Esperienza surreale

Minitrek

Biker meravigliosus
27/9/15
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Ciao Cari,
riesumo questo post perché a distanza di tempo, di tutte le analisi e gli esami, ho accusato un fortissimo mal di testa, salvo partire il giorno dopo per Finale ligure e spararmi 110 km. in 2 giorni. Ho sofferto come un cane per l'emicrania e rientrato anche a tennis perdevo contro chi battevo. Per non aspettare troppo gli esami neurologici sono andato al pronto soccorso e dopo la TAC, mi hanno operato d'urgenza nella notte Mercoledì per emorragia cerebrale. Avevo un litrazzo di sangue da trauma cranico ed è un miracolo che non sia entrato in coma. Mi hanno aperto il cranio come una scatoletta di tonno, una spanna di cicatrice a ricordarmi quanto una cazzata possa compromettere la salute.
Sicuramente risalirò in bici non appena recuperate tutte le funzioni, essendo molto cauto, ma scrivo questo per invitarvi, dopo un trauma cranico, a non fare gli esami solo lo stesso giorno il giorno dopo, ma anche a distanza di una settimana o due, anche in assenza di sintomi, come avrebbero dovuto indicarmi e invece non è avvenuto. È importantissimo pensare a se stessi. :medita:
In bocca al lupo giovane, fatti sentire.
E se vuoi cazzeggiare, vieni di la al circolo ;-)
 

AlBike72

Biker cesareus
23/11/13
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Tanti auguri di buona guarigione.
Come ha detto Pietro.68 nella sfiga ti e andata bene, molto bene.
Fai bene che pensi di tornare a pedalare, non abbatterti. L'organismo fa miracoli e, se li diamo una mano fa ancora di piu. Pedalare e una mano per il benessere per di chi lo fa.
L'attivita fisica mi ha salvato durante e dopo un incidente grave con la moto. Commozione cerebrale e tra tante ossee rotte anche tre vertebre, ho perso quasi 2 cm di altezza. :mrgreen:
Testardine e pensando in positivo non mi sono abbattuto e 10 mesi dopo facevo le stesse cose di prima l'incidente, anche la moto. Secondo i medici dovevano passare almeno due anni. La esperienza passata, dopo un paio di altri incidenti con la moto, per fortuna me la sono cavata con poco, mi ha fatto smettere con le due ruote motorizzate e sono passato alle due ruote non motorizzate. Cado ancora con la bici ma, fa meno male che le cadute con la moto. Non so, magari conta anche la esperienza delle tante cadute. :mrgreen:
 

Team Sintesi

Biker novus
26/9/18
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Sassari
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Scott Scale 40
Auguri di cuore Petauro, sono certo che ti riprenderai prestissimo e totalmente.
Esperienze come la tua fanno riflettere, siamo davvero fragili e ogni giorno dovremmo salutarlo come un miracolo! Purtroppo spesso lo scordiamo.
Io amo uscire in solitaria, MTB o trekking, e quando sono immerso nella natura spesso mi rendo conto che siamo come formiche su una montagna. Piccoli ma allo stesso tempo fortissimi!!
In bocca al lupo.
 
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petauro

petauro mannaro
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LightCarbon LCFS904 no boost - Sram XX1 11v - RockShox sid&monarch - Elixir 9 - Iodine 3 29 - HD 2.35 ant - NN 2.35 post - peso 12,1kg
Auguri di cuore Petauro, sono certo che ti riprenderai prestissimo e totalmente.
Esperienze come la tua fanno riflettere, siamo davvero fragili e ogni giorno dovremmo salutarlo come un miracolo! Purtroppo spesso lo scordiamo.
Io amo uscire in solitaria, MTB o trekking, e quando sono immerso nella natura spesso mi rendo conto che siamo come formiche su una montagna. Piccoli ma allo stesso tempo fortissimi!!
In bocca al lupo.

