e non solo, direi che molte delle classiche del nord potrebbero essere alla portata. Spero solo che non abbandoni del tutto il ciclocross. Ovviamente su strada, e soprattutto in Italia, i guadagni sono più elevati e quindi se arrivano i risultati la tentazione sarà forte.
ieri sera era ospite a Teleciclismo, una trasmissione di una rete locale veneta. E' venuto fuori chel'anno prossimo ha inzenzione di fare le classiche del nord e il tour, ed è disposto a sacrificare anche un po' il cross, a cui si è dedicato per tanti anni.
In pratica dice che è l'unico,insieme al francese Gadret, che fa sia la stagione su strada che quella del cross. Lui paraticamente dall'inverno 2006-2007 ad oggi , tra classiche, garette varie,vuelta, ecc..., non ha mai smesso. Giustamente fa notare che nel cross si trova a confrontarsi con atleti che fanno solo quello, e per questo sono avvantaggiati.
La risposta sarebbe semplice: fai solo il cross. Però quale sarebbe la squadra ch lo paga tutto l'anno per avere una visibilità (comunque ottima) solo per 2-3 mesi?
Ci vorrebbe oltre alla coppa del mondo ( o come si chiama da quest'anno ) un bel circuito nazionale di una decina di gare, per tirar fuori i talenti nostrani.
Il ct della nazionale, Scotti, in una intervista ha detto che il ciclocross italiano sta crescendo in maniera esponenziale; per la prossima stagione stanno studiando di realizzare una specie di "giro d'italia del cross" da svolgersi in 6-7 tappe in giro per l'Italia (si parla di 2 tappe in veneto, 2 in lombardia, una in sicilia, una in campania, e qualche altra in altre regione). Ci sarebbe già uno sponsor (RyanAir) che faciliterebbe i viaggi più lunghi.
Staremo a vedere...