Ho messo in pratica (con qualche variazione) il progetto pubblicato da Antoss in "officina": http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=75589&highlight=faro
Colgo quindi occasione per ringraziare lui e Alphabike2006.
Il tutorial direttamente è qui: http://banari.altervista.org/download/download.php?get=http://banari.altervista.org/download/files/Il%20faro%20per%20le%20uscite%20notturne.zip&data=Il%20faro%20per%20le%20uscite%20notturne.zip
A dire il vero l’unica cosa che ho variato è il tipo di led (..che comunque non è poco!).
E, nella versione definitiva, che assemblerò solo dopo numerosi test con quello che ho, userò delle parabole.
Pubblico quindi quanto possa risultare utile a chi volesse fare lo stesso.
Apro comuque quest'apposito thread perchè spero di mettere ulteriori notizie utili (e aggiornerò via via che "testo") che laggiù forse si sperdevano.
In realtà c’è ben poco da dire, perché il tutorial è precisissimo, completo, e fatto per essere messo in pratica da chiunque (vedi me, privo di competenze in materia).
[NB: antoss non mi ha pagato, eh?!??!?!?!? :D ]
Allora: sul sito indicato non si trovano più i led “da profondità” (70°) suggeriti nel tutorial.
Ma non tutte le disgrazie vengono per nuocere!
Nella ricerca dell’alternativa ho trovato i già citati Seoul che pare siano BEN più potenti, a parità di consumo (rapporto lumen/watt). Sulla carta: 84lm/1,14W anziché 45lm/1W. Sarebbe quasi il doppio. A dire il vero, però, dico da profano, a vedere accanto il Seoul “tarato” a 200 lm e l’altro a 40, ad occhio la differenza, seppur notevole, non sembrerebbe nel rapporto di 5 a 1.
Ciononostante la differenza stà proprio nella tecnologia e (tra i due modelli da me comprati) la scelta ad oggi cade secondo me sui seoul. Per la cronaca, qui sul forum comunque ho sentito parlare (bene) anche di Luxeon da 3W (anzichè da 1 come il mio), che quindi possono essere considerati della stessa categoria dei Seoul da me usati.[aggiorno precisando: Dando un'occhiata alle caratteristiche tecniche sul sito dotlight.de (o su quello del produttore) pare abbiano comunque resa inferiore al Seoul. Un pò meglio i k2, ma sempre inferiore ([email protected], quindi solo 48lm/W)].
Unico problema è che il cono dei Seoul si apre 132°. Per avere profondità bisognerebbe utilizzare parabole (e supporti) che ho visto solo dopo sul sito dei leds, e che utilizzerò per il faro “definitivo”.
Ho usato (presi sul sito indicato):
Due seoul z-led p4 (rank U)
Un Luxeon “star” 1W
Dietro al seoul dell'"abbagliante"ho messo pellicola biadesiva termoconduttiva, presa sullo stesso sito.
LUMEN (lm):
Anabbagliante: va un Seoul (ma“limitato” a circa 200lm) ed il Luxeon (con la resistenza mi sa che va all’incirca a 40lm).
Abbagliante: ai due si somma l’altro Seoul, alla massima potenza (240lm)
WATT:
Anabb: 3.4 ca (2.6(il seoul)+0.8)
Abb.te: 6.7 ca (3.4+3.25)
CONSUMO (mA):
Anabb: 1160 (840(il seoul)+320)
Abb.te: 2160(1000(il seoul)+1160)
PESO: 750 g ca.
RESISTENZE (in ohm):
8.2 sul luxeon. Dai calcoli serviva da 7.3, ma (come detto nel tutorial) vanno "a fasce".
3.3 sul seoul "anabbagliante"
---
2.7 sul seoul che va "a palla".
Il faro ideale (per luce) potrebbe essere (tutti Seoul):
Anabbagliante: due led, settati a 200lm (con una parabola, o una lente, su di uno)
Abbagliante: se ne sommano due a 240lm (con una parabola, o una lente, su di uno)
Bisognerebbe vedere nella pratica i consumi.. ..e soprattutto le proprie esigenze di utilizzo.