Non escludo di tornare il bici perché anche se sono un po' incosciente non oso mai se non conosco il sentiero, e anche nei percorsi enduro sono estremamente cauto, anche se cadessi non mi farei mai molto male, ad ogni modo è verissimo che siamo davvero fragili, che ci dimentichiamo dei pericoli, anche i più inaspettati, condivido completamente il tuo pensiero, fragili ma fortissimi, d'animo, non potevi esprimerti meglio.
 

petauro

petauro mannaro
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In bocca al lupo giovane, fatti sentire.
E se vuoi cazzeggiare, vieni di la al circolo ;-)

Grazie di cuore!!! Ma io ho una strana abitudine, mi piace rischiare da solo la pelle nei boschi. Pero da oggi lo farò un pelo meno... :loll:
 
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petauro

petauro mannaro
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@Pietro.68
Ciao, al pronto soccorso mi hanno detto che certamente è conseguenza del trauma alla testa, il sangue era esteso di brutto a seguito di versamento continuo ma tra cranio e cervello. Semmai credo che per casco troppo stretto, salite hard e caldo sia svenuto senza proteggermi e anche se ho un bel casco l'effetto fionda del capo abbia fatto il disastro, da cui poi è partito tutto... Infatti da allora non l'ho più tenuto a strozzo sul cranio e collo e non ho più avuto alcun problema, peccato fosse troppo tardi. Che leggerezza costosa dannazione.
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
14/9/10
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nel medio Brenta
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due...
@Pietro.68
Ciao, al pronto soccorso mi hanno detto che certamente è conseguenza del trauma alla testa, il sangue era esteso di brutto a seguito di versamento continuo ma tra cranio e cervello. Semmai credo che per casco troppo stretto, salite hard e caldo sia svenuto senza proteggermi e anche se ho un bel casco l'effetto fionda del capo abbia fatto il disastro, da cui poi è partito tutto... Infatti da allora non l'ho più tenuto a strozzo sul cranio e collo e non ho più avuto alcun problema, peccato fosse troppo tardi. Che leggerezza costosa dannazione.
dice che sia stato per quello? casco troppo stretto? forse più probabile un colpo di calore accentuato dallo sforzo. comunque incredibile che hai tirato aventi un mese con l'emorragia in corso. posso solo dirti che sono felicissimo che te la sei cavata con relativamente poco. avresti potuto sentirti male alla guida, o finire in coma... ogni tanto la fortuna ci vede giusto. auguri ancora!!!
 
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Sailman

Biker tremendus
27/6/17
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Ovest piemonte
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Epic Expert EVO
Felice per il comunque lieto fine... e pazzesco, secondo me, il fatto che a suo tempo al P.S. non ti abbiano prescritto nuovi esami a distanza di qualche giorno, nonostante i sintomi da te descritti....
 
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bgcarlo

Biker ciceronis
9/11/13
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Ti faccio i migliori auguri per una ripresa al 100% Come prosegue a giorni di distanza? Voglio cogliere l’occasione, sperando di non andare troppo OT per chiedere pensieri ed esperienze sulle cadute o meglio... sul dopo. Per dopo intendo non il recupero più o meno veloce, ma sul ritorno in sella... sono caduto più volte ma senza mai farmi troppo male, il peggio è stato lo scorso dicembre un colpo alle costole che non ha lasciato nessuno strascico, e lo scorso 21 settembre con una sublussazione alla spalla sinistra che ancora mi tiene inchiodato fermo. Dopo il colpo alle costole sono ripartito piano piano dopo una settimana ed i dolori li ho sentiti per 40 giorni, ma a livello mentale non mi ha lasciato nulla, anzi appena mi è stato possibile sono andato a fare il sentiero dove sono caduto. Questa volta mi sono un po’ spaventato e il fatto che dovrò star fermo almeno un mese, mi fa pensare ed a volte pensare troppo non va bene. Ci sono quelli che mi dicono che esagero e che questa caduta deve essere un monito a darmi una calmata. Insomma, per farla breve ho paura che al momento di salire in sella e fare una discesa scassata e con le pietre, che per altro mi danno adrenalina, di non avere più le motivazioni di farlo, o meglio di aver paura a farlo... c’è qualcuno che ha voglia di raccontare le proprie esperienze sul salire in sella dopo una caduta, diciamo più impegnativa del solito?


