spiacente per te ma rimango della mia opinone ed in futuro mi comportero' con tutta l'elasticita' che riterro' necessaria , come faccio da 20 e passa anni di mtb senza aver mai causato danno ad alcuno.Sfugge una cosa, innazitutto queste sono regole di buoncostume e non leggi e che in secondo luogo in ogni caso queste regole sono fatte per tutelare anche i ciclisti.
In uno scontro tra un ciclista in discesa a 20 km/h e un pedone in salita a 2 km/h, la responsabilità, civile o penale, con annesso risarcimento danni, spetterà al 99% dei casi al ciclista. Difficilmente ci sarà un giudice che attribuirà la colpa dell'incidente al pedone quasi fermo perchè non è saltato via come un gatto.
Per questo vige anche la regola che ha la precedenza un ciclista che sale, oltre che per evitare che si fermi e non riesca più a ripartire anche perchè la disparità di velocità è talmente alta che la colpa sarà attribuita, totalmente o maggiormente a chi scende.
Per non parlare se si va contro ad un persona, animale o oggetto fermo in mezzo al sentiero, in quel caso ovviamente la responsabilità è al 100% di chi scontra, senza se e senza ma.
Forse è il caso di metterselo in testa, in ogni luogo del mondo (anche nei sentieri da downhill unidirezionali) bisogna mantenere, una cit. "velocità commisurata alle condizioni della strada" e aggiungerei del pilota/mezzo, che vuol dire, che se anche il mio mezzo mi permette di andare a 100, ma il tracciato (causa visibilità, fondo, ecc...) mi lascia uno spazio di arresto solo di 50, io devo andare a 45. Altrimenti sarò sempre responsabile dell'incidente.
E qui non c'è niente di elastico.
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