Emicrania post-uscita

Pom

Biker superis
Ciao GPA, ho 47 anni e ho sempre fatto sport, nuoto, calcio, sci e ora mtb, sono mediamente allenato, in questo periodo faccio solo nuoto due volte a settimana e un'uscita in bici alla domenica mattina, in media circa 40 km, anche molto "tosti".
Il problema si presenta nel pomeriggio dopo circa tre ore, con un forte mal di testa, che non mi lascia più per tutta la giornata.
Può essere legato allo sforzo fatto in bici? fra l'altro uso un cardio frequenzimetro e raggiungo una frequenza massima di circa 178-180 bpm e una media di circa 150 bpm.
Pensi sia il caso di fare una visita medica? ed eventualmente presso che tipo di medico? (scusa l'ignoranza, ma per fortuna non né frequento molti).

Grazie per la risposta e scusa se sono stato un pò lungo.
Pom
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
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In base a questi pochi dati si può ipotizzare un problema legato a sudorazione e raffreddamento. Se sei tra quelli che,correttamente da un punto di vista ciclistico,si mettono il casco in testa quando partono e lo tolgono quando arrivano,proverei a modificare l'abitudine.Partire cioè,verosimilmente per la salita,senza casco, in modo da non ritrovartelo bagnato fradicio in discesa, e mettere,prima della discesa,una protezione frontale,eventualmente togliendo e rimettendo il casco se non ti senti a tuo agio senza nemmeno in salita.Non penso sia legato allo sforzo se ti si presenta solo ora(col caldo non succede,vero?) Di più,al momento e con le indicazioni che mi hai fornito,non so dirti.Ciao
 

vickydevo

Biker superis
22/11/02
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Succede anche a me !!....
In questo periodo uso un sotto casco tipo quelli windstop...e quando si sale fa sudare...anche se in questo periodo i percorsi sono molto vari con saliscendi piu che scalate.
Io credo sia piu dovuto allo sforzo...ma non essendo medico potrei sbagliarmi.
 

Pom

Biker superis
Grazie per la risposta, proverò a fare come hai detto, in effetti metto sempre il casco, anche se credo che come dice Vickydevo sia un problema più legato allo sforzo, comunque alla prossima uscita faccio la prova e poi vi farò sapere.
 

GianniBike

Biker tremendus
29/10/06
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Di recente capitava anche a me ma il problema cominciava già durante l'uscita. Mi sono accorto che a causarlo era il casco (cambiato di recente). E' bastato sistemare diversamente le imbottiture e arrangiare diversamente i cinghietti ed il problema è sparito. Sembra banale ma può essere la causa. o-o
 

fierottolo

Biker forumensus
21/10/06
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stesso problema quando facevo soft air.
non usavo caschetto di protezione e mi cambiavo gli indumenti umidi di sudore a fine partita.
sentendo altri ragazzi anche a loro capitava.
da quando vado in bici ,tuttavia questo terribile e fastidiosissimo mal di testa non si è finora ripresentato.
(è anch vero che ho smesso di fumare e curo in modo più accurata l'alimentazione)
 

paolo6892

Biker serius
4/1/07
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Succedeva anche a mè, il dolore partiva da dietro il collo e arrivava alla testa il pomeriggio.Da quando ho la bici nuova,con una posizione del busto molto più rialzata,non mi succede più.Prova a considerare la posizione che hai sulla bici.Io arrivo a casa molto meno stanco adesso che ho una posizione più rilassante.
 

lachiliuc

Redazione
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www.lucadeantonipictures.com
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YetiSB150, Trek TopFuel, Trek Domane,C'Dale Chase
a me è cominciato a capitare quest'estate, con la stessa bici che uso da tre anni (una SC Heckler), quindi senza cambiare nulla relativamente a posizionamento sulla bike, durante uscite in Dolomiti sui 40-50 km abbastanza impegnative. Il problema si presentava così: durante le salite più toste, al sole, sentivo le pulsazioni cardiache a livello temporale in testa, poi si passava a un mal di testa che proseguiva (se non aumentava) terminata l'escursione. Le pulsazioni permanevano. Ho pensato al caldo, allo sforzo, e a un problema tensivo che mi affliggeva all'altezza dei muscoli flessori laterali e posteriori del collo (che ho fortunamente risolto e che mi provocava mal di testa originati a livello del collo anche a riposo). Possibile anche una componente legata all'alimentazione (difficoltà digestive legate all'alimentazione pre-uscita? anche se non ho cambiato recentemente il regime alimentare, specie in vista di uscite in bici, rispettando un minimo di carico di carboidrati nel giorno pre-uscita), magari una carenza di zuccheri durante lo sforzo, o di minerali nella dieta (anche se mangio abbondantemente frutta e verdura)?
questo accadeva quest'estate, poi ora ho cambiato bici e non ho fatto recentemente escursioni lunghe, quindi non so se il problema si ripresenterà o meno...
 

