Chiudere i passi dolomitici alle auto?

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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lorenzooo

Biker novus
17/9/09
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piacenza
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Un'iniziativa interessante!
Tratto da repubblica.it

TRENTO - "Via le auto dalle Dolomiti". Questa volta a dirlo non è un manipolo di ambientalisti, oppure un gruppo di alpinisti nostalgici della montagna d'altri tempi ma il governatore del Trentino, Lorenzo Dellai, che fa della lotta ai motori in alta quota il manifesto del nuovo turismo: "I territori che faranno scelte coraggiose sul piano della mobilità con mezzi alternativi avranno in futuro un turismo di alta qualità, gli altri dovranno accontentarsi di un turismo di risulta". Insomma, si pensa di chiudere i passi ai mezzi a motore durante l'estate, per qualche giorno almeno, magari la domenica. Ecco la nuova ricetta, spiegata ai cittadini di Canazei, ai piedi della Marmolada, in un incontro dedicato al riconoscimento dell'Unesco ai Monti pallidi, inseriti l'anno scorso nella lista dei patrimoni dell'umanità.

Sono con lui la Società degli alpinisti trentini (20mila soci), il Cai e l'Alpenverein di Bolzano e il re dell'Himalaya Reinhold Messner che aveva già lanciato l'ipotesi di chiudere al traffico i passi dolomitici: "Lasciamo spazio ai ciclisti e ai camminatori, almeno durante le ore centrali della giornata, per esempio dalle 9 alle 15, per godere al massimo di queste bellezze naturali". Parliamo dei quattro passi che fanno il giro del gruppo del Sella, 55 km di strada fra Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo, ad un soffio dai ghiaioni bianchi, presi d'assalto dalle auto soprattutto in agosto quando si trasformano in una colonna di lamiera che procede adagio alla ricerca disperata di una piazzola da cui ammirare il panorama. Il record dell'estate 2009 fu stabilito a passo Sella dove una centralina elettronica contò oltre 5mila veicoli dall'alba al tramonto. Il 25% erano moto. Niente, se fossimo in pianura. Ma si tratta di asfalto a duemila metri di quota, con gli scalatori in parete a imprecare per il rombo delle due ruote sui tornanti.


Dire "chiudiamo i passi" è facile. Il difficile è mettere d'accordo le tre province che si dividono il territorio: Trento, Bolzano e Belluno. E Bolzano infatti sulla chiusura non è d'accordo: "Molto meglio il pedaggio" spiega l'assessore ladino Florian Mussner, che pensa a un unico pacchetto per risolvere anche il problema dello Stelvio (al confine con la Lombardia). Cinque euro per ogni auto, questa l'ipotesi di Bolzano (che non piace a Trento e Belluno) ma che si è dimostrata perdente sul passo Rombo, ai confini con l'Austria, dove il pedaggio è già in vigore. Il risultato? Traffico in aumento. In Austria se ne infischiano, ad esempio sul Grossglockner dove si paga (profumatamente) per transitare su una delle strade più spettacolari dell'arco alpino. E nessuno si lamenta.

Ma sui versanti italiani l'idea di battere cassa non piace: "Vogliamo limitare il traffico" spiega Michil Costa, albergatore di Corvara, abituato ad ospitare vip del calibro di George Clooney. Fu proprio Costa a lanciare la Maratona delle Dolomiti, gara ciclistica che ogni estate richiama sui quattro passi quasi 10mila ciclisti. E ai clienti che lasceranno ferma l'auto durante le vacanze Costa regalerà una bottiglia di Sassicaia: a verificare l'integrità dei sigilli alle ruote ci penserà lui in persona. Ieri si è incontrato con Messner per dare il via all'offensiva del partito "no alle auto".

