Cosa posso fare per aumentare la potenza dei miei freni?

salukkio

Biker imperialis
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Tirà la carèta;4560816 ha scritto:
Ciao,
come ti capisco, stesso peso!:sumo::sumo::sumo::sumo:
Allora, per fermarti, comincia a considerare:
dischi: SE il telaio lo consente, dietro 180/185 , NO ai dischi alleggeriti, a noi serve ciccia su cui lavorare con le pastiglie, ashima aro 01, magura, ed altri con pochi fori. Se compatibili, ci sono alcuni magura con la ventilazione, ma non saprei dirti l'efficacia, poi, secondo me, i g3 hanno una percentuale troppo alta di allegerimento>ovvero poca ciccia.
Se davanti puoi montare il 203 potrebbe essere un buon incremento.
Spurga e cambia l'olio, ho idea che sia arrivato a ebollizione.
Pastiglie, guarda quelle che hai e poi valuta, potrebbe funzionare anche con le SOS, ne ho un paio da provare, al momento non saprei.
Le guaine potrebbero aiutare, come pure gli ammennicoli per raffreddare l'olio (tubetto alettato da montare sul corpo pinza).
Prova a cambiare stile di frenata, magari anziché bilanciare f/r, quando e se possibile alterna.

:nunsacci::nunsacci:
A me non sembra che il g3 abbia poca ciccia :

G7%20G3CS%20rotor.jpg
 

Tira la careta

Biker perfektus
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:nunsacci::nunsacci:
A me non sembra che il g3 abbia poca ciccia :

Ciao, non intendevo in valore assoluto, sulla pista frenante, i g3 avranno 60pieno 40 vuoto (a naso), per esempio, i marta storm saranno sull'80 / 20.
Qualche foro è utile per sporco ed acqua, ma il minimo indispensabile, almeno per noi "di sostanza", poi chiaro che un aro 08 è una follia, a meno di non avere alcuna necessità di frenare, tanto prima o poi ci si ferma comunque!:smile::smile::smile:
 

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salukkio

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Tirà la carèta;4561028 ha scritto:
Ciao, non intendevo in valore assoluto, sulla pista frenante, i g3 avranno 60pieno 40 vuoto (a naso), per esempio, i marta storm saranno sull'80 / 20.
Qualche foro è utile per sporco ed acqua, ma il minimo indispensabile, almeno per noi "di sostanza", poi chiaro che un aro 08 è una follia, a meno di non avere alcuna necessità di frenare, tanto prima o poi ci si ferma comunque!:smile::smile::smile:

Io uso i G3 203/185 con impianto Avid CR e mai un problema.
Peso bike 15,2kg e peso del sottoscritto gnudo 90kg. Mettiamoci 10kg tra vestiario, zaino ,sacca idrica e protezioni siam sopra i 110kg.

Sugli Aro condivido.


EDIT: comunque i fori servono sia ad alleggerire che ad aumentare la superficie dissipante.
 

mascio

Biker forumensus
17/8/08
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faloppio
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Ok,cosi' il tuo problema e' piu' chiaro:discese lunghe e impianto surriscaldato.Concordo allora con il fatto di provare a sostituire le guaine con altre in treccia.Pero' da sole nn bastano:impara a modulare la frenata e a lasciar riposare l'impianto;meglio frenate brevi ma decise che lunghe e con poca forza.Altrimenti mandi in ebollizione anke un impianto da dh!!
 

Nebbia74

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Riflettendo e analizzando il comportamento dei miei freni nelle situazioni limite, forse potrebbe essere una buona soluzione tentare di risolvere il problema aumentando il diametro del solo posteriore portandolo a 185mm. Sarebbe anche un buon compromesso per non snaturare troppo l'indole crosscountry della bici.
Scusa Tira la careta ma cosa sono le pasticche SOS e gli ammenniccoli di cui parli, tipo il tubetto alettato da montare sul corpo pinza? Dove posso trovarli?
 

