Finalmente ho visto la luce. Con i pedali flat.

Zio Brocco

Biker serius
7/9/08
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Ravenna
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Con pedali flat con pin il piede non si muove dal pedale.

I Mallet sono molto belli, anch'io li avevo addocchiati ma alla fine sono come gli Shimano PD-M545 quando appoggi il piede si agganciano anche se tu non vuoi, in più non hanno la regolazione della tensione di aggancio, magari vanno benissimo, bisognerebbe provarli.
 

rovermtb

Moderatur Beatus
Con pedali flat con pin il piede non si muove dal pedale.

I Mallet sono molto belli, anch'io li avevo addocchiati ma alla fine sono come gli Shimano PD-M545 quando appoggi il piede si agganciano anche se tu non vuoi, in più non hanno la regolazione della tensione di aggancio, magari vanno benissimo, bisognerebbe provarli.

Con un minimo di accortezza non succede e diventa subito automatico stare un attimo avanti... :fantasm:
 

lucky69

Biker perfektus
14/9/07
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Intendevo come praticità d'uso. Grande superficie d'appoggio e aggancio. Sono indicati per downhill: che ne pensate per un uso più pedalato?

io li ho e mi trovo molto bene, grande superficie e buon grip...mi piace un po' meno la ''tensione'' dell'attacco , molto morbida e delle volte non riesco a capire immediatamente se ho il piede agganciato o no, pero' sono dei gran pedali anche per giri pedalati...
poi ultimamente sto provando a ricominciare con i flat dopo anni che uso i ganci....praticamente come imparare a camminare.
 

recidivo

Biker serius
Ieri mi sono fatto un'uscita favolosa. Non lunghissima ma molto proficua.

All'inizio ero molto svogliato e stanco, e nel tratto iniziale pianeggiante sentivo la mancanza degli agganci. Venivo da una settimana di bdc, e trovarmi a pedalare su una bici grossa e pesante, con gomme da jeep e senza attacchi ai pedali... mi pareva di essere proprio fuori rotta. Dopo un po' di strada per poco non me torno a casa.

Poi arriva la prima salita, che non sarebbe male se non fosse piena di canali e mucchi di sabbia, ghiaia e sassi, creati dalle alluvioni di settembre e dalla pioggia della settimana scorsa. E li, moralmente riprendo un po' di quota.

Poi prima discesina e con il terreno bagnato-umido non si va male: il terreno è più compatto e i sassi fanno migliore presa sul terreno morbido. Col terreno arido è peggio di essere sulle uova.

Ma la realtà è che pedalare con la mtb mi stufa. Non c'è storia con la bdc, è una palla. In salita mi sembra di essere su un tappeto elastico, si fa una fatica boia e la bici non va avanti. Vuoi mettere la mia Bianchi in carbonio? Ad ogni pedalata senti l'energia che spinge la bici, appena mi alzo sui pedali la bici schizza in avanti come una saetta!

Vabbè!

Allora mi butto nel bosco che frequento di solito, dove ci sono un paio di ripidoni che ancora non ho avuto il coraggio di affrontare. Sono su due sentieri sulle colline, lunghi e belli, in mezzo ad alberi, canaloni e pendenze scoscese. Molto molto belli, devo dire. Ma ripidi e "tecnici". A farli a piedi in salita ci si deve attaccare a qualche arbusto, altrimenti non si sale.

Arrivo alla prima discesa e, dopo aver abbassato la sella, mi faccio coraggio e mi butto. Peso all'indietro, freni ben modulati e via di fuga già calcolata: mi butto a sx in quanto a dx c'è un mezzo dirupo con spine, alberi e più sotto un torrente. A metà discesa capisco che il più è fatto così prendo un po' di velocità. Passo in mezzo a rami e spine che mi graffiano mani, e faccia, ma che figata! Continuo e scendo al torrente sul sentierino, che ora è meno ripido, ma coperto di foglie bagnate e piano di curve da trial. Uno spasso.

Ovviamente torno indietro e lo rifaccio con grande godimento.

