Per il resto ci sono le motorette a pedali, tante piste ciclabili e solo giornate di tempo sereno e 20 gradi.
Oddio... diciamo che tra le piste ciclabili e un giro estremo ci sta taaaaaanta roba, e tutta fuori comfort zone per i 3/4 della popolazione.
Certo è che quando parti per un giro lungo, cerchi quanto meno di avere dalla tua il meteo, non fosse altro che pedalare 12 ore col culo bagnato poi ti ritrovi le piaghe da sella. Meglio evitare, anche se già il sudore, su queste percorrenze, fa disastri.
Per quanto mi riguarda la comfort zone la supero sempre da solo. Quando esco con gli amici faccio per forza di cose giri più corti, niente giri lunghi, niente salite mortali. Ecco... forse in questi casi riesco a tirare qualcosa in più in discesa, sapendo che mal che dovesse andare avrei sempre qualcuno che mi raccatta, e mal che vada saprebbe chiamare i soccorsi.
Poi, sinceramente, dopo un paio di esperienze abbastanza pesanti devo ammettere di aver messo dei paletti un po' più robusti.
La prima è stata quando, mentre stavo affrontando una salita, mi sono trovato davanti ad una persona deceduta per un malore mentre stava andando in bici. C'era il lenzuolo bianco, indovinavi la sagoma della persona. Lì di fianco, poggiata al guard rail, la bici. Le sono passato di fianco guardandola, salutandola con il pensiero e con un gesto del viso. Il pensiero di quella persona non mi ha mollato per giorni, e quante domande mi sarò fatto proprio perchè anch'io giro sempre da solo. Quel "Cosa succederebbe se..." a cui puoi attaccarci subito dopo una miriade di opzioni.
La seconda è stata l'anno scorso, mentre percorrevo un sentiero di montagna. Ad un certo punto trovo camionette dei VVF, Protezione Civile, e FFO di vario tipo. Stavano cercando un escursionista disperso in zona una settimana prima, e lo stavano cercando da giorni con elicottero e vari equipaggi sparsi per i sentieri della zona. L'escursionista non è mai stato ritrovato. Da lì mi sono chiesto il solito "cosa succederebbe se..." per cui da allora comunico sempre i miei itinerari, e sto pensando di prendere un segnalatore satellitare nel caso ti succedesse qualcosa in zona dove il segnale della telefonia mobile sia assente.
Si, è vero: è sempre tutta esperienza... ma certe esperienze sono senza ritorno, non dimentichiamolo mai.