Discussione filosofico/funzionale sul pignone 42...

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Dr. Ergal

Redazione
Salve,

posto questa discussione in questa sezione e non in quelle di tecnica in quanto non mi interessa discutere sulle difficoltà tecniche di montaggio/usura componenti (ritengo, senza tema d'immodestia, di aver conoscenze, perizia, attrezzatura e manualità adeguate) quanto sulle implicazioni funzionali di quel che vorrei fare: montare un pignone da 42.

ANTEFATTO
ho 41 anni, sono 180 per 85kg (quindi non proprio peso forma :mrgreen:)
Negli anni verdi ho fatto atletica leggera per molto tempo, per poi passare a discipline più fisiche (bodybuilding prima e arrampicata poi), più adeguate al mio gusto e alla mia fisicità, da sempre sbilanciata sul tronco (anche quando correvo e pesavo 72kg, arrivando alla maratona, ho sempre avuto gambe troppo esili per un busto troppo pesante).
Adesso, dopo innumerevoli fratture a ossa e articolazioni per via della moto, ho un po' abbandonato i motori e mi sono appassionato alla mtb.

MEZZO E UTILIZZO
Ho una Rose Uncle Jimbo, con guarnitura 22-32 e pacco pignoni Sram X9 10v 11-36 (cerchi da 26")
PB070016.jpg

La utilizzo per fare enduro (con passaggi anche molto tecnici e tosti) in zone di montagna (vivo in Trentino, sui fianchi della Paganella), quindi mi trovo spessissimo ad affrontare salite anche molto toste (ben oltre il 20%) perdipiù su terreno smosso e sassoso, che rende ancor più difficile la pedalata.
La mia scarsezza atletica, condita alla difficoltà del terreno, mi costringe a scendere e spingere, su quei tratti.

Mi domando se montare un 42 possa essermi d'aiuto in quelle salite così impervie.
In combinazione alla 22 anteriore, porterebbe ad una velocità di avanzamento di circa 3.9 km/h (quindi passo d'uomo) ad una cadenza di pedalata di 60 rpm.

Non essendo espertissimo di mtb, chiedo lumi a voi: per affrontare quelle salitone, avrebbe senso una simile modifica o è meglio comunque scendere e spingere? Non credo che, anche allenandomi e migliorando la mia forma fisica, le possa affrontare con un 22-36.
Potrei continuare ad avere un certo equilibrio o a 4 all'ora scarsi non starei in piedi, sullo smosso?

Grazie per qualsiasi contributo :-)
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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Per me con un rapporto del genere si fa fatica a stare in piedi.
Tanto più che sullo sconnesso è conveniente variare la spinta per superare gli ostacoli, accompagnandola a spostamenti di carico.

Con una marcia un po' più lunga è più facile dare una spinta per superare un punto difficile. La zampata forte al momento giusto.
Con un rapporto così corto, per avere la stessa spinta dovresti dare una frullata che mal si concilia con spostamenti di carico.

Ci vorrebbero due ciclisti sulla stessa bici: uno che frulla al meglio delle sue possibilità e l'altro che supera gli ostacoli come se avesse sotto una moto. La stessa persona non riesce a fare entrambe le cose.

Forse su un fondo brutto ma costante si può tentare la strada che dici tu, se il fondo è sconnesso a mini-ostacoli vale il discorso che ho fatto.
 

desedet_dario

Redazione
30/6/06
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60 pedalate al minuto non è poco, è una cadenza abbastanza veloce soprattutto nella mtb (io pedalo più lentamente).

chiaro che salire ad alte cadenze sarebbe teoricamente la cosa migliore fisicamente, ma non sempre è possibile nella mtb.

Dal punto di vista filosofico io la penso così: se anche andassi più veloce a spinta, sto andando in bici. per cui, per quanto possibile, preferisco pedalare.

a volte comunque, la tecnica di salita aiuta più che l'allenamento, dato che saper pedalare bene e nel modo giusto/giusta posizione, permette di salire su rampe ripide meglio e con meno fatica, a parità di allenamento ;)
 

Dr. Ergal

Redazione
Dal punto di vista filosofico io la penso così: se anche andassi più veloce a spinta, sto andando in bici. per cui, per quanto possibile, preferisco pedalare.

