Cercare di NON impennare

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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pisolo_v

Biker novus
21/2/18
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Cube Reaction C:62 SL 2019
Il mio "problema" è questo.
Bici acquistata da poco con notevole salto di qualità, da 15,5 kg di alluminio a 10 kg di carbonio, sempre front, qualche giorno fa in un sentiero mi trovo di fronte a uno strappo molto ripido, piuttosto sconnesso, voglio fare comunque un tentativo, metto il 42 e quando comincia a inerpicarsi e devo superare delle radici e sassi vari, ci dò dentro di gambe e la bici si impenna (non proprio impennata, ma la ruota davanti si staccava facendomi perdere l'equilibrio). Ci riprovo cercando di tenere il peso sul manubrio per non far staccare la ruota, ma così il posteriore perde aderenza e mi blocco di nuovo. Alla fine l'ultimo pezzo l'ho fatto a spinta.
Perciò la domanda è: come ci si deve comportare in questi casi? C'è qualche accorgimento particolare o solamente equilibrare il peso sulla bici?
Con la vecchia non mi succedeva perché non riuscivo proprio a salire su certe pendenze, la facevo a spinta dall'inizio :mrgreen:
 

Dandy.23

Biker cesareus
25/7/18
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cn
Il mio "problema" è questo.
Bici acquistata da poco con notevole salto di qualità, da 15,5 kg di alluminio a 10 kg di carbonio, sempre front, qualche giorno fa in un sentiero mi trovo di fronte a uno strappo molto ripido, piuttosto sconnesso, voglio fare comunque un tentativo, metto il 42 e quando comincia a inerpicarsi e devo superare delle radici e sassi vari, ci dò dentro di gambe e la bici si impenna (non proprio impennata, ma la ruota davanti si staccava facendomi perdere l'equilibrio). Ci riprovo cercando di tenere il peso sul manubrio per non far staccare la ruota, ma così il posteriore perde aderenza e mi blocco di nuovo. Alla fine l'ultimo pezzo l'ho fatto a spinta.
Perciò la domanda è: come ci si deve comportare in questi casi? C'è qualche accorgimento particolare o solamente equilibrare il peso sulla bici?
Con la vecchia non mi succedeva perché non riuscivo proprio a salire su certe pendenze, la facevo a spinta dall'inizio :mrgreen:
Hai detto bene.. è una questione di equilibrio.. bisogna provare e riprovare..
io dei piccoli miglioramenti li ho notati anche mettendo una corona ovale.. questo ti aiuta ad avere una pedalata più tonda senza fare proprio il colpo ai pedali che automaticamente ti porta a sbilanciarti indietro.. e chiaro però che è solo un piccolo aiuto non aspettarti un cambiamento abbissale..
Un altra cosa che potresti provare a guardare è altezza/lunghezza manubrio-steam..
 

Ivo

Biker paradisiacus
21/2/04
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Enduro Expert 2010
Il mio "problema" è questo.
Bici acquistata da poco con notevole salto di qualità, da 15,5 kg di alluminio a 10 kg di carbonio, sempre front, qualche giorno fa in un sentiero mi trovo di fronte a uno strappo molto ripido, piuttosto sconnesso, voglio fare comunque un tentativo, metto il 42 e quando comincia a inerpicarsi e devo superare delle radici e sassi vari, ci dò dentro di gambe e la bici si impenna (non proprio impennata, ma la ruota davanti si staccava facendomi perdere l'equilibrio). Ci riprovo cercando di tenere il peso sul manubrio per non far staccare la ruota, ma così il posteriore perde aderenza e mi blocco di nuovo. Alla fine l'ultimo pezzo l'ho fatto a spinta.
Perciò la domanda è: come ci si deve comportare in questi casi? C'è qualche accorgimento particolare o solamente equilibrare il peso sulla bici?
Con la vecchia non mi succedeva perché non riuscivo proprio a salire su certe pendenze, la facevo a spinta dall'inizio :mrgreen:
La soluzione sta tutta nel compromesso tra il caricare davanti ma non troppo per non perdere aderenza, con gomme più larghe ed artigliate c'è più aderenza però più peso, se c'è qualche radice o gradino, alzarsi dalla sella può aiutare per meglio assecondare il movimento che la ruota deve fare
 

