mah.... le strade italiane sono spesso strette, tortuose ed in pendenza ma anche molto panoramiche... per questo è bello pecorerle in bici... alcune (per fortuna non tutte) sono anche molto trafficate ed è normale, anche se non ci piace, che in quei casi il ciclista corra dei rischi. cosa si può fare? non molto, ma di certo la consapevolezza di essere il "soggetto vulnerabile" della circolazione stradale ci impone di essere prudenti due volte: una volta per noi ed una seconda per l'automobilista distratto....
proprio ieri ho fatto il giro dei 4 passi sulle Dolomiti... favoloso!!! ho rischiato? un po' si.... un paio di volte, in tornanti in salita, per non rischiare una sportellata da un mezzo pesante ho preferito fermarmi.... un fenomeno in moto mi ha fatto un raso da sverniciare la bici e, per finire, scendendo dal Pordoi mi sono trovato davanti un miliardario tedesco ultrasettantenne con bmw supersportiva cabrio che inchiodava senza preavviso e che si è fermato in mezzo ad un tornante in maniera talmente inconsulta che ho rischiato di finire seduto sul sedile del passeggero... qualche rischio l'ho corso, ma parecchi rischi ci sono anche quando vado off road, sono di natura diversa, ma ci sono comunque... l'alternativa è darsi agli scacchi ... ovviamente sempre al netto di andarsi ad infilare nel traffico urbano di certe metropoli, quello è assolutamente da evitare, ma credo che valga per qualunque grande città del mondo.