News Divieto per le MTB nel Parco Regionale delle Alpi Marittime?

sembola

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Avrei però una domanda tecnica: ma siamo sicuri che tutte le ebike rispettino il concetto di alimentazione progressivamente ridotta? A me è parso non sia tanto progressiva... ma probabilmente è una mia impressione.
Diciamo che è un classico esempio di legge scritta coi piedi, nella fattispecie un concetto che (giusto o sbagliato) non è quantificabile e quindi sostanzialmente inutile. "Progressivamente" sarebbe anche dare a 24 kmh la metà della potenza erogabile ed a 25 kmh staccarla...

Con la e-bike ne faccio 1600 e torno a casa solo stanco, ma a rompere i coglioni sui sentieri ci vado in entrambe le modalita'.
Non esattamente, cambia la la quantità , meno di quanto possano fare gli shuttle o le risalite meccanizzate, ma un aumento della quantità c'è.
Può essere che questo aumento non sia significativo. Parliamone :prost:
 

Elandur

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sulla prima parte ti do ragione.
Sulla questione pedone decisamente no. Perché un pedone dovrebbe spostarsi? Ti fermi, fai passare e riparti. Se sei su un tratto tecnico idem. La maggior parte dei pedoni (cortesi) si sposta, ma io rallento comunque fino a passo d'uomo, sorrido, ringrazio, saluto.

Ovviamente rallento, ci mancherebbe, ma come mi è capitato qualche giorno fa: discesa molto inclinata, con radici e sassi friabili, con le ruote che pattinavano abbastanza, velocità 0 perchè era al limite del trialistico, becco 4 o 5 persone che salgono... si sono messe da parte e mi hanno fatto passare, ho ringraziato e ci siamo salutati.

dopo quel pezzo mulattiera da 60 all'ora potenziali, fatta a 10, perchè cmq piena di pedoni. Credo che ci siano situazioni diverse e la valutazione sia da farsi caso per caso. E se la convivenza sana c'è. queste valutazioni le si fanno insieme. Dire che "il pedone ha sempre la precedenza" mi pare sinceramente estremo.
 

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Su quello non ci piove, però al di là della persona in sè, credo ci sia anche un'educzione rispetto alla disciplina/sport che si sta facendo, o all'ambiente.

A me per esempio i cacciatori stranno tremendamente sulle palle per ragioni etiche ecc che non sto qua a discutere, ma se mi chiedessero come si sono comportati con me quando li ho incrociati in bici in montagna, non potrei che dirne bene.

Tutti quelli che ho incontrato mi hanno sempre lasciato strada, tenuto i cani e scaricato i fucili o quantomeno hanno messo in sicurezza il mio passaggio.

Da molti montanari mi basterebbe questo.

e se introducessimo il concetto di "rispetto" piuttosto che quello di "educazione"?
la seconda appare più una sorta di....tramandare nozioni più o meno formali....la prima dovrebbe essere quasi istintiva....contestualizzata ovviamente in un ambito culturale....da un qualsiasi "ospite" ci si aspetta rispetto prima che educazione poichè in sostanza si definisce ospite sia chi accoglie sia chi è accolto. ;-)
 
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mirc0

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Ovviamente rallento, ci mancherebbe, ma come mi è capitato qualche giorno fa: discesa molto inclinata, con radici e sassi friabili, con le ruote che pattinavano abbastanza, velocità 0 perchè era al limite del trialistico, becco 4 o 5 persone che salgono... si sono messe da parte e mi hanno fatto passare, ho ringraziato e ci siamo salutati.

dopo quel pezzo mulattiera da 60 all'ora potenziali, fatta a 10, perchè cmq piena di pedoni. Credo che ci siano situazioni diverse e la valutazione sia da farsi caso per caso. E se la convivenza sana c'è. queste valutazioni le si fanno insieme. Dire che "il pedone ha sempre la precedenza" mi pare sinceramente estremo.

Più che estremo direi netto e inequivocabile, attributo essenziale delle regole ben fatte.

