Dove finisce il divertimento? Parliamone.

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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l.j.silver

Biker delirius tremens
7/10/03
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mordor
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fatti miei
mettiamo un po' di pepe a sto' topic.......visto che si era gia' affrontato l'argomento......

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=171634

Alpspitze, part 1 on Vimeo

p.s.
ma paolo g. critichi chi va' in bici occasionalmente sulle ferrate parlando di sicurezza ed hai come avatar una macchina da rally? auto che spesso finiscono addosso al pubblico?
poi non hai risposto alla mia domanda : i 2 alpinisti morti sul bianco come li consideri? incoscienti o vittime della fatalita'?

Faces of Death - Rally Car Crashes And Rolls Over People.mpeg - YouTube
 
p.s.
ma paolo g. critichi chi va' in bici occasionalmente sulle ferrate parlando di sicurezza ed hai come avatar una macchina da rally? auto che spesso finiscono addosso al pubblico?
poi non hai risposto alla mia domanda : i 2 alpinisti morti sul bianco come li consideri? incoscienti o vittime della fatalita'?

Mah, la vicenda non l'ho seguita da vicino, mi son letto ora qualcosa, se la spedizione è stata ben preparata e nulla lasciato al caso è stata una tragica fatalità anche se poi qualcuno potrebbe dire che imbarcarsi in certe imprese è comunque un'azione incauta in linea di massima.
Resta il fatto che nel caso dei due morti che tu nomini erano entrambi più che esperti.....ecco allora che la cosa sottolinea quanto non basti questo, quanto non basti a volte nemmeno l'attrezzatura adeguata, l'imprevisto c'è sempre, però un conto è un imprevisto che "vien da solo", un conto è fargli un assist a "porta vuota":spetteguless:
Per quanto riguarda i rally cosa vuoi che ti dica? Lo sanno i sassi che in certi posti il pubblico non dovrebbe mettersi, eppure sempre per le solite ragioni -a me non capita, faccio a tempo a scappare, i piloti sono bravi- poi il pubblico spesso e volentieri va gambe all'aria. In questo caso credimi sono più dispiaciuto per il pilota perchè la legge prevede assurdamente dei procedimenti nei suoi confronti, il che ha dell'incredibile, perchè l'organizzazione se ne tira fuori, il pubblico ferito o parenti dei morti fanno anche causa al pilota e vai che vai bene!!!

P.S anche tu non mi hai risposto se ti sciacqueresti la coscienza con tanta nonchalance in taluni casi, hai solo "retorichizzato" sul fatto ogni vita vada salvata comunque.
 
Io penso che ciascuno vive la propria passione come vuole ...

...a rischio e pericolo suo:medita:

Poi però... ricordiamoci che il lunedì torniamo a lavorare...

...finito il giro arriviamo a casa da mogli, figli, genitori e fidanzate (più o meno furiose...:omertà:)

...torniamo a casa a collegarci sul Forum per riorganizzare un'altro giro con amici il prossimo finesettimana.



Rispondo alla domanda di Mòlle...
Dove finisce il divertimento e dove inizia il rischio????
Dipende...
dalle capacità di ognuno...

quindi noi siamo quà a giudicare le foto di Schpytzyo anche perchè non siamo effettivamente capaci di simili imprese e con un pizzico di gelosia ( dai dai... chi non la prova a vedere ste foto:fantasm::spetteguless::hahaha:) critichiamo l'operato di queste "prove di coraggio" più che giri in mtb
Ciaoo:celopiùg:
 
Io penso che ciascuno vive la propria passione come vuole ...

...a rischio e pericolo suo:medita:

Poi però... ricordiamoci che il lunedì torniamo a lavorare...

...finito il giro arriviamo a casa da mogli, figli, genitori e fidanzate (più o meno furiose...:omertà:)

...torniamo a casa a collegarci sul Forum per riorganizzare un'altro giro con amici il prossimo finesettimana.



