Non avrei mai immaginato che sarebbe potuta accadere una cosa del genere!!!!!!!!
Cosa? Tutto cominciò un bel giorno di luglio quando sfogliando Tutto MTB mi si riproponeva ripetutamente quel coupon che invitava a spedirlo per partecipare allestrazione di un bel giro in elibike con Luca Masserini &Co per due fortunati cosè lelibike? Semplicemente una risalita in elicottero con annesse bici per poi intraprendere la discesa . Oggi si dice freeride!
Poichè continuavo a soffermarmi su quella pagina decisi di tentare la sorte ..
Dopo diversi mesi, quando ormai tutto era finito nel dimenticatoio un uggioso martedì mattina arriva una strana telefonata al mio cellulare .. non capisco quasi nulla, ma una cosa era chiara: uno degli estratti ero io!!!!!!!! Noooooooo!!!! Non ci credo, non è possibile!!!!!!!!!! E la prima volta che nella mia vita vinco qualcosa!!!!!!!! Ci metto un po a realizzare, poi scatta la macchina organizzativa: annullare tutti gli impegni di lavoro per venerdì perchè devo partire, cercare qualcuno che voglia e possa venire con me sia per la compagnia, sia per condividere le emozioni che una cosa del genere può dare. Non so se sono più emozionata per il giro in elicottero o se perché posso partecipare insieme a Luca ed al suo staff ad un giro con annesso servizio fotografico (finalmente vedrò come si fanno a realizzare quelle foto stupende che si vedono sulle riviste!).
Comunque arriva il giorno della partenza, carico la bici ed i bagagli e via su per lItalia fino a Varallo Sesia (provincia di Vercelli). Mi sono sparata 700km di strada per non dire di no ad una simile avventura. La sera ci si incontra e si va a cena insieme: Mario &Co della scuola internazionale di trial e mtb, Luca &Co e laltro fortunato: il pasticciere rasta di Finale Ligure (senza pasticcini)!!!!! Si riesce a parlare poco perché oggi cè serata danzante ed il gatto e la volpe suonano dal vivo (in realtà facevano finta!!!). Comunque ci si dà appuntamento per il mattino successivo: in teoria alle 7:30 dovremmo essere alla scuola di trial per svolgere le varie formalità ..
Sabato mattina a colazione tutti un po rincoglioniti: Luca se ne esce con carta e penna e le domande stupide che dovrà riportare nellarticolo (secondo me sè perso il foglio!!!!): da quanto vai in mtb, la bici dei tuoi sogni e tutte queste cavolate
Finalmente si parte alla volta della scuola di trial e fa un freddo cane, ma la giornata promette bene: non cè una nuvola
Luca continua a ripetere ma che bello il tuo casco! ed io la smetti di prendermi per c o? ma lui giura che non mi prende in giro ..
Per arrivare alla scuola abbiamo attraversato un ponte stupendo sul Sesia, fatto di assi di legno e ristrutturato da poco (purtroppo non ho foto) ..
Dopo la consegna delattestato di partecipazione, della maglietta della scuola, la firma per lo scarico di responsabilità finalmente si parte per raggiungere la pista di atterraggio dellelicottero. Sistemiamo le bici e dopo un po ecco che si intravede nel cielo blu un puntino che diventa sempre più grosso, una bella virata su di noi ed atterra leggiadro come una libellula sul prato .. Luciano ci porterà in cima al monte Capio da dove incomincerà la nostra fantastica discesa
Parte il primo carico umano massimo 4 persone ed il pilota ..
Che emozione (e preoccupazione)vedere portare via le bici .. Io parto con lultimo carico e Luciano ci fa emozionare ancora di più sorvolando le montagne dipinte con i colori autunnali! Sembra quasi che tocchiamo la cima di un monte ma è pronta una virata che mi fa volare lo stomaco come quando ero bambina .. Poi ecco la cresta del monte Capio e lì tutti gli altri che ci salutano .. ed io penso ma dove cavolo atterreremo? . Una passata sulla vetta, viratona su un fianco (oddio vedo tutto e solo blu!!!!!) e poi ecco di nuovo posarsi con un tocco impercepibile sullorlo della cresta, pronto a ripartire e a scomparire nel blu
Via giù di corsa acquattati e striscianti sul terreno onde evitare di perdere la testa (nel vero senso della parola!!!!!); le bici sono già lì e dopo la ripartenza di Luciano la puntata sullorlo della cresta offre una vista spettacolare sul monte Rosa .
Che giornata perfetta, a 2170 m non cè un alito di vento, il cielo è di un blu che sembra dipinto, fa caldo ..
