dolomitisuperbike

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achille

Biker grossissimus
il nostro team è fuori di testa...ma dio bono voi ci battete :smile:

Non dite poi che non sapevate...non immaginevate...etcc etcc...
La sostanza giallastra che hanno nella borraccia non sono integratori al limone ma Verdicchio....il pelo nelle gambe è superiore alla media per difendersi dal freddo non hanno la divisa invernale per cui.... e generalmente arrivano sempre infangati perchè le pozzanghere non le evitano...

P.S. le gare devono essere dure e massacranti altrimenti non vengono inserite nel calendario sociale.

Sembra che siano diretti discendenti di vikinghi rifugiati nei monti attorno a Cingoli...:fatti-so:
 
Non dite poi che non sapevate...non immaginevate...etcc etcc...
La sostanza giallastra che hanno nella borraccia non sono integratori al limone ma Verdicchio....il pelo nelle gambe è superiore alla media per difendersi dal freddo non hanno la divisa invernale per cui.... e generalmente arrivano sempre infangati perchè le pozzanghere non le evitano...

P.S. le gare devono essere dure e massacranti altrimenti non vengono inserite nel calendario sociale.

Sembra che siano diretti discendenti di vikinghi rifugiati nei monti attorno a Cingoli...:fatti-so:


:smile:
 

bikersgiant

Biker grossissimus

no no siamo eredi del terribile Tito Labieno, il potentissimo luogotenente di Giulio Cesare che conquistò per conto suo la Gallia e sterminò i Galli, io in più ho nel sangue un pò di D'Annunzio e Rodolfo Valentino, tant'è che gli Dei dell'Olimpo mi han dato la missione di EVANGELIZZATORE, devo convertire quante più pollastrelle possibile, sono delle animelle da redimere, la mia vita è votata a questa missione:prega:
Comunque a Cingoli c'è anche il terribile Aldo andate a leggere le sue imprese sul nostro sito, un periodo aveva la fissa delle gare estreme, partecipò alla traversata dell'Appennino dalla Liguria fino a Rimini dormendo dove capitava col sacco a pelo, se lo vedete capite che soggetto è, alto smilzo, barba grigia e folta stile garibaldi, capelli lunghi grigi col codino, monta in bici all'alba e scende al tramonto, una volta lesse su una rivista che gli abitanti di Cingoli andavano in bici fino in Abruzzo a prendere il sale, lui ha voluto emulare sti soggetti antichi, e circa 3 anni fà montò le tasche laterali alla sua bici da corsa, partì il sabato sera verso le 22.00 credo da Cingoli, da solo, lo vedemmo passare nella mia frazione con la bici di notte col fanalino avanti e dietro, tutti ci domandammo dove cavolo andava Aldo, poi lo vedemmo ripassare in direzione di Cingoli la domenica sera più o meno alla stessa ora, con un principio di crampi, tenete conto che Cingoli è in cima ad un monte e non ci si arriva con strada pianeggiante, l'indomani veniamo a sapere che era partito il sabato sera da Cingoli diretto verso Pescara credo o nelle vicinanze insomma, arrivato in Abruzzo andò in spiaggia per riempire le due tasche laterali di sabbia (vistyo che non sapeva dove prendere il sale) e poi è tornato con la bici carica di sabbia (sale) a Cingoli, il tutto in poco più di 24 ore per complessivi 380/390 km circa tra andata e ritorno. Questa e altre avventure di Aldo & c. su www.avisbikecingoli.it
 

achille

Biker grossissimus
no no siamo eredi del terribile Tito Labieno, il potentissimo luogotenente di Giulio Cesare che conquistò per conto suo la Gallia e sterminò i Galli, io in più ho nel sangue un pò di D'Annunzio e Rodolfo Valentino[/url]

Tito Labieno (in latino Titus Labienus), (Cingoli, 100 a.C. circa – Munda, 17 marzo 45 a.C.), generale romano.