Inviato dal mio iPhone utilizzando MTB-MAG.com
 

petauro

petauro mannaro
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Ti faccio i migliori auguri per una ripresa al 100% Come prosegue a giorni di distanza? Voglio cogliere l’occasione, sperando di non andare troppo OT per chiedere pensieri ed esperienze sulle cadute o meglio... sul dopo. Per dopo intendo non il recupero più o meno veloce, ma sul ritorno in sella... sono caduto più volte ma senza mai farmi troppo male, il peggio è stato lo scorso dicembre un colpo alle costole che non ha lasciato nessuno strascico, e lo scorso 21 settembre con una sublussazione alla spalla sinistra che ancora mi tiene inchiodato fermo. Dopo il colpo alle costole sono ripartito piano piano dopo una settimana ed i dolori li ho sentiti per 40 giorni, ma a livello mentale non mi ha lasciato nulla, anzi appena mi è stato possibile sono andato a fare il sentiero dove sono caduto. Questa volta mi sono un po’ spaventato e il fatto che dovrò star fermo almeno un mese, mi fa pensare ed a volte pensare troppo non va bene. Ci sono quelli che mi dicono che esagero e che questa caduta deve essere un monito a darmi una calmata. Insomma, per farla breve ho paura che al momento di salire in sella e fare una discesa scassata e con le pietre, che per altro mi danno adrenalina, di non avere più le motivazioni di farlo, o meglio di aver paura a farlo... c’è qualcuno che ha voglia di raccontare le proprie esperienze sul salire in sella dopo una caduta, diciamo più impegnativa del solito?


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Ti rispondo volentieri, 2 giorni dopo l'operazione ho avuto un attacco epilettico lucido, senza che nessuno mi avesse avvisato. Autentico terrore. Ho ancora un piccolo versamento nel cranio ma è in regressione dopo qualche giorno e ho quasi completamente ristabilito il braccio e la parte destra della faccia. Credimi che un trauma alla testa non ha nulla a ché vedere con qualsiasi altro tipo di infortunio, se è serio. Non è questione di provare dolore, è questione di rischiare ulteriori traumi dalle conseguenze ignote.
Sicuramente risalirò in sella, ma per rispondere alla tua domanda, ti dico non ne vale mai la pena. Azzardare intendo, oltre una certa età, soprattutto se non esperto. Ultimamente ho provato dei percorsi enduro, come le mimose a Sestri, di cui mi sono innamorato o la dhmen a Noli, in cui sono caduto pure a piedi, un inferno. Ma adattato la velocità ai rischi, per assurdo ho rischiato molto di più su stradine sconosciute dove magari a 2 spanne dalle ruote c'era un dirupo nascosto dalla vegetazione, sono quelle le situazioni in cui bisogna essere bravi a non infilarcisi. Perché nelle discese, se parti piano e sei in fiducia, puoi sempre azzardare un po' di più senza pericolo di prenderti uno spavento o al massimo una bella botta. Però è indispensabile non agire con la paura, perché ti blocca e il corpo reagisce in modo errato, rischiando seriamente in modo assolutamente idiota. Di norma, quando fai un po' di discese riconosci subito di che tipo sono, o ti ci butti a una certa velocità e le sai fare, rischiando, ripeto, al massimo una botta, o è molto meglio non rischiare, scendere a piedi (rischi molto di più andando lento in bici) e al massimo le rifai.
Dobbiamo ficcarci in testa che oltre una certa età e privi della giusta esperienza, azzardando, rappresentiamo solo una bomba a orologeria per i nostri famigliari e un costo veramente oneroso per la società. E soprattutto, dopo certi traumi, restano i segni e sottolineo ancora dopo una certa età. Quindi non farti prendere dalla foga e se non hai intenzione di fare un corso serio, fai come me e fermati sempre prima di fare un passo più lungo della gamba. Ma non spaccarti la testa!!!
:loll:
 