I vantaggi rispetto al progetto di Antoss stanno nella maggiore luminosità e nella maggiore autonomia* (almeno, stando alle caratteristiche dichiarate sul sito del rivenditore) e nella possibilità di realizzare comunque una struttura decisamente più compatta (ho fatto la staffa decisamente più corta, mi sembra sugli 11 cm, e mi pare che la dispersione di calore non rappresenti un problema).
SPESA: € 78.82 [Ma già acquistando tutto in due (dividendo per due quindi tutto quello che avanza) viene € 64.02!]
(filo: € 5.50(10mt), ma ne avanza moltissimo!; alluminio 11.70(2mt), ma ne avanza moltissimo!; caricabatt: 13.90; batt: 8.00; "reggicanalette": 0.90 (3da 25mm); resist.ze: 0.35+0.35+0.08; diodo: 0.1; deviatore: 1.00; 2 morsetti femmina: 0.16; buloncini e dadini: 2.00 (ma 20!se ne usano 10!); silicone: 2.40; portaborraccia: 3.50; 2 seoul: 15.9; Luxeon: 4.99; spese sped: 6.5 ca.; pellicola biadesiva: 1.49 (ma anche questa avanza..))
TEST: la prima uscita è stata solo su sterrata piana e un po’ di salita.
Sicuramente molto valido per uso “tranquillo”. Luce molto diffusa e buona fino a 5/7 metri. Crisi nera quando, in un campo non conosciuto, sentivo esigenza di vedere distante. Mettendo abbagliante, a livello di profondità si guadagnano 2/3 metri.
Una nota: nel tutorial si dice di stagnare i piedini dell’interruttore. Io invece lo sconsiglio (così facendo la prima cosa che succede è che si tappano i buchini): su due l’ho fatto, ma al terzo ho sfilacciato il filo e ne ho fatto passare un po’ (piegato a gancino) nell’apposito forellino. Poi ho coperto con un po’ di stagno. Ciò non toglie che però un abile saldatore, con attrezzatura nuova e valida, non trovi problemi.
NOZIONI BASE (in generale, di elettrotecnica):
Con un montaggio in parallelo i Volts sono costanti su ogni luce, sono quelli della batteria.
Con un montaggio in serie i volts si dividono per il numero di led.
Per l’autonomia pare che dovremmo dividere gli Ampere all’ora della batteria (quel valore che è dichiarato sulla scatola, come i volts; nel mio caso 4 A) per l’assorbimento dei leds (dichiarato dalla casa, generalmente indicato in milliamperes, quindi da dividere per mille, per usare la stessa unità di misura). Nel mio caso poniamo (per l’anabbagliante) 840 mA (il Seoul) + 320 mA=1160 mA cioè 1.16 A.
4/1,16=3,44 ore. In decimali. Quindi 3h e 25 min circa
Al primo test (usato quasi sempre anabbagliante) effettivamente dopo circa 3 ore e mezza la luce scemava (meglio non portare a zero la batteria: dopo è da buttare!!!).
MA: Ho fin’ora utilizzato il condizionale perché sia dai tempi riportati da Antoss, sia dal fatto che il mio primo test l’ho fatto con la carica della batteria nuova mai caricata (le vendono cariche, ma sicuramente stando lì avrà perso un bel pò di carica), che quindi ancora deve fare “rodaggio”, risulta evidente che la durata effettiva è decisamente maggiore di quella stimata con i calcoli.
Batteria piombo-gel: come detto, non portarla a zero. Ma soprattutto, non lasciarla scarica se non la si utilizza per un po’!! Altrimenti dopo la si può buttare.
In carica può esalare dei gas (a quanto ho capito, soprattutto dopo che la carica è ultimata, anche se i caricatori automatici lo sentono ed abbassano la tensione). Quindi fare in modo che ci sia areazione.
Per dubbi/curiosità ditemi pure.
* : facendo due calcoli: considerando le resistenze, l'impianto del tutorial di antoss dovrebbe andare:
anabbagliante: 3.2W;1280 mA; 84 lm
abbagliante: 5.6W; 2240mA; 204 lm
Colgo quindi occasione per ringraziare lui e Alphabike2006.