superman

Biker perfektus
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in mezzo al cemento
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Aspetta prima di buttarti in operazioni che possono costare fra materiale e manodopera quasi quanto cambiare i freni (guaine in treccia metallica goodridge); la prima cosa da fare è fare un bello spurgo dell'impianto. Durante la discesa che hai citato si è surriscaldato l'olio quindi prendendo e perdendo rapidamente calore ha creato minuscole particelle di condensa che, essendo comprimibile in quanto gassosa e non incomprimibile come l'olio, ha conferito alla frenata la consistenza spugnosa e il fondo corsa facile.
Fatto lo spurgo occorre prevenire il ripetersi della faccenda: maggiora il diametro dei dischi o (se il telaio e la forcella non lo consentono) lo spessore dei dischi (così non devi cambiare gli adattatori). Ci sono ottimi semiwave che pur pesantini hanno ottime caratteristiche di "presa" sulle pastiglie e di dissipazione del calore (foto), marcati in mille modi: sospetto ci sia un solo produttore, che poi smercia a A2Z, Ashima, Poison Bike ecc.
Con la prima soluzione ottieni più potenza e migliore raffreddamento, con la seconda solo migliore raffreddamento. Chiaro che in entrambi i casi cresce il peso dell'impianto ma parliamo di 50 gr a disco, mica kili interi.
La sostituzione delle guaine migliora solo in minima parte la capacità di dissipare calore, visto che a scaldarsi non è mai la guaina ma solo la pinza (oltre al disco); contribuisce invece in modo netto a aumentare la potenza dell'impiano a discapito della modulabilità. Perciò è un accorgimento adottato in genere su bici da FR o DH, meno su bici da XC dove - specie quando stanchi e appannati dallo sforzo della salita e della gara - è meglio avere un freno un po' sordo nella risposta piuttosto che uno secco e potente che ... ti disarciona dalla bici!
La sostituzione delle pastiglie con le sinterizzate, note anche come semimetalliche, permette di avere ferodi che sono meno sensibili al calore e che tollerano meglio (di quelle organiche) le alte temperature; anche in questo caso si tratta di un upgrade poco costoso e facile da eseguire.
 

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Riflettendo e analizzando il comportamento dei miei freni nelle situazioni limite, forse potrebbe essere una buona soluzione tentare di risolvere il problema aumentando il diametro del solo posteriore portandolo a 185mm. Sarebbe anche un buon compromesso per non snaturare troppo l'indole crosscountry della bici.
Scusa Tira la careta ma cosa sono le pasticche SOS e gli ammenniccoli di cui parli, tipo il tubetto alettato da montare sul corpo pinza? Dove posso trovarli?


secondo me si riferiva a questo:

http://www.bikeworldextreme.it/template.php?pag=23191

scorri verso il basso fino ad arrivare alla foce FRENI A DISCO

ciao ciao
 

salukkio

Biker imperialis
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Nebbia74

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Aspetta prima di buttarti in operazioni che possono costare fra materiale e manodopera quasi quanto cambiare i freni (guaine in treccia metallica goodridge); la prima cosa da fare è fare un bello spurgo dell'impianto. Durante la discesa che hai citato si è surriscaldato l'olio quindi prendendo e perdendo rapidamente calore ha creato minuscole particelle di condensa che, essendo comprimibile in quanto gassosa e non incomprimibile come l'olio, ha conferito alla frenata la consistenza spugnosa e il fondo corsa facile.
Fatto lo spurgo occorre prevenire il ripetersi della faccenda: maggiora il diametro dei dischi o (se il telaio e la forcella non lo consentono) lo spessore dei dischi (così non devi cambiare gli adattatori). Ci sono ottimi semiwave che pur pesantini hanno ottime caratteristiche di "presa" sulle pastiglie e di dissipazione del calore (foto), marcati in mille modi: sospetto ci sia un solo produttore, che poi smercia a A2Z, Ashima, Poison Bike ecc.
Con la prima soluzione ottieni più potenza e migliore raffreddamento, con la seconda solo migliore raffreddamento. Chiaro che in entrambi i casi cresce il peso dell'impianto ma parliamo di 50 gr a disco, mica kili interi.
La sostituzione delle guaine migliora solo in minima parte la capacità di dissipare calore, visto che a scaldarsi non è mai la guaina ma solo la pinza (oltre al disco); contribuisce invece in modo netto a aumentare la potenza dell'impiano a discapito della modulabilità. Perciò è un accorgimento adottato in genere su bici da FR o DH, meno su bici da XC dove - specie quando stanchi e appannati dallo sforzo della salita e della gara - è meglio avere un freno un po' sordo nella risposta piuttosto che uno secco e potente che ... ti disarciona dalla bici!
La sostituzione delle pastiglie con le sinterizzate, note anche come semimetalliche, permette di avere ferodi che sono meno sensibili al calore e che tollerano meglio (di quelle organiche) le alte temperature; anche in questo caso si tratta di un upgrade poco costoso e facile da eseguire.


