Cicloalpinismo: pazzesco!

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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bikerciuc

Biker infernalis
Io ho fatto le vie ferrate più difficili del lecchese e delle dolomiti ma questa del video no. Dopo ho fatto alpinismo e arrampicata libera per qualche anno. Ti posso garantire che questa via fatta con le bici in spalla,
che comunque ti sbilanciano e ti tengono occupata almeno una mano su pendii esposti ed innevati, ti impediscono i movimenti e sono un ingombro nei passaggi più difficili, è una prestazione estrema ed ad alto rischio. Evidentemente se dietro non ci fosse una preparazione fisico/tecnica elevata ed una certa dose di sprezzo del pericolo non saremmo qui a parlare di questo comunque bellissimo video. In questo senso non sono d'accordo con chi ha giudicato degli stupidi i sprovveduti e due biker autori dell'impresa(magari scrivendo troppo di getto). Io ti posso solo dire che, come giustamente hai fatto notare anche tu, non è possibile usare correttamente l'imbrago ed i moschettoni( se non impiegando ore ed aumentando ancora di più i rischi per la difficolta di eseguire correttamente le manovre). La mia era e rimane una valutazione tecnica ed io che ho fatto cose ben più estreme(in ambito alpinismo), questa via con la bici in spalla non l'avrei fatta nemmeno se mi avesssero pagato. Riconosco la bellezza dell'impresa ma non condivido il metodo perchè in montagna le regole si devono rispettare altrimenti si corrono dei rischi inutili (anche le pietre fatte rotolare a valle con ruota bloccata possono essere fatali per chi sta sotto, in questo caso si urla" SCARICA" avvisando tutti e si cerca un riparo). Questo vale per i trekker alle prime armi sia per gli alpinisti più esperti. W. Bonatti (secondo me il più grande di tutti e se qualcuno ha letto i suoi libri già lo sà) non ha mai corso rischi inutili in tutta la sua carriera pur facendo cose estreme ed ha sempre riportato la pellaccia a valle propio per questo , per sua stessa ammissione).

be'... tralasciando il fatto che come dici tu, l'avere una mano impegnata a tenere la bici complica alquanto il dover moschettonare sui cavi o sui gradini della ferrata e in definitiva risulta, a mio avviso, più pericoloso (almeno nelle fasi di armeggio monomano) che andare su decisi...Messner e molti altri illustri hanno sempre sostenuto, ed io sono d'accordissimo, che la velocità sia un fattore di sicurezza della cordata.
Su vie di neve e ghiaccio con difficoltà fino a D, quando in condizioni e quindi difficilmente o per nulla proteggibili, io ho fatto salite slegato ritenendo di essere più sicuro e di avere/offrire maggiori chances di sopravvivenza al mio compagno di cordata...dato che molteplici esperienze hanno dimostrato che se cade uno e non ci sono punti saldi a tenere si muore in due...

tornando a "bombazza" al viedo quella ferrata potrà sembrare pazzesca ma a me non parevano passaggi poi così difficili ed estremi... ho visto i due biker molto sicuri anche lì nonostante le bici... e non ho visto torme di inseguitori a piedi a rischiare di pigliare in testa la bici o qualche 'roc' sbottonato dai nostri...

c'è un coraggio coraggioso ed un coraggio stupido... è singolare che le uniche volte in cui ho dovuto davvero temere per la mia incolumità in montagna siano state quelle in cui sono andato con esperti istruttori... e questo apre un discorso che si ricollega alla differenza tra il fuoriclasse ed il mediocre: il primo è consapevole dei suoi limiti, di norma il secondo è velleitario...

quanto a Bonatti...(perdonami ma non riesco a trattenermi quando sento il suo nome) senza volergli negare i meriti di una innegabile carriere lucente come il Gasherbrum, la sua odissea sul monte bianco con la morte dei francesi e il congelamento del suo compagno forse ridimensiona alla grande la tua/sua affermazione di non aver corso rischi inutili... se non lo ha fatto lui, li ha di certo fatti correre ad altri è questo è molto peggio...
 

kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Bike
Occam Lt, Alma
quella ferrata potrà sembrare pazzesca ma a me non parevano passaggi poi così difficili ed estremi... ho visto i due biker molto sicuri anche lì nonostante le bici...


infatti la cosa che 'rassicura' è la sicurezza e decisione con cui vanno su non assicurati (scusate il gioco di parole)...a riprova che è un percorso che a piedi penso conoscano bene ed abbiano provato e studiato prima di avventurarvisi con la bike appresso.
 