Rispondo alla domanda di Mòlle...
Dove finisce il divertimento e dove inizia il rischio????
Dipende...
dalle capacità di ognuno...

quindi noi siamo quà a giudicare le foto di Schpytzyo anche perchè non siamo effettivamente capaci di simili imprese e con un pizzico di gelosia ( dai dai... chi non la prova a vedere ste foto:fantasm::spetteguless::hahaha:) critichiamo l'operato di queste "prove di coraggio" più che giri in mtb
Ciaoo:celopiùg:

Se ti rileggi un pò la discussione ti renderai conto che ognuno vive la propria passione non sempre a pericolo esclusivamente proprio e già questo mette dei "paletti" alla cosa.
Dove inizia il rischio? Forse la domanda più importante sarebbe: "dove in caso di errore inizia il rischio di morire?" C'è una sottile - ma neanche tanto- differenza fra le due domande.
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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che te frega
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"dove in caso di errore inizia il rischio di morire?" C'è una sottile - ma neanche tanto- differenza fra le due domande.

Puoi morire anche scendendo le scale di casa, ogni cosa che non sia stare sul divano presenta il rischio di morire, sicuramente fare una ferrata con le bici in spalla ne presenta di maggiori ma, come ti ho già fatto notare, lo stesso andare in mtb è fonte di rischio. :celopiùg:
 

pierocoach

Biker cesareus
14/2/09
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Imperia
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mi unisco al coro di quelli che fanno i complimenti a Schpytzyo,le foto sono tra le piu' belle che ho visto e non lo ritengo ne' un pazzo scriteriato ne' un'incosciente criminale.
dico la mia riguardo 'rischio e divertimento' visto che sono sia biker che professionista del soccorso (faccio da piu' di 20 anni il Vigile del Fuoco):per me ognuno e' libero di fare quello che vuole con qualsiasi rischio ( al massimo posso pensare che in certi casi ci siano dei soggetti letteralmente 'incoscienti' perche' non si rendono conto di quello che fanno,e questo non vuol dire assolutamente che io li critichi perche' fanno cose che io non faccio,anzi...) ma dovrebbe sempre tener conto che il suo mettersi piu' o meno 'in pericolo' a volte condiziona (anche pesantemente!) pure i soccorritori:per esempio se vado a girare a whistler mi sparo tutta la a-line a fuoco e al fondo provo a fare b-flip da 16 metri ho rischiato si' parecchio,magari mi va male e mi scasso tutte le ossa cosi' mi soccorrono,mi elitrasportano (e la' paghi come un banco eh...) ma i soccorritori rischiano 'poco' per recuperarmi...
se invece sono in ambiente particolare come in montagna (ma ci sono altri esempi) e mi capita qualcosa quello che mi viene a soccorrere rischia parecchio quanto me per colpa mia,e parliamo di decine di persone:non sempre ci si pensa.
rifaccio i complimenti a Schpytzyo,sicuramente i passaggi delle foto non saranno esposti come sembrano...continua a postare le tue foto che sono bellissime,e se fai 'certe cose' pensa anche a noi soccorritori....
 
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hantrax

Biker tremendus
15/12/03
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Catania
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Non credo si possa fissare un paletto e dire qui finisce il divertimento ed inizia il rischio di morire . Anzi probabilmente per certa gente più alto è il rischio , più forte è la carica adrenalinica e maggiore è il divertimento .
Il gusto per l'estremo , il gusto di sfidare la vita e la morte .

Lanciarsi con il paracadute per esempio da una forte carica adrenalinica , ma si sa che in una certa percentuale potrebbe anche non aprirsi , Patrick de Gyardon morì sperimentando la sua tuta alare .

C'è gente che sfida i propri limiti e che muore sfidando la natura nei posti più remoti e selvaggi .
Pensate a quei pionieri di un tempo che sfidavano le montagne con pochi stracci addosso forse erano dei folli ma anche grazie ai loro sacrifici quanto abbiamo imparato e scoperto !!!! :medita:

Ognuno di noi è cosciente dei propri limiti ed ognuno deve imparare a valutare il rischio . Andare oltre significa sbagliare valutazione e quindi il rischio diventa incalcolabile fino all'estremo .
 

