Divieti e multe nel parco della Lessinia

monorotula · 13/11/23

Tc70 ha scritto:
Riuppo...il cappio pian piano si sta stringendo...
Il problema è che cercano confronto con associazioni cicloturistiche, che so, tipo FIAB...ma il vero confronto dovrebbero averlo con i mtbikers veri...che però, a livello nazionale, diversamente da FIAB, CAI e SAT, non hanno un' associazione che li possa rappresentare,( almeno credo...), naturalmente non deve essere selettiva, deve accogliere tutti.

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Non ci sarà mai un associazione nazionale di mtb, possono trovare solo interlocutori locali, al limite. Se nemmeno il CAI a livello regionale ha al suo interno una componente ciclo che possa dire la sua, vi consiglio di divertirvi finchè potete. E' vero che a sentire questa intervista è evidente che non abbiano argomentazioni, ma è anche vero che continuando a pubblicare in pompa magna video di escursioni su sentieri vietati, con profusione di discese fatte a ruota bloccata, risulta difficile acquisire crediti da spendere sul tavolo di una eventuale "trattativa".

monorotula · 13/11/23

Gianz ha scritto:
..
Rapportarsi con FIAB e associazioni del genere, effettivamente è tempo perso, essendo la FIAB un ente che tutto ha a che fare tranne che con uno stile serio di utilizzo della bici...

Ecco, questo modo di pensare è proprio quello che vi costringerà prima o poi a girare esclusivamente sulle strade agro silvo pastorali in compagnia dei SUV, oppure nei bike park, ma solo se pagate il biglietto per la risalita meccanizzata.

orso2020 · 13/11/23

mariaci73 ha scritto:
Minchia,"luoghi sacri ed inviolabili"..la vedo dura confrontarsi con suddetti personaggi..

Purtroppo non la pensa così solo il CAI....

Tc70 · 13/11/23

monorotula ha scritto:
Non ci sarà mai un associazione nazionale di mtb, possono trovare solo interlocutori locali, al limite. Se nemmeno il CAI a livello regionale ha al suo interno una componente ciclo che possa dire la sua, vi consiglio di divertirvi finchè potete. E' vero che a sentire questa intervista è evidente che non abbiano argomentazioni, ma è anche vero che continuando a pubblicare in pompa magna video di escursioni su sentieri vietati, con profusione di discese fatte a ruota bloccata, risulta difficile acquisire crediti da spendere sul tavolo di una eventuale "trattativa".

Che sappia io, il CAI ha comunque una componente ciclo, organizzano anche gite ciclistiche con guida, e ho letto qualche articolo di mtb anche sulla rivista.
Sono tesserato onorario CAI, ma sono solo e probabilmente una pecora nera, non mi confronto fino a che non ci sarà un cambiamento generazionale e di mentalità.

Tronicox · 14/11/23

Da qualche giorno volevo far notare questa presa di posizione da parte del CAI nella figura del direttore responsabile della Rivista del CAI.
Che rende chiaramente l'idea della considerazione e modo di vedere le MTB sui sentieri in montagna, ci da anche indicazione di dove dovremmo pedalare e come. L'a precisazione parla del Veneto, ma si intende che dovrebbe essere così su ogni monte...
Inutile dire che diamo fastidio e siamo mal tollerati. Sono abbastanza perplesso e amareggiato da socio CAI quarantennale!!!

ammericano · 14/11/23

ma il CAI ha potere di regolamentare? e la FCI cosa dice?

raffganz · 14/11/23

Il CAI non ha nessun potere se non quello di influenzare in qualche modo le decisioni di chi per competenza può deliberare. Purtroppo l'intrallazzo tra questa associazione e la politica stessa è molto forte.

Nessunego · 14/11/23

A breve in questo Paese chi vorrà libertà dovrà essere pronto a combattere

Tc70 · 14/11/23

raffganz ha scritto:
Il CAI non ha nessun potere se non quello di influenzare in qualche modo le decisioni di chi per competenza può deliberare. Purtroppo l'intrallazzo tra questa associazione e la politica stessa è molto forte.

Se non ha nessun potere...perchè non si fa una lettera da pubblicare e smentirli?
Ovvio deve essere redatta bene da chi sa scrrivere, e magari perchè no, firmata da MTBforum...che comunque un seguito di n° mila persone lo ha.

Nessunego · 14/11/23

Tc70 ha scritto:
Se non ha nessun potere...perchè non si fa una lettera da pubblicare e smentirli?
Ovvio deve essere redatta bene da chi sa scrrivere, e magari perchè no, firmata da MTBforum...che comunque un seguito di n° mila persone lo ha.

In Italia non conta chi ti segue e nemmeno chi ti vota, importano gli intrallazzi pseudomassonici e pseudomafiosi.

Gianz · 14/11/23

monorotula ha scritto:
Ecco, questo modo di pensare è proprio quello che vi costringerà prima o poi a girare esclusivamente sulle strade agro silvo pastorali in compagnia dei SUV, oppure nei bike park, ma solo se pagate il biglietto per la risalita meccanizzata.

Il punto è: cosa proporre per risolvere la cosa? La FIAB non si occupa di MTB, ma dell'utilizzo generico della bici, spesso e volentieri nei comuni, con iniziative tipo "comune amico delle bici" e/o "comuni ciclabili" e cose di questo tipo. O di cicloturismo, praticamente solo quello. Basta guardare le iniziative sul loro sito istituzionale.
Qualche anno fa intervenne un loro responsabile qui in zona per l'anello ecoturistico delle piccole dolomiti, un interessante anello di 130km per 5000 e passa di D+, ma parlò delle possibilità cicloturistiche e basta.