io non vorrei essere polemico e mi spiego subito:non credo nelle restrizioni 1:ognuno la pensi come vuole che sia ma a volte mi sembra un forum di ecologisti accaniti contro tutto e tutti e poi ognuno di noi non ha neanche la macchina ibrida o i pannelli fotovoltaici ecc ecce per di piu magari lavora in un industria inquinante da matti e poi si sputa propio nel piatto in cui si mangia.....2:ci sono appasionati immezzo a noi che sono praticanti di sport motoristici trial enduro cross jeep che praticono questo nel pieno rispetto del codice e delle regole di convivenza e propio quest ultimi ne risentono da queste limitazioni e ripetendomi questi hanno i vostri stessi interessi non andando ad inquinare gratuitamente3:ricordiamoci che siamo in piena crisi economica non credo che si promuova cosi il turismo!!!!!!pensiamo se qualcuno volesse mettere una tassa di possesso sulla bici e un assicurazione obbligatoria cosa ne pensereste??????o addirittura dover far smaltire il propio ciclo a fine vita????4:ance nel bellissimo video sotto le grotte vicino a riva del garda pubblicato su questo forum non è possibile transitare e leggendo in queste pagine molti come me ci andranno lo stesso allora UCCIDETECI PS.CI ANDREMO CON IL MASSIMO RISPETTO SIA CHIARO E NON FATE DI TUTTA L ERBA UN FASCIO CI SARA SICURAMENTE GENTE CHE NON PORTERA RISPETTO MA COME IN TUTTI GLI SPORT CHE HO CITATO PRIMA NON SIAMO TUTTI CRIMINALI ANZI!!!!!!!!!CREDETEMI.......
 

iaio

Biker superis
26/1/07
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Monza
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Non conosco la situazione Dolomiti ma la posso immaginare e concordo in qualche forma di limitazione che medi pero' le esigenze di tutti. Ci sono posti che sono dei gioielli e vederli sommersi dalle macchine non e' una bella cosa, e' uno sfregio.
Parlando di posti a me noti, in Valtellina per intenderci, un blocco totale del traffico lo imporrei il sabato e la domenica dei mesi di luglio e agosto, dove? In alta Valmalenco, precisamente a Chiareggio. Nessun pass, accesso solo ai residenti (che sono pochi pochi), tutti gli altri in bus, un bel servizio navetta da Chiesa. In inverno e' questo che avviene, perche' la neve sommerge la valle e ci si accede solo con le motoslitte, dotate di permesso. Il posto si trasforma in un paradiso, credetemi.
Nei fine settimana d'estate Chiareggio si intasa di auto, la Piana del Lupo lungo il Mallero si popola di auto come il parcheggio di un centro commerciale. GLi autobus ci sono, salgono vuoti. Muldox che ne pensi?
 

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
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Vicino a Padova
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L'economicità (materiale e morale) è l'unica leva che le società hanno per orientare i comportamenti dei singoli, cioè rendere costosi i comportamenti non desiderabili. Per questo esistono le carceri per chi commette i reati, le multe per chi commette infrazioni al codice della strada, o i parcheggi a pagamento per spingere ad usare i mezzi pubblici.
Tutto dipende da quale obiettivo si vuole/deve perseguire. Se si vuole eliminare il traffico sui passi dolomitici, è ovvio che il pedaggio non è una soluzione. Se invece si vuole limitarlo, il pedaggio è uno strumento che può funzionare, a patto (come ho scritto in precedenza) che sia sufficientemente caro e che ci siano alternative più economiche e sostenibili. Ovvio che se l'obiettivo desiderato è l'assenza del traffico, o di qualunque altro comportamento indesiderabile perchè irrimediabilmente dannoso l'unica azione possibile è il divieto di questo comportamento, e non è giusto consentirlo a pagamento. Ma il caso in questione è diverso.