bgcarlo

Biker ciceronis
9/11/13
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Ti rispondo volentieri, 2 giorni dopo l'operazione ho avuto un attacco epilettico lucido, senza che nessuno mi avesse avvisato. Autentico terrore. Ho ancora un piccolo versamento nel cranio ma è in regressione dopo qualche giorno e ho quasi completamente ristabilito il braccio e la parte destra della faccia. Credimi che un trauma alla testa non ha nulla a ché vedere con qualsiasi altro tipo di infortunio, se è serio. Non è questione di provare dolore, è questione di rischiare ulteriori traumi dalle conseguenze ignote.
Sicuramente risalirò in sella, ma per rispondere alla tua domanda, ti dico non ne vale mai la pena. Azzardare intendo, oltre una certa età, soprattutto se non esperto. Ultimamente ho provato dei percorsi enduro, come le mimose a Sestri, di cui mi sono innamorato o la dhmen a Noli, in cui sono caduto pure a piedi, un inferno. Ma adattato la velocità ai rischi, per assurdo ho rischiato molto di più su stradine sconosciute dove magari a 2 spanne dalle ruote c'era un dirupo nascosto dalla vegetazione, sono quelle le situazioni in cui bisogna essere bravi a non infilarcisi. Perché nelle discese, se parti piano e sei in fiducia, puoi sempre azzardare un po' di più senza pericolo di prenderti uno spavento o al massimo una bella botta. Però è indispensabile non agire con la paura, perché ti blocca e il corpo reagisce in modo errato, rischiando seriamente in modo assolutamente idiota. Di norma, quando fai un po' di discese riconosci subito di che tipo sono, o ti ci butti a una certa velocità e le sai fare, rischiando, ripeto, al massimo una botta, o è molto meglio non rischiare, scendere a piedi (rischi molto di più andando lento in bici) e al massimo le rifai.
Dobbiamo ficcarci in testa che oltre una certa età e privi della giusta esperienza, azzardando, rappresentiamo solo una bomba a orologeria per i nostri famigliari e un costo veramente oneroso per la società. E soprattutto, dopo certi traumi, restano i segni e sottolineo ancora dopo una certa età. Quindi non farti prendere dalla foga e se non hai intenzione di fare un corso serio, fai come me e fermati sempre prima di fare un passo più lungo della gamba. Ma non spaccarti la testa!!!
:loll:

Ti ringrazio per la risposta chiarissima. Il mio infortunio è acqua di rose rispetto al tuo e quindi non posso certo far paragoni. Non sono uno che non conosce i propri limiti o che rischia oltre il lecito, anzi... sono certo che in alcuni tratti, dove scendo e vado a piedi, in realtà me la caverei, ma proprio non mi va di rischiare, per mille motivi: perché devo divertirmi e star bene in bici, perché ho 58 anni che sono “suonati” qualche giorno fa, per il fatto che devo lavorare perché sono in proprio e se non lavoro non prendo soldi e l’attività rischierebbe la chiusura ecc. rimane il fatto che se ami questo sport, il rischio esiste ma di smettere non se ne parla perché già due giorni dopo la caduta ero come un leone in gabbia... la bici è la mia valvola di sfogo e non posso smettere o mettermi a fare gli argini del fiume per aver “zero rischi” tuttavia quando sarò pronto per salire in sella, non so quali saranno le sensazioni di quel momento, ed ancora, quali saranno le sensazioni quando mi troverò a passare magari nel punto dove sono caduto, che peraltro ho fatto più volte. Certo se dovessi avvertire troppa paura, dovrei meditare... e forse proprio il pensare troppo crea problemi... sono del parere che quando c’è una paura, questa debba essere affrontata il prima possibile... ma io ora ho un mese per pensare. Forse troppo...


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Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Bike
Picola ma carattarastica...
... c’è qualcuno che ha voglia di raccontare le proprie esperienze sul salire in sella dopo una caduta, diciamo più impegnativa del solito?


