Ieri mi sono fatto un'uscita favolosa. Non lunghissima ma molto proficua.
All'inizio ero molto svogliato e stanco, e nel tratto iniziale pianeggiante sentivo la mancanza degli agganci. Venivo da una settimana di bdc, e trovarmi a pedalare su una bici grossa e pesante, con gomme da jeep e senza attacchi ai pedali... mi pareva di essere proprio fuori rotta. Dopo un po' di strada per poco non me torno a casa.
Poi arriva la prima salita, che non sarebbe male se non fosse piena di canali e mucchi di sabbia, ghiaia e sassi, creati dalle alluvioni di settembre e dalla pioggia della settimana scorsa. E li, moralmente riprendo un po' di quota.
Poi prima discesina e con il terreno bagnato-umido non si va male: il terreno è più compatto e i sassi fanno migliore presa sul terreno morbido. Col terreno arido è peggio di essere sulle uova.
Ma la realtà è che pedalare con la mtb mi stufa. Non c'è storia con la bdc, è una palla. In salita mi sembra di essere su un tappeto elastico, si fa una fatica boia e la bici non va avanti. Vuoi mettere la mia Bianchi in carbonio? Ad ogni pedalata senti l'energia che spinge la bici, appena mi alzo sui pedali la bici schizza in avanti come una saetta!
Vabbè!
Allora mi butto nel bosco che frequento di solito, dove ci sono un paio di ripidoni che ancora non ho avuto il coraggio di affrontare. Sono su due sentieri sulle colline, lunghi e belli, in mezzo ad alberi, canaloni e pendenze scoscese. Molto molto belli, devo dire. Ma ripidi e "tecnici". A farli a piedi in salita ci si deve attaccare a qualche arbusto, altrimenti non si sale.
Arrivo alla prima discesa e, dopo aver abbassato la sella, mi faccio coraggio e mi butto. Peso all'indietro,
freni ben modulati e via di fuga già calcolata: mi butto a sx in quanto a dx c'è un mezzo dirupo con spine, alberi e più sotto un torrente. A metà discesa capisco che il più è fatto così prendo un po' di velocità. Passo in mezzo a rami e spine che mi graffiano mani, e faccia, ma che figata! Continuo e scendo al torrente sul sentierino, che ora è meno ripido, ma coperto di foglie bagnate e piano di curve da trial. Uno spasso.
Ovviamente torno indietro e lo rifaccio con grande godimento.
Continuo il sentiero (molto bello) tra ripidoni e salite, passaggi vicino a capanni dei cacciatori, stagni d'acqua e bellissimi paesaggi di campagna (sono sulle colline di Custoza). Arrivo poi alla seconda discesa, più corta ma più ripida, e senza vie di fuga. E' un sentierino che, dal piano si butta già ripido ripido, e dopo 3 metri gira a dx. Il bello è che bisogna assolutamente girare perchè altrimenti poi c'è un bel salto in mezzo al bosco. Arrivo, guardo e proseguo. Ritorno e deciso mi butto. Anche con la sella abbassata mi sembra di ribaltarmi in avanti, la ruota dietro non ha la minima presa, e così scopro l'efficacia dell'anteriore. Piacevole scoperta! Col peso tutto sull'anteriore la ruota acquista un grip micidiale. Continuo in mezzo al bosco ed alla fine scendo sulla sterrata con un tratto di 2 metri veramente ripido. A vederlo da sotto pare un muro, ma mi butto in quanto poi sulla sterrata ho modo di frenare.
Anche in questo caso lo rifaccio subito un'altra volta!
Cambio bosco e vado alla ricerca di altri sentieri, tornando a casa infangato per bene, ma molto soddisfatto. Mi sono divertito tantissimo: mi sono buttato ed ho superato due tratti che la settimana scorsa credevo insuperabili.
In almeno due occasioni ho rischiato un volo sicuro: in un sentiero con sassi sporgenti, levigati e bagnati, dove la ruota posteriore ha perso aderenza e dove, se non fosse stato il mio passato di fuoristradista (in moto) a farmi dare una determinante "zampata", ora sarei ancora là sul reticolato, giù dal pendio. La seconda in una salita dura dove mi si è proprio bloccata la bici nei sassi, ed io forzando sui pedali mi sono auto-catapultato in avanti. Mi sono ritrovato in piedi a destra della ruota anteriore??? Boh…
In entrambi i casi i flat sono stati determinanti.
Non lo so, magari tra qualche mese rimetterò gli SPD e farò di peggio. Certo è, che se non avessi avuto i flat, non avrei mai, ma dico mai osato provare quei tratti. Con buona pace del mio divertimento.
Mi sono un po' dilungato.