può darsi anche dal modo con cui si affronta .noi per esempio cerchiamo di farla d'un fiato a zero fino a dove incrocia l'altro sent.e ti garantisco che è veramente tosta.pari al giaveno ard core o alla lunella , sent. corti ma che non ti danno respiro
devi costantemente vedere dove metti la ruota e nel frattempo vedere la triettoria se ti capita di impuntarti ti fai malisssssimo
e' chiaro che per farli d'un fiato certi sentieri occorra conoscerli un minimo, o essere degli assoluti fuoriclasse e farli a vista senza battere ciglio...
però è anche vero che un ottimo modo per imparare è farne una sezione, casomai scendere a piedi un pezzo a vedere la traiettoria e come è un passaggio da sotto e poi tentare di mettere le
ruote dove si è studiato di farlo (mi risulta che gente del calibro Brian Lopes abbia questo approccio per trovare le giuste linee)...
rompendo un po' la continuità è chiaro che si ha la possibilità di mantenere piccoli pezzi di concentrazione invece che spremersi in un'unica sequenza continua.
per conto mio su sentieri che non conosco spesso utilizzo questa tecnica e i risultati talvolta sono validi e buoni...
lavorare sui passaggi è una cosa che si fa anche in altri sport (leggasi arrampicata) e non può che portare al miglioramento: se uno aspetta di essere abbastanza bravo da fare un 7b (grado arrampicatorio) a vista non salirà mai un 7b che è poi il motivo per cui io non ho mai salito un 7b.