Sei male informato, è reato dal 2000 (legge n.376/2000).
Non sei attento, era ironico. Ho scritto che è un po come evadere le tasse...
Sei male informato, è reato dal 2000 (legge n.376/2000).
Non sei attento, era ironico. Ho scritto che è un po come evadere le tasse...
Si tratta di una normativa emanata dalla FCI, secondo la quale nessun atleta che abbia avuto precedenti squalifiche per doping potrà tesserarsi per la FCI nella categoria amatoriale (Master) o agonistica (Elite e tutte le altre Open), ma solo nella categoria Cicloturistica.Dubito che possa farlo se non da Elite. La nuova normativa che dovrebbe entrare in vigore nel 2014, a quanto capisco, vieta i tesseramenti amatoriali, se non come cicloturista, a chi ha subito squalifiche per doping superiori ai 6 mesi. Quindi lei e la Giacomuzzi, in teoria, le master non potranno farle mai.
Si tratta di una normativa emanata dalla FCI, secondo la quale nessun atleta che abbia avuto precedenti squalifiche per doping potrà tesserarsi per la FCI nella categoria amatoriale (Master) o agonistica (Elite e tutte le altre Open), ma solo nella categoria Cicloturistica.
Il problema è che questa norma, al momento, non è ancora stata accettata dagli altri enti sportivi (UDACE, UISP, ENDAS, ecc).
Vedremo cosa accadrà.
Grazie per il link, Sembola.
Si, è stata recepita anche dagli enti: [URL]http://www.federciclismo.it/attivita/amatoriale/notizie.asp?mcodice=17067Si tratta di una normativa emanata dalla FCI, secondo la quale nessun atleta che abbia avuto precedenti squalifiche per doping potrà tesserarsi per la FCI nella categoria amatoriale (Master) o agonistica (Elite e tutte le altre Open), ma solo nella categoria Cicloturistica.
Il problema è che questa norma, al momento, non è ancora stata accettata dagli altri enti sportivi (UDACE, UISP, ENDAS, ecc).
Vedremo cosa accadrà.
Beh, diciamo che l'autocertificazione dell'atleta è solo il primo step.risolvere il problema del doping con l'autocertificazione etica?
mi sembra tanto la solita str..a all'italiana.
ti fanno le analisi delle urine con lo stick, non ti fanno alcun esame del sangue e pensano che l'autocertificazione sia la soluzione?
certo che se pensiamo che presidenti e direttori sportivi delle società molte volte sono i primi a "sponsorizzare" certi integratori già tra gli juniores.... beh, è proprio un buon inizioBeh, diciamo che l'autocertificazione dell'atleta è solo il primo step.
Poi starà al Presidente della Società Sportiva verificare la veridicità di quanto dichiarato dall'atleta.
E qui la vedo un po' più difficile, se il CONI non mette a disposizione un archivio storico di tutti gli atleti sanzionati dall'antidoping...
Esatto.certo che se pensiamo che presidenti e direttori sportivi delle società molte volte sono i primi a "sponsorizzare" certi integratori già tra gli juniores.... beh, è proprio un buon inizio
- Dal punto di vista pratico come farà la Federazione a controllare?
Come nel caso del certificato medico, lautocertificazione dovrà essere consegnata al Presidente di società che si preoccuperà di valutarne la veridicità e che, di conseguenza, ne risponderà di fronte alla Federazione quale responsabile legale.
si ma come ha già riportatoOppure l'autocertificazione viene delegata all'atleta, che in caso di dichiarazione mendace ne risponderà in sede penale e civile.
Ricordiamoci che questa regola serve solo a tenere lontani dal mondo amatoriale gli avanzi del mondo pro.
quindi anche se chi si vuol tesserare mi presenta l'autocertificazione cmq da quel che si evince bisogna poi verificarla, cosa assai difficile se appunto nn ci sono elenchi disponibili e visto che dicono "...attesti lassoluta estraneità, nella propria vita..." la vedo dura aver elenchi di 10-15-20 anni se nn di più...
Dal primo gennaio del prossimo anno ogni amatore che vorrà tesserarsi dovrà produrre un certificato (il cui modulo sarà presto scaricabile dal sito federale, ndr.) che attesti lassoluta estraneità, nella propria vita, da vicende legate al doping, sia dal punto di vista sportivo che penale e/o civile. Unautodichiarazione che riguarderà non soltanto eventuali condanne, ma anche procedimenti e indagini. Si tratta, di fatto, dellintroduzione di un nuovo requisito per potersi tesserare quale amatore.
- Dal punto di vista pratico come farà la Federazione a controllare?
Come nel caso del certificato medico, lautocertificazione dovrà essere consegnata al Presidente di società che si preoccuperà di valutarne la veridicità e che, di conseguenza, ne risponderà di fronte alla Federazione quale responsabile legale.
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Perchè la norma sia applicabile così come spiegato è necessario che venga fornito un database delle sanzioni sportive antidoping (e che gli atleti forniscano il certificato del casellario giudiziario e quello dei carichi pendenti...). Se il database non esisterà è ovvio che il presidente della società sportiva non sarà in grado di effettuare il controllo, e quindi potrà tesserare gli atleti, magari inviando una bella RR alla FCI per coprirsi le spalle. In caso si scoprisse che l'atleta ha mentito voglio vedere quale tribunale, sportivo civile o penale che sia, potrebbe condannarlo...si ma come ha già riportato...
La cosa non è così semplice.Ma scusate ad oggi i presidenti vanno a controllare se un certificato medico é vero oppure falsificato? Penso proprio di no. Quindi anche con l autocertificazione doping dovranno solo controllare che i dati riportati e la firma siano corretti. Per tutto il resto risponde l atleta. Almeno io ho inteso così.
Quando vedo che il certificato medico riporta il timbro della Regione, il timbro dello Studio Medico con il numero di iscrizione all'Albo e tutti i dati anagrafici, la data di validità per il periodo di tesseramento... per me l'atleta è a posto.Ma scusate ad oggi i presidenti vanno a controllare se un certificato medico é vero oppure falsificato? Penso proprio di no. Quindi anche con l autocertificazione doping dovranno solo controllare che i dati riportati e la firma siano corretti. Per tutto il resto risponde l atleta. Almeno io ho inteso così.
Mi sembra ovvio e sempliceSe il CONI non darà la possibilità di "valutarne la veridicità"... per me l'autocertificazione rimarrà uno spazio vuoto.
diciamo cmq che la fonte è un'intervista ad un responsabile federale, anche lo stesso modulo di autocertificazione deve essere ancora definito, quindi meglio aspettare a leggere i comunicati ufficiali sulle disposizioni per il tesseramento 2014...Ma qui, con la storia dell'autocertificazione del doping, è scritto chiaramente che il Presidente si preoccuperà di valutarne la veridicità e che, di conseguenza, ne risponderà di fronte alla Federazione quale responsabile legale.
Se il CONI non darà la possibilità di "valutarne la veridicità"... per me l'autocertificazione rimarrà uno spazio vuoto.
Si si, vedremo cosa salterà fuori.diciamo cmq che la fonte è un'intervista ad un responsabile federale, anche lo stesso modulo di autocertificazione deve essere ancora definito, quindi meglio aspettare a leggere i comunicati ufficiali sulle disposizioni per il tesseramento 2014
come nn darti ragione, soprattutto per le ns. piccole realtà, fondate solo ed esclusivamente per passione ......Ma allo stato attuale delle cose, il fatto di essere responsabile legale di una dichiarazione di un mio atleta, non mi piace per niente.