Dischi a Margherita

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
www.ciclonatura.eu
Porto una esperienza"fresca" ho montato un freno a margherita che avevo in casa al posto di quello tradizionale; stesso diametro.
Sembrava che frenasse di meno tale era la modulabilità... Ci ho fatto un giro di quelli tosti e non ho avuto particolari controindicazioni: sembrave che il bloccaggio del freno non esistesse.
Parliamo di un impianto system 8 grimeca con freno a margherita flottante della Giallo Modena (non cercateli non li fanno più )
 

The Kid

Biker novus
24/11/03
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Il mio blocca, figa se blocca!!!
E questo a sentire i tecnici Braking è normale. Ho ritrovato l'intervista del topic "problemi di dischi a margherita" (che consiglio di leggere) e la riporto integralmente. Tra l'altro si spiega anche perchè molti dischi a margherita in realtà NON sono a margherita, ma solo dischi con un bizzarro profilo ESTERNO ondulato, bellino esteticamente e idoneo per ravvivare le pastiglie.

- Perché un disco a margherita?
Un disco standard quando si alza la temperatura e il materiale subisce lo shock termico maggiore si deforma. E può farlo solo allargandosi senza aumentare il suo diametro, in pratica si può solo stortare. Visto che questa deformazione non si può impedire, con il disco Wave ci siamo limitati a indirizzarla nei punti che vogliamo noi. Quando il disco Wave si scalda tende semplicemente a diventare tondo.
- E quindi a riempire gli spazi vuoti
Esattamente. Si parla ovviamente di movimenti di centesimi, ma sono centesimi che si sentono
- Il peso invece scende…
A parità di diametro i Wave pesano molto di meno
- E scaricano meglio il fango…
Si, scaricano meglio perché i “buchi” del Wave sono più grossi rispetto a quelli dei dischi normali
- E il discorso crepe? Una volta partivano proprio dalle forature del disco
Le crepe accadevano nei primi dischi in ghisa forati. Nei dischi in acciaio non ci sono più questi problemi. Il Wave si può muovere liberamente e non avendo degli effettivi punti deboli come tagli o lavorazioni, non ha problemi di crepe
- Ma riducendo la pista frenante non cala anche la potenza?
No, diciamo che dipende dalle applicazioni. Nel motocross ha la stessa potenza ma una maggior modulabilità, perché nel fuoristrada serve quello. Nella strada ha invece una maggiore potenza
- Come è possibile?
Diciamo che diminuisce la superficie su cui appoggia la pastiglia mantenendo la stessa forza. Quando tiriamo la leva del freno facciamo una forza che rimane la stessa sia con disco tondo che con disco Wave. La particolarità sta nel fatto che aumenta la forza per cm2. Se per esempio con i miei pistoncini applico 500 kg su tutta una superficie, avrò una pressione di 1 kg per cm2. Se invece la applico solo su mezza superficie, saranno sempre 500 kg, ma con 2 kg per ogni cm2. Avrò quindi una maggiore forza distribuita per ogni punto
- E questo necessita l’impiego di una pinza dedicata?
No, a parità di pinza e a parità di pastiglia provando i due dischi si sente una notevole differenza
- Senza vibrazioni alla leva?
Si possono avvertire delle vibrazioni a disco nuovo, ma una volta finito il rodaggio non ci sono più problemi
- é vero che i disegni sono coperti da brevetto?
I disegni sono tutti brevettati
- Però in giro si cominciano a vedere dei dischi un po’ strani…
Evidentemente hanno scoperto che il Wave funziona. Ovviamente essendo brevettato noi ci muoveremo di conseguenza…
- Ma se viene variato il disegno il brevetto decade
Uhmm, qua si entra in un campo un po’ particolare. Di base diciamo che è stato registrato un disco non tondo
- Ma i disegni hanno un senso? che parametri seguite?
Certo che hanno un senso. I parametri tecnici sono studiati dall’ingegnere Brioschi, che è un po’ il papà di questi dischi. In maniera semplicistica diciamo che quando le onde del disco sono lontane si ottiene una maggiore modulabilità, avvicinandole invece si privilegia l’aggressività. Infatti sulle moto da strada sono molto più vicine rispetto al cross.
- La federazione motociclistica vi ha imposto di eliminare ogni parte tagliente…
Esatto
- Non era possibile aggirare il problema facendo solo l’interno a margherita e lasciando l’esterno circolare?
Si, ma una forma a margherita interna non avrebbe dato gli stessi risultati. Per permettere una dilatazione omogenea del disco la zigrinatura deve essere sia interna che esterna
- C’è una situazione dove il disco normale è superiore al Wave?
Attualmente, facendo delle prove, no.
- Perciò puntate a cambiare tutta la vostra gamma dischi con i Wave?
Il Wave sarà sicuramente il disco del futuro
- Le caratteristiche di minor peso e maggiore modulabilità del disco Wave sembrano l’ideale per una bicicletta. Voi al settore ciclo non avete mai pensato?
Attualmente (2002 n.d.r.) siamo molto presi dalle moto, ma sicuramente è un settore dove stiamo buttando l’occhio…
 

