Coppa Liguria 2013

udc-ban

Biker cesareus
6/9/04
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Corro in Mtb dal "98 e non mi ricordo di gare rinviate per pioggia.

Pensa che invece nel 1990 , tra l'altro se non erro era proprio marzo, organizzarono una gara dal porto antico di genova sino al Righi.
Io sbavavo perchè avevo la Zaskar nuova.
Bèh quella mattina pioveva e la gara venne annullata!


“I found my love in Portofino
perché nei sogni credo ancor
lo strano gioco del destino
a Portofino m' ha preso il cuor.”

I bikers in gara sono gente strana. Eppure quando ho visto uno di loro, impennare sugli scalini dell’Hotel Portofino ed infilarsi dritto verso i bagni l’ho giustificato in pieno. La trance ieri era alta.
Ed aver visto due birilli gialli lì dagli scalini è subito apparso come “ infilati lì dentro!”
Solo dopo che il cugino di Hermida si è trovato davanti i lussuosissimi cessi dell’Hotel ha capito che qualcosa non andava e ha fatto dietrofront.

La gara.
O eri un vero duro o era un calvario.
Idea condivisibile o meno , ma quando il tracciato lo disegna Piantato – che per inciso è tutto meno che piantato- la roba diventa very hard.
Chi l’ha portato a termine aveva ottimo motore, un mezzo efficientissimo e una guida superfine.
Pur con queste caratteristiche l’imprevisto ci stava.
E infatti l’Oscar, che era al comando di gara, superando un doppiato si è visto trascinare nel boschetto per cinque metri con difficoltà è risalito con le unghie come i gatti.
Lì Pietro ha vinto la gara.
Si poteva fare un solo giro eliminando la via crucis del secondo anello ed infatti ci hanno pensato tutti, organizzatore compreso.
Ma la pioggia caduta il sabato notte e tutta la piena operatività di volontari già posizionati con la numerazione delle postazioni operativa non l’hanno permesso.

La bici.
Il 70 % degli atleti aveva una 29.
Eppure i single track erano stretti ( il sentiero guarda un po’ si chiama pietre strette) e le curve tortuoselle.
Proprio una gara da 26.
Eppure.

I personaggi.
Matteo.
Ex settore giovanile del BiciCamogli, ha veramente spaccato ribaltando la tesi secondo cui ieri vincevano quelli che avevano esperienza. Solo una crisi di zuccheri nel secondo giro gli ha impedito di arrivare più su del comunque onorevole decimo posto.

Le veline.
Spina dorsale dell’evento, hanno ripreso, aiutato a servire al pasta party, hanno incitato tutti, anche quando un fesso ha risposto ma vaff. Sempre con un sorriso. Sono la batteria del buonumore.

Paolo.
Il Presidente fibrillava.
Ma ha un gruppo eccezionale che ha fatto quadrato intorno alla gara.
Tutti formano un supporto logistico efficiente ma sopratutto sereno.

Gli atleti.
Massimo rispetto. A chi ha finito, chi ha rotto catene, chi ci ha provato, scegliendo uno sport diverso dalla dormita sotto le coperte perché piove.
La differenza tra picchiare sui pedali ed essere veri sportivi. Stima.

Emily.
Che ci vuole a far arrivare il buonumore in premiazione(eh)?
Emily è stata di una gentilezza squisita, e per chi non la conosce vi posso confidare che è proprio una bella persona. A lei mille baci e sentiti ringraziamenti.

Il futuro.
Per anni ogni volta che giravamo in bici da quelle parti ci siamo sempre chiesti “ …ma perché nessuno organizza una gara in questi posti splendidi…?”.

La gara di ieri dura sì, certo migliorabile, è la risposta.

Ugo De Cresi
“ I found my love in Portofino è una splendida canzone di Fred Buscaglione”
 
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maurithebiker

Biker novus
30/3/07
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genova
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Ragazzi dopo aver corso oltre 50 granfondo e mediofondo (su strada) ed aver preso acqua, neve e freddo, credo di potermi mettere nei vostri infangati panni ed assolutamente con cognizione di causa assumermi tutte le responsabilità delle scelte che ieri sono state prese in occasione della gara. Prima scelta quella di non rimandare la corsa, il motivo principale è che l'ente parco ci ha concesso autorizzazione di svolgimento esclusivamente entro il 31 marzo in quanto da aprile ad ottobre il regolamento di fruizione limita ancora di più il transito nei sentieri con le MTB, ergo sarebbe stato impossibile proporre una data successiva di conseguenza si sarebbe parlato solo di annullamento.
Altra possibilità era quella di fermare la corsa al primo passaggio a portofino vetta, scelta sicuramente condivisibile dalla maggior parte dei bikers, ma che tuttavia una volta partita la corsa poteva essere presa solo dai giudici della FCI.
Detto questo è ovvio che in qualità di presidente di Bici Camogli Golfo Paradiso devo chiedere scusa a tutti i partecipanti per aver forse ostinatamente voluto che i nostri sforzi organizzativi fossero ricompensati, non sicuramente dal punto di vista economico (e vi assicuro che la manifestazione e ben lontana dal raggiungimento di un utile) ma soprattutto dal punto di vista sportivo, perchè vedere gli atleti tagliare il traguardo di una manifestazione che fino a pochi mesi fa veniva definita "improponibile" è una soddisfazione pari a quella di chi ieri il traguardo la raggiunto con la forza dei propri muscoli e soprattutto con la forza di volontà.
Spero solo che un giorno possiate dire "io c'ero in quella eroica prima edizione della Monte di Portofino MTB".

Paolo Pinna

Caro Paolo,
quando ho iniziato il secondo giro ero convinto che avreste scelto una terza opzione, che francamente mi sorprende non sia considerata nel tuo messaggio, anche perchè è venuta in mente a tutti quelli che correvano e conoscono il Monte: invece di fare il giro per raggiungere il Monte Pollone, svoltando a destra sul ciottolato in salita che costituiva uno dei pochi tratti perfettamente ciclabili di tutta la gara, bastava farci andare diritti: si sarebbe accorciato un pò il percorso, e si sarebbe evitato di camminare 20 minuti e di dover scalare una seconda volta quel tratto ripidissimo da fare con la bici in spalla.
Ovviamente è solo un suggerimento per le prossime edizioni, alle quali non mancherò.
Di questi tempi chi ha il coraggio di organizzare una nuova gara va solo rispettato, per cui vi faccio i miei complimenti più sinceri, però l'anno prossimo andrà apportata qualche modifica.
Grazie di tutto
Maurizio
 

geopinna

Biker novus
28/1/13
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Su questo punto hai ragionissimo..ed in effetti ci avevamo pensato, tuttavia gli ultimi atleti sono stati doppiati prima del bivio a destra che conduceva alla salita del Monte Pollone e quindi non c'era la possibilità per gli addetti alle postazioni di capire chi era ancora al primo giro e doveva affrontare la "variante" del Monte Pollone e chi invece era già al secondo giro e doveva proseguire dritto.....certo a noi "esperti" la differenza di pedalata non sarebbe certo sfuggita!!! La scelta più saggia sarebbe stata sicuramente quella di "tagliare il percorso" per entrambi i giri, la verità è che non avevamo idea che i sentieri potessero trasformarsi in fiumi di fango visto che il percorso di gara era stato testato dal nostro Manlio anche in condizioni simili a ieri...ma era da solo!!
Comunque la giri abbiamo sicuramente commesso degli errori e ne faremo tesoro!
 

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