Ammazza che spiegazione super(man)!
Adesso mi è tutto chiaro così se devo spendere so cosa ottengo cambiando questo o quel componente ma soprattutto senza andare per tentativi.
Scusa Superman a questo punto potresti suggeririmi chi produce il migliore disco per il mio caso (es. quello in foto)?
E, nel caso la mia bici non dovesse supportare dischi di diametro maggiore, chi produce dischi di spessore maggiore?
Per il resto ho capito di dover abbandonare l'idea delle guaine e di puntare sulle pasticche semimetalliche.
Ultima cosa, se è una str...ata chiedo vi prego di non linciarmi, e se sostituissi l'olio del circuito che credo sia DOT4 con un DOT5 non avrei una resa migliore al surriscaldamento?
 

Tira la careta

Biker perfektus
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Ammazza che spiegazione super(man)!
Adesso mi è tutto chiaro così se devo spendere so cosa ottengo cambiando questo o quel componente ma soprattutto senza andare per tentativi.
Scusa Superman a questo punto potresti suggeririmi chi produce il migliore disco per il mio caso (es. quello in foto)?
E, nel caso la mia bici non dovesse supportare dischi di diametro maggiore, chi produce dischi di spessore maggiore?
Per il resto ho capito di dover abbandonare l'idea delle guaine e di puntare sulle pasticche semimetalliche.
Ultima cosa, se è una str...ata chiedo vi prego di non linciarmi, e se sostituissi l'olio del circuito che credo sia DOT4 con un DOT5 non avrei una resa migliore al surriscaldamento?

Per i dischi, io uso gli ashima aro 01 intorno ai 15€ l'uno per il 180 e mi ci trovo bene, anche all'inizio, pur non sapendo frenare, mai avuto grossi problemi (vero anche che discese oltre i 200m di dislivello non le faccio...per adesso)
Le pastiglie sos sono aschima, l'idea è buona, materiale sinterizzato al centro, organico ai lati, a freddo iniziano a lavorare meglio le parti organiche, poi collabora la parte sinterizzata. Ripeto, le ho prese per curiosità, devo provarle.
La gamma delle pastiglie in generale è :
organica > a freddo forse la migliore, modulabile e pronta, dura "poco" ma i dischi durano tanto
semimetallica >un compromesso
Metallica, molto dura, non si consuma molto, ovviamente a scapito dei dischi, a freddo non è il massimo, con l'aumentare della temperatura dà il meglio, a volte fanno rumore. (le mie anteriori no! sgrat sgrat :smile:)
Gli step, per non buttare soldi a vanvera, secondo mè sono:
Spurgo!
Diametro dischi, cambi il post e valuti, al limite l'ant.
Pastiglie, ma dipende cosa usi adesso, guarda cosa c'è scritto o il colore
Ultima spiaggia guaine, ma, come ti hanno già detto, rischi di perdere in modulabilità, non sò se hai presente cosa succede a qualcuno che monta tubi aero sulle moto stradali, in caso di frenata brusca (di solito il classico animale che taglia la strada) istintivamente si attaccano ai freni, e, di solito, o cappottano o perdono l'anteriore!
No al cambio del DOT, peggiori, a meno di spurgare e mettere olio fresco ogni mese, è molto più igroscopico, inoltre più aggressivo sulle guarnizioni.



secondo me si riferiva a questo:

http://www.bikeworldextreme.it/template.php?pag=23191[url]http://www.bikeworldextreme.it/template.php?pag=23191[/URL]

scorri verso il basso fino ad arrivare alla foce FRENI A DISCO

ciao ciao
Era più o meno quello che intendevo.
 

