Veramente qui il vecchietto sarebbe un altro ... perchè se non vado errato il 57 di franck57 ... sta per 1957
Per non prendere poi il ticker dei km come segno di invecchiamento
- Stato
Veramente qui il vecchietto sarebbe un altro ... perchè se non vado errato il 57 di franck57 ... sta per 1957
Per non prendere poi il ticker dei km come segno di invecchiamento
Io domani pedalo ma sono a Montevecchia che mi hanno invitato 3 amici.... Se volete unirvi nn ce' problema.
Fammi sapere se vai a Montevecchia con das la mattina o se vuoi fare un giretto sull'Adda partendo all'ora di pranzo.
OK allora faccio compagnia a Maury ... Next coi tuoi amichetti [emoji12]
14.00 a Bellusco [MENTION=154785]emmellevu[/MENTION] ?
14.00 a Bellusco [MENTION=154785]emmellevu[/MENTION] ?
Andrea 30081976
Biker dantescus
- 11/9/12
- 4.579
- 491
- 0
- 48
- Bike
- Specy STJ HT Marathon Carbon, Kuota Kryon Carbon, Specy Fat Boy e la prima MTB Colnago '88.
Finalmente ho la bici pronta. Domani giretto per vedere se tutto funziona. Non prendo impegni con nessuno visto che ho fatto tutto di fretta oggi....
Andrea 30081976
Biker dantescus
- 11/9/12
- 4.579
- 491
- 0
- 48
- Bike
- Specy STJ HT Marathon Carbon, Kuota Kryon Carbon, Specy Fat Boy e la prima MTB Colnago '88.
o-o
Quando provi a fare da solo la riparazione che hai appena fatto ... ti rendi conto che il mecca si guadagna i soldi che ti chiede.
Andrea 30081976
Biker dantescus
- 11/9/12
- 4.579
- 491
- 0
- 48
- Bike
- Specy STJ HT Marathon Carbon, Kuota Kryon Carbon, Specy Fat Boy e la prima MTB Colnago '88.
Quando provi a fare da solo la riparazione che hai appena fatto ... ti rendi conto che il mecca si guadagna i soldi che ti chiede.
In effetti è una bella menata (mi sono dovuto far prestare 3 differenti tools) ma avrei dovuto fissare l'appuntamento, portargli la bici, andarla a prendere, testarla...ect.
Ed è stato anche divertente vedere lo stato di usura dei cuscinetti del movimento centrale e della ruota libera.
Inoltre, se qualcosa non avesse funzionato me la sarei presa solo con me stesso....
.Dimenticavo, spesa totale 200€ + 2 "saracche"....tutto di ottima qualità.
Oggi ho fatto un giro impegnativo e spettacolare: DORSALE LARIANA, DA COMO A BELLAGIO (passando per Rifugio Boletto, Monte Bolettone, Rifugio Palanzone, Capanna Mara, San Primo e discesa finale a Bellagio).
Domani posto qualche foto dei panorami da lassù. Ora vado a riposarmi.
Giro che ha inizio dalla città di Como (ascesa iniziale in funicolare) e che attraversando i verdi rilievi della dorsale ovest del triangolo lariano condurrà alla rinomata località di Bellagio, situata in corrispondenza dell’incontro fra i due rami che caratterizzano il bacino lacustre lariano. Entrati in centro città, nell’ipotesi in cui sia utilizzata l’autovettura per gli spostamenti, opportuno parcheggiare la stessa in prossimità della funicolare che porta a Brunate (nei periodi estivi corse ogni 15 minuti). Giunti alla stazione a monte della funicolare si svolta a sinistra e si prosegue in direzione frazione S.Maurizio lungo la strada asfaltata che giunge al piazzale del Rifugio CAO, dove inizia il tratto sterrato ed acciottolato che passa dai rifugio Boletto. Appena dopo il rifugio si affronta la prima salita impegnativa, fortunatamente non molto lunga, su tratto cementato che conduce ad un cambio di crinale ai piedi del monte Bolettone (la vetta, raggiungibile in pochi minuti a piedi è un ottimo punto panoramico). Si segue quindi la discesa su sentiero erboso verso la Bocchetta di Molina a cui fa seguito la percorrenza di un fantastico single track all’interno del bosco noto come “Sentiero dei faggi” molto divertente in quanto su fondo pulito, con vari saliscendi e quasi totalmente pedalabile. Si giunge poco sotto la bocchetta di Lemna (figurano indicazioni per la Capanna Mara, a ca 15 minuti previa breve salita sterrata e successiva discesa su sentiero) ove inizia una larga strada dal fondo sterrato che passando sotto le pendici del Monte Palanzone prosegue sino al rifugio Riella. Con saliscendi poco impegnativi si prosegue quindi dapprima su strada a fondo sterrato dagli ottimi panorami ed in seguito a mezzo sentiero nei prati fino a raggiungere la strada asfaltata nei pressi della Colma di Sormano, all’estremità est del Pian del Tivano. Percorsi pochi metri di asfalto in direzione Asso-Canzo si prende a sinistra una strada sterrata che condurrà, affrontando alcune salite che richiedono discreto impegno fisico (in specie l’ascesa finale), alla sella nei pressi del Monte Ponciv, a fianco del M.te S.Primo (Alpe di Terrabiotta). Da qui prende avvio la discesa tecnicamente molto impegnativa, nel primo tratto su prato, poi su terreno roccioso e infine su sentieri sterrati e mulattiere che portano sino a Bellagio e quindi all’imbarcadero per prendere il traghetto che riporterà a Como (qui abbiamo fatto una modifica, prendendo il traghetto da Bellagio a Varenna e poi il treno da Varenna a Monza)