Il tutorial direttamente è qui: http://banari.altervista.org/download/download.php?get=http://banari.altervista.org/download/files/Il%20faro%20per%20le%20uscite%20notturne.zip&data=Il%20faro%20per%20le%20uscite%20notturne.zip
A dire il vero l’unica cosa che ho variato è il tipo di led (..che comunque non è poco!).
E, nella versione definitiva, che assemblerò solo dopo numerosi test con quello che ho, userò delle parabole.
Pubblico quindi quanto possa risultare utile a chi volesse fare lo stesso.
Apro comuque quest'apposito thread perchè spero di mettere ulteriori notizie utili (e aggiornerò via via che "testo") che laggiù forse si sperdevano.
In realtà c’è ben poco da dire, perché il tutorial è precisissimo, completo, e fatto per essere messo in pratica da chiunque (vedi me, privo di competenze in materia).
[NB: antoss non mi ha pagato, eh?!??!?!?!? :D ]
Allora: sul sito indicato non si trovano più i led “da profondità” (70°) suggeriti nel tutorial.
Ma non tutte le disgrazie vengono per nuocere!
Nella ricerca dell’alternativa ho trovato i già citati Seoul che pare siano BEN più potenti, a parità di consumo (rapporto lumen/watt). Sulla carta: 84lm/1,14W anziché 45lm/1W. Sarebbe quasi il doppio. A dire il vero, però, dico da profano, a vedere accanto il Seoul “tarato” a 200 lm e l’altro a 40, ad occhio la differenza, seppur notevole, non sembrerebbe nel rapporto di 5 a 1.
Ciononostante la differenza stà proprio nella tecnologia e (tra i due modelli da me comprati) la scelta ad oggi cade secondo me sui seoul. Per la cronaca, qui sul forum comunque ho sentito parlare (bene) anche di Luxeon da 3W (anzichè da 1 come il mio), che quindi possono essere considerati della stessa categoria dei Seoul da me usati.[aggiorno precisando: Dando un'occhiata alle caratteristiche tecniche sul sito dotlight.de (o su quello del produttore) pare abbiano comunque resa inferiore al Seoul. Un pò meglio i k2, ma sempre inferiore ([email protected], quindi solo 48lm/W)].
Unico problema è che il cono dei Seoul si apre 132°. Per avere profondità bisognerebbe utilizzare parabole (e supporti) che ho visto solo dopo sul sito dei leds, e che utilizzerò per il faro “definitivo”.
Ho usato (presi sul sito indicato):
Due seoul z-led p4 (rank U)
Un Luxeon “star” 1W
Dietro al seoul dell'"abbagliante"ho messo pellicola biadesiva termoconduttiva, presa sullo stesso sito.
LUMEN (lm):
Anabbagliante: va un Seoul (ma“limitato” a circa 200lm) ed il Luxeon (con la resistenza mi sa che va all’incirca a 40lm).
Abbagliante: ai due si somma l’altro Seoul, alla massima potenza (240lm)
WATT:
Anabb: 3.4 ca (2.6(il seoul)+0.8)
Abb.te: 6.7 ca (3.4+3.25)
CONSUMO (mA):
Anabb: 1160 (840(il seoul)+320)
Abb.te: 2160(1000(il seoul)+1160)
PESO: 750 g ca.
RESISTENZE (in ohm):
8.2 sul luxeon. Dai calcoli serviva da 7.3, ma (come detto nel tutorial) vanno "a fasce".
3.3 sul seoul "anabbagliante"
---
2.7 sul seoul che va "a palla".
Il faro ideale (per luce) potrebbe essere (tutti Seoul):
Anabbagliante: due led, settati a 200lm (con una parabola, o una lente, su di uno)
Abbagliante: se ne sommano due a 240lm (con una parabola, o una lente, su di uno)
Bisognerebbe vedere nella pratica i consumi.. ..e soprattutto le proprie esigenze di utilizzo.