Nebbia74

Biker serius
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Tirà la carèta;4563032 ha scritto:
Per i dischi, io uso gli ashima aro 01 intorno ai 15€ l'uno per il 180 e mi ci trovo bene, anche all'inizio, pur non sapendo frenare, mai avuto grossi problemi (vero anche che discese oltre i 200m di dislivello non le faccio...per adesso)
Le pastiglie sos sono aschima, l'idea è buona, materiale sinterizzato al centro, organico ai lati, a freddo iniziano a lavorare meglio le parti organiche, poi collabora la parte sinterizzata. Ripeto, le ho prese per curiosità, devo provarle.
La gamma delle pastiglie in generale è :
organica > a freddo forse la migliore, modulabile e pronta, dura "poco" ma i dischi durano tanto
semimetallica >un compromesso
Metallica, molto dura, non si consuma molto, ovviamente a scapito dei dischi, a freddo non è il massimo, con l'aumentare della temperatura dà il meglio, a volte fanno rumore. (le mie anteriori no! sgrat sgrat :smile:)
Gli step, per non buttare soldi a vanvera, secondo mè sono:
Spurgo!
Diametro dischi, cambi il post e valuti, al limite l'ant.
Pastiglie, ma dipende cosa usi adesso, guarda cosa c'è scritto o il colore
Ultima spiaggia guaine, ma, come ti hanno già detto, rischi di perdere in modulabilità, non sò se hai presente cosa succede a qualcuno che monta tubi aero sulle moto stradali, in caso di frenata brusca (di solito il classico animale che taglia la strada) istintivamente si attaccano ai freni, e, di solito, o cappottano o perdono l'anteriore!
No al cambio del DOT, peggiori, a meno di spurgare e mettere olio fresco ogni mese, è molto più igroscopico, inoltre più aggressivo sulle guarnizioni.


Allora quelli postati in foto erano proprio degli Ashima 01. Confermo di averli trovati su components bike a 15 e rotti euro. Non so se ce ne sono anche altri modelli da tenere in considerazione ma già questi mi starebbero più che bene. Almeno visivamente sembrano avere molta più pista frenante e meno fori di alleggerimento rispetto ai miei g3. Chissà se sono anche più spessorati.
Per le pasticche non sapevo l'esistenza di quelle a doppia mescola.....facci sapere come vanno.
Circa la modulabilià vorrei però farti presente che non è che sostituendo le guaine improvvisamente ti ritrovi a cappottarti. Almeno in moto non è così, gli uso da anni e oltre ad avere una risposta leggermente più brusca nella fase iniziale della frenata non vai. Comunque ti ci abitui e fai tue le loro caratteristiche nel giro di poco tempo dopo di chè ritorna tutto normale. Certo è che il cane che ti attraversa la strada d'improvviso resta una mina vacante dalla quale difficilmente ti salvi, indipendentemente dai freni e dalle loro caratteristiche.
 

cbergy

Biker superis
23/6/09
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se sostituissi l'olio del circuito che credo sia DOT4 con un DOT5 non avrei una resa migliore al surriscaldamento?

I tuoi Elixir R (a meno di modifiche custom "specialized") dovrebbero avere il DOT 5.1 (NON il DOT 5, che è a base siliconica e non è compatibile!).

Come già ti hanno detto, il DOT 5.1 è più igroscopico del DOT 4 e quindi necessita di spurghi più frequenti altrimenti si contamina e peggiora le prestazioni.

Per contro il DOT 5.1 ha una temperatura di ebollizione maggiore del DOT 4 (qui trovi le temperature http://en.wikipedia.org/wiki/DOT_5.1[url]http://en.wikipedia.org/wiki/DOT_5.1[/URL]) e pertanto dovrebbe reggere meglio la fatica, a costo di una manutenzione più frequente. Quanto più frequente, dipende: in linea di massima puoi prevedere uno spurgo ogni 6 mesi contro uno all'anno per il DOT 4.

Visto che a questo punto uno spurgo devi farlo puoi valutare se cambiare direttamente il liquido e metterci il DOT 4, o se rimetterci il DOT 5.1.
 

Tira la careta

Biker perfektus
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Ciao,
a spessore direi che sono standard, sui 2 mm.
la consistenza aiuta a tenerli sufficientemente diritti, ovvio che partendo da un laminato, le tensioni delle"fibre" hanno una direzione, quindi scaldandosi un pochino si stortano, ma in misura minima.
Per i tubi freni era un pò un paradosso, ma chi li monta, di solito non si ferma alle guaine, e l'insieme diventa "nervoso", poi dipende quanto usi il mezzo e che feeling si crea con esso.
Non avendoli provati in fuoristrada non saprei, ma non vorrei che ti togliessero quel minimo di sensibilità che differenzia il limite della tenuta con il bloccaggio ruota.
 