BobsHaero

Biker tremendus
21/9/10
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Mandell del Lare
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mi unisco al coro di quelli che fanno i complimenti a Schpytzyo,le foto sono tra le piu' belle che ho visto e non lo ritengo ne' un pazzo scriteriato ne' un'incosciente criminale.
dico la mia riguardo 'rischio e divertimento' visto che sono sia biker che professionista del soccorso (faccio da piu' di 20 anni il Vigile del Fuoco):per me ognuno e' libero di fare quello che vuole con qualsiasi rischio ( al massimo posso pensare che in certi casi ci siano dei soggetti letteralmente 'incoscienti' perche' non si rendono conto di quello che fanno,e questo non vuol dire assolutamente che io li critichi perche' fanno cose che io non faccio,anzi...) ma dovrebbe sempre tener conto che il suo mettersi piu' o meno 'in pericolo' a volte condiziona (anche pesantemente!) pure i soccorritori:per esempio se vado a girare a whistler mi sparo tutta la a-line a fuoco e al fondo provo a fare b-flip da 16 metri ho rischiato si' parecchio,magari mi va male e mi scasso tutte le ossa cosi' mi soccorrono,mi elitrasportano (e la' paghi come un banco eh...) ma i soccorritori rischiano 'poco' per recuperarmi...
se invece sono in ambiente particolare come in montagna (ma ci sono altri esempi) e mi capita qualcosa quello che mi viene a soccorrere rischia parecchio quanto me per colpa mia,e parliamo di decine di persone:non sempre ci si pensa.
rifaccio i complimenti a Schpytzyo,sicuramente i passaggi delle foto non saranno esposti come sembrano...continua a postare le tue foto che sono bellissime,e se fai 'certe cose' pensa anche a noi soccorritori....

Finalmente un soccorritore che spieghi che c'è differenza tra un bike park e una ferrata!
 
Se ti rileggi un pò la discussione ti renderai conto che ognuno vive la propria passione non sempre a pericolo esclusivamente proprio e già questo mette dei "paletti" alla cosa.
Dove inizia il rischio? Forse la domanda più importante sarebbe: "dove in caso di errore inizia il rischio di morire?" C'è una sottile - ma neanche tanto- differenza fra le due domande.
Dipende da cosa sta per te il termine "pericolo" che è diverso da "rischio" ... camminare con la bici a spalle senza attacchi su corde o funi e stare vicino ad un dirupo è una situazione di rischio... il pericolo viene in caso di perdita di equilibrio o caduta.... e in quel caso è la fine:omertà: ... se inciampi o cadi in velocità su un sentiero al limite ti rompi o una gamba o ti ammacchi leggermente(se sei solo diventa un pericolo) ti rialzi e controlli lo stato fisico....

Comunque il fattore di pericolo deriva anche dalla propria esperienza di biker....

faccio un esempio stupido (:hahaha:)

(o meglio ... sdrammatizzo un peletto la discussione va là:hahaha:)

se mia nonna decidesse di abbandonare la passione delle tagliatelle e dei fornelli e da un giorno all'altro decidesse di comprarsi una full da 150(:omertà:) (oltre ad esserne molto orgoglioso):smile: e decidesse di scendere 3 gradini (:omertà::omertà:)che ha davanti casa... per lei sarebbe sicuramente un pericolo e un grosso rischio....
:smile::smile::smile::omertà::omertà:
... mentre per noi sarebbe una cavolata;-)


quindi magari fare vert-riding e affrontare ferrate per taluni sono cose normali.... per noi sono raidate pericolosissime e fuori di testa:celopiùg:

il divertimento finisce quando ti fai male :medita:
Esatto... a meno che non subentri lo spirito sadico:soffriba::smile:
 

endurik

Biker pazzescus
17/1/06
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italia
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l' anticamera della bicibitume
Mòlle;5153027 ha scritto:
Non sono d'accordo, parlo per me ovviamente.

Per me il divertimento finisce quando voglio fare qualcosa che so per certo di non essere in grado di fare e corro il rischio, facendola ugualmente, di farmi male.


rispetto il tuo punto di vista, ma non trovo utile fasciarsi la testa prima di rompersela....

inoltre, se rischi e il passaggio ti riesce, accresci la tua autostima, quindi ti senti (e diventi) un pò più bravo...:celopiùg:

...se non ti riesce..divertimento finito ( per oggi...)
 
ma dovrebbe sempre tener conto che il suo mettersi piu' o meno 'in pericolo' a volte condiziona (anche pesantemente!) pure i soccorritori:per esempio se vado a girare a whistler mi sparo tutta la a-line a fuoco e al fondo provo a fare b-flip da 16 metri ho rischiato si' parecchio,magari mi va male e mi scasso tutte le ossa cosi' mi soccorrono,mi elitrasportano (e la' paghi come un banco eh...) ma i soccorritori rischiano 'poco' per recuperarmi...
se invece sono in ambiente particolare come in montagna (ma ci sono altri esempi) e mi capita qualcosa quello che mi viene a soccorrere rischia parecchio quanto me per colpa mia,e parliamo di decine di persone:non sempre ci si pensa.
....
... mmm penso che sia un paragone troppo forzato quello di confrontare la sicurezza di un bike park che lo deve essere per legge e comunque con dei centri di primo soccorso all'interno e una ferrata sul Monte Rosa in mezzo al nulla senza passaggio di gente ...