nazione: Italia
zona: Lario
provincia: Como
da: Brunate
a: Bellagio
vista che spazia sul lago di Como e su tutto il circondario del triangolo lariano, dalle Grigne al Legnone, le Alpi svizzere, il Monte Rosa, Varenna, Punta Balbianello, Isola Comacina, punta di Bellagio, ramo di Lecco
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.192
quota massima: mt 1.434
quota minima: (partenza/arrivo) mt 202
km totali: 35,30
(in realtà poi ci ho aggiuntato i km per raggiungere l'itenerario arrivando quasi a 60 in totale)
SENSO DI MARCIA
girare in senso Brunate-Bellagio lungo i chiari cartelli segnaletici della dorsale
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 3 ore e 15 minuti (durata intera giornata causa anche spostamenti/battello e tempi dovuti per le soste panoramiche)
sì ... altro che 3 ore e 15 minuti !!!
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 9/10
difficoltà salita : 7/10
difficoltà discesa : 9/10
impegno fisico: 7/10
fonte: http://www.itinerari-mtb.it/dorsale-occidentale-triangolo-lariano/
Domani posto qualche foto dei panorami da lassù. Ora vado a riposarmi.
Giro che ha inizio dalla città di Como (ascesa iniziale in funicolare) e che attraversando i verdi rilievi della dorsale ovest del triangolo lariano condurrà alla rinomata località di Bellagio, situata in corrispondenza dell’incontro fra i due rami che caratterizzano il bacino lacustre lariano. Entrati in centro città, nell’ipotesi in cui sia utilizzata l’autovettura per gli spostamenti, opportuno parcheggiare la stessa in prossimità della funicolare che porta a Brunate (nei periodi estivi corse ogni 15 minuti). Giunti alla stazione a monte della funicolare si svolta a sinistra e si prosegue in direzione frazione S.Maurizio lungo la strada asfaltata che giunge al piazzale del Rifugio CAO, dove inizia il tratto sterrato ed acciottolato che passa dai rifugio Boletto. Appena dopo il rifugio si affronta la prima salita impegnativa, fortunatamente non molto lunga, su tratto cementato che conduce ad un cambio di crinale ai piedi del monte Bolettone (la vetta, raggiungibile in pochi minuti a piedi è un ottimo punto panoramico). Si segue quindi la discesa su sentiero erboso verso la Bocchetta di Molina a cui fa seguito la percorrenza di un fantastico single track all’interno del bosco noto come “Sentiero dei faggi” molto divertente in quanto su fondo pulito, con vari saliscendi e quasi totalmente pedalabile. Si giunge poco sotto la bocchetta di Lemna (figurano indicazioni per la Capanna Mara, a ca 15 minuti previa breve salita sterrata e successiva discesa su sentiero) ove inizia una larga strada dal fondo sterrato che passando sotto le pendici del Monte Palanzone prosegue sino al rifugio Riella. Con saliscendi poco impegnativi si prosegue quindi dapprima su strada a fondo sterrato dagli ottimi panorami ed in seguito a mezzo sentiero nei prati fino a raggiungere la strada asfaltata nei pressi della Colma di Sormano, all’estremità est del Pian del Tivano. Percorsi pochi metri di asfalto in direzione Asso-Canzo si prende a sinistra una strada sterrata che condurrà, affrontando alcune salite che richiedono discreto impegno fisico (in specie l’ascesa finale), alla sella nei pressi del Monte Ponciv, a fianco del M.te S.Primo (Alpe di Terrabiotta). Da qui prende avvio la discesa tecnicamente molto impegnativa, nel primo tratto su prato, poi su terreno roccioso e infine su sentieri sterrati e mulattiere che portano sino a Bellagio e quindi all’imbarcadero per prendere il traghetto che riporterà a Como (qui abbiamo fatto una modifica, prendendo il traghetto da Bellagio a Varenna e poi il treno da Varenna a Monza)
nazione: Italia
zona: Lario
provincia: Como
da: Brunate
a: Bellagio
vista che spazia sul lago di Como e su tutto il circondario del triangolo lariano, dalle Grigne al Legnone, le Alpi svizzere, il Monte Rosa, Varenna, Punta Balbianello, Isola Comacina, punta di Bellagio, ramo di Lecco
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.192
quota massima: mt 1.434
quota minima: (partenza/arrivo) mt 202
km totali: 35,30
(in realtà poi ci ho aggiuntato i km per raggiungere l'itenerario arrivando quasi a 60 in totale)
SENSO DI MARCIA
girare in senso Brunate-Bellagio lungo i chiari cartelli segnaletici della dorsale
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 3 ore e 15 minuti (durata intera giornata causa anche spostamenti/battello e tempi dovuti per le soste panoramiche)
sì ... altro che 3 ore e 15 minuti !!!