Gianz

Biker marathonensis
28/6/07
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Valdagno (VI)
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Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
Di solito, almeno per quanto mi riguarda:
1. stem in negativo, più lungo è, meno facile è che la ruota si alzi, ma perdi controllo in discesa. Quindi una buona via di mezzo.
2. accoccolato sul manubrio, gomiti in fuori, spalle larghe
3. seduto in punta di sella, MAI alzarsi di sella, pena perdita di controllo e/o aderenza (mi è stato insegnato ad un corso di guida)
4. pedalare PIANISSIMO, altrimenti la ruota parte inesorabilmente. La gestione della forza in pedalata, soprattutto alla ripartenza, è fondamentale: si parte piano un pochissimo alla volta. Spesso mi sono trovato assai meglio con magari un pignone in meno, ma meno "frullata di ruota", come spesso capita a rapporti molto agili.
5. cercare di guardare bene le traiettorie
6. sguardo in avanti, non guardare per terra o la ruota anteriore
7. opzionale: un pedale doppio uso. Non riesco ad affrontare questi tratti tecnici con gli SPD agganciati. Preferisco tenere il piede libero.
 

Ivo

Biker paradisiacus
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Di solito, almeno per quanto mi riguarda:
1. stem in negativo, più lungo è, meno facile è che la ruota si alzi, ma perdi controllo in discesa. Quindi una buona via di mezzo.
2. accoccolato sul manubrio, gomiti in fuori, spalle larghe
3. seduto in punta di sella, MAI alzarsi di sella, pena perdita di controllo e/o aderenza (mi è stato insegnato ad un corso di guida)
4. pedalare PIANISSIMO, altrimenti la ruota parte inesorabilmente. La gestione della forza in pedalata, soprattutto alla ripartenza, è fondamentale: si parte piano un pochissimo alla volta. Spesso mi sono trovato assai meglio con magari un pignone in meno, ma meno "frullata di ruota", come spesso capita a rapporti molto agili.
5. cercare di guardare bene le traiettorie
6. sguardo in avanti, non guardare per terra o la ruota anteriore
7. opzionale: un pedale doppio uso. Non riesco ad affrontare questi tratti tecnici con gli SPD agganciati. Preferisco tenere il piede libero.
D'accordo su tutto tranne che sul punto 3 nel caso ci siano gradini o altro di sconnesso ma forse la mia è una deformazione data dal fatto che qualche decennio fa facevo trial e lì seduti non si sta mai
 

Gianz

Biker marathonensis
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Anch'io la pensavo così e rimasi abbastanza perplesso quando feci il corso AMI.
Poi ho visto che riuscivo praticamente a salire dove prima nemmeno ci provavo.

Gradino o sconnesso, se non ne hai tanta di gamba, lasciali perdere: non ci sali se stai in bici e la pendenza è molta. Arrivi lì e rischi che si impunti prima la ruota anteriore e poi scivoli la posteriore. In questo caso colpo di reni (senza fare impennare troppo) per sollevare l'anteriore e altro colpetto, senza alzarsi di sella, al posteriore. Ma credimi: quando arrivi a quelle pendenze lì, e magari ne hai dato per un bel po', di forza e fiato per i virtuosismi te ne rimangono poche! :mrgreen:
Il trial aiuta, ma quello si fa praticamente in piedi, e non devi metterci la pedalata!

Ps: imparare a stare in equilibrio fermi sul posto può aiutare, ma bisogna imparare a gestire rapporti e pedalata.
 

pisolo_v

Biker novus
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Di solito, almeno per quanto mi riguarda:
1. stem in negativo, più lungo è, meno facile è che la ruota si alzi, ma perdi controllo in discesa. Quindi una buona via di mezzo.
2. accoccolato sul manubrio, gomiti in fuori, spalle larghe
3. seduto in punta di sella, MAI alzarsi di sella, pena perdita di controllo e/o aderenza (mi è stato insegnato ad un corso di guida)
4. pedalare PIANISSIMO, altrimenti la ruota parte inesorabilmente. La gestione della forza in pedalata, soprattutto alla ripartenza, è fondamentale: si parte piano un pochissimo alla volta. Spesso mi sono trovato assai meglio con magari un pignone in meno, ma meno "frullata di ruota", come spesso capita a rapporti molto agili.
5. cercare di guardare bene le traiettorie
6. sguardo in avanti, non guardare per terra o la ruota anteriore
7. opzionale: un pedale doppio uso. Non riesco ad affrontare questi tratti tecnici con gli SPD agganciati. Preferisco tenere il piede libero.