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Io ho fatto le vie ferrate più difficili del lecchese e delle dolomiti ma questa del video no. Dopo ho fatto alpinismo e arrampicata libera per qualche anno. Ti posso garantire che questa via fatta con le bici in spalla,
che comunque ti sbilanciano(vedi 1 min 06 sec) e ti tengono occupata almeno una mano su pendii esposti ed innevati(vedi a 56 sec del video), ti impediscono i movimenti e sono un ingombro nei passaggi più difficili(vedi 1 min 15 sec), è una prestazione estrema ed ad alto rischio(vedi passaggio ad un min 35 sec). Evidentemente se dietro non ci fosse una preparazione fisico/tecnica elevata ed una certa dose di sprezzo del pericolo non saremmo qui a parlare di questo comunque bellissimo video. In questo senso non sono d'accordo con chi ha giudicato degli stupidi i sprovveduti e due biker autori dell'impresa(magari scrivendo troppo di getto). Io ti posso solo dire che, come giustamente hai fatto notare anche tu, non è possibile usare correttamente l'imbrago ed i moschettoni( se non impiegando ore ed aumentando ancora di più i rischi per la difficolta di eseguire correttamente le manovre). La mia era e rimane una valutazione tecnica ed io che ho fatto cose ben più estreme(in ambito alpinismo), questa via con la bici in spalla non l'avrei fatta nemmeno se mi avesssero pagato. Riconosco la bellezza dell'impresa ma non condivido il metodo perchè in montagna le regole si devono rispettare altrimenti si corrono dei rischi inutili (anche le pietre fatte rotolare a valle con ruota bloccata possono essere fatali per chi sta sotto, in questo caso si urla" SCARICA" avvisando tutti e si cerca un riparo). Questo vale per i trekker alle prime armi sia per gli alpinisti più esperti. W. Bonatti (secondo me il più grande di tutti e se qualcuno ha letto i suoi libri già lo sà) non ha mai corso rischi inutili in tutta la sua carriera pur facendo cose estreme ed ha sempre riportato la pellaccia a valle propio per questo , per sua stessa ammissione).

nell nostra breve esperienza di cicloalpinisti, di passaggi estremi ve ne sono stati, anche senza dover fare "ricorso" ad una ferrata
Esperienza ed allenamento costante, spostando sempre un gradino su il limite ci hanno permesso di fare cose che io stesso un tempo avrei definito "da pazzi".
personalmente, non credo che io sia minimamente al livello dei ragazzi del video. Ma mi auguro di poter continuare a porre un gradino su il "mio limite"....poi, ammirerò video simili e ragazzi, capaci e sfrontati
In merito a Bonatti, non sarebbe Bonatti se non avesse continuamente sfidato sè stesso senza mettere in pericolo sè stesso. Difatti, uno dei suoi più grandi "emulatori" è stato Messner, fortemente criticato per le sue "pazze imprese"...

E di molto anche. Basta guardare a 38" dall'inizio, quando sembra stiano percorrendo una scaletta verticale e appena prima che la scala termini ne escono lateralmente e cominciano "magicamente" a camminare. Avevano le ventose sotto le scarpe?
O magari ad 1' e 13", quando sembra che percorrano un diedro verticale ma la bici sta in una posizione che andrebbe contro le leggi della fisica.
Il punto comunque non è quello, dato che ognuno deve conoscere i propri limiti (chi non li conosce in genere non campa troppo a lungo, cercatore di funghi o alpinista estremo che sia) e non mi pare giusto sputare sentenze senza conoscere i ragazzi del video e le loro capacità.

concordo pienamente
 

lennon

Biker serius
28/11/10
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milano
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be'... tralasciando il fatto che come dici tu, l'avere una mano impegnata a tenere la bici complica alquanto il dover moschettonare sui cavi o sui gradini della ferrata e in definitiva risulta, a mio avviso, più pericoloso (almeno nelle fasi di armeggio monomano) che andare su decisi...Messner e molti altri illustri hanno sempre sostenuto, ed io sono d'accordissimo, che la velocità sia un fattore di sicurezza della cordata.
Su vie di neve e ghiaccio con difficoltà fino a D, quando in condizioni e quindi difficilmente o per nulla proteggibili, io ho fatto salite slegato ritenendo di essere più sicuro e di avere/offrire maggiori chances di sopravvivenza al mio compagno di cordata...dato che molteplici esperienze hanno dimostrato che se cade uno e non ci sono punti saldi a tenere si muore in due...

tornando a "bombazza" al viedo quella ferrata potrà sembrare pazzesca ma a me non parevano passaggi poi così difficili ed estremi... ho visto i due biker molto sicuri anche lì nonostante le bici... e non ho visto torme di inseguitori a piedi a rischiare di pigliare in testa la bici o qualche 'roc' sbottonato dai nostri...

c'è un coraggio coraggioso ed un coraggio stupido... è singolare che le uniche volte in cui ho dovuto davvero temere per la mia incolumità in montagna siano state quelle in cui sono andato con esperti istruttori... e questo apre un discorso che si ricollega alla differenza tra il fuoriclasse ed il mediocre: il primo è consapevole dei suoi limiti, di norma il secondo è velleitario...

quanto a Bonatti...(perdonami ma non riesco a trattenermi quando sento il suo nome) senza volergli negare i meriti di una innegabile carriere lucente come il Gasherbrum, la sua odissea sul monte bianco con la morte dei francesi e il congelamento del suo compagno forse ridimensiona alla grande la tua/sua affermazione di non aver corso rischi inutili... se non lo ha fatto lui, li ha di certo fatti correre ad altri è questo è molto peggio...