Continuo il sentiero (molto bello) tra ripidoni e salite, passaggi vicino a capanni dei cacciatori, stagni d'acqua e bellissimi paesaggi di campagna (sono sulle colline di Custoza). Arrivo poi alla seconda discesa, più corta ma più ripida, e senza vie di fuga. E' un sentierino che, dal piano si butta già ripido ripido, e dopo 3 metri gira a dx. Il bello è che bisogna assolutamente girare perchè altrimenti poi c'è un bel salto in mezzo al bosco. Arrivo, guardo e proseguo. Ritorno e deciso mi butto. Anche con la sella abbassata mi sembra di ribaltarmi in avanti, la ruota dietro non ha la minima presa, e così scopro l'efficacia dell'anteriore. Piacevole scoperta! Col peso tutto sull'anteriore la ruota acquista un grip micidiale. Continuo in mezzo al bosco ed alla fine scendo sulla sterrata con un tratto di 2 metri veramente ripido. A vederlo da sotto pare un muro, ma mi butto in quanto poi sulla sterrata ho modo di frenare.

Anche in questo caso lo rifaccio subito un'altra volta!

Cambio bosco e vado alla ricerca di altri sentieri, tornando a casa infangato per bene, ma molto soddisfatto. Mi sono divertito tantissimo: mi sono buttato ed ho superato due tratti che la settimana scorsa credevo insuperabili.

In almeno due occasioni ho rischiato un volo sicuro: in un sentiero con sassi sporgenti, levigati e bagnati, dove la ruota posteriore ha perso aderenza e dove, se non fosse stato il mio passato di fuoristradista (in moto) a farmi dare una determinante "zampata", ora sarei ancora là sul reticolato, giù dal pendio. La seconda in una salita dura dove mi si è proprio bloccata la bici nei sassi, ed io forzando sui pedali mi sono auto-catapultato in avanti. Mi sono ritrovato in piedi a destra della ruota anteriore??? Boh…

In entrambi i casi i flat sono stati determinanti.

Non lo so, magari tra qualche mese rimetterò gli SPD e farò di peggio. Certo è, che se non avessi avuto i flat, non avrei mai, ma dico mai osato provare quei tratti. Con buona pace del mio divertimento.

Mi sono un po' dilungato.
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
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Merano
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Ottimo:prost:
Unica cosa, se non ti piace pedalare in salita con la mtb e ti sembra di essere su un tappeto elastico, vuol dire che la bici, con ammo e forka non sono regolati bene o la bici non è quella giusta, io anche con 170 mm davanti e dietro non ho mai quella sensazione pedalando, basta settarla nel modo appropriato!:il-saggi:
 

recidivo

Biker serius
Ottimo:prost:
Unica cosa, se non ti piace pedalare in salita con la mtb e ti sembra di essere su un tappeto elastico, vuol dire che la bici, con ammo e forka non sono regolati bene o la bici non è quella giusta, io anche con 170 mm davanti e dietro non ho mai quella sensazione pedalando, basta settarla nel modo appropriato!:il-saggi:

Ho quella sensazione quando pedalo in piedi sui pedali sui tratti asfaltati.

In fuoristrada col propedal vado senza problemi, e nei tratti più sconnessi lascio il mono libero. Secondo me col mono libero si sale meglio, la bici soffre meno gli ostacoli. Non capisco come facciano i tizi con le front che trovo in giro.

Da ultimo mi piacciono le sospensioni tendenzialmente morbide, che coprano bene le piccole asperità.

Grande nota negativa invece, sono i ragazzotti che con le moto da cross girano sui sentieri (tranne i tratti più ripidi sennò si ribaltano) che vi ho detto sopra, e a furia di sgommate devastano tutto. Nonostanteci ci siano divieti per le moto un po' dappertutto. Ci andavo anch'io in fuorisrada, ma non ero così somaro.
 

lee paolo

Biker velocissimus
29/7/06
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Bologna
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io dopo anni di spd ho provato i flat quest'estate anche perchè, dopo anni di xc, quest'anno mi sono avvicinato al super light freeride, cosa che con gli agganci non mi riusciva proprio, troppe paranoie mentali e paura di cadere.