GPA

Biker dantescus
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a me è cominciato a capitare quest'estate, con la stessa bici che uso da tre anni (una SC Heckler), quindi senza cambiare nulla relativamente a posizionamento sulla bike, durante uscite in Dolomiti sui 40-50 km abbastanza impegnative. Il problema si presentava così: durante le salite più toste, al sole, sentivo le pulsazioni cardiache a livello temporale in testa, poi si passava a un mal di testa che proseguiva (se non aumentava) terminata l'escursione. Le pulsazioni permanevano. Ho pensato al caldo, allo sforzo, e a un problema tensivo che mi affliggeva all'altezza dei muscoli flessori laterali e posteriori del collo (che ho fortunamente risolto e che mi provocava mal di testa originati a livello del collo anche a riposo). Possibile anche una componente legata all'alimentazione (difficoltà digestive legate all'alimentazione pre-uscita? anche se non ho cambiato recentemente il regime alimentare, specie in vista di uscite in bici, rispettando un minimo di carico di carboidrati nel giorno pre-uscita), magari una carenza di zuccheri durante lo sforzo, o di minerali nella dieta (anche se mangio abbondantemente frutta e verdura)?
questo accadeva quest'estate, poi ora ho cambiato bici e non ho fatto recentemente escursioni lunghe, quindi non so se il problema si ripresenterà o meno...

Quella che descrivi tu sembra proprio una cefalea vasomotoria da sforzo,diversa (e qui rispondo anche agli altri) da quella che interessa la parte posteriore ed il collo,verosimilmente da posizione,e diversa da quella frontale che è piu probabilmente da raffreddamento,e diversa da quella di tipo "circolare" che può effettivamente essere dovuta al casco. Ciao
 

lachiliuc

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Quella che descrivi tu sembra proprio una cefalea vasomotoria da sforzo,diversa (e qui rispondo anche agli altri) da quella che interessa la parte posteriore ed il collo,verosimilmente da posizione,e diversa da quella frontale che è piu probabilmente da raffreddamento,e diversa da quella di tipo "circolare" che può effettivamente essere dovuta al casco. Ciao
quello che pensavo...ora non resta che provare la bike nuova (commençal), sperando che non si ripeta...rimedi???
 

GPA

Biker dantescus
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quello che pensavo...ora non resta che provare la bike nuova (commençal), sperando che non si ripeta...rimedi???

Se fosse una vasomotoria i rimedi sono farmacologici con farmaci tipo i triptanici specific per quel problema. Ma in questo caso non mi piace. Prova,se possibile, a salire con FC minore,cioè a fare meno sforzo,e compara i risultati.Prima di prender farmaci dai quali potresti diventare dipendente c'è tempo. Ciao
 

lachiliuc

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Se fosse una vasomotoria i rimedi sono farmacologici con farmaci tipo i triptanici specific per quel problema. Ma in questo caso non mi piace. Prova,se possibile, a salire con FC minore,cioè a fare meno sforzo,e compara i risultati.Prima di prender farmaci dai quali potresti diventare dipendente c'è tempo. Ciao
da farmacista ti dico che meno farmaci prendo (ovviamente salvo necessità) e meglio sto...e sinceramente non avevo neanche ventilato di prendere zomig o similari...Seguirò il tuo consiglio: meglio avere un po' più di calma in salita...tanto non mi corre dietro nessuno...grazie ancorao-o
 

GPA

Biker dantescus
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da farmacista ti dico che meno farmaci prendo (ovviamente salvo necessità) e meglio sto...e sinceramente non avevo neanche ventilato di prendere zomig o similari...Seguirò il tuo consiglio: meglio avere un po' più di calma in salita...tanto non mi corre dietro nessuno...grazie ancorao-o

Nessuno più di un farmacista può essere d'accordo con me ch meno farmaci si prendono e meglio è(business a parte......) Ciao o-o
 

lachiliuc

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Per quanto riguarda il mio dolore ,di cui sopra, con nimesulide(aulin) tempo un'oretta il dolore scompare!! altrimenti può farmi compagnia anche per tutta la notte ed il giorno seguente.
questo è normale: con un antiinfiammatorio (che quindi è anche analgesico) in genere il male se ne va, ma non è detto. Dipende quali sono le cause. per esempio se il mal di testa mi compare solo a fine giro, e mi prendo un moment o un altro anlagesico similare anche a me quasi sempre retrocede e se ne va. Solo che doversi prendere un analgesico ogni volta che si va in bici non è il massimo, stoamco e fegato non godono proprio...se poi permane una componente importante vasodilatatoria a livello dei vasi cerebrali non è detto che aulin e compagnia siano sempre risolutivi. CiAUZ
 

chiodo

Biker novus
5/10/04
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A volte capita anche a me di soffrire di cefalea post uscita impegnativa in mtb e visto che succede più spesso quando faccio discese toste, penso che nel mio caso abbia una origine cervicale, poi la mia cefalea in genere si trasforma in emicrania, problema che mi affligge mediamente una volta al mese, ma questo è un'altro problema.
Visto che siamo in presenza di un Medico e di un Farmacista mi azzarderei a fare una richiesta sicuramente OT, ma che può essere comunque utile a tutti:
Fra i vari antidolorifici qual'è quello che può avere meno controindicazioni?
In pratica fra tutti i mali qual'è il male minore.....
Ovviamente non importa usare i nomi commerciali, ma solo quello del principio attivo.
Grazie

(O sono tutti ugualmente deleteri?)
 

