premesso che non partecipo alla gara
anche secondo me l'enduro italiano mostrerà sempre di piu i suoi limiti se continua con questa formula, cioè solo discese cronometrate
ad una p
rova come punta ala a questo punto qualsiasi bischero che non ha nulla da fare poteva iniziare 2 mesi prima a fare shuttle a gogo e imparare le ps a memoria..il resto vien da se...l'unico ostacolo magari poteva essere il dislivello e la lunghezza
l'annullamento della ps2 è un po una delusione ma capibile...una volta per salire a buca della neve dopo che aveva piovuto in un tratto dove erano passati dei mezzi non si saliva nemmeno a piedi fra un po...
comunque spero che si concluda tutto senza troppe polemiche perchè i ragazzi che curano i sentieri di punta ala si meritano pienamente il loro momento di gloria
in realtà il format italiano dell'enduro è il più duro , i tempi di risalita sono sempre più stretti e le speciali lunghe (tempi fino a 8/10 minuti per speciali) , mentre il circuito francese e il tedesco è basato su partenza con microchip e tempi di risalita liberi , permettendo di riposarsi prima della partenza
Alla gara del Garda , circuito tedesco , Barel che ha vinto ha percorso l'intero giro in più di quattro ore mentre la maggior parte ha finito sotto le tre ore ... e le speciali duravano al max 3 /4 minuti
In Italia una preparazione fisica molto valida è necessaria per finire bene una gara pro ... per arrivare davanti bisogna essere ottimi atleti preparati ... infatti a lamentarsi dell'eccessiva fatica erano gli stranieri !!
Prima di scrivere che le gare non sono dure bisognerebbe provare ...
A punta ala nessun "bischero" dopo mesi di prove con shuttle , se non fosse un atleta preparato , in ottima condizione di preparazione , che guida bene , pedala forte e ha manico ... non arriva nei primi 150 anche se sa tutto a memoria !!