In montagna come ben saprai i rischi sono sempre alti, non credo che Bonatti abbia mai fatto correre dei rischi ai suoi compagni volontariamente( con quale presunzione? con quale certezza? Di esserne al di sopra o immortale?) Io mi riferivo alle sue vie in solitaria su monte bianco d'inverno e da solo, dove spesso falliva perchè reputava i rischi troppo alti e tornava a valle senza rischiare inutilmente). Lasciamo perder poi la vicenda del K2 dove i rischi che ha corso a causa del comportamento deprecabile di Lacedelli e Compagnoni che lo lasciarono con lo sherpa all'aperto a -40 per una notte intera..... Bonatti è stato ed è il più grande proprio perchè ha saputo dire no quando era il caso di farlo ritentando e salendo in vetta in altre e più favorevoli occasioni segnando la storia e l'etica dell'alpinismo nazionale ed internazionale. E' una mia opinione e non la verità assoluta e non vorrei ne venisse fuori una discussione completamente O:T:.
Spero che qualcuno meno preparato non tenti di emulare questi due superman del video perchè potrebbe costargli caro (mi sembra questa la cosa importante da sottolineare). Ciao
 

Simbad

Biker popularis
21/12/07
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Roma
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Splendido il video, del quale ognuno può tenersi la propria opinione (a me, alla prima visione ha fatto accapponare la pelle) ma vorrei rimarcare la bella discussione che ne è scaturita. Bravi tutti.
Mariano
 

lennon

Biker serius
28/11/10
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milano
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Splendido il video, del quale ognuno può tenersi la propria opinione (a me, alla prima visione ha fatto accapponare la pelle) ma vorrei rimarcare la bella discussione che ne è scaturita. Bravi tutti.
Mariano

Infatti, si sta discutendo di passioni estreme che regalano sensazioni inappagabili. Ammiro e invidio che si spinge oltre i limiti e cerca di andare oltre la consuetudine e la routine ma ribadisco l' importanza di non far passare il messaggio che queste cose siano alla portata di tutti specialmente se affrontate cosi spavaldamente (anche se sembra ovvio dirlo).

Ciao
 

lennon

Biker serius
28/11/10
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milano
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ho visto adesso il video, veramente bravi i bikers. Vale molto più la fiducia in se stessi che le sicurezze metalliche

Ecco perchè in montagna ci sono sempre un sacco di vittime, l'esperienza non conta nulle se non si osservano tutte le norme di sicurezza, lo stesso R. Messner ebbe uno dei più gravi incidenti mentre tentava di arrampicare il muro di cinta della sua villa, cadde e si ruppe entrambi i piedi.......e con questo mi ritiro dalla discussione.

Ciao
 

pgerosa

Biker novus
5/10/06
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da dove vengo
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nell nostra breve esperienza di cicloalpinisti, di passaggi estremi ve ne sono stati, anche senza dover fare "ricorso" ad una ferrata
Esperienza ed allenamento costante, spostando sempre un gradino su il limite ci hanno permesso di fare cose che io stesso un tempo avrei definito "da pazzi".
personalmente, non credo che io sia minimamente al livello dei ragazzi del video. Ma mi auguro di poter continuare a porre un gradino su il "mio limite"....poi, ammirerò video simili e ragazzi, capaci e sfrontati
In merito a Bonatti, non sarebbe Bonatti se non avesse continuamente sfidato sè stesso senza mettere in pericolo sè stesso. Difatti, uno dei suoi più grandi "emulatori" è stato Messner, fortemente criticato per le sue "pazze imprese"...



concordo pienamente
bel video, posto stupendo, bravissimi.
Personalmente non mi sembrava particolarmente pericoloso.
Per quanto riguarda me quando faccio cose del genere stò attento all'esposizione: ovvero quando in caso di caduta verso valle ci si potrebbe non fermare, precipitare e morire, evito il passaggio a meno di non sentirmi molto confidente, del resto non capita spessissimo una esposizione del genere.
Sui passaggi estremi, in ogni caso, non essendo praticabile la sicura con corda, pratichiamo spesso la "parata", altra tecnica di derivazione alpinistica, diffusissima nel bouldering, in cui i compagni, posizionati nel luogo di una potenziale caduta pericolosa, braccia distese verso il biker, parano il rider, dando sicurezza e fiducia. Non è importante afferrarlo al volo ma solo farlo atterrare di piedi verso monte...
 

Nutshell

Biker tremendus
E' stato un video davvero affascinante e se avessi la possibilità andrei domani stesso su quella ferrata con la mia biga! Tuttavia dalla disinvoltura con cui vengono eseguiti i nose-press mi sembra che il grandangolo falsi la prospettiva e che in realtà sia meno ripido di quello che sembra. Io spesso in molti percorsi che faccio mi ritrovo sulla ruota anteriore a causa dell'eccessiva pendenza, nonostante il fuori sella estremo, ma non ho affrontato mai una discesa così lunga e intensa come quella nel video!
 

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