Il buon senso dei casi che hai citato va oltre la regola (ma spesso il buon senso è soggettivo e, di conseguenza opinabile/equivocabile).
 
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sembola

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Un conto sono i soliti rimba che "hanno visto la luce" (che in ogni caso trovi su ogni tipologia di bici), un altro criminalizzare un'intera categoria con argomentazioni spesso tirate per i capelli.
Mauro, io non criminalizzo nessuna categoria.
Dico che c'è gente (pochi, probabilmente, ma ci sono) chi fa KOM farlocchi, ti scatta in faccia, aggira i blocchi (e qui pochi non sono...) e adduce giustificazioni non richieste (e nemmeno dovute, come dici tu stesso) quando non campate in aria.

Lo si può dire che chi si comporta così è commendevole? Oppure va tutto bene perchè "sono fratelli biker" (cit. Bikerciuc) ?
 
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e.

Dove sta il problema vero?
1. che in montagna si tende a dar ragione a chi va a piedi. Sono stato in Alpe di Siusi e appena entrato in albergo c'era un cartello enorme con le "regole per le mtb" che recitava che "i pedoni hanno sempre la precedenza". .

sembrera' che sto scherzando ma non è cosi'
sono nato al mare ed un po' mi piacerebbe che tutta l'attenzione ed il rispetto che ci sono per i monti ci fosse anche per il mare e che anche li il nuotatore avesse sempre la precedenza....ed invece il mare è luogo di nessuno ,dove puoi scorrazzare con gommoni motoscafi moto d'acqua e farsi una nuotata e rischiare la pelle tra un po' sono sinonimi, altro che le mtb a creare problemi....
scusate l'OT
 
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sembola

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Dire che "il pedone ha sempre la precedenza" mi pare sinceramente estremo.
E' una convenzione abbastanza condivisa a livello generale nel mondo dell' outdoor. I cavalli danno la precedenza a persone e bici, le bici danno la precedenza alle persone.

Poi ovviamente serve del buonsenso. Quando sono a piedi e scendo e trovo qualcuno che sale se posso mi scanso per non ostacolarlo, del resto la precedenza a chi sale un'altra convenzione dell'andare in montagna.
 
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Sulla questione pedone decisamente no. Perché un pedone dovrebbe spostarsi? Ti fermi, fai passare e riparti. Se sei su un tratto tecnico idem. La maggior parte dei pedoni (cortesi) si sposta, ma io rallento comunque fino a passo d'uomo, sorrido, ringrazio, saluto.

a me non piace questo malcelato senso di colpa rispetto ai pedoni che ci portiamo dietro, la montagna mica è solo loro, se posso lascio passare ben volentieri, se non posso chiedo strada.
 

Boro

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Diciamo che è un classico esempio di legge scritta coi piedi, nella fattispecie un concetto che (giusto o sbagliato) non è quantificabile e quindi sostanzialmente inutile. "Progressivamente" sarebbe anche dare a 24 kmh la metà della potenza erogabile ed a 25 kmh staccarla...


Non esattamente, cambia la la quantità , meno di quanto possano fare gli shuttle o le risalite meccanizzate, ma un aumento della quantità c'è.
Può essere che questo aumento non sia significativo. Parliamone :prost:
Che aumento ci sia e' indubbio ed era un aspetto su cui sono sempre stato daccordo ma credo che se mi comporto male, posso farlo sia sia un giro da 1000 che da 1600 i danni li faccio lo stesso, ne faro' avviamente di piu'.
Inoltre c'e' un altro aspetto da considerare, la possibilita' di diversificazione.
Premesso che in molte zone scrause appenniniche potrei girare anche in moto che poco cambia perche' non c'e' un cane e spesso mi occorre il macete, i biker senza ausilio elettrico tendono a battere sempre gli stessi posti, un po' per effetto gregge, un po' perche' se vuoi pedalare certe salite non te le puoi permettere e quindi si sale piu' o meno dalle solite direttive e alla domenica devi stare attendo alle bici in faccia. Con la e-bike puoi fare rotte alternative che sono poco frequentate perche' troppo dure e in questo modo scarichi le piu' gettonate, o meglio eviti il marasma domenicale.
Quindi in quanto tale non vedo nella e-bike il demonio in carne ed ossa (purche' a norma), certo se la unisci a zone fortemente turistiche dotate di impianti di risalita e magari con comode via di accesso dove girano degli shuttle che ti portano in quota allora la faccenda si complica e non poco.
 

mirc0

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.
a me non piace questo malcelato senso di colpa rispetto ai pedoni che ci portiamo dietro, la montagna mica è solo loro, se posso lascio passare ben volentieri, se non posso chiedo strada.