OK, dopo alcune foto, vestizioni e preparativi si parte alla volta della cima del monte Capio dove lasceremo le nostre considerazioni sul classico registro (quaderno) che si trova in cima a quasi tutte le montagne .
Poi giùuuuuuuu, finalmente si scende, su un pendio ripido da paura, ma con un terreno dalla tenuta perfetta, erba asciutta e morbida Insomma una volta arrivati sotto, riguardando da dove siamo scesi è venuto naturale esclamare ma sono venuta giù da lì? a vederlo da sotto non lo avrei fatto!!!
Ci siamo fermati in prossimità di una miniera dimessa che estraeva nichel e ferro e sopra una montagna di detriti una magnifica sorpresa: una piccola grotta con scorrimento di acqua dove Luca, Ale e Teo si sono soffermati a fare delle foto che penso siano venute spettacolari. Arrivati alle miniere Ale sfruttando il tetto di una costruzione fa un salto da paura!!!!! Non so quanti metri fossero, ma taaaanti: laltezza di una stanza (2, 3 m) + tutto il pendio sotto .. brrrrrrrr
Peccato che non lho visto .. sono stata impegnata a cercare di riparare in qualche modo il mio freno anteriore che si è appena tranciato su una pietra per una stupida caduta quasi da ferma (sigh sigh sigh). La prendo con filosofia: proverò lesperienza di scendere con il solo freno posteriore e sono fortunata che ho rotto lanteriore .. Dopo le miniere facciamo tutto un pezzo leggermente in discesa su un pendio erboso seguendo una traccia di sentiero: qui lerba è bagnata perché è stata in ombra fino a poco fa e si rischia di scivolare si decide quindi di procedere a piedi. A breve cambiando versante la traccia diventa un sentiero e si risale in sella . Tutto bene nonostante il solo freno posteriore, la pendenza è tale da consentirmi di procedere senza difficoltà. Arriviamo ad un alpeggio dove un pastore pigramente al sole gustava il suo panino con un bel boccione di vino rosso ed un bicchiere mezzo vuoto (o mezzo pieno? In questo caso mezzo vuoto!) .. mmmmm che fame! Avrei mangiato un bue arrosto. Sostiamo per un intervento tecnico alla bici di Ale e si fanno quattro chiacchiere al sole. Cè una fonte di acqua gelata e buonissima. Da qui comincia la montata un bel pezzo pendente (ai ai ai come farò con solo il freno posteriore????) ..
Si parte: giù su un sentiero abbastanza largo un po scivoloso, con tanti bellissimi tornati (alcuni esposti) a cui ho spesso dovuto rinunciare (dopo che non riuscendo a fermarmi sono finita giù con tutta la bici fortunatamente abbracciata da soffici erbette) poiché anche il freno posteriore di tanto in tanto mi abbandonava (sigh sigh sigh) costringendomi a sostare o ad andare a piedi scusandomi ripetutamente con la guida di turno (Mario o Alberto) che con tanta buona pazienza mi stava dietro . Poi un tratto ancora più bello tutto nel bosco ormai rosso con altrettanti tornati di diversa difficoltà: a volte cerano pietre in ingresso, a volte appoggi, insomma una vera e propria giostra (sigh sigh sigh ho rotto il frenooooooo). Sbuchiamo finalmente su una strada e da lì imbocchiamo un sentiero sempre nel bosco che alterna tratti in pianura e tratti in salita, un pezzo non troppo lungo . E così fino alle macchine! Decidiamo di proseguire fino giù e poi recuperare i mezzi Passaggio nel paese giù dalle gradinate e poi si imbocca un bel sentierieno defaticante per chiudere la discesa ed andare finalmente a MANGIAREEEEEE!
In poche parole: sentiero vario, ma abbastanza impegnativo sia fisicamente che psicologicamente, prevalentemente trialistico fattibile con qualsiasi bici (tranne quelle da DH che rimarrebbero incastrate nei tornati a volte molto, molto stretti, e che farebbero tirare giù il calendario nel breve pezzo di salita a fine giro). Le guide simpatiche e disponibilissime a dare consigli e a rispondere a qualsiasi domanda tu gli rivolga (secondo me so matti: pur di andare in bici si fanno pure 4 ore di risalita a spinta, ma se avessi solo quello penso lo farei anche io!!!!). I luoghi fantastici .. Tutto sarebbe stato perfetto se non avessi rotto il freno .. ma non si può avere tutto dalla vita!!!! Mi sono divertita, ho fatto una nuova esperienza, ho conosciuto persone simpatiche e disponibili, il clima è stato più che clemente, posso dirmi soddisfatta nonostante le tante ore di macchina e di tanti chilometri percorsi!