GPA

Biker dantescus
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A volte capita anche a me di soffrire di cefalea post uscita impegnativa in mtb e visto che succede più spesso quando faccio discese toste, penso che nel mio caso abbia una origine cervicale, poi la mia cefalea in genere si trasforma in emicrania, problema che mi affligge mediamente una volta al mese, ma questo è un'altro problema.
Visto che siamo in presenza di un Medico e di un Farmacista mi azzarderei a fare una richiesta sicuramente OT, ma che può essere comunque utile a tutti:
Fra i vari antidolorifici qual'è quello che può avere meno controindicazioni?
In pratica fra tutti i mali qual'è il male minore.....
Ovviamente non importa usare i nomi commerciali, ma solo quello del principio attivo.
Grazie

(O sono tutti ugualmente deleteri?)

Bella domanda,alla quale ognuno può dare una risposta diversa in base alla sua esperienza (lasciamo perdere le risposte in qualche modo di parte). Secondo me l'antidolorifico o antinfiammatorio ottimale non esiste,nel senso che tutti hanno controindicazioni ed effetti collaterali. C'è,in questo caso,una spiccata soggettività,per cui,ammettendo che più persone abbiano lo stesso problema,peraltro già difficile da affermare,ognuno avrà l'antiinfiammatorio che farà più effetto in tal senso e quello che darà meno problemi. Se le due cose coincidono,l'interessato potrà dire di aver trovato il suo farmaco ottimale,ma non è finita qui. Infatti vanno tenuti in considerazione altri 2 parametri che sono 1)assuefazione,con conseguente necessità di aumentare la dose e con questa anche gli effetti collaterali 2)il fatto che se un dato farmaco ha funzionato per un dolore X,non è detto che funzioni altrettanto bene per un dolore Y. Ultima notazione sul più frequente effetto collaterale degli antinfiammatori,cioè l'insorgenza di gastrite,in seconda battuta ulcera,in terza sanguinamento gastrico e in quarta perforazione. Fino ad una trentina di anni fa le ulcere perforate da farmaci erano pane quasi quotidiano per i chirurghi d'urgenza,poi l'avvento dei nuovi(allora) antiacidi e,ulteriormente con quelli di ultima generazione,nonchè l'abitudine dei medici a consigliarne l'uso a chi assume antiinfiammatori, hanno ridotto notevolmente questa pericolosa situazione senza però eliminarla,per cui un consiglio generico è quello di assumere antinfiammatori a stomaco pieno e/o con antiacidi, e di abbandonare subito un farmaco che dia dolore in tal senso.
Io ho detto la mia, se Lachiliuc volesse dare un parere dal punto di vista farmacologico penso sarebbe ben accetto da tutti. Ciao
 

lachiliuc

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Quoto quanto esposto dal Doc. Posso solo aggiungere che tra gli antiinfiammatori quelli a base di ibuprofene (moment, brufen, antalgil...) sono tra i meno lesivi a livello dello stomaco. Ciò non significa però che non lo saino per nulla. Da tenere in considerazione la dose a parità di principio attivo: una compressa di moment che contiene 200 mg di ibuprofene sarà meno lesiva-ma anche meno potente come effetto antiinfiammatorio-di una di Brufen 600, che contiene il triplo di principio attivo. Sono in commercio anche antiinfiammatori in formulazioni gastro-protette a rilascio prolungato nel tempo (tipo il Ketodol a base di ketoprofene), in modo da non rilasciare tutto il P.A. nello stomaco e tutto in una volta. Questo vuol dire, in soldoni, effetto più prolungato e minore rischio di ulcere gastriche. La purtroppo stra-usata nimesulide (grazie anche al fatto che in farmacia tante volte non si pretende una prescrizione medica, e neanche si fa notare che ci vorrebbe) nota anche come Aulin, è lesiva nella norma a livello gastrico, ma risulta piuttosto "pesante" per il fegato, uno dei motivi per cui in diversi stati ne è stata sospesa la vendita.
 

cencio

Biker immensus
30/10/02
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Leghorn
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Mi permetto di dire la mia da addetto ai lavori esercitando
la professione di Farmacista da quasi 20 anni. Concordo con
quanto detto dal Dr. Arzillo e dal collega lachiluc sugli antinfiammatori e sul loro abuso generalizzato , in special modo la Nimesulide (aulin) che oramai è diventato purtroppo l'emblema di questo abuso : quasi un tormentone.
Suggerisco comunque di ricorrere più spesso al paracetamolo ( tachipirina ) che per ragioni di marketing
nel nostro paese è sottoutilizzato o meglio utilizzato quasi solo come antipiretico . E egualmente efficace contro il dolore infiammatorio lieve e non ha effetto gastrolesivo.
 

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