Nella mia "prima vita" ciclistica per intenderci quando avevo vent'anni e correvo tra i dilettanti su strada, avevo la fortuna di poter fare solo quello così quando tornavo a casa stracco, tipo quando facevo distanza dove partivo alle 7.00-8.00 di mattina e rientravo quasi sempre alle 15.00-16.00, o addirittura più tardi se stavo in sella anche 10 ore come in certe occasioni, di sovente mangiavo qualcosa come un po' di frutta, mi mettevo a
sul letto e quasi sempre mi addormentavo
come un sasso fino ad ora di cena......... Nei gironi in cui invece facevo meno (sulle tre-quattro ore) me ne stavo tranquillo a casa senza essere esageratamente stanco e qualche volta capitava pure qualche piccolo strappo dove uscivo e mi vedevo con gli amici a fare un po' di casino in giro........ Ma allora ero giovincello, correvo solo in bici, e non facevo una mazza di altro..........
Nella mia "seconda vita" ciclistica invece, ormai lavoravo, avevo 35 anni, mi facevo due ore di corriera tra andata e ritorno da lavoro, arrivavo a casa attorno alle 15,00 e via uscivo in bici stando fuori fino a buio inoltrato in autunno-inverno, ma ero comunque ancora pimpante, tranne nel mio giorno libero in cui facevo distanza dato che mi dedicavo alle gran fondo con gli agonisti, e li si che non avevo voglia nemmeno di vedere la morosa che avevo all'epoca...........
Ora che sono alla mia "terza vita" ciclistica
ho superato abbondantemente i quaranta, e ho ripreso a pedalare a Giugno di quest'anno, faccio al momento ancora poco causa impegni vari poco, e sostanzialmente pedalo come mi sento di pedalare non sento troppo la stanchezza, tranne in alcune uscite dove azzardo qualcosa di specifico tipo delle SFR, oppure progressioni varie in salita e pianura, allora li si che arrivo a casa con le gambe dure come pezzi di legno, ma quello dipende in primis dallo scarso allenamento..........