BkR

Biker assatanatus
18/10/03
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brianza
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io sulla opportunità di montare i tubi in treccia sui freni da mtb nutro grandi perplessità...

mi spiego:
é vero che dovrebbero consentire una più diretta trasmissone della potenza applicata alla leva fino alle pastiglie, (in teoria... ) perchè non ci sono perdite mediate dalla deformazione dei tubi ( o le stesse sono molto inferiori)
premessa:
secondo me, le deformazioni dei tubi non producono modulabilità bensì piuttosto spugnosità nella risposta dei freni, la modulabilità ce l'ho quando ogni piccolo impulso dato sulla leva produce identico risultato nella morsa del freno sul disco, quindi premo poco e freno poco, premo tanto e freno tanto... questa è la modulabilità
se i tubi si gonfiano come delle zampogne (é una metafora...) assorbono parte del mio lavoro e lo restituiscono in ritardo e questa non é modulabilità, questa a me pare spugnosità...
quindi
se metto i tubi in treccia riduco il problema della dilatazione a livelli minimi, ma...
avete mai provato ad osservare con una pinza in mano (con uno spessore inserito) cosa succede quando si aziona il pompante?
una volta che le pastiglie hanno raggiunto lo spessore la maggior forza esercitata produce una dilatazione della pinza (si apre come una cozza...)
ergo i tubi saranno anche rigidi, ma cosa me ne faccio se si dilata la pinza?
a mio parere nulla... ergo i tubi in treccia sono sprecati sui freni mtb...
 

Tira la careta

Biker perfektus
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io sulla opportunità di montare i tubi in treccia sui freni da mtb nutro grandi perplessità...

mi spiego:
é vero che dovrebbero consentire una più diretta trasmissone della potenza applicata alla leva fino alle pastiglie, (in teoria... ) perchè non ci sono perdite mediate dalla deformazione dei tubi ( o le stesse sono molto inferiori)
premessa:
secondo me, le deformazioni dei tubi non producono modulabilità bensì piuttosto spugnosità nella risposta dei freni, la modulabilità ce l'ho quando ogni piccolo impulso dato sulla leva produce identico risultato nella morsa del freno sul disco, quindi premo poco e freno poco, premo tanto e freno tanto... questa è la modulabilità
se i tubi si gonfiano come delle zampogne (é una metafora...) assorbono parte del mio lavoro e lo restituiscono in ritardo e questa non é modulabilità, questa a me pare spugnosità...
quindi
se metto i tubi in treccia riduco il problema della dilatazione a livelli minimi, ma...
avete mai provato ad osservare con una pinza in mano (con uno spessore inserito) cosa succede quando si aziona il pompante?
una volta che le pastiglie hanno raggiunto lo spessore la maggior forza esercitata produce una dilatazione della pinza (si apre come una cozza...)
ergo i tubi saranno anche rigidi, ma cosa me ne faccio se si dilata la pinza?
a mio parere nulla... ergo i tubi in treccia sono sprecati sui freni mtb...
Quoto , se poi le pinze non sono ricavate da l pieno, peggio ancora!
Per il discorso della spugnosità/modulabilità, è vero, solo che con le vibrazioni alle mani/leve, un minimo di cedimento delle tubazioni aiuta a smorzare i picchi di pressione, ottenendo una maggiore sensazione di uniformità , almeno come opinione di massima.
 

Nig

Biker perfektus
23/4/09
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Assolutamente nera!
Tirà la carèta;4563869 ha scritto:
Quoto , se poi le pinze non sono ricavate da l pieno, peggio ancora!
Per il discorso della spugnosità/modulabilità, è vero, solo che con le vibrazioni alle mani/leve, un minimo di cedimento delle tubazioni aiuta a smorzare i picchi di pressione, ottenendo una maggiore sensazione di uniformità , almeno come opinione di massima.

Scusate ma che pinze avete visto che tendono ad aprirsi(azionando la leva) con lo spessore inserito?Quelle monoblocco faccio fatica a crederlo...sono state fate apposta per scongiurare ipotetici problemi da voi menzionati.Certo che se prendete come riferimento quei freni che sono ultraleggeri...oppure di scarsa qualità posso capire ma se rimaniamo se certe case questi problemi faccio fatica a riconoscerli...
 