Esatto, il punto è proprio questo: vorrei essere in grado (aldilà dell'allenamento, ovviamente) di potermi pedalare anche queste salitone toste; andando più piano, certo, ma pedalando.
Il punto era proprio capire se un 22/42 permettesse una pedalata "flow" e allo stesso tempo un'arrampicata efficace su certi terreni, molto smossi e molto inclinati. Il mio ragionamento veniva dal fatto che alzandomi in piedi per spuntare sui pedali col 22/36 (ammesso di avere il fiato per reggere più di un minuto) non ho il medesimo controllo della coppia motrice e soprattutto del bilanciamento pesi (per gestire il delicato equilibrio tra impennata e trazione) che potrei avere stando seduto e pedalando un 22/42, seppur a velocità di avanzamento minori.
Se resto seduto, infatti, un 22/36 su quei salitoni non lo spingo nemmeno a pregare in sanscrito :omertà:
 

desedet_dario

Redazione
30/6/06
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Esatto, il punto è proprio questo: vorrei essere in grado (aldilà dell'allenamento, ovviamente) di potermi pedalare anche queste salitone toste; andando più piano, certo, ma pedalando.
Il punto era proprio capire se un 22/42 permettesse una pedalata "flow" e allo stesso tempo un'arrampicata efficace su certi terreni, molto smossi e molto inclinati. Il mio ragionamento veniva dal fatto che alzandomi in piedi per spuntare sui pedali col 22/36 (ammesso di avere il fiato per reggere più di un minuto) non ho il medesimo controllo della coppia motrice e soprattutto del bilanciamento pesi (per gestire il delicato equilibrio tra impennata e trazione) che potrei avere stando seduto e pedalando un 22/42, seppur a velocità di avanzamento minori.
Se resto seduto, infatti, un 22/36 su quei salitoni non lo spingo nemmeno a pregare in sanscrito :omertà:

non ti so rispondere da questo punto di vista, io ho il monocorona 30-42 e faccio tutto, con un buon allenamento. un 22-42 lo vedo comunque molto corto per riuscire a controllare la bici su fondo brutto. forse è valido solo su cementate o fondo buono.
ci sono delle belle rampe a salire al Gazza, comunque, e li intorno :mrgreen:
 

Boro

Biker meravigliosus
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Se c'e' poca trazione piu' la marcia e' corta e la velocita' ridotta piu' iniziano i problemi, x cui secondo me nello smosso e nel brutto non saliresti cmq. Nel compatto e dove la ruota fa presa bene invece l'effetto demoltiplica aiuta parecchio, sempre che non vi siano ostacoli da superare, un minimo gradino fatto a 3 km/h ti fa inpuntare la bici e anche se fai presa dietro facile doversi fermare.
Io non mi aspetterei miracoli.
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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Il punto era proprio capire se un 22/42 permettesse una pedalata "flow" e allo stesso tempo un'arrampicata efficace su certi terreni, molto smossi e molto inclinati. Il mio ragionamento veniva dal fatto che alzandomi in piedi per spuntare sui pedali col 22/36 (ammesso di avere il fiato per reggere più di un minuto)

Se resto seduto, infatti, un 22/36 su quei salitoni non lo spingo nemmeno a pregare in sanscrito :omertà:

A che velocità sali col 22/36?
Scalare marcia (22/42) mantenendo la cadenza di ora è sicuramente più riposante, ma rallenti ulteriormente.
Scalare marcia e aumentare la cadenza può suggerire l'idea del "flow", ma su quelle pendenze è un gran lavoro.
 

Dr. Ergal

Redazione
Salgo molto lentamente, perchè non riesco a spingere a cadenze decenti; è anche per quello che poi, al primo ostacolo, mi fermo: non riesco a tenere un minimo slancio.
Diciamo che in quei frangenti, a occhio e croce, sto intorno alle 30 ppm, per una velocità inferiore ai 3 km/h.