I vantaggi rispetto al progetto di Antoss stanno nella maggiore luminosità e nella maggiore autonomia* (almeno, stando alle caratteristiche dichiarate sul sito del rivenditore) e nella possibilità di realizzare comunque una struttura decisamente più compatta (ho fatto la staffa decisamente più corta, mi sembra sugli 11 cm, e mi pare che la dispersione di calore non rappresenti un problema).
SPESA: € 78.82 [Ma già acquistando tutto in due (dividendo per due quindi tutto quello che avanza) viene € 64.02!]
(filo: € 5.50(10mt), ma ne avanza moltissimo!; alluminio 11.70(2mt), ma ne avanza moltissimo!; caricabatt: 13.90; batt: 8.00; "reggicanalette": 0.90 (3da 25mm); resist.ze: 0.35+0.35+0.08; diodo: 0.1; deviatore: 1.00; 2 morsetti femmina: 0.16; buloncini e dadini: 2.00 (ma 20!se ne usano 10!); silicone: 2.40; portaborraccia: 3.50; 2 seoul: 15.9; Luxeon: 4.99; spese sped: 6.5 ca.; pellicola biadesiva: 1.49 (ma anche questa avanza..))
TEST: la prima uscita è stata solo su sterrata piana e un po’ di salita.
Sicuramente molto valido per uso “tranquillo”. Luce molto diffusa e buona fino a 5/7 metri. Crisi nera quando, in un campo non conosciuto, sentivo esigenza di vedere distante. Mettendo abbagliante, a livello di profondità si guadagnano 2/3 metri.
Una nota: nel tutorial si dice di stagnare i piedini dell’interruttore. Io invece lo sconsiglio (così facendo la prima cosa che succede è che si tappano i buchini): su due l’ho fatto, ma al terzo ho sfilacciato il filo e ne ho fatto passare un po’ (piegato a gancino) nell’apposito forellino. Poi ho coperto con un po’ di stagno. Ciò non toglie che però un abile saldatore, con attrezzatura nuova e valida, non trovi problemi.
NOZIONI BASE (in generale, di elettrotecnica):
Con un montaggio in parallelo i Volts sono costanti su ogni luce, sono quelli della batteria.
Con un montaggio in serie i volts si dividono per il numero di led.
Per l’autonomia pare che dovremmo dividere gli Ampere all’ora della batteria (quel valore che è dichiarato sulla scatola, come i volts; nel mio caso 4 A) per l’assorbimento dei leds (dichiarato dalla casa, generalmente indicato in milliamperes, quindi da dividere per mille, per usare la stessa unità di misura). Nel mio caso poniamo (per l’anabbagliante) 840 mA (il Seoul) + 320 mA=1160 mA cioè 1.16 A.
4/1,16=3,44 ore. In decimali. Quindi 3h e 25 min circa
Al primo test (usato quasi sempre anabbagliante) effettivamente dopo circa 3 ore e mezza la luce scemava (meglio non portare a zero la batteria: dopo è da buttare!!!).
MA: Ho fin’ora utilizzato il condizionale perché sia dai tempi riportati da Antoss, sia dal fatto che il mio primo test l’ho fatto con la carica della batteria nuova mai caricata (le vendono cariche, ma sicuramente stando lì avrà perso un bel pò di carica), che quindi ancora deve fare “rodaggio”, risulta evidente che la durata effettiva è decisamente maggiore di quella stimata con i calcoli.
Batteria piombo-gel: come detto, non portarla a zero. Ma soprattutto, non lasciarla scarica se non la si utilizza per un po’!! Altrimenti dopo la si può buttare.
In carica può esalare dei gas (a quanto ho capito, soprattutto dopo che la carica è ultimata, anche se i caricatori automatici lo sentono ed abbassano la tensione). Quindi fare in modo che ci sia areazione.
Per dubbi/curiosità ditemi pure.
* : facendo due calcoli: considerando le resistenze, l'impianto del tutorial di antoss dovrebbe andare:
anabbagliante: 3.2W;1280 mA; 84 lm
abbagliante: 5.6W; 2240mA; 204 lm