Fu tribuno della plebe nel 63 a.C. e luogotenente di Giulio Cesare.
Labieno fu legato di Cesare in Gallia e seppe mostrare le sue doti di abile condottiero durante i conflitti contro le popolazioni celtiche dei Tigurini (58 a.C.), dei Treveri (54 a.C.) e dei Belgi (53 a.C.); si dimostrò particolarmente abile nel sedare una rivolta scoppiata nella regione di Lutezia nel 52 a.C..

Nel 50 a.C. gli fu affidato, da parte di Cesare, il governo della Gallia Cisalpina. Nonostante tutto, ripudiò l'amicizia dimostratagli da Cesare e passò dalla parte di Pompeo Magno, diventando uno dei più accaniti rivali di Cesare.
Dopo la sconfitta di Pompeo a Farsalo nel 48 a.C., fuggì in Africa e, ricostituito un nuovo esercito, riorganizzò la resistenza repubblicana. Grazie al riorganizzato esercito, riportò una vittoria contro lo stesso Cesare presso Ruspina nel 46 a.C.. Malgrado ciò, Labieno fu sconfitto nella battaglia di Tapso e durante la battaglia di Munda, il 17 marzo del 45, una sua errata manovra militare causò, seppur in parte, l'annientamento dell'esercito repubblicano e la sua stessa fine.


Si ma alla DSB....non fare la fine di Tito Labieno...
 

bikersgiant

Biker grossissimus
[Non andò proprio così dovresti leggere la biografia, non fu un errore di Labieno ma un errore di valutazione della fanteria romana che vedendo la cavalleria di Labieno indietreggiare, pensò che questa avesse ceduto e stesse scappando in realtà Labieno accortosi che alcune coorti nemiche stavano arrivando su un fianco, fece indietreggiare la cavalleria per fare una manovra di sganciamento volta ad aggirare il nemico che stava arrivando di sorpresa lateralmente, ma i fanti credettero che la fanteria stesse scappando e sbandarono inesorabilmente finendo nelle mani del nemico. Si dice che Labieno assediato a Munda in Spagna, per non cadere vivo nelle mani dei Cesariani, usci dalla città armato di tutto punto in sella al suo destriero e si scagliò da solo contro il nemico facendosi trafiggere da decine di frecce. Nonostante il tradimento di Labieno, Cesare alla sua morte gli tributò tutti gli onori militari come si usava fare con gli eroi caduti in battaglia, mentre ai nemici solitamente veniva riservata una fine ben diversa. Questo fatto è citato anche in un passo del De Bello gallico scritto proprio da Cesare, e arrivando a Cingoli vi è una lapide che ricorda proprio questo fatto.:fatti-so:
 

achille

Biker grossissimus
[Non andò proprio così dovresti leggere la biografia, non fu un errore di Labieno ma un errore di valutazione della fanteria romana che vedendo la cavalleria di Labieno indietreggiare, pensò che questa avesse ceduto e stesse scappando in realtà Labieno accortosi che alcune coorti nemiche stavano arrivando su un fianco, fece indietreggiare la cavalleria per fare una manovra di sganciamento volta ad aggirare il nemico che stava arrivando di sorpresa lateralmente, ma i fanti credettero che la fanteria stesse scappando e sbandarono inesorabilmente finendo nelle mani del nemico. Si dice che Labieno assediato a Munda in Spagna, per non cadere vivo nelle mani dei Cesariani, usci dalla città armato di tutto punto in sella al suo destriero e si scagliò da solo contro il nemico facendosi trafiggere da decine di frecce. Nonostante il tradimento di Labieno, Cesare alla sua morte gli tributò tutti gli onori militari come si usava fare con gli eroi caduti in battaglia, mentre ai nemici solitamente veniva riservata una fine ben diversa. Questo fatto è citato anche in un passo del De Bello gallico scritto proprio da Cesare, e arrivando a Cingoli vi è una lapide che ricorda proprio questo fatto.:fatti-so:

........................... :hail:
 

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