.

proprio siamo su due pianeti diversi,:celopiùg:
se il criterio di salvaguardia di un bene (chiamiamolo esauribile) per te deve
essere economico allora facciamo i ricchi a Cortina e i poveri a Sottomarina:cucù:
Allora via libera a quelli col suv e a casa i pezzenti!:hahaha:
magari come criterio potremmo introdurre che possono passare solo le auto meno inquinanti...che dici?:medita:
o fare con una sorta di pass a numero limitato....magari uno per ogni [I]cittadino[/I] anche se è un poveraccio....magari le rivende su ebay che c'ha bisogno:smile:
io non sono disposto ad accettare che il denaro possa comperare l'ambiente.
anche perchè vogliamo parlare di valori e poi...articolo 5° :chi ga' i schei ga' vinto?:wink:
 
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schiesa

Biker tremendus
27/7/09
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Colli Euganei
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Se li vogliono chiudere, allora perchè non rimuovono l'asfalto che han messo??

E i bitumari... che si comprino una MTB, ci sono giri spettacolari su sterrato, perchè respirarsi i fumi di scarico e l'odore di asfalto?

Secondo me questo non è molto corretto da dire... io per primo sono passato alla mtb perché non ne potevo più dello smog e delle auto che mi sfrecciavano a 5cm, ma di certo il fascino della bici da strada è unico e per molti irrinunciabile.

Sta di fatto comunque che qui appena possono i soliti furbetti cercano di fare la cresta ovunque. Ci mancava solo il pedaggio per i passi, ok che è per "disincentivare" il traffico, ma quei soldi poi dove vanno???:cucù:
 

sembola

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una nera e l'altra pure
proprio siamo su due pianeti diversi,:celopiùg:
se il criterio di salvaguardia di un bene (chiamiamolo esauribile) per te deve
essere economico allora facciamo i ricchi a Cortina e i poveri a Sottomarina:cucù:
Allora via libera a quelli col suv e a casa i pezzenti!:hahaha:
magari come criterio potremmo introdurre che possono passare solo le auto meno inquinanti...che dici?:medita:
Dico che non hai letto bene i miei interventi, ma siccome da piccino m'hanno detto che se non ti capiscono la colpa è tua e non di chi legge, proverò a spiegarmi meglio. Purtroppo non sarò breve ;-)

Pensare che la tutela di un bene collettivo si possa realizzare solo con provvedimenti assoluti (tutto ammesso o tutto vietato) è semplicistica e sbagliata: altrimenti per salvaguardare le Dolomiti basterebbe recintarle dai 1000 metri in su e non far entrare nessuno (e deportare chi ci vive :omertà:). Il concetto cardine è quello di sostenibilità, che varia a seconda delle caratteristiche del bene e dei comportamenti umani posti in essere.
Per esempio ci sono amplissime zone dove l'escursionismo è ammmesso, perchè provoca (semplificando) danni modesti e riparabili, ma anche alcune zone di riserva integrale dove invece non si può entrare se non per ricerca scientifica (es. Sasso Fratino, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi) nonchè aree a numero chiuso (Parco Nazionale della Maremma). Quello che è sostenibile in un luogo può non esserlo in un altro o può non esserlo oltre certe quantità.

La stessa cosa si può dire del traffico motorizzato privato: ci sono zone e momenti in cui ha senso vietarlo tout court e zone e momenti in cui scoraggiarlo, ed anche mezzi diversi. Girare con un'auto Euro5 non è la stessa cosa che farlo con un' Euro0, e non è la stessa cosa farlo sulla strada che porta in fondo alla Val di Genova (gruppo dell' Adamello) o su una sterrata nel Chianti.

Quando la situazione richiede la chiusura del traffico, si chiude e basta: In val di Genova c'è un parcheggio ed una navetta, se non ti sta bene te ne vai da un'altra parte (e purtroppo di altri luoghi meno tutelati ce ne sono...)