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 9/10
difficoltà salita : 7/10
difficoltà discesa : 9/10
impegno fisico: 7/10
fonte: http://www.itinerari-mtb.it/dorsale-occidentale-triangolo-lariano/
Ciao. Bellissimo giro. Lo feci da Brunate e una volta a Bellagio tornai a Brunate passando da Nesso. Complimenti!
Grazie, se devo dire la verità ...
https://www.youtube.com/watch?v=It8Sn_LAYJs
Comunque posto alcune foto: i panorami visti da lassù e la rituale foto della bici in cima al muro di Sormano.
Allegati
carlao
Biker marathonensis
- 12/7/05
- 4.475
- 620
- 0
- 55
- Bike
- MTB Canyon Exceed CF SL 7.9 Di2- BDC Rose X-Lite Team 3100 Di2
complimenti [MENTION=154785]emmellevu[/MENTION]...
io ho fatto due volte quel giro, partendo da Como: della prima volta (settembre 2000) ho un ricordo poco piacevole, infatti sul primo tratto molto tecnico della discesa verso Bellagio, caddi rovinosamente picchiando la spalla destra... non ti dico in che condizioni fui costretto a continuare la discesa e proseguire fino a Como dalla strada; la seconda volta invece (luglio 2006) andò decisamente meglio, ma quel giorno faceva caldissimo e la variante "Muro di Sormano", fatto per puro sfizio (a mezzogiorno sotto il sole battente) prima di continuare l'ascesa verso il S. Primo, non fu una grandissima idea, da Bellagio a Como fu un continuo fermarsi a cercare fontanelle per bere e bagnarsi testa, gambe e braccia!!!
mi piacerebbe moto tornarci...
io ho fatto due volte quel giro, partendo da Como: della prima volta (settembre 2000) ho un ricordo poco piacevole, infatti sul primo tratto molto tecnico della discesa verso Bellagio, caddi rovinosamente picchiando la spalla destra... non ti dico in che condizioni fui costretto a continuare la discesa e proseguire fino a Como dalla strada; la seconda volta invece (luglio 2006) andò decisamente meglio, ma quel giorno faceva caldissimo e la variante "Muro di Sormano", fatto per puro sfizio (a mezzogiorno sotto il sole battente) prima di continuare l'ascesa verso il S. Primo, non fu una grandissima idea, da Bellagio a Como fu un continuo fermarsi a cercare fontanelle per bere e bagnarsi testa, gambe e braccia!!!
mi piacerebbe moto tornarci...
complimenti [MENTION=154785]emmellevu[/MENTION]...
io ho fatto due volte quel giro, partendo da Como: della prima volta (settembre 2000) ho un ricordo poco piacevole, infatti sul primo tratto molto tecnico della discesa verso Bellagio, caddi rovinosamente picchiando la spalla destra... non ti dico in che condizioni fui costretto a continuare la discesa e proseguire fino a Como dalla strada; la seconda volta invece (luglio 2006) andò decisamente meglio, ma quel giorno faceva caldissimo e la variante "Muro di Sormano", fatto per puro sfizio (a mezzogiorno sotto il sole battente) prima di continuare l'ascesa verso il S. Primo, non fu una grandissima idea, da Bellagio a Como fu un continuo fermarsi a cercare fontanelle per bere e bagnarsi testa, gambe e braccia!!!
mi piacerebbe moto tornarci...
Grazie.
Eh, sì ... la prima parte della discesa verso Bellagio è impegnativa (e per me al limite delle possibilità); in particolare, essendo disseminata di sassi irregolari ed acuminati ... immagino che se si cade siano davvero dolori; infatti l'ho fatta con molta prudenza e mettendo il piede a terra quando necessario per evitare rischi. Anche la mulattiera finale prima di Bellagio è abbastanza impegnativa, in particolare sulle gradinate con tornanti stretti; comunque meno rischiosa del primo pezzo.
Per la salita, la parte più dura in assoluto secondo me è l'ultimo pezzo verso San Primo, perchè è molto tecnica oltre che pendente ... ed anche perchè la si affronta quando si è "alla frutta" (o almeno io ero alla frutta).
Per quanto riguarda il rientro, credo che abbiamo sperimentato un'opzione interessante: in andata abbiamo raggiunto Como in treno ... e poi per il ritorno abbiamo preso il traghetto per Varenna (molto meno problematico di quello per Como) e poi il treno diretto da Varenna a Monza (dove si può caricare la bici al costo di 3 Euro). Non male; non avrei avuto certo voglia di pedalare su asfalto da Bellagio a Como.
P.S. Ah, dimenticavo ... come è andata la NoveColli?
- Stato