Oggi altro giro col gps, l'obbiettivo e' sempre quello di scoprire posti nuovi senza la fatica di cercare sulle carte. Decido di stare vicino a casa e mi scarico un percorso definito dal "pubblicante" come "bellissimo".
Ora, capisco la moda imperante dell'endurismo che se non si sale e si scende per almeno 10 volte non lo si ha "enduro"; capisco che c'e' anche una sorta di machismo nel pubblicare una traccia: "io l'ho fatta, voglio proprio vedere se qualcun'altro ci riesce!"; ammetto che sono un po' difficilotto e che pedalo in primis per i paesaggi e l'ambiente che mi circonda e NON per lo sforzo fisico fine a se' stesso... Ma, santo Dio, prima di pubblicare un qualcosa che probabilmente qualche malcapitato ripetera', ci pensate? Bene, salita su forestale, discesa in mezzo ai rovi. Pensi, beh, si sara' sbagliato. Salita su single con ultimi 300 metri a spinta. Boh. Paesino. Discesa su asfalto. Salita mista. Discesa su traccia scassata. Deviazione su sentiero ripido in discesa ancora piu' scassato. Fondovalle. Da notare che l'ambiente circostante era realmente avvilente. Risalita a spinta fino a raggiungere una forestale. Salita comoda e qua' inizia il bello: pensavo fosse quasi finito e invece la traccia inizia a seguire una sorta di sentiero per pedoni che collega tutta una serie di paesotti: solo che essendo in collina prima si scende al fondovalle, su sentiero eroso dalle piogge, e poi si sale, si scende a fondovalle e poi si sale...ad un certo punto si scende su sentiero talmente ripido che faticavo a stare in piedi, a piedi! Certi tratti non credevo al gps tanto erano assurdi. Al 31mo chilometro penso che potrebbe anche bastare e ingrandendo la mappa vedo che mi si prospettano altri due o tre simpatici saliscendi, fondovalle-paese. Basta! Scendo su asfalto e mi sono fatto 10 km aggiuntivi piuttosto di proseguire quell'assurdita'. Il giudizio e' stato 1 per il giro e 2 per il paesaggio solo perche' ci sono un paio di chilometri fantastici su un sentiero che corre sopra un ciglione roccioso con uno strapiombo di una cinquantina di metri. In definitiva l'impressione che mi e' rimasta e' quella di voler "cavare acqua dalle pietre", un'inutile ricerca di dislivello dove non ce n'e'. E mi chiedo, se e' definito "bellissimo" codesto percorso, come si puo' definirne uno sull'altopiano del Nanos, nella selva di Ternova o nei dintorni di Postumia? Divino? Eccelso? Da percorrere solo con preservativo addosso?
Sapete che vi dico? Finora il buon Fabris, con le sue inesattezze, batte il gps 10 a 0!!!
Ora, capisco la moda imperante dell'endurismo che se non si sale e si scende per almeno 10 volte non lo si ha "enduro"; capisco che c'e' anche una sorta di machismo nel pubblicare una traccia: "io l'ho fatta, voglio proprio vedere se qualcun'altro ci riesce!"; ammetto che sono un po' difficilotto e che pedalo in primis per i paesaggi e l'ambiente che mi circonda e NON per lo sforzo fisico fine a se' stesso... Ma, santo Dio, prima di pubblicare un qualcosa che probabilmente qualche malcapitato ripetera', ci pensate? Bene, salita su forestale, discesa in mezzo ai rovi. Pensi, beh, si sara' sbagliato. Salita su single con ultimi 300 metri a spinta. Boh. Paesino. Discesa su asfalto. Salita mista. Discesa su traccia scassata. Deviazione su sentiero ripido in discesa ancora piu' scassato. Fondovalle. Da notare che l'ambiente circostante era realmente avvilente. Risalita a spinta fino a raggiungere una forestale. Salita comoda e qua' inizia il bello: pensavo fosse quasi finito e invece la traccia inizia a seguire una sorta di sentiero per pedoni che collega tutta una serie di paesotti: solo che essendo in collina prima si scende al fondovalle, su sentiero eroso dalle piogge, e poi si sale, si scende a fondovalle e poi si sale...ad un certo punto si scende su sentiero talmente ripido che faticavo a stare in piedi, a piedi! Certi tratti non credevo al gps tanto erano assurdi. Al 31mo chilometro penso che potrebbe anche bastare e ingrandendo la mappa vedo che mi si prospettano altri due o tre simpatici saliscendi, fondovalle-paese. Basta! Scendo su asfalto e mi sono fatto 10 km aggiuntivi piuttosto di proseguire quell'assurdita'. Il giudizio e' stato 1 per il giro e 2 per il paesaggio solo perche' ci sono un paio di chilometri fantastici su un sentiero che corre sopra un ciglione roccioso con uno strapiombo di una cinquantina di metri. In definitiva l'impressione che mi e' rimasta e' quella di voler "cavare acqua dalle pietre", un'inutile ricerca di dislivello dove non ce n'e'. E mi chiedo, se e' definito "bellissimo" codesto percorso, come si puo' definirne uno sull'altopiano del Nanos, nella selva di Ternova o nei dintorni di Postumia? Divino? Eccelso? Da percorrere solo con preservativo addosso?
Sapete che vi dico? Finora il buon Fabris, con le sue inesattezze, batte il gps 10 a 0!!!