L'idea è di poter tenere una cadenza un filo più alta col 22/46, così da poter essere "flow" (inteso come il poter tenere un ritmo senza interruzioni, per quanto basso), pur a prezzo di uno sviluppo metrico inferiore
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
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L'idea è di poter tenere una cadenza un filo più alta col 22/46, così da poter essere "flow" (inteso come il poter tenere un ritmo senza interruzioni, per quanto basso), pur a prezzo di uno sviluppo metrico inferiore

Addirittura il 22/46? Alla fine conviene montare tutto a rovescio: le corone sulla ruota e i pignoni sul MC ;-)

Scherzi a parte, è difficile da prevedere la reazione al cambio di cadenza.
L'unica maniera, forse, è trovare una pendenza un po' più lieve e provare a frullare di più col 22/36. Così potresti simulare il ritmo che, nella pendenza più forte, terresti con il 22/42 (ovviamente a velocità inferiori).
 

Sciuscia

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Io non pratico enduro, ma onestamente affidarsi al 22/42 la vedo scura.

Mi spiego.

Il 42 lo vedo più adatto per chi, per esigente di gara o pippe mentali sue, non rinuncia al monocorona. E allora ti serve davvero un pignone che ti permetta di eliminare i compromessi sulla corona da mettere davanti.

Secondo me, a salire col 22/42, il rischio di andare in hyperfrullo (terminone tecnico :-) ) è più alto della possibilità di avere vantaggi. In generale, è più producente imparare a spingere un 22/36 che adagiasi su un 22/42, perché, e su questo non ci discuto, SE arrivi in cima senza scendere, vai tranquillo che col 22/36 hai faticato meno.
 

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Io non pratico enduro, ma onestamente affidarsi al 22/42 la vedo scura.

Mi spiego.

Il 42 lo vedo più adatto per chi, per esigente di gara o pippe mentali sue, non rinuncia al monocorona. E allora ti serve davvero un pignone che ti permetta di eliminare i compromessi sulla corona da mettere davanti.

Secondo me, a salire col 22/42, il rischio di andare in hyperfrullo (terminone tecnico :-) ) è più alto della possibilità di avere vantaggi. In generale, è più producente imparare a spingere un 22/36 che adagiasi su un 22/42, perché, e su questo non ci discuto, SE arrivi in cima senza scendere, vai tranquillo che col 22/36 hai faticato meno.


Quotone.
Hyperfrullo lo metterei sotto copyright.
 

Dr. Ergal

Redazione
No, ha ragione: più lungo.
Le ruote da 29" hanno un diametro maggiore, ergo una circonferenza maggiore, ergo uno sviluppo metrico maggiore, ossia equivalgono ad un ALLUNGAMENTO del rapporto finale.

La stessa rapportatura su una 26 e una 29 darebbero come risultato che la 29 è più dura da tirare, perchè sviluppa più metri per pedalata
 

Sciuscia

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No, ha ragione: più lungo.
Le ruote da 29" hanno un diametro maggiore, ergo una circonferenza maggiore, ergo uno sviluppo metrico maggiore, ossia equivalgono ad un ALLUNGAMENTO del rapporto finale.

La stessa rapportatura su una 26 e una 29 darebbero come risultato che la 29 è più dura da tirare, perchè sviluppa più metri per pedalata

A parità di combinazione corona-pignone, sulla 29 si ha un rapporto più lungo.
La circonferenza è più grande, una rotazione di una 29 fa più strada.


...ed è proprio per questo che su una 29" si montano rapporti più corti ;) .
 

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Secondo me con un 22/42 non vai da nessuna parte.. Su sterrato non hai velocità sufficiente x scavalcare gli ostacoli e tenderebbe a far slittare ancora di più la ruota nel momento più critico cioè quando la post tocca l'ostacolo fermandoti.. Su asfalto potrebbe avere un senso ma x usare quel rapporto dovresti avere una pendenza superiore al 25% e tenderebbe ad impennare ogni 3x2 perdendo direzionalitá e facendo ancora più fatica.. Secondo me la cosa migliore è aumentare le proprie capacità con l'allenamento.. Tutti abbiamo fatto fatica all'inizio e cmq in certi tipi di terreno/pendenza l'unica cosa che conta è avere il fiato e le gambe x continuare a pedalare..
 
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