Ma che senso di colpa?
Trattasi di regola/convenzione che viene utilizzata in ambito montano.
Francamente non so se sia regola scritta o meno, ma che venga utilizzata è certo.
Anche associazioni mtb l’hanno accolta nel loro codice di comportamento.

Decalogo NORBA (national off road bicycle association)
http://www.cicloturismoitaliano.it/codice_norba.html
 
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Ma che senso di colpa?
Trattasi di regola/convenzione che viene utilizzata in ambito montano.
Francamente non so se sia regola scritta o meno, ma che venga utilizzata è certo.
Anche associazioni mtb l’hanno accolta nel loro codice di comportamento.

Decalogo NORBA (national off road bicycle association)
http://www.cicloturismoitaliano.it/codice_norba.html

ripeto se posso lascio passare, altrimenti chiedo strada , sui sentieri ci son talmente tante varianti che le regole han da essere elastiche.
 

Boro

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Il vero problema e' che in bici in discesa non e' propriamente sempre possibile fermarsi dove si vuole...ed e' questo il nocciolo della questione per me che genera potenziale conflittualita' coi pedoni. Anche guidando con estrema prudenza puo' capitare di incrociare gente in punti dove, se non ti danno strada, evitarli o fermarsi puo' essere una questione non facile.
 

sembola

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Il vero problema e' che in bici in discesa non e' propriamente sempre possibile fermarsi dove si vuole...ed e' questo il nocciolo della questione per me che genera potenziale conflittualita' coi pedoni. Anche guidando con estrema prudenza puo' capitare di incrociare gente in punti dove, se non ti danno strada, evitarli o fermarsi puo' essere una questione non facile.

Permettimi di non essere d'accordo, si deve sempre essere in grado di fermarsi in tempo. Se non si è in grado di farlo si sta andando troppo forte e/o senza prestare adeguata attenzione.
 
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Ci sono punti tecnici dove, per pendenza e caratteristiche del terreno non puoi frenare e fermarti e se non fai scorrere la bici non stai in piedi. Certo su asfalto uno calcola la velocita' e sa piu' o meno quanto occorre per fermarsi dato il mezzo a disposizione. In fuoristrada e' un'utopia, non lo puoi sempre fare, se non sei mandrake.
 
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Il vero problema e' che in bici in discesa non e' propriamente sempre possibile fermarsi dove si vuole...ed e' questo il nocciolo della questione per me che genera potenziale conflittualita' coi pedoni. Anche guidando con estrema prudenza puo' capitare di incrociare gente in punti dove, se non ti danno strada, evitarli o fermarsi puo' essere una questione non facile.

oppure si è in preda alla tempesta ormonale mentre stai facendo la discesa della vita swippando a destra e a manca e ti trovi sulla tua "linea" il vecchietto in pantaloni di velluto marroni alla zuava, calzettoni a quadri in tinta, camicione sempre a quadri ma non in tinta con i calzettoni e bretelloni per trattenere il tutto.....e cosa fai??!! ti esprimi più o meno in questo modo:" TOGLITI DAL CAZZOOOOOO".....incurante del fatto che anche lui era lì in preda alla sua tempesta ormonale poichè 10 metri più in la c'era la moglie vestita da HEIDI che raccoglieva finti funghi o pigne o quant'altro mostrando la sua (ex) parte migliore al rinnovato slancio dello stanco marito....a mio modo di vedere hanno pari dignità entrambe le cose anche se non contemplate in alcun codice.

