Dei "colpevoli" ce ne sono anche nel nostro "campo". Vediamo di non dimenticarcene.
Io credo che la colpevolezza di alcuni praticanti sia più che altro quella di dare un pretesto a chi, per svariate ragioni, non tollera l'utilizzo dei sentieri da parte dei mezzi a 2
ruote.
Mi chiedo infatti (tranne in qualche raro caso) dove sia questo degrado dei sentieri tale da giustificarne una chiusura generalizzata.
E' un po' il meccanismo che utilizza chi odia le ebike, vede un ebiker commettere una sciocchezza (derapata, mancata rispetto degli altri utenti, ecc.) la prende come scusa e, generalizzando, la appioppa a tutta la categoria chiedendone a gran voce il bando.
Chi da decenni (anzi secoli) fa un utilizzo libero dei sentieri si vede arrivare questa nuova categoria di usufruitori (le bike) e, infastiditi dalla perdita del privilegio, ne chiede il bando adducendo ad un comportamento generalizzato non accettabile che però è prerogativa di solo una parte ridotta dell'utenza.
Intendiamoci, i duri e puri dell'escursionismo probabilmente poco tollerano i cosiddetti merenderos (probabilmente li guardano come guardano le emtb una parte di chi va in mtb) ma, in questo caso, fanno numero e quindi ben vengano le loro proteste se servono allo scopo.
Noi (mtb e emtb) invece ci prendiamo a martellate sui maroni a vicenda, con gran gioia di quelli che sui sentieri ci vanno a piedi.
Fermo restando che un maggior rispetto della montagna da parte di qualsiasi categoria che la frequenta sarebbe comunque necessario, visto le problematiche di rifiuti, sentieri rovinati e rischi incidenti che a volte vengono a galla.