Davvero: l'unica soluzione sarebbe la creazione di una associazione dedicata alla MTB, ma non che ne faccia scopo di lucro come le varie AMI, CSEN o Accademia Nazionale Mountain Bike, che di fatto organizzano solamente corsi di formazione per accompagnatori su 2 ruote, ma nient'altro.

Persino i cacciatori han la loro associazione nazionale, possibile che noi ciclisti non si riesca a mettere in piedi nulla di simile?

Gianz · 14/11/23

ammericano ha scritto:
ma il CAI ha potere di regolamentare?

Il CAI, come la SAT in Trentino, sembra avere la gestione di parte della sentieristica di zona. E questo fa si che si senta autorizzato a regolamentare, come fa con i suoi rifugi, dove devi sottostare a delle regole quando decidi di usufruirne.

Il problema è che Regioni, Province e Comuni han già altro per la testa che la manutenzione dei sentieri di montagna, e lasciano volentieri la cosa in mano a chi già se ne occupa. E' anche vero che alcune regioni, tipo il Veneto, ha già dai primi anni '90 una regolamentazione assai stringente per quanto riguarda le MTB e i sentieri. Nella zona incriminata, infine, ci si mette anche l'Ente Parco, con proprie regole e restrizioni, chiaramente indicate, ma NON tabellate da nessuna parte o quasi. I cartelli che indicano che stai entrando nel Parco della Lessinia si trovano praticamente solo lungo le strade principali, ma poco/niente sui sentieri. La Riserva Naturale di Campobrun, invece, qualche cartello qua e là l'ha fatto installare.

monorotula · 14/11/23

Non saprei, è da qualche anno che non faccio più parte delle attività CAI, e non so cosa sa questo atto cui fa riferimento la rivista. DI sicuro dalle mie parti le sezioni che fanno attività ciclo si guardano bene dall'osservare tali indicazioni, se hanno intenzione di raccogliere adesioni.

Gianz · 14/11/23

monorotula ha scritto:
DI sicuro dalle mie parti le sezioni che fanno attività ciclo si guardano bene dall'osservare tali indicazioni, se hanno intenzione di raccogliere adesioni.

Anche la sezione locale ha una componente MTB, ma ne sento parlare veramente pochissimo, dopo anni di stasi. Di certo praticare un certo tipo di MTB e poi andare a dirlo in sede CAI non è che ti faccia raccogliere chissà quanta simpatia.

Tronicox · 15/11/23

Tc70 ha scritto:
Se non ha nessun potere...perchè non si fa una lettera da pubblicare e smentirli?
Ovvio deve essere redatta bene da chi sa scrrivere, e magari perchè no, firmata da MTBforum...che comunque un seguito di n° mila persone lo ha.

Purtroppo i soci CAI sono oltre i 320000...
Difficile scontrarsi con un pachiderma simile.

Tc70 · 15/11/23

Tronicox ha scritto:
Purtroppo i soci CAI sono oltre i 320000...
Difficile scontrarsi con un pachiderma simile.

D' accordo, ma in remoto caso, davanti ad un giudice non sarà la quantità degli uni, ma la qualità degli altri a far una differenza...
Se ci si arrende ancora prima di combattere, mettiamoci pure il cuore in pace, saremo relegati ai bike park, e alle forestali lisce come palle da biliardo...

Nessunego · 15/11/23

Tc70 ha scritto:
D' accordo, ma in remoto caso, davanti ad un giudice non sarà la quantità degli uni, ma la qualità degli altri a far una differenza...
Se ci si arrende ancora prima di combattere, mettiamoci pure il cuore in pace, saremo relegati ai bike park, e alle forestali lisce come palle da biliardo...

Davanti a un giudice faranno fede le norme emanate dalla politica nazionale e locale, per ingraziarsi i voti di 320.000 persone

Tc70 · 15/11/23

Nessunego ha scritto:
Davanti a un giudice faranno fede le norme emanate dalla politica nazionale e locale, per ingraziarsi i voti di 320.000 persone

Si però le norme non dicono che la montagna è di uso esclusivo e di proprietà esclusiva del CAI...quindi un giudice in caso, avrà di che pensare prima di emanare, a meno che, forte dei 320.000, si fa corrompere...

Nessunego · 15/11/23

Tc70 ha scritto:
Si però le norme non dicono che la montagna è di uso esclusivo e di proprietà esclusiva del CAI...quindi un giudice in caso, avrà di che pensare prima di emanare, a meno che, forte dei 320.000, si fa corrompere...

Per ora non lo dicono, spiegavo perché a breve lo diranno. O perché vieteranno le bici sui sentieri che non siano strade forestali e carrabili.
Il principio del legislatore, immutabile, è chiedersi "Quanti voti mi porta? Quanti soldi mi fa guadagnare? Quanti soldi fa guadagnare ai miei amici?"

Tc70 · 15/11/23

Nessunego ha scritto:
Per ora non lo dicono, spiegavo perché a breve lo diranno. O perché vieteranno le bici sui sentieri che non siano strade forestali e carrabili.
Il principio del legislatore, immutabile, è chiedersi "Quanti voti mi porta? Quanti soldi mi fa guadagnare? Quanti soldi fa guadagnare ai miei amici?"

Se queste sono le premesse, allora è vero quando dai paesi esteri ci definiscono con..." pizza, mandolino, MAFIA"...

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