Con i flat ho passato tutta l'estate nei bike park, con grande goduria e grande vantaggio in termini di sicurezza (sempre mentale).
Ora, con l'arrivo dell'inverno e la conseguente chiusura degli impianti di risalita ho rimontato gli acid con aggancio, in questa stagione la discesa và guadagnata con le proprie gambe e sul pedalato non c'è niente da fare, gli agganci sono troppo un passo avanti.
Tutto sommato, dopo un estate di pratica fatta con i flat, ho notato che ora, anche con gli agganci, sono molto più sicuro di un tempo, forse ho sverginato qualche barriera mentale che mi si presentava una volta di fronte a certi ripidoni, ora anche con gli agganci faccio tante discese che una volta mi costringevano a scendere dalla sella e farle a piedi.
Il prossimo anno, quando riapriranno gli impianti, monterò nuovamente i flat perchè in ogni caso non mi servirà prestazione in pedalata, ma probabilmente con il giusto esercizio, si fanno cose eccezionali anche con gli agganci, anzi, credo che si vada molto meglio (apparte il timore di dover appoggiare il piede), ci si sente un tutt'uno con la bici, feeling che con i flat è più difficile ottenere.

Per quanto riguarda al pedalata....sabato ho fatto 80 km con la bici da corsa e domenica, quando ho pedalato la Yeti in salita con i fat albert pieni zeppi di fango, mi sembrava di dover spingere un cingolato....ma poi la discesa ignorante in equilibrio sul fango....:sbavon::sbavon: che goduria!

Sono due modi troppo diversi di vivere il ciclismo, entrambi fantastici, ma diversissimi.
 
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Zio Brocco

Biker serius
7/9/08
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Ravenna
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Domenica ho fatto dei sentieri strapieni di fango, pozzangherone impraticabili e pietre viscide, non si riusciva a fare 50 metri senza fermarsi, con lunghi tratti a spinta, se avessi avuto gli SPD sarebbe stata una tortura.
Mi ci vorrebbero i pin sotto le scarpe invece che sui pedali!
 

recidivo

Biker serius
Oggi uscitina in pausa pranzo: 25 km sulle colline con 4 belle discese tecniche (1 l'ho aggiunta oggi).

Con le piogge di ieri e l'altro ieri erano tutte molto scivolose ed essendo assai ripide, le piogge hanno creato canali molto infidi. Sono larghi come le ruote e se ci entri li devi seguire perchè non esci. I flat mi hanno aiutato molto a non cadere. Anche il solo poter alzare una gamba aiuta a riprendere un po' d'equilibrio.

Penso che sarà dura tornare agli SPD. Anche perchè con la MTB miro sempre più al FR e DH soft piuttosto che al pedalato.

Sabato esco col mio "compagno di merende" SPD maniaco. Vi farò sapere.
 

maxITR

Biker tremendus
Ho cominciato quest'anno a usare gli spd e in salita si sente molto la differenza rispetto ai flat e anche in discese poco tecniche riesco a controllare meglio il mezzo.
I problemi sono cominciati quando mi son trovato a percorrere un single track pieno di rocce sporgenti e buche,un paio di km li ho' percorsi quasi interamente a piedi con delle scarpe scomodissime...un calvario!Ho provato con scarpe con una suola piu' ampia ma non migliorano tanto le cose.
L'unica cosa da fare è provare di nuovo i flat.
 

axlrose

Biker tremendus
22/9/07
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Nortlake
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Uso i Mallet per i giri XC e AM (tecnici) e i flat per i giri più FR.
Mi sono talmente abituato che oramai, con entrambi e su qualsiasi tipo di fondo, non trovo nessun tipo di difficoltà. E' solo una questione di abitudine.
Avevo pensato ai Mallet per poter acquistare delle scarpe più comode visto che ho anche problemi a trovarle adatte ai miei piedi ...... è un ragionamento valido? :medita:
 