Quando però la situazìone richiede una moderazione dell'accesso, le cose sono meno semplici, perchè sono possibili diversi interventi che hanno effetti differenti, e nessuno dei quali può essere "giusto" al 100%. Si può mettere un numero chiuso, un periodo di apertura alternato ad uno chi chiusura, od anche un pedaggio. Ripeto, nessuno di questi sistemi è perfetto, ma possono essere tutti accettabili a patto che ci siano alternative. A me personalmente il pedaggio non piace, ma riconosco che in determinati ambiti può avere senso e funzionare, come accade alle Tre Cime. Quello che non è accettabile è il pedaggio tanto per far cassa, o quando il pedaggio diventa una tassa perchè non ci sono alternative: se alle Tre Cime potessi andarci solo con l'auto privata e pagando sarebbe grave, ma così non è.

Se poi quello che disturba è la parola "economico", mi dispiace di confermare che QUALUNQUE scelta compiuta dagli esseri umani risponde a tale principio. Ogni qual volta decidiamo di fare o non fare qualcosa, lo facciamo soppesando i pro ed i contro, che vanno in una sorta di "bilancio" che comprende non solo le motivazioni finanziarie ma anche quelle morali, psicologiche, sociali, etc. Ma resta il fatto che è una valutazione di "convenienza", personale o collettiva, a breve o a lungo termine.
 
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samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Methanol
La notizia così come è stata riportata dal quotidiano Repubblica, mi sembra l'ennesima fregnaccia demagogica sparata dal politico di turno per farsi bello.
Oltre che fregnaccia mi pare anche di difficile realizzazione dovendosi metter d'accordo enti diversi (3 province, due regioni e diversi comuni) ognuno dei quali mirerebbe solo e soltanto al maggior tornaconto economico (non di chi vive in provincia ma di chi la Provincia la dovrebbe gestire nell'interesse degli abitanti). Lotte intestine tra province della stessa o di diverse regioni ce ne sono a bizzeffe (una è una storica querelle per il possesso delle 3Cime, un'altra se non erro coinvolge la Marmolada), e ognuna di queste querelle è sempre servita e serve tutt'ora solo a rimpinguare le casse di qualche avvocato, impoverendo quelle dell'ente locale di turno che poi si trova a dover aumentare le gabelle locali (in primis l'ici se parliamo di comuni), senza poter comunque garantire i servizi per cui i cittadini pagano. Questa è la mia principale motivazione del perchè la notizia è secondo me una fregnaccia demagogica a sfondo propangandistico. Ci aggiungerei anche che molti di questi passi, sono di fatto L'UNICA via di transito per chiunque debba spostarsi nella zona, non solo i residenti (che potrebbero godere di un pass analogamento a quello dei centri storici per le città), e chiuderne il transito, anche solo in giorni predefiniti, creerebbe enormi disagi sia al turista, sia a chi li percorre per lavoro (rappresentanti, camionisti ecc.ecc.). Non dimentichiamo che molti turisti Dolomitici, sono persone in età avanzata o famiglie con bimbi piccoli che non possono agevolmente rinunciare ad un mezzo di trasporto come l'autovettura.
Detto questo, mi capita di frequentare abbastanza assiduamente la zona interessata da almeno una trentina d'anni, e di averci vissuto anche per 6 anni, quindi conosco abbastanza la realtà della zona. Sarà che essendo abituato al casino di Roma avverto un filino meno il problema, ma l'insostenibità del transito autoveicolare è a mio avviso limitata a non moltissimi giorni all'anno, identificabili principalmente nelle 2/3 settimane a cavallo di ferragosto e in quella a cavallo di Capodanno/Befana (a Natale c'è meno gente).
Come risolvere il problema? Scegliendo il male minore e in questo mi trovo sostanzialmente d'accordo con Sembola: un bel pedaggio corposo e deterrente che colpisce chi le ferie Dolomitiche può permettersele, perchè i poveri comunque non se le possono permettere, delle navette sostitutive e quasi gratuite (1 euro a cranio per il trasporto, giusto per coprire i costi), dei pass per residenti nell'arco di un certo kilometraggio (20? 30? 40 km?) e soprattutto un sistema che renda ben bene pubblico entità e destinazione del ricavato del pedaggio, una parte del quale si potrebbe valutare di darla a chi da un traffico meno intenso, avrebbe da rimetterci, intendendo gli esercizi commerciali che in cima lavorano e dan lavoro a decine di persone.
 

sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
Lotte intestine tra province della stessa o di diverse regioni ce ne sono a bizzeffe (una è una storica querelle per il possesso delle 3Cime, un'altra se non erro coinvolge la Marmolada)
Sulla Marmolada è come dici tu, c'è una antica querelle sul confine, le Tre Cime sono da tutt'altra parte...;-)
 

Mackanzie 66

Biker serius
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Faenza
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il fatto è che a noi italiani piace oltremodo usare l'auto,a tal proposito mi ricordo alcuni anni fa a livigno benchè ci fosse un servizio gratuito ed efficiente di navette tutti o quasi usavano l'auto intasando le vie di fondo valle.noi dovremmo imparare almeno quando andiamo in questi posti di parcheggiare l'auto e usare i mezzi,ne godrebbe il territorio e sopratutto noi repirando aria pulita e ammirando panorami unici senza auto ai lati. un bell'esempio è il gardeccia in val di fassa ci si va solo con navetta,bici o a piedi se poi uno non vuole camminare che vada al mare. riguardo ai pedaggi non sono favorevole servono solo per far cassa ai comuni il traffico non calerebbe almeno non in maniera sensibile. due ruote e una sella e la vita è piu bella............
 

petrofilo

Biker superis
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Pistoia
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Che dire, in effetti il problema del traffico sui passi dolomitici (e non solo) esiste, ma per quanto ho potuto vedere io specialmente nel mese di agosto (leggi settimana di ferragosto) e nei we estivi. Basterebbe, ad esempio, mettere a pagamento solo quei giorni. Però al solito in Italia si pensa prima a limitare che a offrire servizi alternativi. Anche perchè è senz'altro più comodo chiedere soldi a chi vuol passare che investire per trasporto pubblico o bus-navetta. Tutto sta nel capire se c'è voglia di far cassa oppure di utilizzare gli introiti dei pedaggi per migliorare i servizi, appunto. Il fatto che ci sia dietro anche un certo Messner mi fa pensare che non si tratti di boutade solo politiche, ma anche di una reale necessità di restituire a questi luoghi un po' di dimensione montana, ovvero natura e silenzi. Ben venga!
Sul pedaggio secondo me non c'è da scandalizzarsi, se si pensa che in Austria esistono addirittura delle valli a pedaggio. Chi paga passa. E chi è appassionato di montagna e luoghi unici lo farà volentieri lo stesso. Chi invece è poco interessato al contatto con la montagna troverà altre strade da intasare, tipo i fondovalle della val pusteria o della valbadia. Detto questo esistono parecchi posti meno frequentati perchè poco trandy, ma che offrono scorci dolomitici impagabili. Basta cercare, in macchina come a piedi e in bicicletta.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
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Su per i monti
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Non possiamo fare il paragone con le Tre Cime. Lì la strada è cieca, si va su e si torna indietro, è privata e per il comune di Auronzo è una manna dal cielo; ora si parla di togliere le auto e mettere un treno a cremagliera.
Per me che abito a Belluno i passi sono fondamentali per spostarmi, altrimenti dovrei fare decine e decine di chilometri in più, sono tanti quelli che quotidianamente valicano i passi per recarsi al lavoro da una valle all'altra.
Trento e Bolzano sono piene di soldi, possono permettersi di mettere un servizio pubblico frequente anche se poco usato.
Belluno no, non ha carriolate di palanche da buttare giù per le scarpate, è già tanto se c'è quello che abbiamo, quel poco che ci passa lo stato basta appena per tirare avanti, mentre loro non sanno quasi che farsene dei soldi...
Chiudere i passi è impossibile, metterli a pedaggio potrebbe essere una scelta, ma occorre stabilire che l'indigeno non può subire lo stesso trattamento del turista che ci viene ogni tanto.

