L'apertura mentale di ex istruttore titolato del CAI è emblematica della posizione di tutto il consorzio, lo stesso che vorrebbe censire e vietare la pratica della MTB sui sentieri liberamente relegando la stessa solo all'interno dei luoghi espressamente attrezzati dove il soccorso è presente e costante.
Vedi legge regionale del Piemonte n. 31/2009
[url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2712805&postcount=1[/URL]
[omissis]
Quindi la prossima volta sarebbe meglio che PENSASSI E RAGIONASSI PRIMA DI SCRIVERE
Allora siamo in due che dobbiamo pensare e ragionare prima di scrivere.
Punto 1) EX istruttore: il che potrebbe significare che non lo sono più, o no?
Punto 2) quella che tu riporti con il link è una legge regionale, come anche quella del 93 della provincia di TN per l'utilizzo della mtb o quella della provincia di BZ che vieta di percorrere determinati sentieri (tipo accesso alle famose tre cime di Lavaredo se non per asfalto). Non sono leggi formulate e approvate dal Cai.
Punto 3) il CAI stesso ha inserito da qualche anno l'attività della mtb nelle attività di montagna, ci sono parecchie sezioni che stanno portando avanti sia in piena autonomia che secondo linee guida la frequentazione alpina con questo mezzo, cosa di cui puoi trovare riscontro anche nel forum.
Punto 4) se il cai stesso volesse ridurre l'attività ai soli bike park, come mai non lo si vede non ha ancora cercato di eliminare tutte le gare che si svolgono in tutto l'arco alpino, anche all'interno di parchi naturali?