Evviva il Papa!!!!

massimoz

Biker velocissimus
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Pianeta Terra
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skwattrinated ha scritto:
OGNI albero che vedete è stato coltivato per essere tagliato a scopo produttivo.

Eh sì, gli abeti ke hanno un secolo o altri alberi più ke centenari sono stati piantati a questo scopo? Vuoi dire ke dei nostri boschi non c'è un albero ke sia nato spontaneamente? Sarebbe ben triste la faccenda, uguale a dire ke tutti i figli ke facciamo siano concepiti in provetta...
Ti concedo il beneficio del dubbio, convinto ke tu ti sia spiegato male, non c'è altra spiegazione. E cmq per me è tristissimo sto fatto di voler attribuire un valore economico a tutto!
 

XANDER

Biker assatanatus
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il Verde Mugello
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massimoz ha scritto:
skwattrinated ha scritto:
OGNI albero che vedete è stato coltivato per essere tagliato a scopo produttivo.

Eh sì, gli abeti ke hanno un secolo o altri alberi più ke centenari sono stati piantati a questo scopo? Vuoi dire ke dei nostri boschi non c'è un albero ke sia nato spontaneamente? Sarebbe ben triste la faccenda, uguale a dire ke tutti i figli ke facciamo siano concepiti in provetta...
Ti concedo il beneficio del dubbio, convinto ke tu ti sia spiegato male, non c'è altra spiegazione. E cmq per me è tristissimo sto fatto di voler attribuire un valore economico a tutto!

Non si tratta di monetizzare la natura, si tratta di vedere le cose per quello che sono, una cosa è Bambi di Walt Disney e un'altra la realtà dei boschi.

Le foreste che non hanno subito l'intervento dell'uomo si chiamano Vergini o Primarie, ad esempio la foresta pluviale amazzonica, la taiga siberiana etc. etc. in Italia la realtà è diversa, foreste primarie non ne sono rimaste se non in forma di piccole riserve, in Appennino esiste la Riserva Biogenetica Integrale di Sassofratino, ma proprio vergine non è.

I boschi si rinnovano naturalmente, quando un albero muore lascia scoperto un tratto di terreno sul quale prima, facendo ombra , impediva la crescita di altre piante simili, il nuovo spazio permette alle nuove piante di crescere, in competizione tra di loro, inoltre ci sono piante che si sviluppano solo in piena luce ( es. la Robinia) ma alla loro ombra si svilupperanno piante che sopportano l'ombra e sono destinate a soppiantare le prime, questo e altri fattori fà si che un bosco naturale sia formato da alberi delle più diverse specie e dimensioni, tutte in equilibrio tra di loro.

Di contro quando troviamo un bosco composto al 90% da una sola specie arborea e con due o tre ( ma a volte anche una sola) classi di età siamo quasi sicuramente davanti ad una coltivazione umana, ad esempio le marronete che qui da noi sono coltivazioni agricole, le abetaie per la produzione del legname da opera delle Alpi o i boschi di roverella (quercia) per farne legna da ardere ( per camini e pizzerie), è una pratica che l'uomo attua da millenni.
 

skwattrinated

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massimoz ha scritto:
skwattrinated ha scritto:
OGNI albero che vedete è stato coltivato per essere tagliato a scopo produttivo.

Eh sì, gli abeti ke hanno un secolo o altri alberi più ke centenari sono stati piantati a questo scopo? Vuoi dire ke dei nostri boschi non c'è un albero ke sia nato spontaneamente? Sarebbe ben triste la faccenda, uguale a dire ke tutti i figli ke facciamo siano concepiti in provetta...
Ti concedo il beneficio del dubbio, convinto ke tu ti sia spiegato male, non c'è altra spiegazione. E cmq per me è tristissimo sto fatto di voler attribuire un valore economico a tutto!
No, non hai capito male: è ESATTAMENTE così. L'unica imprecisione è che in Italia si applica la cosiddetta "selvicoltura naturalistica": gli alberi non vengono nè piantati nè seminati (come avviene ad esempio in Finlandia) ma si sfrutta la naturale riproduzione. Per il resto, in linea generale ogni albero è destinato al taglio. E la cosa vale anche per gli alberi centenari, visto che la selvicoltura si pratica, sulle Alpi, almeno dal '600 come la intendiamo oggi. Un abete tagliato oggi è nato più o meno negli anni 20-30, epoca in cui lo stesso bosco era stato curato proprio perchè quell'albero venisse tagliato nel 2000. Analogamente, cujriamo oggi i boschi perchè gli alberi che nasceranno questa primavera vengano utilizzati dai nostri nipoti attorno al 2080, certi che se il bosco è curato nel modo giusto anche in quell'epoca lo potranno godere tutti: escursionisti, biker, semplici cittadini in cerca di un po' di verde e... boscaioli! :-o
 

skwattrinated

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Scusate, aggiungo due righe sul valore economico.
Per noi che passiamo in bici o a piedi nel bosco ha ragione Massimoz: sarebbe triste se guardassimo il bosco come a un grande mucchio di euri, e difatti noi non lo facciamo... :-?
Ma c'è gente che vive e nutre la famiglia con il suo lavoro in bosco. Tra l'altro, sulle Alpi Orientali i boschi sono proprietà pubblica, così come pubblici sono i ricavi della vendita: ci sono comuni montani che se non fosse per i boschi non vedrebbero (quasi) un euro e, come tali, sarebbero morti...
Ma per fortuna da noi si riesce a utilizzare il bosco dal punto di vista economico senza pregiudicare il "godimento" di chi lo frequenta (nonchè altre funzioni, tipo la protezione del suolo da frane e valanghe). L'unica eccezione, che un po' di tristezza la fa anche a me, è passare in un bosco nei tre-quattro anni successivi al taglio finale: tracce di trattori e aspetto un po' post-apocalittico, sentieri devastati ecc. ecc. :???:
Ma per fortuna tutto passa in qualche stagione (e se così non fosse, vi garantisco che ci sono multe folli per l'impresa che ha realizzato il taglio in maniera sconsiderata :-? )
 

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