Grazie a tutti!!!!!
Alcune foto:
Cosa? Tutto cominciò un bel giorno di luglio quando sfogliando Tutto MTB mi si riproponeva ripetutamente quel coupon che invitava a spedirlo per partecipare allestrazione di un bel giro in elibike con Luca Masserini &Co per due fortunati cosè lelibike? Semplicemente una risalita in elicottero con annesse bici per poi intraprendere la discesa . Oggi si dice freeride!
Poichè continuavo a soffermarmi su quella pagina decisi di tentare la sorte ..
Dopo diversi mesi, quando ormai tutto era finito nel dimenticatoio un uggioso martedì mattina arriva una strana telefonata al mio cellulare .. non capisco quasi nulla, ma una cosa era chiara: uno degli estratti ero io!!!!!!!! Noooooooo!!!! Non ci credo, non è possibile!!!!!!!!!! E la prima volta che nella mia vita vinco qualcosa!!!!!!!! Ci metto un po a realizzare, poi scatta la macchina organizzativa: annullare tutti gli impegni di lavoro per venerdì perchè devo partire, cercare qualcuno che voglia e possa venire con me sia per la compagnia, sia per condividere le emozioni che una cosa del genere può dare. Non so se sono più emozionata per il giro in elicottero o se perché posso partecipare insieme a Luca ed al suo staff ad un giro con annesso servizio fotografico (finalmente vedrò come si fanno a realizzare quelle foto stupende che si vedono sulle riviste!).
Comunque arriva il giorno della partenza, carico la bici ed i bagagli e via su per lItalia fino a Varallo Sesia (provincia di Vercelli). Mi sono sparata 700km di strada per non dire di no ad una simile avventura. La sera ci si incontra e si va a cena insieme: Mario &Co della scuola internazionale di trial e mtb, Luca &Co e laltro fortunato: il pasticciere rasta di Finale Ligure (senza pasticcini)!!!!! Si riesce a parlare poco perché oggi cè serata danzante ed il gatto e la volpe suonano dal vivo (in realtà facevano finta!!!). Comunque ci si dà appuntamento per il mattino successivo: in teoria alle 7:30 dovremmo essere alla scuola di trial per svolgere le varie formalità ..
Sabato mattina a colazione tutti un po rincoglioniti: Luca se ne esce con carta e penna e le domande stupide che dovrà riportare nellarticolo (secondo me sè perso il foglio!!!!): da quanto vai in mtb, la bici dei tuoi sogni e tutte queste cavolate
Finalmente si parte alla volta della scuola di trial e fa un freddo cane, ma la giornata promette bene: non cè una nuvola
Luca continua a ripetere ma che bello il tuo casco! ed io la smetti di prendermi per c o? ma lui giura che non mi prende in giro ..
Per arrivare alla scuola abbiamo attraversato un ponte stupendo sul Sesia, fatto di assi di legno e ristrutturato da poco (purtroppo non ho foto) ..
Dopo la consegna delattestato di partecipazione, della maglietta della scuola, la firma per lo scarico di responsabilità finalmente si parte per raggiungere la pista di atterraggio dellelicottero. Sistemiamo le bici e dopo un po ecco che si intravede nel cielo blu un puntino che diventa sempre più grosso, una bella virata su di noi ed atterra leggiadro come una libellula sul prato .. Luciano ci porterà in cima al monte Capio da dove incomincerà la nostra fantastica discesa
Parte il primo carico umano massimo 4 persone ed il pilota ..
Che emozione (e preoccupazione)vedere portare via le bici .. Io parto con lultimo carico e Luciano ci fa emozionare ancora di più sorvolando le montagne dipinte con i colori autunnali! Sembra quasi che tocchiamo la cima di un monte ma è pronta una virata che mi fa volare lo stomaco come quando ero bambina .. Poi ecco la cresta del monte Capio e lì tutti gli altri che ci salutano .. ed io penso ma dove cavolo atterreremo? . Una passata sulla vetta, viratona su un fianco (oddio vedo tutto e solo blu!!!!!) e poi ecco di nuovo posarsi con un tocco impercepibile sullorlo della cresta, pronto a ripartire e a scomparire nel blu
Via giù di corsa acquattati e striscianti sul terreno onde evitare di perdere la testa (nel vero senso della parola!!!!!); le bici sono già lì e dopo la ripartenza di Luciano la puntata sullorlo della cresta offre una vista spettacolare sul monte Rosa .
Che giornata perfetta, a 2170 m non cè un alito di vento, il cielo è di un blu che sembra dipinto, fa caldo ..
