Dopo qualche anno di pausa forzata dovuta a cause di forza maggiore abbiamo deciso di riproporre il giro sui nostri viottoli.
Logistica
Ritrovo alle 9 a Chianni (Pisa), al solito parcheggio del cimitero. Partenza alle 9 e 30. Pranzo al sacco, rientro nel primo pomeriggio. Il giro si presta poco a tagli (si rischia di scorciare troppo o troppo poco).
C'è una fonte per l'acqua alla partenza (al cimitero ), una dopo 5-6km e una poco oltre la metà del giro (sui 20km)
Come arrivare a Chianni
- Per chi viene da Pisa/Livorno: FI-PI-LI fino a Pontedera ovest/Ponsacco e proseguire per Casciana Terme e poi per Chianni
- Per chi viene da Firenze: FI-PI-LI fino a Pontedera e proseguire per Casciana Terme e poi per Chianni
- Per chi viene dal senese: da Colle Val D'Elsa andare verso Volterra e, al bivio di Roncolla, proseguire verso Pisa/Pontedera; in località "La Sterza" prendere per Chianni
- Per chi viene dalla costa: Emilia fino alle Badie, proseguire per Castellina M.ma e poi per Chianni
- Per chi viene da Lucca: via di Sottomonte fino a Bientina, Pontedera e proseguire per Casciana Terme e poi per Chianni oppure andare a Pisa e prendere la superstrada (vedi uno dei punti precedenti)
Il giro
Circa 34km per circa 1200m di dislivello. Giro alla portata di tutti purchè allenati (non è la Sellaronda ma sono sempre 1200hm) e abituati alla guida su "viottolo". Si parte quasi subito con una discesa abbastanza impegnativa e a tratti ripida; arrivati in fondo si "ricaa" e si deve pedalare fino in cima al Poggio alla Nebbia da dove parte un tratto di 9km di sentieri, un po' in salita ma soprattutto in discesa, inframezzati solo da brevi parentesi di stradelli o sterrate. Faremo la "Parabola", il "Tiglio", il "Ceppo", il "Sentiero del Taglialegna", il "Superenduro" ed infine le "Vignacce" arrivando sull'asfalto vicino a Santa Luce. Lì si può fare scorta d'acqua, mangiare un panino e bere un caffè per poi ripartire sulla sterratona del Pian del Pruno che ci riporta al Poggio alla Nebbia. Da qui parte la discesa finale: la "Rete" e la ripiderrima "Diat" (che era piaciuta nel 2008 e che vi ripresentiamo riveduta, corretta e allungata).
Attenzione! L’escursione è una libera aggregazione tra persone che conoscono un percorso ed altre che decidono, consapevolmente e a proprio rischio e pericolo, di farsi guidare alla scoperta dei sentieri prescelti. Ciascuno, perciò, deve essere ben conscio dei propri limiti tecnici e fisici.
(Avviso copiato dal Circolo Porto, che ringrazio).
Logistica
Ritrovo alle 9 a Chianni (Pisa), al solito parcheggio del cimitero. Partenza alle 9 e 30. Pranzo al sacco, rientro nel primo pomeriggio. Il giro si presta poco a tagli (si rischia di scorciare troppo o troppo poco).
C'è una fonte per l'acqua alla partenza (al cimitero ), una dopo 5-6km e una poco oltre la metà del giro (sui 20km)
Come arrivare a Chianni
- Per chi viene da Pisa/Livorno: FI-PI-LI fino a Pontedera ovest/Ponsacco e proseguire per Casciana Terme e poi per Chianni
- Per chi viene da Firenze: FI-PI-LI fino a Pontedera e proseguire per Casciana Terme e poi per Chianni
- Per chi viene dal senese: da Colle Val D'Elsa andare verso Volterra e, al bivio di Roncolla, proseguire verso Pisa/Pontedera; in località "La Sterza" prendere per Chianni
- Per chi viene dalla costa: Emilia fino alle Badie, proseguire per Castellina M.ma e poi per Chianni
- Per chi viene da Lucca: via di Sottomonte fino a Bientina, Pontedera e proseguire per Casciana Terme e poi per Chianni oppure andare a Pisa e prendere la superstrada (vedi uno dei punti precedenti)
Il giro
Circa 34km per circa 1200m di dislivello. Giro alla portata di tutti purchè allenati (non è la Sellaronda ma sono sempre 1200hm) e abituati alla guida su "viottolo". Si parte quasi subito con una discesa abbastanza impegnativa e a tratti ripida; arrivati in fondo si "ricaa" e si deve pedalare fino in cima al Poggio alla Nebbia da dove parte un tratto di 9km di sentieri, un po' in salita ma soprattutto in discesa, inframezzati solo da brevi parentesi di stradelli o sterrate. Faremo la "Parabola", il "Tiglio", il "Ceppo", il "Sentiero del Taglialegna", il "Superenduro" ed infine le "Vignacce" arrivando sull'asfalto vicino a Santa Luce. Lì si può fare scorta d'acqua, mangiare un panino e bere un caffè per poi ripartire sulla sterratona del Pian del Pruno che ci riporta al Poggio alla Nebbia. Da qui parte la discesa finale: la "Rete" e la ripiderrima "Diat" (che era piaciuta nel 2008 e che vi ripresentiamo riveduta, corretta e allungata).
Attenzione! L’escursione è una libera aggregazione tra persone che conoscono un percorso ed altre che decidono, consapevolmente e a proprio rischio e pericolo, di farsi guidare alla scoperta dei sentieri prescelti. Ciascuno, perciò, deve essere ben conscio dei propri limiti tecnici e fisici.
(Avviso copiato dal Circolo Porto, che ringrazio).