Ricordo ancora quando, percorrendo in auto il tratto asfaltato che sale fino a 1200mt sul Col Visentin (1764mt) ho superato un tizio in MTB che saliva con una certa efficacia. Al momento non notai nulla di strano, se non il fatto che aveva 2 display LCD sul manubrio, uno dei quali di grandi dimensioni. Lì per lì ho addirittura pensato ad una qualche apparecchiatura di rilevazione dati per lo sviluppo di prototipi di sospensioni, ma essendo in compagnia di altre persone ho proseguito per la mia strada.
Arrivati al termine del percorso asfaltato abbiamo lasciato l'auto per proseguire a piedi lungo lo sterrato che porta al rifugio Col Visentin, situato in cima all'omonimo monte: circa 6/7Km di ciottolato/sterrato con un dislivello positivo di oltre 500mt, da sommare ai primi 1100 percorribili su asfalto. Ricordo molto bene le volte in cui sono salito in MTB fino al rifugio e gli ultimi Km di pendenza sul ciottolato sono sempre stati una vera e propria prova di resistenza mentale per me, povero biker della domenica.
Quando ormai mancavano circa un paio di Km dalla vetta siamo stati raggiunti e superati dal biker con gli strani display LCD sul manubrio: si trattava, appunto, di una MTB con pedalata assistita, che permetteva al tizio di salire senza sforzo dove le mie gambe (ma soprattutto le mie ginocchia) hanno sempre invocato pietà.
Ma la cosa che più mi colpì fu l'immagine del biker: un uomo poco sopra i 40 con una panza a dir poco sproporzionata e la forma fisica di bevitore di birra dell'Oktober Fest che a fatica riesce a percorrere la distanza tra il bancone del bar e la porta d'uscita.
Avevo l'aspetto fresco e riposato, come se l'avesso trasportato in elicottero, seduto su una bella poltrona comoda, e lo sguardo fiero di uno compiaciuto di essersi fatto 1600 metri di salita sui pedali!
In realtà, più che metterne in discussione l'utilità o la "sportività", la mia è stata quasi una sorta di invidia, pensando a me che con grandissima fatica ho fatto un percorso che, invece, per lui è risultato poco più di una passeggiata.
Se non fosse per il peso una e-bike come quella presentata da Cube l'acquisterei volentieri.... purtroppo, per me, la discesa è molto più importante (e divertente) della salita e pertanto credo che finchè non riusciranno a produrre una e-bike da 12Kg continuerò a pedalare (con fatica) per raggiungere i paesaggi (e le discese) che tanto mi piacciono!!