skeleton

Biker celestialis
4/11/06
7.342
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52
Cassino FR
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Avevo pensato ai Mallet per poter acquistare delle scarpe più comode visto che ho anche problemi a trovarle adatte ai miei piedi ...... è un ragionamento valido? :medita:
Non ho idea del tipo di "adattamento" a cui ti riferisci (presumo piede troppo grande o troppo piccolo...).
Avendo una buona superficie d'appoggio, i Mallet sono adatti a moltissime tipologie di suole. Fino a poco temo fa li usavo con delle Shimano SH-MT41, comode ma hanno un grande difetto: la suola si rompe nella parte interna, in corrispondenza della tacchetta.
Ora uso le Cannondale Roam e devo dire che sono veramente formidabili. Comodissime, ben fatte e con una bella suola grippante. Ottime quando si deve spingere… a piedi!!!
 

V@mpiro

Biker superioris
12/9/03
972
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Chieri(TO)
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Bike
Canyon Spectral 5.0 EX
Eh si, non ne potevo proprio più degli spd ed ho provato con i flat.

All’inizio con la MTB facevo sterrate belle e livellate; la usavo di fatto come la bici da corsa. Ma dopo poco mi sono stufato. Il piacere di pedalare che provo con la mia BDC (e che ritengo sconosciuto a qualsiasi MTB) è unico e non replicabile sulla MTB. Insomma non era il divertimento che cercavo. Ed ho iniziato così con i percorsi più tecnici. Dapprima con grande timore ed apprensione, ma non perché sia un fifone. A bloccarmi psicologicamente era il fatto di avere uno scarso controllo della bici. Mi sembrava di essere sempre sulle uova, incapace di prevedere e gestire la situazione. Dopo poco ho iniziato a pensare che buona parte della causa fosse determinata dall’avere i piedi bloccati. E allora dai con le regolazioni; gli spessori sotto alle tacchette; le fresature alla suola della scarpe. Il tutto per agevolare lo sgancio. Che comunque non è mai arrivato ad essere così fluido come con i vecchi Shimano 520.

Lo stress era notevole, pensavo più ad agganciare e sganciare che al percorso. Ad ogni tratto impegnativo (tipo canali in discesa con radici, sassi liberi e fogliame; oppure salite con pietre smosse; o salite bagnate con sassi e bagnate, ecc. ecc) mi mettevo a calcolare dove sganciare e dove riagganciare. E poi da sganciato finire il tratto con una presa sui pedali inesistente. Nei tratti difficili procedevo lentamente e spesso mi fermavo a valutare la situazione. Le discese ovviamente da sganciato, con il pedale a metà scarpa.

E ve lo dico francamente: sabato scorso mi sono proprio rotto!

Domenica ho smontato i pedali dalla city e li ho messi sulla Rush. Ieri uscita in pausa pranzo con un pio di scarpe da ginnastica. Stesso percorso di sabato. Anzi più corto, o meglio, solo la parte difficile. E mi si è aperta LA PORTA!

Come per magia non penso più ai pedali ma solo al percorso. In salita mi butto senza tante remore sulle pietraie; in discesa non ho paura di nulla (sono entrato nel canale con un saltino, dove invece prima entravo praticamente da fermo!) nelle curve dò la zampata e frenando faccio scodare la bici. Una figata!

Finalmente il divertimento che cercavo.

Sicuramente è un fattore mentale. Mi così mi sento libero, e sicuro. Controllo la bici molto meglio, spostando gambe e corpo come voglio.

Sui percorsi molto pedalati e livellati probabilmente si perde qualcosa, ma se voglio farmi una bella pedalata mi prendo su la BDC.

I miei amici a darmi contro, con menate del tipo che i MTBiker seri usano gli SPD ecc. ecc.

Io invece oggi ho preso dei bei flat con i pin sostituibili, ed un paio di scarpe tipo da basket, alte, protettive e con la suola liscia. Attaccano più queste sui flat che i maledetti SPD.

E domani in pausa pranzo mi rifaccio il percorso.

W la libertà, W i flat!

Vedo questo post solo ora, cmq QUOTONE.
Anch'io dopo un anno e mezzo di SPV non riuscivo più a godermi i giri tecnici, era uno stress. Ora con dei buoni Flat è cambiata la musica... W la libertà!
 

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