Credo che il rischio venga dallo stesso problema dell'articolo "la tempesta perfetta", ovvero che gli investimenti vadano dove (giustamente) c'è già gente, e questi investimenti, per necessità di far ricavi e mantenere gli obiettivi, facciano di tutto per richiamare ancora più persone, più utenti, poi i "vecchi" se ne vanno perché non si ritrovano con la nuova linea editoriale mentre i nuovi, gli zingari, che non hanno un'interesse fisso o radicato, se ne vanno poco attratti dal surf piuttosto che dal curling, puntualmente arrivano i troppi costi che portano a contenuti miseri e pessimi, si chiude!
Alcuni invece restano piccoli e fedeli alle proprie convinzioni, cercando di dare il massimo in termini di qualità, contenuti e obiettività, cercando di rinnovare sempre per mantenere alta l'attenzione, sicuramente non è facile ma si fanno bastare quello che hanno senza sognare isole caraibiche.
E' una questione di scelte.