Innanzitutto mi presento. Sono un anconitano (ragazzo di ancona a 30 anni suona gia male), ciclista di poche pretese, con un mezzo di poche pretese, con una preparazione atletica di poche pretese. Abito a 2 passi dal conero e quindi quando ho tempo mi ci faccio una pedalata, da passeggio, esattamente come me ne vado in kayak qualche metro piu in basso.
Ho letto un pò di post indietro e sono rimasto allibito: c'è veramente qualche microcefalo che in un parco naturale va segando alberi e radici, costruendo rampe e poi si fa portare su da un furgone per scendere lungo lo scempio di cui sopra a velocità inaccettabili?
Qua serve uno psichiatra, ma uno bravo!
E pensare che io mi faccio un culo tanto per arrivare su in sella (stradone S.Andrea sotto il sole tipo) e vengo giu lemme lemme...
Mi viene quasi il sospetto che quando le MTB erano dei cancelli rigidi coi cantilever (e per portare quelle ci volevano veramente le palle, altro che full con freni a disco idraulici e gomme praticamente da moto) c'era più rispetto per tutto quello che ci circondava e per il nostro prossimo.
Ho letto un pò di post indietro e sono rimasto allibito: c'è veramente qualche microcefalo che in un parco naturale va segando alberi e radici, costruendo rampe e poi si fa portare su da un furgone per scendere lungo lo scempio di cui sopra a velocità inaccettabili?
Qua serve uno psichiatra, ma uno bravo!
E pensare che io mi faccio un culo tanto per arrivare su in sella (stradone S.Andrea sotto il sole tipo) e vengo giu lemme lemme...
Mi viene quasi il sospetto che quando le MTB erano dei cancelli rigidi coi cantilever (e per portare quelle ci volevano veramente le palle, altro che full con freni a disco idraulici e gomme praticamente da moto) c'era più rispetto per tutto quello che ci circondava e per il nostro prossimo.