il punto 3 l'ho imparato a mie spese
il punto 4 credo sia una delle chiavi principali: con il rapporto molto corto mi viene naturale attaccare rapido perché ho l'impressione di non riuscire altrimenti a stare in equilibrio e lì parte la ruota

al punto 7 sfondi una porta aperta, ho proprio i pedali shimano doppio uso coi quali vado di flat nei tratti molto sconnessi (anche in discesa)
 

gipipa

Biker tremendus
27/5/07
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torino
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specy enduro - mondraker kaiser - haibike lt8 dh8
aggiungerei di abbassare leggerisssimamente la sella, massimo un paio di cm
la pedalata perde leggermente di resa, ma la stabilità ne guadagna molto
per me spesso fa la differenza tra passare o no
 
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pisolo_v

Biker novus
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Cube Reaction C:62 SL 2019
Prima di tutto grazie a tutti dei consigli.
Oggi mi sono trovato in un paio di situazioni simili di nuovo. Ho cercato di equilibrare il peso seguendo tra l'altro il consiglio di Gianz utilizzando un pignone in meno e stando in punta di sella per tenere il peso in avanti senza scaricare la ruota dietro. Una volta ha funzionato, una seconda no perché mi sono trovato un gradino di roccia che mi ha piantato.
Credo che fondamentalmente mi serva fare esercizio e esperienza.
 

Ivo

Biker paradisiacus
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Prima di tutto grazie a tutti dei consigli.
Oggi mi sono trovato in un paio di situazioni simili di nuovo. Ho cercato di equilibrare il peso seguendo tra l'altro il consiglio di Gianz utilizzando un pignone in meno e stando in punta di sella per tenere il peso in avanti senza scaricare la ruota dietro. Una volta ha funzionato, una seconda no perché mi sono trovato un gradino di roccia che mi ha piantato.
Credo che fondamentalmente mi serva fare esercizio e esperienza.
Il gradino, la prossima volta, prova ad affrontarlo fuorisella
 

andry-96

Biker forumensus
16/5/17
2.250
1.027
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Giant anthem advanced pro
Prima di tutto grazie a tutti dei consigli.
Oggi mi sono trovato in un paio di situazioni simili di nuovo. Ho cercato di equilibrare il peso seguendo tra l'altro il consiglio di Gianz utilizzando un pignone in meno e stando in punta di sella per tenere il peso in avanti senza scaricare la ruota dietro. Una volta ha funzionato, una seconda no perché mi sono trovato un gradino di roccia che mi ha piantato.
Credo che fondamentalmente mi serva fare esercizio e esperienza.

Chiaramente bisogna abituarsi un pochino, quando becchi il gradino devi prima alleggerire leggermente l’anteriore per superarlo poi andare leggermente in fuorisella per far passare la ruota posteriore
 
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Railspike

Biker Blasphemius
22/9/15
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Trek Fuel Ex 8
Io direi allenamento. E riuscire a centrare il peso sulla bici. In salita come in discesa. Se carichi il posteriore, alleggerisci l'anteriore facendo impennare la bici. Se carichi troppo l'anteriore rischi di liantarti di muso e alleggedisci il posteriore perdendo trazione. Quindi allenamento, allenamento, allenamento.
Per il discorso pedali anche io pensavo fosse meglio il pedale flat per le ripartenze su ripido, ma alla fine mi sono ricreduto, vuoi per l'abitudine all'SPD fatta sulla gravel (per cui il mettere il piede bene oramai è automatico).
 

Gianz

Biker marathonensis
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Valdagno (VI)
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Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
Una volta ha funzionato, una seconda no perché mi sono trovato un gradino di roccia che mi ha piantato.

