Vi racconto i mie 53 minuti iniziali di DSB, e gli ultimi... 53 secondi:
Sono le 5,30 suona la sveglia, ma questo è un orario da stradisti non da bikers! va bè alziamoci, un occhiata fuori, c'è un pallido sole che illumina la valle verso Villabassa, tutto è avvolto nella nebbia solo le cime più alte ne sono fuori, accontentiamoci: almeno non piove.
Le cose da indossare sono pronte, ieri abbiamo molto ragionato e alla fine abbiamo deciso: pinocchietto e maglia estivi, manicotti, gilet antivento e guanti con le dita coperte.
Scendiamo a colazione, c'è già il resto dei Pedalandiani, è un gran incoraggiarci e consigliarci. Finalmente si sale in bici, pedale agganciato, si va. Nella discesa verso Villabassa cerco ogni piccola salitella, ogni rampetta pure i dossi per fare un minimo di riscaldamento, ma alla fine il risultato non sarà un granchè. Man mano che ci avviciniamo all'entrata in griglia, si affiancano a noi, ci precedono e ci seguono un numero sempre crescente di bikers, che arrivano da ogni traversa escono da ogni angolo, lasciano ogni camper o casa. Si entra in griglia, io ho la nera, la quarta, partirò alle 07,50. Intorno a me arrivano gli altri concorrenti, oltre la fettuccia vedo arrivare quelli della gialla, partiranno alle 07,45. C'è uno strano silenzio, solo qualche sussurro o richiamo x gli amici che ti cercano. Quardo il cardio sono le 07.40 i primi saranno già alle prese con la prima salita, alzo gli occhi e quelli della griglia gialla son letteralmente spariti, tocca a noi. Ci fanno avanzare lentamente fino ale rettifilo di partenza/arrivo e quì l'atmosfera cambia di botto: il pubblico applaude, gli amici urlano dalle transenne, lo speaker grida nel microfono la musica e a palla, l'elicottero si abbassa verso di noi, un'emozione fortissima ti sconquassa tutto. Neanche il tempo di capire e parte il conto all'arovescia 5..4..3..2..1..colpo di pistola e via.
Pedalo agile cercando di conservare la posizione, ma qui non è come da noi, non cercano di passarti ad ogni metro, ma dura poco: si sale subito. Le gambe girano facili, la spinta è buona la fc sale bene, quadagno posizioni cerco di mantenere un buon passo, sorpassare non è complicato, ogni tanto qualche pezzo fuori traccia, ma tutto normale. Dopo un paio di chilometri guardo in alto è vedo la testa del mio gruppo a 20 metri, in un momento di onnipotenza penso "dai metti il 23, è andiamo a vedere che si prova a stare tra i primi..." per fortuna dura poco, tengo il 30, mi concentro sulla guida, cercando di percorrere la traiettoria migliore, la più scorrevole, la meno faticosa. Inizio a raggiungere e sorpassare quelli col pettorale giallo, poi anche la coda di quelli verdi, oh ma quì si cammina poprio forte! Neanche il tempo di compiacermi, che inizia il tratto nel bosco. C'è un tratto tecnico, ma breve, su delle radici, c'è chi si ferma chi cade chi grida, io inizio ad urlare"..sono solo radici,è facile pedalate non vi fermate..." ma non c'è nulla da fare: non li convinco, scendo, alzo la bici, scavalco alcuni annodati in terra, e riparto. Questo tratto è particolarmente bello: sale in una foresta di pini altissimi, con la luce che filtra dall'alto disegnando magiche zone di luce e ombra. Ultime due rampe e come d'incanto mi ritrovo alla separazione dei due tracciati, sono trascorsi circa 53 minuti, 14km e 800mt di dislivello dalla partenza........
......Villabassa è alla mia sinistra, ultima rampetta sul cavalcavia, blocco la forcella spingo in piedi sui pedali il 44, le gambe mi urlano una serie infinita di insulti, ma io faccio finta di nulla, insisto, accelero nella discesetta, pennello la esse che porta sul rettilineo d'arrivo.... ecco in fondo l'arco del finish.... ecco l'orologio che scandisce il tempo..... Faccio scendere la
catena fino al 13, spingo, spingo, spingo.....sento la voce di Quentin che mi incoraggia e mi applaude. E' fatta, è finita, sono arrivato. E' stata un bellissima è indimenticabile prima DSB, anche se percorso corto, corsa in 3h10'53", con il bel risultato di 453° assoluto, 8° di categoria.