rifugio in quota con i gestori ci hanno offerto da bere, eccellenti... discesaccia tecnica sulla via del ritorno...
tornati...
non ho le forze per fare un resoconto dettagliato!!
..un culo che proprio non mi aspettavo... dal caldo al gelo, dal sole bollente al vento freddo e tagliente per passare alla pioggia... accolti in festa ad un rinfresco paesano per l'inaugurazione di un bar ignari che da li a poco ci aspettava una delle piu' dure salite su bitume con tornanti che abbia mai fatto 500 mt di dislivello in 3/4 Km!!!!!!!!! boh...
sorpresa del dynamico: tosto come la roccia e simpatico a 360°!
stoicismo del vence: su una salita del genere venire su con una ruota frenata dalla rottura di un raggio deve essere stato disumano... ma quando le cose vanno male ricordarsi che possono andare anche peggio.. e tac si rompe la catena....
un abbraccio a passolento che mi ha letteralmente salvato la vita con la sua coperta termica, stavo in crisi spaventosa da freddo, battevo talmente forte i denti che a momenti mi salta una capsula!!
Magnata a Barete con due lire....ed ancora offerte da parte dei gestori di dolci da portare a casa... non esiste un commento adeguato quando si incontrano persone cosi' splendide..
...geppo ci sei veramente mancato...
mò vado a corcamme 
HO VISTO LA MADONNA!!!giuro che l'ho vista. Se ne stava lì, insieme a San Pietro, seduta sul paracarro dell'ultimo dei tornanti di quella maledetta salita.Mi faceva ciaociao con la manina.
Ma perchè ho la netta sensazione di aver fatto un giro ... di sola salita?????
con quello che te sei bevuto e magnato a Capitignano!!!
, oltre che, ma questo si sapeva già, grandi faticatori e fortissimi discesisti! che mi consolavano nell'incedere faticoso ...che bello sentirsi apprezzati in certi momenti!!! i particolari sulle donne che facevano trakking li lascio al Vupi ..perkè io nn li ho vissuti in prima persona!
miiiii co stè foto
mo c'ho uno davanti che vo' fà testamento
lo caccio e te metto ste' du' foto
ciao
eccellente descrizione, VenceMario, che da' veramente il senso di questa esperienza, piu' che escursione.bene...ora un piccolo resoconto...dopo però aver ringraziato tutti i compagni d'avventura che si sono dimostrati pazienti, silenziosi e garbati amici
abbiamo iniziato a pedalare con circa un'ora di ritardo rispetto al previsto, ma abbiamo recuperato subito nella prima panoramicissima salita di 8,5 km che da Pizzoli Castello ci ha portato alla prima sella verso il Monte Marine. da lì con un paio di strappi notevoli (dove tutti abbiamo apprezzato le ottimi doti di scalatore di Daniele Dynamic) in vetta al M.te Marine, sopra al Passo delle capannelle, dove abbiamo fatto il primo breakpanino con splendida vista sul lago di campotosto ed i monti della Laga. e fin qui tutto bene, anche perkè l'avevo fatta l'anno scorso con Gerry, poi abbiamo cercato un passaggio per scendere a valle in direzione del lago. non avendo trovato un sentiero, ci siamo buttati alla ventura in una splendida e goduriosa discesa a campo libero, saltando sopra sassi e terrapieni (e dove il Vupi ha potuto esprimere tutta la sua maestria), sino a raggiungere un bel sentiero in piano che conduce alla fonte Capoccia. e da qui attraverso un sentierino strettissimo e piuttosto accidentato, ma tuttosommato fattibili (anche se in alcuni tratti si deve spingere per forza) siamo sbucati sulla strada asfaltata...e qui abbiamo commesso il fatidico errore...anzichè risalire a destra verso "la Forchetta" e "Casa d'Antona" ...ci siamo fatti prendere dalla foga della discesa su bitume convinti che fosse quella per il lago...in realtà nel giro di poco ci siamo ritrovati a Capitignano ... grave errore!!! mitigato dalla festa paesana che era in corso sulla piazzetta principale con ogni ben di Dio in vista sopra una tavolata ...e lì ...sebbene titubanti ..abbiamo seguito l'esperienza di Passolento che si è messo di fianco e, facendo finta di parlare con noi, prelevava vino, bellini, tramezzini, olive, pezzetti di parmigiano, mozzarelline e quant'altro ingurgitandoli in men che nn si dica!!!! sbalorditi da cotanta arte, anche noi ci siamo dati da fare ...il Vupi ha allacciato una solida relazione con un'avvenente dama di compagnia della croce rossa locale che, stupita dalla prestanza atletica del giovanotto, lo invitava subito a rimanere alla festa...Daniele Dinamico nel frattempo facendo finta di dar da mangiare ad un anziano pastore maremmano, prelevava vassoi interi di vivande..io sinceramente stupìto dall'intraprendenza dei miei amici, cercavo di stemperare parlando con un local e chiedendo informazioni sulla strada per il lago. mentre accadeva tutto ciò, arriva il Vupi che con la boccapiena di olive e mozzarelle mi dice che la sua "amica" della croce rossa suggeriva di fare la strada più lunga pari a 20 km di bitume, anzichè una più corta di 3 km che però era molto pendente. a quel punto, tutti - e dico tutti - abbiamo deciso, anche se a panza piena di affrontare la via più corta...e qui l'altro fatidico ERORE!!!!! 3 km di tornanti (denominati "Svolte di Lima") che salivano da quota 916 a 1475, cioè per ben 559 metri!!!!!! in compenso, col mio solito culo, a metà salita mi si è anche rotto un raggio della ruota posteriore, col risultato che la stessa strusciava abbondantemente contro il carro provocando un "naturale" freno che in quell'amabile salita mi ha alquanto consolato!!!!! nel mentre che salivo, sentivo simpatiche litanie degli altri amici,
arrivati in cima (il Vupi e Daniele Dinamico per primi), dove c'è un bel rifugio che domina il lago, tanto per gradire mi si spezza anche la catena!!! ...in quei momenti ho ricordato tutto il mio passato da cherichetto e ho cominciato a farmi qualche domanda. per fortuna che Daniele Dinamico aveva tutto l'occorrente e siamo riusciti a sistemare la catena e a compensare il tiraggio della ruota in modo più che decente (bravo Daniele!!). ci siamo sparati una birra al volo e abbiamo ripreso la strada verso il lago ...ma poichè il Vupi era morto dal freddo, stava per piovere e era tardi, abbiamo fatto la strada più corta senza attraversare il lago per il ponte delle stecche ...vabbè sarà la prossima volta. siamo tornati per bitume al valico delle Capannelle, sciroppandoci l'ultima dolce salita che tanto è piaciuta a Passolento per poi buttarci in un singletrack ripido (individuato al volo dal Vence a destra della strada principale) sassosissimo e friabilissimo (tanto che in certi punti era veramente difficile stare in sella), che attraverso una cava semiabbandonata, ci ha condotto, come speravo, proprio dentro l'abitato di Pizzoli. ...il resto è leggenda!!!!
!! Grazie a tutti ancora. è stata una splendida escursione ...vissuta, come sempre succede quando organizzo io, con un pò di trepidazione.
Un abbraccio e alla prossima.
Mario
PS: Daniè ..metti 'ste foto!!!!!