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oppure si è in preda alla tempesta ormonale mentre stai facendo la discesa della vita swippando a destra e a manca e ti trovi sulla tua "linea" il vecchietto in pantaloni di velluto marroni alla zuava, calzettoni a quadri in tinta, camicione sempre a quadri ma non in tinta con i calzettoni e bretelloni per trattenere il tutto.....e cosa fai??!! ti esprimi più o meno in questo modo:" TOGLITI DAL CAZZOOOOOO".....incurante del fatto che anche lui era lì in preda alla sua tempesta ormonale poichè 10 metri più in la c'era la moglie vestita da HEIDI che raccoglieva finti funghi o pigne o quant'altro mostrando la sua (ex) parte migliore al rinnovato slancio dello stanco marito....a mio modo di vedere hanno pari dignità entrambe le cose anche se non contemplate in alcun codice.

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Oppure ti stai spolmonando su una salita al limite delle tue possibilita', se rallenti di 0,5 km/h sai che sei finito, non ripartirai piu' e magari cadrai nel tentativo di sganciarti in tempo e incroci un bipede in calzettoni che ti guarda ebete mentre e' fermo nell'unico punto dove puoi passare, perche' gia', il sentiero e' largo, ma la traccia pedalabile e' una e lui sta proprio li e ti guarda e non si sposta, pensa che tu, con le ruote, possa salire agevolmente sulle rocce grosse come cocomere che gli stanno accanto per sfilarlo e tu non hai nemmeno la forza di gridare TOGLITI DI MEZZO..!!!:mrgreen::mrgreen:
E' un mondo difficile.
 

Danixele

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Una bici robusta e una vetusta.
Dove sta il problema vero?
1. che in montagna si tende a dar ragione a chi va a piedi. Sono stato in Alpe di Siusi e appena entrato in albergo c'era un cartello enorme con le "regole per le mtb" che recitava che "i pedoni hanno sempre la precedenza". Ma scherziamo!? Se sono in discesa in un pezzo tecnico e puoi lasciarmi strada, lasciamela, che magari è più sicuro per me (che in quel punto potrei non essere così agevole nel fermarmi e scendere) e per te.

a me non piace questo malcelato senso di colpa rispetto ai pedoni che ci portiamo dietro, la montagna mica è solo loro, se posso lascio passare ben volentieri, se non posso chiedo strada.

ripeto se posso lascio passare, altrimenti chiedo strada , sui sentieri ci son talmente tante varianti che le regole han da essere elastiche.

Sfugge una cosa, innazitutto queste sono regole di buoncostume e non leggi e che in secondo luogo in ogni caso queste regole sono fatte per tutelare anche i ciclisti.

In uno scontro tra un ciclista in discesa a 20 km/h e un pedone in salita a 2 km/h, la responsabilità, civile o penale, con annesso risarcimento danni, spetterà al 99% dei casi al ciclista. Difficilmente ci sarà un giudice che attribuirà la colpa dell'incidente al pedone quasi fermo perchè non è saltato via come un gatto.
Per questo vige anche la regola che ha la precedenza un ciclista che sale, oltre che per evitare che si fermi e non riesca più a ripartire anche perchè la disparità di velocità è talmente alta che la colpa sarà attribuita, totalmente o maggiormente a chi scende.
Per non parlare se si va contro ad un persona, animale o oggetto fermo in mezzo al sentiero, in quel caso ovviamente la responsabilità è al 100% di chi scontra, senza se e senza ma.

Forse è il caso di metterselo in testa, in ogni luogo del mondo (anche nei sentieri da downhill unidirezionali) bisogna mantenere, una cit. "velocità commisurata alle condizioni della strada" e aggiungerei del pilota/mezzo, che vuol dire, che se anche il mio mezzo mi permette di andare a 100, ma il tracciato (causa visibilità, fondo, ecc...) mi lascia uno spazio di arresto solo di 50, io devo andare a 45. Altrimenti sarò sempre responsabile dell'incidente.

E qui non c'è niente di elastico.
 
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