Per questo è fondamentale lo sguardo in avanti: perchè vedi cosa sta arrivando e cominci, anche inconsciamente, a prepararti. Piantarsi significa non aver previsto l'entità dell'ostacolo, o non averlo visto, subendolo. Non hai idea di quante volte mi è successa sta cosa... soprattutto quando la salita comincia a diventare lunga, impegnativa e scassata. Arrivi ad un certo punto che anche alzarsi un pelino fuori sella per affrontare un possibile ostacolo diventa arduo: non ne hai più! A quel punto, di solito, ascolto il mio corpo, scendo e spingo per qualche metro. Poi ritento la sorte! ;-)

C'è stato un periodo in cui mi chiedevo fino a dove fosse "lecito" pedalare, e dove invece fossi "autorizzato" a scendere e spingere, della serie: sono io che sono una schiappa, o è la salita ad esser troppo feroce? Morale: non sono ancora riuscito a trovare la quadra, la domanda gironzola ancora tra i miei neuroni, solo che, un po' alla volta sono riuscito a raggiungere percorrenze che prima mi sognavo.
Ah, devo ammettere che passare alla 29 mi ha davvero aperto un mondo: con la 26 tribolavo molto di più!
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
26.027
14.660
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Provincia di Bs
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Picola ma carattarastica...
Per non far alzare ma bici e non perdere la pedalata,io opto cosi, un pò 'crudamente', ma è cosi...

1) Partire già con il rapporto giusto
2) Punta sella nel cul@
3) Braccia flesse e non rigide sul manubrio
4) Guardare a vanti
5) Stantuffare a tutta
 

franico30

Biker cesareus
20/6/17
1.637
1.667
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Ciampino
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Scott Spark 900 RC (2020) - Scott Spark 900 RC (2018)
Oltre a tutto ciò che è già stato scritto blocca la forcella, ormai quasi tutte hanno il comando remoto. La spinta in salita tende a fare rimbalzare la forcella che si impenna. Le asperità le superi comunque perché su salite di una certa pendenza alleggerire un attimo l'anteriore è facile e immediato. Se poi la tua forcella ha il registro del rebound riduci la velocità di ritorno così rimbalza meno in compressione. Se poi hai una Fox con le tre origini meglio ancora.

Sent from my SM-A750FN using MTB-Forum mobile app
 

pisolo_v

Biker novus
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Per questo è fondamentale lo sguardo in avanti: perchè vedi cosa sta arrivando e cominci, anche inconsciamente, a prepararti. Piantarsi significa non aver previsto l'entità dell'ostacolo, o non averlo visto, subendolo. Non hai idea di quante volte mi è successa sta cosa... soprattutto quando la salita comincia a diventare lunga, impegnativa e scassata. Arrivi ad un certo punto che anche alzarsi un pelino fuori sella per affrontare un possibile ostacolo diventa arduo: non ne hai più! A quel punto, di solito, ascolto il mio corpo, scendo e spingo per qualche metro. Poi ritento la sorte! ;-)

C'è stato un periodo in cui mi chiedevo fino a dove fosse "lecito" pedalare, e dove invece fossi "autorizzato" a scendere e spingere, della serie: sono io che sono una schiappa, o è la salita ad esser troppo feroce? Morale: non sono ancora riuscito a trovare la quadra, la domanda gironzola ancora tra i miei neuroni, solo che, un po' alla volta sono riuscito a raggiungere percorrenze che prima mi sognavo.
Ah, devo ammettere che passare alla 29 mi ha davvero aperto un mondo: con la 26 tribolavo molto di più!

Io il limite di fin dove pedalare non me lo pongo, pedalo fin dove je la fo' :vecio:
poi è chiaro che punto a migliorare, almeno un po', anche come gamba, che è sempre la prima cosa,
e comunque ieri sono riuscito ad andare su per un paio di strappi che non pensavo nemmeno di farcela, perciò...
:-)
 
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pisolo_v

Biker novus
21/2/18
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Oltre a tutto ciò che è già stato scritto blocca la forcella, ormai quasi tutte hanno il comando remoto. La spinta in salita tende a fare rimbalzare la forcella che si impenna. Le asperità le superi comunque perché su salite di una certa pendenza alleggerire un attimo l'anteriore è facile e immediato. Se poi la tua forcella ha il registro del rebound riduci la velocità di ritorno così rimbalza meno in compressione. Se poi hai una Fox con le tre origini meglio ancora.

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ecco, bloccare la forcella è una cosa a cui non avevo proprio pensato, proverò.
ma vale sia se il terreno è sconnesso, sia se è duro?
 
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