è come correre in pista con una moto sportiva e correre (nei limiti di legge) su strada... è ovvio che in pista ti arriva subito l'ambulanza....:spetteguless:
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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-17
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che te frega
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rispetto il tuo punto di vista, ma non trovo utile fasciarsi la testa prima di rompersela....

inoltre, se rischi e il passaggio ti riesce, accresci la tua autostima, quindi ti senti (e diventi) un pò più bravo...:celopiùg:

...se non ti riesce..divertimento finito ( per oggi...)

parlavo di fare cose estreme ovviamente, un passaggio come quello in foto non lo farei mai e poi mai, però rispetto e non giudico chi lo fa. Tutto lì.
 
se invece sono in ambiente particolare come in montagna (ma ci sono altri esempi) e mi capita qualcosa quello che mi viene a soccorrere rischia parecchio quanto me per colpa mia,e parliamo di decine di persone:non sempre ci si pensa.
rifaccio i complimenti a Schpytzyo,sicuramente i passaggi delle foto non saranno esposti come sembrano...continua a postare le tue foto che sono bellissime,e se fai 'certe cose' pensa anche a noi soccorritori....

Con questo cosa vuoi dire?
Che se uno fa un pensiero anche ai soccorritori dovrebbe propendere per fare o non fare una ferrata con bici in spalla e mani occupate totalmente o parzialmente? La mia è una "non domanda"....

il divertimento finisce quando ti fai male :medita:

:smile::smile::smile:
Boia dun mondo se è vero

Ognuno di noi è cosciente dei propri limiti ed ognuno deve imparare a valutare il rischio . Andare oltre significa sbagliare valutazione e quindi il rischio diventa incalcolabile fino all'estremo .

Spesso invece -anzi spessissimo- ognuno di noi non conosce i propri limiti, la cosa da non confondere è ad esempio una persona che soffre di vertigini, lui non farebbe mai una ferrata ne con bici ne a piedi, lui conosce i propri limiti oggettivi/naturali stop. Una persona invece che non soffre per nulla le vertigini è esposta molto di più al pericolo di cadere, direttamente proporzionalmente alla propria non paura di cadere.

Dipende da cosa sta per te il termine "pericolo" che è diverso da "rischio" ... camminare con la bici a spalle senza attacchi su corde o funi e stare vicino ad un dirupo è una situazione di rischio... il pericolo viene in caso di perdita di equilibrio o caduta.... e in quel caso è la fine:omertà: ... se inciampi o cadi in velocità su un sentiero al limite ti rompi o una gamba o ti ammacchi leggermente(se sei solo diventa un pericolo) ti rialzi e controlli lo stato fisico....

Comunque il fattore di pericolo deriva anche dalla propria esperienza di biker....

faccio un esempio stupido (:hahaha:)

(o meglio ... sdrammatizzo un peletto la discussione va là:hahaha:)

se mia nonna decidesse di abbandonare la passione delle tagliatelle e dei fornelli e da un giorno all'altro decidesse di comprarsi una full da 150(:omertà:) (oltre ad esserne molto orgoglioso):smile: e decidesse di scendere 3 gradini (:omertà::omertà:)che ha davanti casa... per lei sarebbe sicuramente un pericolo e un grosso rischio....
:smile::smile::smile::omertà::omertà:
... mentre per noi sarebbe una cavolata;-)


quindi magari fare vert-riding e affrontare ferrate per taluni sono cose normali.... per noi sono raidate pericolosissime e fuori di testa:celopiùg:


Esatto... a meno che non subentri lo spirito sadico:soffriba::smile:

E chi ti dice che tua nonna non potrebbe sorprenderti?:smile::smile:
Il vert riding è vero, è roba per pochi, scivolare quando meno ce lo si aspetta e magari nel momento meno opportuno....E DA TUTTI!!
Quindi, o io mi premunisco e cammino con bici in spalla dove posso inciampare o scivolare senza morte certa o altrimenti sono un incosciente...usando un termine rispettoso ovviamente.
 

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