Il cane è un animale territoriale, anche quello randagio.
La sua propensione alla difesa del territorio è fortissima, innata e regolata dall'istinto. L'uomo ha cominciato a far comunella con i cani, migliaia di anni fa, proprio per sfruttare questa loro caratteristica.
La forza con cui un cane "rivendica" è inversamente proporzionale alla distanza a cui l'animale si trova rispetto al centro geometrico del suo territorio. Questo significa che incontrare un cane nel centro del suo territorio significa rissa sicura ma che la sua spavalderia diminuirà man mano che si va verso il confine, fino al punto in cui, a cane uscito dal suo territorio saremmo noi a suonarle a lui. Ma questo lui lo sa ed eviterà accuratamente di mettersi in pericolo e infatti nessun cane ci insegue all'infinito...
Altro aspetto della psicologia canina è l'istinto predatorio che il cane, in quanto carnivoro ha, qua però la faccenda si fa più complessa. Vi basti sapere che per un predatore sono possibili prede tutte quei soggetti che lui ritiene obiettivamente di poter sopraffare agevolmente (non vedrete mai un ghepardo attaccare un elefante). Nei cani domestici l'istinto predatorio è MOLTO represso, pre via della pancia sempre piena, del continuo lavoro fatto dall'uomo per tenere la testa dei suoi cani il più possibile infantile e per il fatto che i cani domestici sono molto raramente in branco e quasi sempre individui soli. Questo non avviene nei randagi, affamati, lontani dall'uomo e riuniti in branco, sono sempre meno cani e sempre più "lupi".
Ultimo aspetto fondamentale nella testa di un cane: il branco e la gerarchia! Un cane per stare bene DEVE far parte di un branco (ne va bene anche uno composto di umani...) e nel branco lui DEVE capire esattamente a quale gradino della scala gerarchica si trova, altrimenti i conflitti sono all'ordine del giorno, nel tentativo di stabilire la, per lui indispensabile, gerarchia.
Traiamo le conclusioni pratiche ed utili di questo micro (e senza pretese) corso di etologia canina:
Non entro nel territorio di un cane se prima lui non mi riconosce come innocuo od amico, a questo fine è molto più utile il prosciutto che non la scacciacani. Quindi quando lo vedo, mi fermo, lo chiamo e facciamo amicizia, li capisco come butta, se posso proseguire per la mia strada oppure no.
A questo proposito, alcune regole di bon ton canino:
NON si fa amicizia con un cane attraverso una recinzione a meno che non sia lui a cercarla.
NON tento di fare amiciza con un cane legato a
catena perchè la sua psicologia è purtroppo alterata (per colpa nostra, sigh...)
NON si fissa un cane negli occhi a meno che non siamo amici da anni perchè nel loro linguaggio questo è un segno di aggressività.
Non si resta in piedi ma ci si accuccia alla sua altezza.
Non si tende subito la mano per accarezzarlo in testa, ci si lascia annusare e poi si porge la mano dal basso, aperta, meglio se con del cibo dentro (anche io prediligo le amicizie nate a tavola ).
Se sono un tipo tosto e non ho tempo da perdere posso anche pensare di saltare i preliminari e alla vista di un cane sconosciuto tirare dritto e non curarmi di lui ma attenzione, SOLO SE SO DI NON AVERNE ASSOLUTAMENTE PAURA! In quel caso il cane percepirà la mia superiorità e le sue rimostranze saranno solo di "circostanza" secondo la logica del "can che abbaia non morde". Queste regole sono universali nel mondo dei cani e valgono anche per gli individui addestrati, in assenza del padrone. Se il padrone c'è le cose cambiano ma di solito in meglio perchè il padrone "dovrebbe" avere il controllo sul suo cane.
Non dovremmo mai metterci nelle circostanze di arrivare allo scontro fisico con un cane perchè siamo entrambe bestie pensanti e quindi basta mandarsi i messaggi giusti e tutto si risolve. Comunque, se proprio dovesse succedere, ricordatevi che un buon calcione ben assestato risolve il 99% delle dispute.
Ricordate che se avete un problema con un cane che vive lungo il vostro sentiero preferito, come l'amico ticinese di qualche post fa, vale la pena di spendere una mezz'ora per fare amicizia con quel cane perchè la sua amicizia durerà tutta la vita. Vuoi mettere passar di li, chiamarlo dargli una crocchetta, una carezza e ricevere in cambio una bella slappata bavosa, piuttosto che correrre come un fulmine per evitare i morsi? Mi pare una scelta molto più Elvetica no?
Io ho 41 anni e da 41 anni vivo in mezzo ai cani, sempre di grossa taglia. Non sono MAI stato morso una volta, in compenso ho avuto sempre dimostrazioni di affetto così profonde da sfociare in vera AMICIZIA. A volte mi sento più cane che uomo....ma si lo so...questo è un problema mio....
Grazie dell'attenzione e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Ciao.