OK, dopo alcune foto, vestizioni e preparativi si parte alla volta della cima del monte Capio dove lasceremo le nostre considerazioni sul classico registro (quaderno) che si trova in cima a quasi tutte le montagne .
Poi giùuuuuuuu, finalmente si scende, su un pendio ripido da paura, ma con un terreno dalla tenuta perfetta, erba asciutta e morbida Insomma una volta arrivati sotto, riguardando da dove siamo scesi è venuto naturale esclamare ma sono venuta giù da lì? a vederlo da sotto non lo avrei fatto!!!
Ci siamo fermati in prossimità di una miniera dimessa che estraeva nichel e ferro e sopra una montagna di detriti una magnifica sorpresa: una piccola grotta con scorrimento di acqua dove Luca, Ale e Teo si sono soffermati a fare delle foto che penso siano venute spettacolari. Arrivati alle miniere Ale sfruttando il tetto di una costruzione fa un salto da paura!!!!! Non so quanti metri fossero, ma taaaanti: laltezza di una stanza (2, 3 m) + tutto il pendio sotto .. brrrrrrrr
Peccato che non lho visto .. sono stata impegnata a cercare di riparare in qualche modo il mio freno anteriore che si è appena tranciato su una pietra per una stupida caduta quasi da ferma (sigh sigh sigh). La prendo con filosofia: proverò lesperienza di scendere con il solo freno posteriore e sono fortunata che ho rotto lanteriore .. Dopo le miniere facciamo tutto un pezzo leggermente in discesa su un pendio erboso seguendo una traccia di sentiero: qui lerba è bagnata perché è stata in ombra fino a poco fa e si rischia di scivolare si decide quindi di procedere a piedi. A breve cambiando versante la traccia diventa un sentiero e si risale in sella . Tutto bene nonostante il solo freno posteriore, la pendenza è tale da consentirmi di procedere senza difficoltà. Arriviamo ad un alpeggio dove un pastore pigramente al sole gustava il suo panino con un bel boccione di vino rosso ed un bicchiere mezzo vuoto (o mezzo pieno? In questo caso mezzo vuoto!) .. mmmmm che fame! Avrei mangiato un bue arrosto. Sostiamo per un intervento tecnico alla bici di Ale e si fanno quattro chiacchiere al sole. Cè una fonte di acqua gelata e buonissima. Da qui comincia la montata un bel pezzo pendente (ai ai ai come farò con solo il freno posteriore????) ..
Si parte: giù su un sentiero abbastanza largo un po scivoloso, con tanti bellissimi tornati (alcuni esposti) a cui ho spesso dovuto rinunciare (dopo che non riuscendo a fermarmi sono finita giù con tutta la bici fortunatamente abbracciata da soffici erbette) poiché anche il freno posteriore di tanto in tanto mi abbandonava (sigh sigh sigh) costringendomi a sostare o ad andare a piedi scusandomi ripetutamente con la guida di turno (Mario o Alberto) che con tanta buona pazienza mi stava dietro . Poi un tratto ancora più bello tutto nel bosco ormai rosso con altrettanti tornati di diversa difficoltà: a volte cerano pietre in ingresso, a volte appoggi, insomma una vera e propria giostra (sigh sigh sigh ho rotto il frenooooooo). Sbuchiamo finalmente su una strada e da lì imbocchiamo un sentiero sempre nel bosco che alterna tratti in pianura e tratti in salita, un pezzo non troppo lungo . E così fino alle macchine! Decidiamo di proseguire fino giù e poi recuperare i mezzi Passaggio nel paese giù dalle gradinate e poi si imbocca un bel sentierieno defaticante per chiudere la discesa ed andare finalmente a MANGIAREEEEEE!
In poche parole: sentiero vario, ma abbastanza impegnativo sia fisicamente che psicologicamente, prevalentemente trialistico fattibile con qualsiasi bici (tranne quelle da DH che rimarrebbero incastrate nei tornati a volte molto, molto stretti, e che farebbero tirare giù il calendario nel breve pezzo di salita a fine giro). Le guide simpatiche e disponibilissime a dare consigli e a rispondere a qualsiasi domanda tu gli rivolga (secondo me so matti: pur di andare in bici si fanno pure 4 ore di risalita a spinta, ma se avessi solo quello penso lo farei anche io!!!!). I luoghi fantastici .. Tutto sarebbe stato perfetto se non avessi rotto il freno .. ma non si può avere tutto dalla vita!!!! Mi sono divertita, ho fatto una nuova esperienza, ho conosciuto persone simpatiche e disponibili, il clima è stato più che clemente, posso dirmi soddisfatta nonostante le tante ore di macchina e di tanti chilometri percorsi!
Grazie a tutti!!!!!
Alcune foto: