------------Il ragazzo è veramente in gamba, portarsi su la bike fino a capanna Margherita è già un'impresa. Io non so quante delle sette vite da gatto gli rimangono, però una se l'è mangiata quì facendo correre un rischio inutile alla sua compagna sciatrice. Su quella montagna se ne vedono di tutti i colori, gente in jeans, quelli che escono dalle tracce a qualche metro da crepacci per fare foto, gente slegata ecc. ecc.. Tutto bene se non è arrivata la tua ora. Ottima la scelta delle condizioni meteo e dei passaggi sui ponti di neve (il c... non guasta mai). Io sfotterei di meno quegli alpinisti che vanno in cordata, corrono gli stessi rischi, ma hanno qualche possibilità in più di ritornare ad Alagna.
Anch'io nutro forti perplessità.
Tempo fa ho già avuto modo di esprimere il mio parere in una discussione CAI/MTB su itinerari di alta montagna fatti in bici.
Ad ogni modo, a parte l'eccezionale impresa fisico/sportiva mi pare che non si sia trattato nè di alpinismo nè di ciclismo.
Il fatto poi che in discesa l'assicurazione (!) fosse garantita dalla ragazza sugli sci che si muoveva con difficoltà e contestualmente al ciclista mi ha fatto pensare ad un elefante tenuto al guinzaglio da un ragazzino di 10 anni, se il ciclista "partiva" chi lo fermava più ?
A mio parere non è così che si va nè in bici nè in montagna.