Nebbia74

Biker serius
30/11/09
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io sulla opportunità di montare i tubi in treccia sui freni da mtb nutro grandi perplessità...

mi spiego:
é vero che dovrebbero consentire una più diretta trasmissone della potenza applicata alla leva fino alle pastiglie, (in teoria... ) perchè non ci sono perdite mediate dalla deformazione dei tubi ( o le stesse sono molto inferiori)
premessa:
secondo me, le deformazioni dei tubi non producono modulabilità bensì piuttosto spugnosità nella risposta dei freni, la modulabilità ce l'ho quando ogni piccolo impulso dato sulla leva produce identico risultato nella morsa del freno sul disco, quindi premo poco e freno poco, premo tanto e freno tanto... questa è la modulabilità
se i tubi si gonfiano come delle zampogne (é una metafora...) assorbono parte del mio lavoro e lo restituiscono in ritardo e questa non é modulabilità, questa a me pare spugnosità...
quindi
se metto i tubi in treccia riduco il problema della dilatazione a livelli minimi, ma...
avete mai provato ad osservare con una pinza in mano (con uno spessore inserito) cosa succede quando si aziona il pompante?
una volta che le pastiglie hanno raggiunto lo spessore la maggior forza esercitata produce una dilatazione della pinza (si apre come una cozza...)
ergo i tubi saranno anche rigidi, ma cosa me ne faccio se si dilata la pinza?
a mio parere nulla... ergo i tubi in treccia sono sprecati sui freni mtb...


Daccordo al 100% sul discorso modulabilità.
E giusto però spezzare una lancia a favore di chi come me associa abitualmente ed erroneamente terminologie tecniche ad effetti che poco gli assomigliano.
Credo che nel quotidiano per tutti noi la modulabilità sia uguale ad una risposta dolce e prevedibile dell'impianto. Mentre parliamo di spugnosità quando dopo una lunga discesa sentiamo sotto le dita una leva lenta e poco reattiva.
Comunque tornando al problema credo che la tua osservazione riguardo la deformazione delle pinze sia un'ipotesi da valutare che personalmente non avevo considerato, in verità non ho mai fatto caso a questo effetto e lo verificherò quanto prima ma mi chiedo comunque fino a che punto avvenga questa deformazione. Penso che il tuo discorso valga limitatamente a quando l'olio nel circuito sia freddo ma quando quest'ultimo si riscalda nell' uso estremo o prolungato la tua teoria decade in quanto i tubi si deformano oltremodo facendo perdere ulteriore efficacia a tutto l'impianto.
 

superman

Biker perfektus
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Scusa Superman a questo punto potresti suggeririmi chi produce il migliore disco per il mio caso (es. quello in foto)?
E, nel caso la mia bici non dovesse supportare dischi di diametro maggiore, chi produce dischi di spessore maggiore?
Per il resto ho capito di dover abbandonare l'idea delle guaine e di puntare sulle pasticche semimetalliche.
Ultima cosa, se è una str...ata chiedo vi prego di non linciarmi, e se sostituissi l'olio del circuito che credo sia DOT4 con un DOT5 non avrei una resa migliore al surriscaldamento?

il DOT deve restare quello previsto in sede di progetto e realizzazione dei freni, nove volte su dieci è anche scritto da qualche parte sui pompanti o altrove

per i dischi e relativi adattatori, guarda su superstar components http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=114928

ciao
 

BkR

Biker assatanatus
18/10/03
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brianza
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Scusate ma che pinze avete visto che tendono ad aprirsi(azionando la leva) con lo spessore inserito?Quelle monoblocco faccio fatica a crederlo...sono state fate apposta per scongiurare ipotetici problemi da voi menzionati.Certo che se prendete come riferimento quei freni che sono ultraleggeri...oppure di scarsa qualità posso capire ma se rimaniamo se certe case questi problemi faccio fatica a riconoscerli...

questa cosa l'ho scoperta con gli Hayes HFX9 HD, che ai tempi (5 anni fa circa) erano freni da discesa con dischi da 203... non avevano la pinza monoblocco, ma parevano robusti e non votati all'aggerimento...

non escludo siano migliorati da questo punto di vista, ne che i freni con pinza monoblocco vadano meglio, ma dubito possano aver risolto il problema, in quanto costruttivamente le pinze hanno sempre una leva sfavorevole dato che le pastiglie sono nella zona più esterna...

comunque la prova è semplice da fare e si apprezza a occhio senza strumento alcuno
 

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