P.S.: la questione Tre Cime è sullo sfruttamento dell'immagine, la vista più bella è da sud (versante bellunese) ma ultimamente del nome se ne appropriano comuni che nel loro territorio non hanno manco un centimetro quadrato del gruppo dolomitico.
 

sgamarco

Nulla si crea tutto si modifica
27/5/08
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- IBIS Mojo 27.5 - Camber 29EVO - Stj HT carbon
La vedo una dura battaglia... sai quanti schieramenti ci saranno dalla parte opposta con chi sosterrà che ha diritto di passaggio... La Federazione Motociclistica Italiana a tanti altri...
Comunque l'idea non mi dispiace!
 

seagate

Biker urlandum
..pedaggio a persona non a macchina....20 euro a capoccia, senza sconti e poi non solo sui passi ma anche a valle: val di fiemme, val di fassa, val gardena ecc.....

sai che introiti a Natale.....
 

seagate

Biker urlandum
perchè esagerato......fosse per me le macchine le fermerei all'uscita del casello autostradale, poi un bel metro elettrico di superfice, o meglio una serie di metrò....che vanno su e giù per le valli...

e poi cosi rifanno tutti gli impianti di risalita....o magari ne fanno di nuovi che si collegano tutti fra di loro a migliaia, macchè a milioni.......
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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fosse per me le macchine le fermerei all'uscita del casello autostradale, poi un bel metro elettrico di superfice, o meglio una serie di metrò....che vanno su e giù per le valli...

Certo che se i trasporti pubblici fossero ovunque più che eccellenti si potrebbe rinunciare all'auto, ma è utopia.
Più si vieta l'uso dell'auto, più e necessario fornire un servizio di trasporto pubblico che non faccia rimpiangere la macchina.
 

travicom

Biker serius
9/5/08
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S.ELENA
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L'idea è buona se non ottima, secondo me stile Alpe di Siusi..o arrivi fino ad una certa ora oppure vai di gambe o bici..
Bisogna però farlo sicuramente nei fine settimana e nei giorni di alto turismo, evitando di recar danno a chi ci lavora in quelle zone (magari dei pass potrebbero bastare)..

Però per me il pedaggio non serve a molto...se non a fare cassa, tanto per esempio in Alpe di Siuse ci pensa il parcheggio a recuperare i soldi del pedaggio !!
 

travicom

Biker serius
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S.ELENA
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La vedo una dura battaglia... sai quanti schieramenti ci saranno dalla parte opposta con chi sosterrà che ha diritto di passaggio... La Federazione Motociclistica Italiana a tanti altri...
Comunque l'idea non mi dispiace!

Scusa ma quelli delle moto se ne vadano in pista a sgasare i motori sinceramente, altro che per le strade a creare pericoli agli altri..poi invece quando noi biker usciamo dalla pista ciclabile, perchè magari non transitabile, i vigili ci fanno pure la multa come è successo spesso da me...
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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perchè esagerato......fosse per me le macchine le fermerei all'uscita del casello autostradale, poi un bel metro elettrico di superfice, o meglio una serie di metrò....che vanno su e giù per le valli...

e poi cosi rifanno tutti gli impianti di risalita....o magari ne fanno di nuovi che si collegano tutti fra di loro a migliaia, macchè a milioni.......

Manco in Svizzera ci sono riusciti, comunque per i residenti non si possono vietare le auto, non credo proprio che avrebbe successo.
Un conto è spostarsi in pianura dove non trovi una salita manco a pagarla, un conto è in montagna dove nemmeno le cremagliere possono arrivare.
Alla fine avremmo una ragnatela di impianti a fune e una rete di costose ferrovie e tramvie del tutto sottoutlizzate, non basterebbero 100 euro di pedaggio a testa per pareggiare i conti.
 

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