The Kid

Biker novus
24/11/03
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...dimenticavo. l'URT è quel sistema che propone un carro comprensivo di movimento e guarnitura. In pratica i pedali ondeggiano insieme alla bici. Non ci sono più effetti collaterali nella pedalata (e quindi tutti a dire fantastico, il sistema perfetto...), ma quando ti alzi dalla sella il tuo peso blocca la sospensione (quindi in discesa è una rigida). Risultato: ora lo usano praticamente solo le bici dei supermercati
 

The Kid

Biker novus
24/11/03
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FERMI TUTTI!
Forse i problemi del MIO Braking dipendono dal fatto che FORSE si tratta di uno dei primi prototipi. Dischi cioè di preserie, con disegno eccessivamente cattivo e per questo in seguito leggermente modificato. Faccio una foto e la posto.

Per il momento chiedo scusa a tutti , ma vengo anch'io giù dal pero.. :shock:
 

Tomac

Biker infernalis
8/4/03
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San donà di Piave
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No..la uso ancora la mia ibis....e va che è una meraviglia. Diciamo che non sono bici normali dove basta sedersi e pedalare.....bisogna assettare perfettamente l'ammo ed imparare a tirare con i pedali oltre che spingere. Sarei curioso di provare un propedal sulla ibis.
 

Massimo_M

Biker poeticus
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Utgard
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pero' in discesa si comporta come una rigida, a meno di non stare seduti.
 

Tomac

Biker infernalis
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San donà di Piave
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Diciamo che si sta comodi seduti...sulle lunghe distanze si sentono anche le vibrazioni che danno "fastidio"...poi c'è il discorso dell'effetto catapulta nelle discese più ripide; in pratica se freni con l'anteriore la forcella affonda mentre il post si alza :shock: ......bisogna imparare a spostare bene i pesi..ed a dosare bene i freni.
 

Comaz15

Biker dantescus
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-COLLI EUGANEI- Padova
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Bike
Focus Sam²
Io ce l'ho solo al post. dovrebbe essere fatto da un artigiano di Bologna, mi sembra che qui sul forum lo conosca qualcuno.

Sicuramente a livello si potenza frenante è inferiore all'origianle Formula di pari diametro (160mm), soprattuto a basse velocità: all'inizio l'avevo montato sulla bici da street, ma poi mi sono reso conto che non bloccava la ruota e quindi l'ho trasferito sul Damper.
In velocità le cose vanno meglio perchè la decelerazione avviene in modo più proporzionale alla pressione che si fà sulla leva, ma cmq sempre inferiore come prontezza e potenza.
L'ho trovato molto utile al post, negli ingressi in curva in derapata dove si può controllare abbastanza bene la derapata del posteriore senza però bloccare la ruota.
Sicuramente all'anteriore non lo monterei mai perchè è troppo poco pronto.
Probabilmente i vantaggi della modulabilità si avvertono con diametri elevati (185-200) dove un disco tradizionale sarebbe troppo irruento.

Come consumo non ho notato grandi differenze, però prima di usarlo avevo smussato un po' gli spigoli taglienti.
 

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