Qualsiasi cuscinetto, per definizione, è allergico allo sporco.
A maggior ragione quelli ceramici che sono ad elevata precisione, con gioco estremamente ridotto.
Sono anch'io dell'idea che sia più una moda che altro, nelle dimostrazioni fanno vedere che scorrono molto meglio, ma non specificano se ci sono le tenute o meno.
Il tutto per conquistare un bel po' di grulli che hanno il portafogli pieno e regalano fior di palanche ai venditori...
Il cuscinetto ceramico, hanno già specificato bene, è nato per applicazioni ad alta velocità dove è imperativo ridurre la massa dei corpi volventi per minimizzare le forze che si oppongono al regolare rotolamento della sfera, inoltre i bassi coefficienti di dilatazione permettono giochi quasi nulli quindi elevata precisione di funzionamento e silenziosità.
In una bici dove non si raggiungono se non in condizioni eccezionali velocità di rotazione prossime ai 1000 giri/minuto che senso ha?
Che senso ha quando i carichi sono quasi statici ma intensi, con movimenti limitati? Altro che sfere, servirebbero i
rulli!
Le particelle di sporco che dovessero entrare nel cuscinetto sono deleterie, anche la ceramica si danneggia, ed è FRAGILE!
Non dobbiamo dimenticare che c'è acciaio e acciaio, e pure ci sono differenti lavorazioni con tolleranze più o meno accurate su precisione dimensionale, di forma, trattamento termico...
I cuscinetti standard sono in acciaio al cromo 100Cr6, 1% carbonio e 1,5% cromo, adatti per ogni uso e fabbricati in tutte le misure e classi di precisione.
La roba economica è in materiali "poveri", magari è acciaio con minor tenore di carbonio (o che addirittura il carbonio lo ha salutato nel convertitore dell'acciaieria) e meno legato ma, soprattutto, di qualità inferiore per quanto riguarda la microstruttura.
Per questo costano poco, ma durano anche meno.
L'acciaio standard non resiste alla corrosione, arrugginisce facilmente, le piste e le sfere si craterizzano e la ruggine è un abrasivo micidiale che agisce durante il rotolamento.
Poi ci sono tanti altri materiali metallici, leghe non ferrose e ferrose, dove la corrosione è un problema si usano acciai inossidabili, dai "teneri" austenitici come l'AISI 316 (X5CrNiMo17-12) resistenti anche in acqua marina ai durissimi martensitici come l'AISI 440C (C 1,1% Cr 17%) che supera persino il classico 100Cr6 quanto a durezza e resistenza, ovviamente inossidabile anche se "meno inossidabile" rispetto all'austenitico.
Nella bici vedrei bene cuscinetti inox dove le condizioni di esposizione ad acqua e altro fanno preferire materiali più resistenti alla corrosione, per il resto il classico 100Cr6 a tutta tempra è pressochè indistruttibile se usato correttamente.
Chi ha rotto serie sterzo o altro dovrebbe dare un'occhiata, con una buona lente di ingrandimento almeno 10x, alla superficie di rottura.
Probabilmente noterà che l'acciaio ha una crosticina superficiale dura e sotto è tenero che si taglia con un grissino... nessuna sorpresa, la roba economica è ricavata da lamierino di acciaio dolce stampato, poi viene indurita per carbocementazione.
Idem le sfere, sotto la crosta "dura" c'è un cuore tenero molte volte, basta una sollecitazione anomala e si rompono come un uovo.
Se ben fatta può assolvere egregiamente al suo compito, se lo spessore indurito è limitato... beh, vi cito la battuta fatta dal direttore dell'Ofmega quando il controllo qualità sentenziò che le serie sterzo appena importate dall'Indonesia avevano visto la cementazione dal di fuori del forno...: "le abbiamo pagate con la cementazione, non ce l'hanno mandata, gliele rimandiamo indietro!"
Per la verità non finì così, comunque... l'Ofmega non c'è più, un motivo ci sarà.