Ciao Carlo...la mia l'ho già detta molte volte...la cosa più impegnativa per me dopo quella 'caduta' è stato rialzarmi...ci ho messo quasi 1 anno e mezzo prima di riprendere a pieno tutte le mie sicurezze...dopo molti anni e qualche spericolatezza e caduta anche tosta,adesso abbastanza vicino ai 50,ho cominciato a pensare seriamente...il mio senso d'equilibrio è abbastanza compromesso da quando 30 anni fa feci quel maledetto incidente...son quasi 25 anni che giro in mtb con un equilibrio all'80% si può dire...ho imparato nel frattempo a gestirmelo,nei primi tempi avevo anche attacchi di vertigine,cosa che una volta ogni tot mi succede ancora,ma solo quando vado veramente fuori giri...li mi fermo contemplo e riparto...l'essere umano ha una capacità d'animo incredibile,non si arrende mai,ma e lo dico per me,pensa cosi anche quando di anni non ne ha più 20 ma va dai 50 in su...e sto cominciando ad accorgermi anch'io,nonostante ancora mi difenda con certi giovanotti...quindi meglio tirar il freno a volte e godersi meglio quel stiam facendo,mi sono accorto cosa vuol dire il detto ''la vita è tanto breve godiamola al meglio''...ci son passato e finchè Qualcuno me lo permetterà cercherò di godermela al meglio delle mie possibilità...;-)
 
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Skywalker67

Biker perfektus
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Lago Maggiore
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Sono passato al lato oscuro della forza ...
@petauro : che dire, se non che ti rinnovo i miei migliori e più sentiti auguri di completa guarigione, quello che hai passato è davvero spaventoso, e non lo augurerei a nessuno.

ho paura che al momento di salire in sella e fare una discesa scassata e con le pietre, che per altro mi danno adrenalina, di non avere più le motivazioni di farlo, o meglio di aver paura a farlo... c’è qualcuno che ha voglia di raccontare le proprie esperienze sul salire in sella dopo una caduta, diciamo più impegnativa del solito?

La mia caduta non è stata in bici, ma ha sortito lo stesso effetto: al momento di risalire in sella alla bike, ho avuto delle grosse difficoltà.
Ho ricominciato ad andare in MTB circa 6 mesi dopo l'incidente: ero rigido come un pezzo di legno, mi sembrava che le sospensioni avessero improvvisamente smesso di funzionare tanto venivo sbatacchiato sui normalissimi trail dietro casa (che conosco meglio di casa mia), e davanti ad ogni ostacolo frenavo, lo guardavo, e poi pensavo che forse era meglio scendere e spingere per oltrepassarlo.
Sono andato avanti così per tutta l'estate scorsa: titubante, rigido, con scarso divertimento anche dove prima mi ero sempre divertito molto.
Ci ho messo circa un anno e mezzo a riprendere (quasi del tutto) la confidenza che avevo: questa estate poco alla volta mi sono sciolto, e mi sono persino avventurato a provare nuove mulattiere e sentieri locali che non avevo mai fatto, meravigliandomi di essere riuscito a farli senza patemi d'animo (ma con qualche caduta, vissuta comunque serenamente).

Purtroppo ci vuole parecchio tempo, è una confidenza che va ricostruita poco alla volta, ripartendo quasi da zero su percorsi noti, all'inizio facili e via via più difficili.
Armati di santa pazienza ed aggrappati al ricordo di quella sensazione di divertimento che avevi prima di cadere: arriverai a recuperarla, ma ci vorrà tempo, pazienza e caparbietà.

E pensare che mentre ero in ospedale, bloccato a letto, tra me e me pensavo: beh, dai, alla fine ho solo preso una botta in testa, non mi sono rotto nulla, un mesetto e torno come nuovo ... :azz-se-m:
 
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frankcastillo

Biker marathonensis
24/9/17
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Castlegood (PA)
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Btwin Rockrider 520
Ma il versamento di sangue, è stato causato da una caduta in bici non ho capito questo.

Nel 2004 ho dovuto fare una tac e ci ho messo quasi un anno per decidermi a farla, a dirla tutta mi hanno preso dal letto che ero in stato quasi vegetale (non parlavo, ero ridotto ai minimi termini a livello psicologico per via di questa emicrania) e costretto a farla al centro tac di Cefalu, ed ero paralizzato dal terrore.Alla fine emicrania muscolo tensiva che mi porto dietro da quel giorno.

Qui, addirittura riuscite a parlare di cose che nemmeno so come trovate il coraggio di affrontare!

Dopo un operazione cosi, prendere la tastiera e scrivere è tanta roba.
Io credo che sarei gia pronto per sedute infinite dallo psicologo!

I miei migliori auguri di pronta guarigione e che si ritorni in sella piu forti di prima!!!
 

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