'aria atmosferica , con un errore del 5-20% a seconda delle condizioni e dal tipo di miscela in esame. Il lavoro di compressione ed espansione che subisce l'aria della forcella , non è una trasformazione isoentropica , ma istantaneamente può essere considerata adiabatica, per cui, se non ricordo male, può essere approssimata con t1/p1 =t2/p2 , cioè pressione e temperatura sono legate.
Comunque certo è che :
- qualsiasi variazione di pressione esterna sia positiva che negativa , a livello matematico, influenza l'assetto della forcella: l'elemento mobile che permette di mettere in "comunicazione" l'atmosfera esterna con è lo stelo della forcella , la forza che riceve lungo il suo asse è pari a p*A , e l'equazione di equilibrio ( e lo è visto che non si muove) è p1*A+peso+inerzie=p2*A , siccome l'area è uguale rimane p1+((peso+inerzie)/A )=p2 .
Se supponiamo costanti peso e inerzie , al variare di P1 (ext) anche p2 deve farlo , per cui se la prex esterna cala , lo farà anche quella interna ,come? spingendo lo stelo fuori e quindi aumentando il volume della camera d'aria .
- a livello pratico si parla di variazioni però di un ordine di grandezza almeno , minore di tutte le altre forze in gioco che prendono parte all'equazione, per cui , come si fa di solito in questi casi , si considerano trascurabili . Praticamente la forcella si trova ad avere l'aria che spinge a qualche decimo di bar in più o in meno , per cui la forcella aumenterà il proprio SAG di una quantità impercettibile . Sfido chiunque ad accorgersene , è più evidente la variazione se andate in giro con borraccia anzichè senza.
- X la temperatura si può fare lo stesso discorso , ma l'intensità e la velocità a cui si verifica il fenomeno dipende dal delta T , e coefficiente di scambio termico .
-chi ha detto che la forcella ha la camera dell'aria isolata s'è certamente dimenticato che una lato è chiuso dallo stelo che non è fisso , per cui tramite questo l'interno è messo in comunicazione con l'esterno. Per cui non è isolata .
- la legge dei gas ideali approssima anche il comportamento dell'aria atmosferica , con un errore del 5-20% a seconda delle condizioni e dal tipo di miscela in esame. Il lavoro di compressione ed espansione che subisce l'aria della forcella , non è una trasformazione isoentropica , ma istantaneamente può essere considerata adiabatica, per cui, se non ricordo male, può essere approssimata con t1/p1 =t2/p2 , cioè pressione e temperatura sono legate.